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Astronave
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MessaggioInviato: 21/12/2009, 12:50 
Sapete se qualcuno su internet si è preso la briga di tradurre questo unico rapporto francese sugli ufo in italiano?

Cita:
Sheenky ha scritto:

IL RAPPORTO COMETA TRADOTTO IN ITALIANO

Fonte: http://danilo1966.iobloggo.com/611/il-r ... e-italiana

E’ un grande piacere per me proporvi, la traduzione in lingua italiana del famoso documento scientifico redatto dal comitato COMETA, un’associazione privata composta da consulenti militari dell’Istituto di Alti Studi della Difesa Nazionale (IHEDN) e scientifici, alcuni dei quali provenienti dal CNES (Centro Nazionale Studi Spaziali), la NASA francese.
La relazione, intitolata “Rapporto Cometa: a quoi doit-on se préparer?” fu redatta sulla base dei dati pervenuti dalla Gendarmeria nazionale, dalle Forze Armate e dal SEPRA l’organismo del CNES che si occupava del fenomeno UFO.
Scopo di questo documento era quello di valutare dal punto di vista scientifico la reale consistenza del fenomeno, la nostra connessione con esso, l’origine ed il fine. E’ considerato, al giorno d’oggi, un documento importante che assesta un duro colpo agli “scettici”: in esso, infatti, si afferma la probabile origine aliena degli UFO, guidati da intelligenze esterne al nostro pianeta ed aventi a disposizione una tecnologia incredibilmente superiore alla nostra. Nonostante qualcuno si ostini ancora a tacciare questo documento come mera disinformazione, la gran parte dell’opinione pubblica considera il rapporto Cometa un grande passo in avanti nella ricerca della verità e, in qualche modo, un’aperta accusa o una sfida a coloro che sono considerati gli attuali detentori del segreto su questo mistero.
Nel ringraziare, anticipatamente, coloro che leggeranno ed apprezzeranno questo mio ultimo lavoro divulgativo, mi preme menzionare e ringraziare il Sig, Natale N., collaboratore prezioso, e il Generale Bernard Norlain, ex direttore dell’IHEDN francese che ha autorizzato il sottoscritto alla traduzione in italiano ed alla pubblicazione online del presente documento.
Buona lettura…!

https://skydrive.live.com/?cid=25da10c6 ... 28F63F!258


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MessaggioInviato: 21/12/2009, 12:53 
quale? XD



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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


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MessaggioInviato: 21/12/2009, 12:56 
comq quale lol? è scritto nel titolo rapporto cometa.



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MessaggioInviato: 21/12/2009, 13:03 
il rapporto cometa è un rapporto scritto da militari d'alto rango francesi e scienziati francesi sugli ufo, dove studiano approfonditamente questo fenomeno analizzando casi, prove e foto. dato che è uscito solo in francia ed è scritto in francese sapete se su internet qualcuno ha preso la briga di tradurlo?


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MessaggioInviato: 21/12/2009, 13:12 
lascio un link per ki interessa...ps credevo ti fossi dimenticato il link XD

http://trascienzaemistero.forumfree.it/?t=37263269



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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


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MessaggioInviato: 21/12/2009, 13:13 
Ci dovrebbe essere in italiano..... devo cercarlo [8]

Qui la copia in inglese:

http://www.scribd.com/doc/4338/COMETA-report-part1
http://www.scribd.com/doc/4337/COMETA-report-part2




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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 27/12/2009, 13:27 
Tratto da:
http://ufo3-3.blogspot.com/2008/03/il-r ... -1999.html




Il Rapporto Cometa sugli UFO del 1999

Immagine


Tanto per proporre ogni tanto qualche punto fondamentale dell'ufologia, ripropongo qui un breve articolo sul rapporto Cometa francese sugli UFO del 1999

Nel mese estivo di luglio del 1999, mentre tutti erano intenti a prendere il sole e abbronzarsi sulle spiaggie e i giornali erano carenti di notizie, in Francia la popolare rivista “VSD” uscì con un fascicolo di circa 90 pagine, diverso dagli altri. Era un documento eccezionale, sensazionale, unico nel suo genere. Un rapporto sugli O.V.N.I. (Oggetti Volanti non Identificati) firmato dall’IHEDN (Istituto degli Alti Studi per la Difesa Nazionale), dove facevano parte i più alti funzionari alla Difesa, Accademici, Industriali francesi. Un vero “Santo Graal” sulla tematica ufologica, dove la conclusione del rapporto era che gli O.V.N.I. erano di origine extraterrestre. Il rapporto è intitolato “Gli OVNI e la Difesa: a cosa dobbiamo essere preparati?” e quando uscì creò sconcerto nell’ambiente ufologico, e non solo. Le firme erano davvero prestigiose e non si poteva ignorare il contenuto. La prefazione era addirittura del Generale Bernard Norlain, Direttore dell’IHEDN. Ma non solo, c’era anche il Generale delle Forze Aeree Francesi Denis Letty che nel 2004 fece una sconvolgente intervista al quotidiano “France Soir”. Ecco di seguito una sintesi, riportata anche da alcuni quotidiani nostrani: “«Io dico sì, gli O.V.N.I. esistono, le testimonianze sono numerose ed affidabili nella loro grande maggioranza. A titolo d’esempio, dal 1900 più di 1.300 casi aeronautici osservati da piloti civili e militari sono stati censiti e in un gran numero di casi l’osservazione visuale è confermata da altri elementi, quali la ricezione radar simultanea (20% dei casi), la testimonianza di un controllore di volo o di un altro equipaggio». Al presente una minaccia O.V.N.I. non si è fatta sentire in Francia, ma almeno in due casi sembra di aver visto manovre intimidatorie. La vera "minaccia" - sottolinea il generale francese coautore del «Rapporto Cometa» - è che in realtà non si fa nulla, o troppo poco, per studiare questi fenomeni, a rischio di essere sorpresi». I militari francesi, del resto, sembrano aver preso molto seriamente in conto la questione degli O.V.N.I. «Considerato che degli oggetti volanti non identificati attraversano il cielo - dice Letty - i responsabili della sorveglianza, della difesa aerea e della sicurezza si sentono coinvolti. In effetti questi fenomeni influiscono sull’ambiente aeronautico e io non cito che le manovre di avvistamento, il rischio di collisione e la perdita di attenzione. La Difesa aerea e la Direzione generale dell’Aviazione civile prendono questi avvenimenti molto seriamente ed è per questo che essi collaborano con Sepra del Cnes. Esiste - aggiunge il Generale Letty - una procedura di trasmissione e di indagine dei racconti resi sulle osservazioni ed è regolarmente applicata; allo stesso modo sono indagati i processi verbali stesi dalla Gendarmeria Nazionale (più di tremila) . È nel febbraio del 1974 - scrive in proposito il Generale Letty - che furono date le prime istruzioni che assegnavano alla Gendarmerie Nazionali il compito di raccogliere e di raggruppare le testimonianze spontanee sugli O.V.N.I.» e da quella data sono stati compilati oltre 3mila verbali. I vari fenomeni sono stati distinti in categorie e quella denominata Pan D rappresenta quelli non identificabili, nonostante l’abbondanza e la qualità dei dati. I Pan D rappresentano all’incirca il 4-5 per cento dei casi e sono inquadrati per le loro caratteristiche fisiche: velocità, accelerazione, silenziosità, forma, effetti sull’ambiente. Il primo caso di Pan D è datato 1951 e ha interessato l’equipaggio di un aereo militare Vampire. «In conclusione - sostiene il generale Letty - noi possiamo stabilire chiaramente che, dal 1942 al 1995, almeno 500 osservazioni ben documentate e osservate di Pan D aeronautici, dei quali il 20 per cento con avvistamento visuale e radar, sono stati riscontrati nel mondo. Essi ci danno la prova di una realtà fisica di fenomeni a evoluzione paradossale». Letty elenca in dettaglio le caratteristiche degli oggetti e conclude: «Le testimonianze dei piloti lasciano in effetti supporre che tutti gli oggetti sono "sia pilotati, sia telecomandati". Tutti i piloti hanno detto nei loro rapporti che è "l’oggetto" che sembra muoversi verso di loro e non il contrario». «Da questo insieme di fatti - dice infine Letty - si trae una conclusione forte: certi Pan D parrebbero essere delle macchine volanti totalmente sconosciute, dalle “performances” eccezionali, guidate da intelligenze naturali o artificiali». Dichiarazioni davvero sconvolgenti ma che, stranamente, i nostri militari, i nostri politici e anche gli ufologi hanno “snobbato”. Eppure il “Rapporto Cometa” non viene dall’America, ma dai nostri cugini d’oltralpe ma, nonostante ciò nessuna interrogazione parlamentare sulla questione, nessun “allineamento militare” ufficiale, nessuna traduzione integrale in lingua italiana, nessun dossier monografico sulle riviste di settore ufologico. Perché questa “censura” nostrana? Come mai questa letargia in campo ufologico, mentre negli altri paese occidentali e non solo, migliaia di documenti declassificati in tema O.V.N.I. sono stati resi pubblici, mentre in Italia la nostra Aeronautica ha catalogato solo 3 O.V.N.I. nel 2007? Una discrepanza sospetta e assurda. E come mai nessuno ha mai chiesto alla Marina, all’Esercito, ai Carabinieri questi documenti? Manca la legge della libertà di Informazione in Italia? Creiamola, magari appellandoci ai nostri politici. Per libertà di trasparenza e studio deve essere creata. Non possiamo essere indietro anche in questo campo. Ma torniamo al “Cometa”, quale è la sintesi del documento e come è strutturato?

Il soggetto O.V.N.I. è, da decenni, il Dossier più tabù che sia mai esistito. Nessun intellettuale, nessuno saggio, nessuno filosofo, nessun giornalista scientifico e nessuno scienziato di alto livello, eccetto le rare eccezioni, ha osato intaccarlo, per timore di essere screditati, mostrando quindi una mancanza totale di coraggio intellettuale. Nel 1977 , l’ I.H.E.D.N. ( Istituto degli Alti Studi della Difesa Nazionale) pubblicava un primo rapporto che portò alla creazione del GEPAN e sosteneva deliberatamente il contrario di tutte le idee dell'epoca, osando pretendere che questo argomento sembrava presentare degli aspetti interessanti, ivi compreso un piano di ricadute scientifiche e tecniche. Un quarto di secolo più tardi altri militari, assecondati dai collaboratori ed ingegneri di alto livello entrano a far parte del COMETA, fornendo ulteriori elementi.

L' I.H.E.D.N. (Istituto Alti Studi della Difesa Nazionale ) è un luogo di riflessione geo-politica e geo-strategica in cui gli ascoltatori, partecipanti alle sessioni, sono nominati dal Primo Ministro ed i cui edifici si trovano in quelli dell'Accademia militare, a Parigi. Nella sua prefazione il Generale Norlain indica che ha confidato al Generale Letty la cura di preparare questo documento che è stato rimesso sul tavolo del Presidente e del suo Primo Ministro. Durante tutto il rapporto, "per comodità di linguaggio", viene adoperato per tutto e tutti il termine O.V.N.I.. Il rapporto COMETA non opta per il termine P.A.N. (Fenomeno aerospaziale non identificato) ma l'ottica del rapporto è chiara: trattasi di “oggetti volanti” e non di" fenomeni." Notiamo che in linea di massima nessuna delle persone di quelle citate, perché sembra che in effetti questo rapporto sia stato redatto attraverso la collaborazione di circa una ventina di persone, occuperebbe attualmente posti di responsabilità. Facendo seguito alla prefazione del Generale Norlain, il Generale Denis Letty, (Armée de l’Air in pensione) fu presentato come Presidente dell'associazione COMETA , è il maestro dell’opera ed il responsabile dunque di quanto scritto e descritto. Tra i membri dell’Associazione COMETA, si possono citare: Pierre Bescond, ingegnere dell'armamento; Denis Blancher , Commissario Principale della Polizia Nazionale al Ministero dell'interno; Bruno Le Moin , generale dell'aeronautica militare; François Lépine , della Fondazione degli Studi per la Difesa; Christian Marchal , direttore di ricerca all'ONERA (Ufficio Nazionale della Ricerca Aeronautica); Marc Merlo , Ammiraglio; Alain Orzag , dottore in scienze fisiche, ingegnere generale dell'armamento. Il documento poi presenta un'esposizione delle varie testimonianze.

1977 - Un pilota di un Mirage IV, René Giraud, descrisse un incontro ravvicinato. Racconto allucinante, di un apparecchio supersonico francese preso in caccia da un O.V.N.I. che viene a posizionarsi in coda, causando al pilota ed al navigatore, secondo la testimonianza "la fifa più grande della loro vita". L'evoluzione dell'O.V.N.I. è descritta categoricamente come supersonica. Tuttavia nessuno bang sarà sentito per i testimoni localizzati al suolo.

1976 - Un pilota di caccia, il Col. Claude Bosc, manifesta anch’egli un incontro ravvicinato e con le stesse modalità.

1994 - Più recente è la testimonianza impressionante di un Comandante di Bordo dell’AIR FRANCE, Jean-Charles Duboc e del suo equipaggio. Testimonianze visuali confermate più lontano da una traccia dei radar militari al suolo.

Il Rapporto COMETA presenta anche dei classici stranieri

1956 - Lakenheath (GB). Osservazioni visuali e di tracce radar. Il telex mandato dalla base di Lakenheath dice in sostanza": il fatto che le accelerazioni veloci e degli arresti bruschi siano stati seguiti dai radar e visti anche da terra, da al rapporto una credibilità certa. Non si creda che queste osservazioni possano avere una qualsiasi origine meteorologica o astronomica."

1957 - Messico - Caso del volo RB-47 (USA) Si tratta questa volta di un inseguimento, durato più di un'ora, di un quadrireattore B-47, specialmente attrezzato per la localizzazione del segnali radar emanati dai sottomarini sovietici nel golfo del Messico, da un O.V.N.I. che svettava intorno all'apparecchio. Questo è stato confermato anche dai radar al suolo. L'apparecchio americano fornisce dei dati interessanti concernenti lo sfavillio elettromagnetico emesso dall'O.V.N.I. : 3 gigahertz, pulsate a 500 hertz, una frequenza ottimale per ionizzare l'aria, a questa altitudine.

1976 – Teheran - Un misterioso oggetto si trova allora preso in caccia da dei jet militari Phantom 4, inviati dal Generale Youssefi. Una della piloti tenta di tirare verso lui un missile" Sidewinder", ma nello stesso momento i suoi comandi di tiro si trovano bloccati (ma non i suoi comandi di volo) . Là ancora, ci sono delle conclusioni: testimoni molteplici, a forte credibilità, osservazioni confermate al radar, effetti elettromagnetici registrati da tre equipaggi distinti, effetti fisiologici, grado straordinario di manovrabilità. Questo dossier del 1976 presenta anche dei casi analoghi (Russia, Argentina).

1986 - Volo JAL 1628 (Boeing 747 della Japan Air Lines) il cui l'equipaggio ha potuto osservare per circa un’ora, prima due O.V.N.I. della taglia di un DC8, e quindi un gigantesco disco " della taglia di due portaerei. ".

1990- tentativi di intercettazione di O.V.N.I. per gli F-16 delle Forze Aeree del Belgio

Il rapporto prosegue con le osservazioni precise fatte dal suolo:

1954 Tananarive - testimoni: membri del servizio tecnico dell' Air France.

1979 Francia - Osservazione da parte di un pilota di un disco vicino al suolo ;

1989 Russia - caso con molteplici testimoni in una base militare Russa.
Si passa cosi agli" Incontri Ravvicinati ":

1965 - Valensole - un contadino è paralizzato da degli esseri umanoidi usciti da un arnese ovoidale che decolla lasciando nelle lavande delle tracce biologiche di lunga durata, così come una strana impronta impressa al suolo.

1967 - Cussac - inchiesta GEPAN/SEPRA: si tratta questa volta di un incontro ravvicinato tra giovani contadini e degli umanoidi alti 1,20 m. I testimoni videro questi “personaggi" rientrare nel loro O.V.N.I. sferico dall’alto, facendo entrare prima la testa." Un magistrato effettuò una contro inchiesta, interrogò i testimoni e concluse con la credibilità del loro racconto.

1981 - Trans-en-Provence - Incredibile caso indagato dal GEPAN. Un contadino di origine italiana vede un disco di 3 metri di diametro posarsi, abbastanza brutalmente, sul suo campo. Poi riparte. Alcune analisi effettuate dal biologo Michel Bounias mettono in evidenza un importante trauma biologico, che ha convolto le erbe mediche, perfettamente in correlazione con la distanza dall'epicentro del fenomeno.

1982 - Nancy - il caso detto "dell'Amaranto." Uno strano faccia a faccia, nel suo giardino, tra un biologo ed un O.V.N.I. di 2 metri di diametro, che levitava senza rumore a due metri di lui. Vegetazione alterata.
Un capitolo è dedicato ai "mezzi complementari di ricerca."
Alcune convenzioni sono rievocate, curante dello studio degli impatti di fulmini, delle meteore, delle perturbazioni di linee EDF. Un gruppo di sociologi studia anche l'impatto del Rapporto O.V.N.I. sulle popolazioni, il comportamento dei gruppi ufologici, l'attività di sette orientate verso gli O.V.N.I.. La Società FLEXIMAGE si vede confidata l'analisi dei reperti fotografici.

Analisi dei prelevamenti.
Il GEPAN/SEPRA si appoggia su differenti laboratori civili e militari di cui quelli dell’ E.T.C.A. (Stabilimento Tecnico Centrale dell'Armamento), per analizzare i prelevamenti di suolo e di vegetazione raccolto durante le inchieste.

Sfruttamento delle fotografie

Dei trattamenti sulle immagini sono stati condotti tra il 1981 e il 1988 in seno all'ETCA ed essi hanno permesso di definire le tecniche e le procedure, riprese nella Nota 18 del GEPAN, per lo studio delle fotografie presunte di O.V.N.I.. Dei filtri della diffrazione sono stati installati nelle gendarmerie, per permettere la raccolta di notizie sullo spettro luminoso emesso. Infine, il costume dei mezzi di investigazione del GEPAN/SEPRA rievoca il sistema di sorveglianza del cielo, mettendo in opera dei radar particolarmente potenti ed adattati a questo tipo di" bersagli", che i radar civili classici non potrebbero prendere in carico. Il GEPAN/SEPRA (oggi GEIPAN) esiste dal 1977 e ciò che rappresenta 31 anni di attività. La lettura del rapporto COMETA sembra indicare che le attività di questo servizio del CNES si siano limitate esclusivamente alla colletta di informazioni ed alle inchieste sul campo, condotte in collaborazione con la gendarmeria ed i militari. La realtà è un po' differente, ma questo aspetto sarà evidente nella seconda parte del Rapporto. In questo, l'apporto di questa squadra CNES sembra limitarsi ad una semplice tipologia che era stata presentata in conferenza per il secondo responsabile del GEPAN, l'allievo del Politecnico Alain Esterle, successore del primo responsabile, Claude Poher, tutti e due ingegneri al CNES. Una breve osservazione. All'epoca della sua presa di funzione, l'Ing. Claude Poher del CNES, primo capo del GEPAN, aveva fatto studiare per le società Jobin e Yvon degli adattatori destinati ad essere installati sugli apparecchi fotografici che fanno parte della dotazione di ogni squadra della gendarmeria. Questi adattatori sono accessori poco ingombranti che sono facilmente installati sull'obiettivo dell'apparecchio, comportando ciò che si chiama una rete , che trasforma l’immagine di un O.V.N.I. in spettro , cioè una rete che funziona come un prisma che scompone la luce in fasci . L'analisi di questo documento fornirebbe allora numerosi dati concernenti la natura del mezzo emittente, la sua temperatura, la velocità di avvicinamento o di allontanamento dell'oggetto (per effetto Doppler) ed anche l'intensità del campo magnetico che produce. Da 31 anni, tutte le squadre di Gendarmerie (l’equivalente dei Carabinieri) sono attrezzate di questi tipi di adattatori, e numerosi Gendarmi sono stati testimoni diretti del fenomeno.
UFO: ipotesi, prove di modellazione.

L'aspetto più sconcertante di questi O.V.N.I. è, tra altro, l'apparenza di un spostamento supersonico, con assenza di Bang , di onda d'urto. Nel rapporto COMETA , si legge: “La propulsione MHD (Magneto IdroDinamica) potrebbe essere causa di questo silenzio: delle prime esperienze di attenuazione del rumore, attraverso la soppressione della scia e dell'onda d'urto, sebbene in condizioni molto particolari, sono molto incoraggianti.” Questo capitolo prosegue con l'evocazione di altre modi di propulsione, ricordando che la propulsione MHD non è operativa nel vuoto spaziale, interplanetario o intersiderale, il mezzo si appoggia necessariamente sul modo ambientale (aria o acqua). Il rendimento del propellente è legato direttamente alla velocità di eiezione; nei sistemi a propulsione convenzionale (razzi), questa velocità è limitata, dalla temperatura che regna nella camera di combustione, a 2000-2500 metri al secondo. Il rapporto menziona anche gli sforzi concernenti la propulsione MHD perseguiti nei differenti laboratori stranieri ( Es.: Rensselaer Polytechnic Institute di Troy, vicino New York ). Altri sistemi di propulsione sono evocati. Si tratta di propulsori addizionali, destinati ad equipaggiare le sonde spaziali. Se questi sono supposti poter sviluppare solamente delle spinte relativamente deboli, hanno l'enorme vantaggio, con un rendimento di un propellente molto importante, di una velocità di eiezione dell'ordine di 100 Km/s e più, e di poter mantenere questa spinta per mesi, e dunque di fornire, grazie ad un'accelerazione debole ma sostenuta, dei guadagni di velocità che i sistemi convenzionali non saprebbero assicurare, accorciando in questo modo notevolmente le durate di viaggio di sonde in direzione di pianeti lontani, come ad esempio il pianeta Giove. Con un sistema convenzionale, trattandosi di posizionare una sonda abbastanza pesante, per esempio come Galileo intorno a Giove, un sistema di propulsione per razzo si rivela alquanto inoperante. Il guadagno di velocità deve essere ricercato dunque nell' “effetto fionda”, un classico della tecnologia spaziale. Si manda allora la sonda" dietro" un pianeta che orbita intorno al Sole. Attirata dal pianeta, la sonda si trova quindi accelerata; nel caso della sonda Galileo, il guadagno di velocità fu ottenuto da due “effetti fionda” successivi, dovuti a due passaggi inizialmente vicino a Venere, poi dalla Terra stessa, che orbita intorno al Sole a 20 km/s. Se la sonda Galileo fosse stata equipaggiata di un propulsore addizionale ad alto rendimento, il suo tempo di posizionamento intorno a Giove sarebbe potuto essere ridotto notevolmente.

Il rapporto menziona anche l'interesse considerevole dell'importo di energia sotto forma di antimateria, sintetizzata innanzitutto perfettamente su Terra, poi immagazzinata a bordo della sonda in bottiglie magnetiche ( tecnica perfettamente messa a punto: si parla di tecnica di sconfinamento). Questo tipo di propulsione rappresenterebbe un salto qualitativo considerevole e difatti, nei razzi, più del 90 % della massa é concentrata nel "propellente” (combustibile solido o sistema criogenico). Il propulsore che utilizza come energia primaria dell'antimateria vedrebbe questa massa" eso-energetica" diminuire drasticamente (così, per posizionare un satellite come Galileo intorno a Giove, l'energia da mettere in opera corrisponderebbe ad una massa di antimateria inferiore ad un decigrammo). Questa non è quindi l'antimateria stessa che si trova allora espulsa. Il suo annichilimento con una massa equivalente di materia, tanto debole, è convertito in energia elettrica che è utilizzata allora per accelerare la propulsione stessa , per esempio attraverso atomi di silicio. Una sonda potrebbe così captare il suo proprio propellente durante il suo viaggio, per esempio attraversando la cintura di asteroidi, e" rifare il pieno", con dei semplici sassi. Nel rapporto COMETA viene precisato che la sonda Deep Space 1, che doveva sfiorare l'asteroide 1992 KD il 29 luglio 2006, sarebbe stata attrezzata di un propulsore a forte rendimento, senza che si sappiano grandi cose sulla sua sorgente di energia primaria. Questi sistemi di propulsione avanzata, anche se sono così seducenti, se mettono i più lontani pianeti del nostro sistema solare più alla nostra portata, riducendo i tempi di viaggio ad alcuni mesi, resterebbero inoperanti per crociere intersiderali, essendo le distanze interstellari 10.000 volte più importanti che le distanze che separano i pianeti dal nostro proprio sistema. Esistono delle ipotesi più avanzate (come quella di Jean-Pierre Petit) consideranti che, in un futuro più o meno lontano, delle "navi terrestri" possano servirsi di un "universo gemello del nostro", utilizzato come una " metropolitana-espresso" (dove la velocità della luce sarebbe molto più importante che nel nostro" versante spazio-tempo") e dove dei mezzi si potrebbero incrociare dopo avere operato in un" trasferimento iperspaziale" Ma, in questo stato anche se interessanti, questi lavori restano speculativi nello stato attuale della ricerca "osservativa". Il rapporto COMETA , in quanto fine a se stesso, si limita al modello che deriva dalle idee di O'Neill, riprese dagli astronomi Monnet e Ribes nel loro documento "La vita extraterrestre" (Larousse). Si tratta quindi di viaggi senza ritorno, effettuato con immense città spaziali (30 km di lunghezza per 6 Km di larghezza), protette da un ecosistema, e passanti da un sistema planetario ad un altro "in migliaia di generazioni" In tali insiemi, una lenta rotazione assicurerebbe senz’altro un peso artificiale. Tra i fenomeni associati agli O.V.N.I. , si trovano gli arresti dei motori di veicoli e, più generalmente, delle perturbazioni nei sistemi elettrici. A pag 37 del rapporto infatti si può leggere : "Si può pensare a dei raggi radioelettrici, come delle microonde, di cui sappiamo che possono provocare degli effetti di questo genere e che possono essere facilmente formate in fasci per agire a distanza. In queste condizioni, l'emissione di microonde tramite mezzi sconosciuti sarebbe di una tale natura da creare intorno al veicolo un campo elettrico abbastanza elevato affinché le tensioni di accensione, addizionandosi , provocano la ionizzazione intorno al circuito di alta tensione del motore (bobina, distributore, filo di candela) cortocircuitando così gli impulsi di accensione verso la massa del motore fermandolo. "

In Francia sono allo studio dei generatori iper frequenziali di grande potenza che potrebbero essere utilizzati a questo scopo. Il rapporto COMETA precisa che i dispositivi ad accensione elettronica e, più generalmente, tutti i dispositivi elettronici, sarebbero a priori molto sensibili a questo tipo di fattore: le precisioni tecniche fornite lasciano a pensare che i tests potrebbero essere stati fatti con successo. In effetti, un fascio di microonde che mirano ad un ogiva pilotata in fase di rientro, o un missile di crociera, potrebbe così mettere fuori servizio il suo sistema di pilotaggio o dell’innesco della sua carica, addirittura farla esplodere, se si tratta di un esplosivo chimico, prima che colpisca il suo bersaglio. Il rapporto menziona che le creazioni a distanza di paralisi di essere umani attraverso fasci di microonde sono state studiate, e tra l’altro, al “Weapon Laboratory” dell' Air Force di Kirkland. Qui si tocca il paradosso del rapporto COMETA - "Gli O.V.N.I. e la Difesa" dove si ha l'impressione molto netta che gli autori del rapporto dispongono di risultati di studi suscettibili di rendere prioritaria l'ipotesi veicolare, ma che non la possono divulgare, essendo questi studi troppo legati alla Difesa Nazionale. Il rapporto dice: “Se avessimo avuto una decina di OVNI D (fenomeni aerospaziali per la quale nessuna spiegazione" terrestre" è stata fornita) si potrebbe accontentarsi di classificare "senza seguito" questo dossier ambiguo, ma noi siamo più là, da molto, molto tempo.” Il ventaglio delle interpretazioni possibili è passato allora in rassegna. L'ipotesi dell'oggetto segreto e rivoluzionario si trova sorpassata , data l'anzianità delle testimonianze (da pensare a quelli che sono citati nel rapporto e che sono degli anni Cinquanta ). Si legge: ”l'aereo furtivo e la MHD conducono a dei progressi impressionanti.” Nel rapporto quindi viene dato un cenno alle “immagini olografiche” ed ai “fenomeni naturali sconosciuti”e poi viene evocata l’ipotesi di esseri extraterrestri. Il rapporto menziona l'esistenza della direttiva JANAP 146 (Joint Army, Navy, Air Force Publications) messa in atto dagli Stati Uniti dal 1953 che si applica tanto bene ai militari che a certi civili (comandanti di bordo dell'aviazione civile) , capitani di unità della marina mercantile e che intima a tutte queste persone di rendere conto, urgentemente, di ogni testimonianza legata al fenomeno O.V.N.I.; la divulgazione di tali notizie, essendo collegate a quella dei segreti militari , e quindi cadenti sotto l'influenza delle leggi che reprimono i casi di spionaggio. Pena: dieci anni di prigione e migliaia se non milioni di dollari di multa. Il seguito del rapporto rievoca gli sforzi intrapresi dalla moglie di un ex ambasciatore degli Stati Uniti in Francia, la Signora Galbraith, per "promuovere infine nel suo paese delle serie ricerche scientifiche su questo argomento". La tesi del " Generale Philip Corso" viene evidenziata e considerata molto seriamente. Dal 1953 al 1957 questi fu membro del National Security Council, e dunque in contatto permanente col Presidente Eisenhower ed autore del libro “The Day after Roswell”, con una prefazione molto lusinghiera del Dr. Strom Thurmond, allora Presidente della Commissione delle Forze Armate del Senato americano. Il Generale Philip Corso afferma che nel 1961-62, in quanto responsabile delle “tecnologie straniere” al servizio Ricerche e Sviluppo, sarebbe stato incaricato di fare approfittare discretamente l'industria americana degli oggetti di tecnologia molto avanzata trovati nel relitto recuperato a Roswell (laser, circuiti integrati, intensificatori di luce, ecc.). Egli dichiarò inoltre che avrebbe visto altresì anche il cadavere di uno degli occupanti del relitto," conservato in una bara di vetro". Nel Cap.9 , il rapporto COMETA fa il punto della situazione in Inghilterra, dove si assisterebbe ad un capovolgimento simile a ciò che sembra stagliarsi in Francia. Il Ministero della Difesa britannico si sarebbe così dotato molto presto di una struttura idonea per lo studio del Dossier O.V.N.I. (il cui unico scopo era di determinare se questi rapporti presentassero un interesse per la Difesa). I responsabili di questo servizio dichiararono allora: “ Se fossimo in possesso dei dati sufficienti, oggi saremmo in condizione di spiegare probabilmente tutti i casi “.Ma Nick Pope, responsabile dal 1991 al 1994, prende tutti in contropiede privilegiando fortemente l'ipotesi extraterrestre, come d’altronde il Rapporto COMETA. Il Rapporto COMETA non dà la parola al Dr. Jean-Jacques Vélasco, il responsabile d’allora del S.E.P.R.A. (Servizio di Esperti sui Fenomeni di Rientro Atmosferico) che al C.N.E.S. era preposto a studiare gli avvenimenti O.V.N.I.. Questa volta è lo stesso personaggio che cambia progressivamente la sua posizione iniziale. Esiste infatti, negli archivi di TF1 (RAI Francese), una sua intervista, condotta dai fratelli Bogdanoff, durante la quale dichiarava "che solo un'infima percentuale di casi restavano inspiegati" e pronosticava "che il progresso futuro delle conoscenze in materia di meteorologia avrebbe finito per permettere di ridurre i rari casi inspiegabili a dei fenomeni naturali". In almeno due articoli nella rivista VSD Luglio 1998 in "lettera aperta agli scettici" e nella rivista “Scienze e Frontiere” di Marzo 1998, egli riconosce "ora" l'ipotesi extraterrestre e che numerosi casi non possono essere spiegati diversamente.” Il rapporto COMETA fa eco alle dichiarazioni di Ralph Noyés, predecessore di Nick Pope alla Direzione del Servizio O.V.N.I. britannico, diventato Sottosegretario di Stato alla Difesa, il quale giudica necessario l'esistenza di un servizio, in seno alla Difesa inglese, incaricato degli studi segreti concernente il fenomeno O.V.N.I. In Francia, il SEPRA è supposto concentrare tutta questa ricerca: esisterebbe in seno alla Difesa francese un organismo incaricato anch’esso di studi segreti. Alla fine del capitolo nove si trova una breve rievocazione dello stato delle ricerche sull'argomento nei paesi dell'est; ma lo stato di scioglimento dell'ex-impero sovietico dà quindi l’impressione di una certa confusione. La terza parte del rapporto COMETA è intitolata "Gli O.V.N.I. e la Difesa" e questa è imperniata deliberatamente sull'ipotesi di incursioni di extraterrestri. Alcune domande sono da porsi:

Quali sarebbero le intenzioni di questi visitatori? Vogliono invadere la Terra? Preservarla da un'auto-distruzione nucleare? Conoscere e conservare il patrimonio che le nostre civiltà hanno creato durante i secoli?

Gli Stati della Terra si trovano classificati nelle seguenti differenti categorie:

A. Stati incoscienti dei fenomeni extraterrestri o che si stimano non concernenti.

B. Stati coscienti dei fenomeni extraterrestri ma privi di mezzi di investigazione.

C. Stati coscienti dei fenomeni extraterrestri e provvisti di mezzi di investigazione.

D. Stati entrati in contatto con una o parecchie civiltà extraterrestri e che hanno stabilito delle relazioni e/o iniziato una collaborazione politica, scientifica e tecnica.

Nella Categoria "D" potrebbero trovarsi gli Stati Uniti, sospettati, fin dall'ondata del fenomeno O.V.N.I. sul loro territorio alla fine degli anni Quaranta, di avere praticato con costanza un'efficace politica di disinformazione. Gli autori del Rapporto COMETA , considerando questa eventualità, si chiedevano perché un segreto di una tale importanza sarebbe stato preservato fino ai nostri giorni e la sua risposta è:
“Gli Stati Uniti vogliono conservare ad ogni prezzo una superiorità tecnologica militare sui paesi concorrenti e, forse, un contatto privilegiato”.

Questi infatti sospettano gli americani di detenere dei segreti tecnologici, generati dallo studio di relitti di O.V.N.I., o provenienti da "informazioni" direttamente comunicate dagli extraterrestri, che non desidererebbero dividere coi i loro partner della NATO. Sul piano nazionale, il rapporto COMETA raccomanda il rafforzamento della struttura che esiste attualmente in seno al CNES. Nel Cap. 13 vengono analizzate le implicazioni di un eventuale contatto con gli extraterrestri, sotto tutti gli aspetti possibili: storici, culturali, tecnico-scientifici, religiosi, politici. Si immagina allora quale strategia sarebbe adottata dai terrestri se la loro tecnologia permetterà, in un futuro prossimo o lontano, di entrare in contatto con altri etnie, secondo lo stato di sviluppo di queste ultime. Si trovano così giustificati il non-contatto, per evitare uno shock culturale dannoso, la disinformazione, mischiata all'ostentazione (sorvolo per macchine volanti) "per abituare progressivamente queste etnie alla presenza di visitatori." Alla pagina 70 del Rapporto si può leggere: “La pace è un fattore di ricchezza e di stabilità del potere.” Il Rapporto COMETA si conclude con le "conclusioni e raccomandazioni." Si rievoca delle ricerche, condotte sia al CNES che in altri paesi, in particolare negli Stati Uniti che dimostrano certamente la realtà fisica di oggetti volanti totalmente sconosciuti, dalle prestazioni di volo ed dalla notevole silenziosità, mossi apparentemente da intelligenze.

- oggetti segreti di origine terrestre (prototipi, aerei furtivi…) si possono spiegare solamente con una minorità dei casi.
- Una sola ipotesi rende sufficientemente conto dei fatti e non fa richiamo, per l'essenziale, che alla scienza di oggi: è quella di visitatori extraterrestri.
- L'ipotesi extraterrestre è da molto tempo la migliore ipotesi scientifica.

Il rapporto raccomanda dunque di dare una formazione a tutti i corpi dello stato ed a tutte le strutture concernenti, tanto civili che militari, suscettibili di essere interessati dal problema. Raccomanda anche un rafforzamento del SEPRA, così come lo creazione di un collegamento tra questo organismo ed i più alti livelli dello Stato. Il rapporto pubblicato da VSD è completato da un certo numero di allegati così come anche sono rievocate le procedure di localizzazione radar. L'astronomo Jean-Claude Ribes prende tutti in contropiede invertendo la posizione tenuta da decenni per la comunità degli astronomi e conclude, con prove alla mano: “la percentuale delle osservazioni effettuate dagli astronomi è la stessa che per la popolazione globale”.

Il caso Roswell è preso sul serio e citato come un esempio di un'azione di disinformazione condotta dagli Stati Uniti. Ma nel Rapporto Cometa, un passaggio abbastanza sorprendente, che si può leggere qui sotto è:
Cap. 7.3.2 del Rapporto COMETA : “Le ricadute dello studio sugli O.V.N.I.” “L'esercito americano ha concepito in effetti degli aeromobili che presentano le caratteristiche descritte da testimoni degni di fede. Le ricadute sono potenzialmente considerevoli : nei campi della propulsione, dei materiali e delle strutture, della furtività, degli armamenti.” Il Rapporto COMETA si conclude per una concisa cronologia delle apparizioni di O.V.N.I. sulla Terra . La resistenza e l'ostilità degli scienziati si trovano espresse, come quella dei politici, a delle rare eccezioni.

Una domanda chiave del rapporto è: “A quali situazioni dobbiamo essere preparati?” E le ipotesi esplicative sembrano assurde, ma reali.

A – Scoperta di una base extraterrestre sulla Terra
B – Una invasione (considerata improbabile)
C – Attacco massiccio o localizzato
D – Disinformazione o manipolazione deliberata atta a destabilizzare altri Stati

Il Rapporto Cometa dedica particolare attenzione alle "implicazioni aeronautiche", con dettagliate raccomandazioni volte a vario personale, come ad esempio personale dell’aria, controllori di volo, metereologi e ingegneri. Si rendono necessarie inoltre raccomandazioni a livello scientifico e tecnico, destinate a sviluppare la ricerca con potenziali benefici per la difesa e l'industria. La relazione esamina ulteriormente le implicazioni politiche e religiose sugli O.V.N.I., utilizzando come modello la prospettiva della nostra esplorazione dello spazio.

Nelle sue raccomandazioni finali, Il COMETA sottolinea ancora una volta la necessità di:

- Informare tutti i responsabili politici e le persone in posizione di responsabilità.
- Rafforzare gli strumenti di indagine e di studio al SEPRA.
Valutare se il rilevamento O.V.N.I. sia stato preso in considerazione da agenzie impegnate nella sorveglianza dello spazio.
- Creare un comitato strategico al più alto livello statale.
Intraprendere azioni diplomatiche con gli Stati Uniti per la cooperazione su questa questione molto importante.
- Studiare le misure che possono essere necessarie in caso di emergenza.

E il Rapporto COMETA si conclude in questo modo “La realtà fisica degli O.V.N.I., sotto il controllo di esseri intelligenti, è "quasi certa". Solo una ipotesi tiene conto dei dati disponibili: l'ipotesi di visitatori extraterrestri. Questa ipotesi è, naturalmente, non provata, ma ha conseguenze di vasta portata. Gli obiettivi di questi presunti visitatori rimangono sconosciuti, ma deve essere oggetto di speculazioni per gli scenari futuri.”


Articolo scritto da Antonio De Comite
Coordinatore CUT (Centro Ufologico Taranto)


Bibliografia:

http://www.cnes-geipan.fr
http://www.cufos.org
http://www.villacidro.info

Tratto da:
centroufologicotaranto.blogspot.com



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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L'hai trovato in italiano infine tte?


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Cita:
Arctic ha scritto:

L'hai trovato in italiano infine tte?


Lo sto cercando..... [8]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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che se lo trovi è un interessante lettura


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UFO: LA RELAZIONE DEL SECOLO


La relazione “Gli UFO e la difesa” (il Rapporto Cometa), divulgato pubblicamente l’ultimo 16 di Luglio in Francia, ha messo il mondo ufologico in stato di all’erta. Il polemico documento elaborato dal gruppo Cometa – composto da militari e scienziati di alto livello – scommette sulla ipotesi extraterrestre, sull’origine degli UFO e chiedono che si intensifichino le investigazioni. Critica anche la politica di disinformazione di alcuni governi, specialmente quello dell’USA.
La più importante relazione scientifica di questo fine secolo rispetto agli UFO, quello del gruppo Cometa, sta generando un’intensa polemica mondiale che oscilla tra il giubilo, il rifiuto, la sorpresa e la perplessità. Per la prima volta, un organismo relazionato col Governo – in questo caso francese – ammette che gli UFO possono essere una manifestazione materiale, intelligente e di origine extraterrestre.
Il documento fu consegnato il passato 13 di Luglio al presidente della Repubblica Francese, Jacques Chirac ed al primo ministro, Lionel Jospin. Curiosamente, la relazione fu pubblicata integramente tre giorni dopo, il 16 Luglio, in un’edizione speciale di 90 pagine della rivista VSD, del gruppo GS Presse-Communication, sotto il titolo Gli UFO e la difesa: a che cosa dobbiamo prepararci?.
Il “rapporto”,( relazione), del gruppo Cometa fu redatto da un’associazione privata – non ufficiale, come molti hanno creduto – composta da antichi consulenti militari dell’Istituto di Alti Studi della Difesa Nazionale (IHEDN) e scientifici, alcuni di essi provenienti dal CNES (Centro Nazionale di Studi Spaziali), la “NASA” francese. Molti dati sono pervenuti dagli archivi della Gendarmeria Nazionale, dell’Armata e del SEPRA, organismo del CNES che si incarica delle relazioni UFO. Secondo informazioni reclamate all’ultimo minuto attraverso l’ufologo Thierry Garnier del gruppo France UFO, il documento era in origine confidenziale e doveva essere letto esclusivamente da Chirac e Jospin.
Cometa è preceduto dal generale Denys Letty, dell’Esercito dell’Aria e conta, tra i suoi più illustri collaboratori, il fisico Jean-Jacques Velasco, direttore del SEPRA, antico GEPAN, entità che investiga ufficialmente il fenomeno UFO.
Secondo l’ufologo francese Gildas Bourdais, l’idea di creare la relazione sorse nel 1995, dopo una conversazione tra il generale Letty ed il generale Bernard Norlain, allora direttore dell’IHEDN. Questi, insieme ad André Lebeau, ex presidente del Centro Nazionale di Studi Spaziali, appoggiò l’iniziativa di Letty.
Il testo degli UFO e la difesa è divisa in tre parti. La prima interessata ai casi; la seconda all’organizzazione dell’investigazione, e la terza sulle misure da tenere in conto da parte della Difesa. Uno dei tanti punti interessanti della relazione è la menzione della possibile influenza degli UFO e di extraterrestri sulle civiltà del passato.

COLPO CONTRO GLI SCETTICI
Il documento è un duro colpo per gli scettici, perché afferma come “fatto certo” l’origine extraterrestre degli ufo e la sua realtà fisica, controllati da esseri intelligenti che non appartengono al nostro pianeta. Nei casi dell’aeroplano RB-47 (USA) 17 Luglio del 1957, e di Teheran (18 al 19 del settembre del 1976), i redattori di Cometa considerano l’interpretazione realizzata dallo scettico statunitense Philip Klass come “banale” e respinta da altri esperti nel 1997. E ancora, Cometa si scaglia senza compassione contro il Governo degli Stati Uniti, e lo accusa di occultare informazione sugli ufo e di manipolare i dati a suo favore.
Inoltre, la relazione ritenuta buona di due casi tipici di apparizioni di umanoidi è ugualmente importantissima, se si tiene conto che si tratta del giudizio di importanti scienziati e militari di alto rango.
C’è chi crede che si tratti di una manovra di disinformazione appoggiata dal governo francese per valutare la reazione dei cittadini sulla possibile origine extraterrestre degli UFO; altri, come alcuni membri del gruppo francese UFOCOM, alludono alla possibilità che la relazione sia diretta anche agli Stati Uniti come una sfida per studiare ufficialmente gli UFO.
Il sociologo francese Pierre Lagrange si scagliò contro la relazione Cometa in una lettera inviata il passato 21 Luglio al prestigioso quotidiano Liberation (la cui linea editoriale è ostile agli UFO). Lagrange, allude nella relazione come “vittima della disinformazione” il riferimento al caso Roswell, uno dei genitori delle moderne teorie psicosociali per spiegare gli ufo.
Lagrange ci inviò l’articolo ed accusò la rivista VSD di alimentare la disinformazione sugli ufo e ridicolizzare il tema. Anche vari gruppi privati di investigazione UFO della Francia criticarono le conclusioni di Cometa, ma per altri motivi: per includere solamente i casi investigati in forma ufficiale, trascurando i lavori di gruppi civili privati.
Tuttavia, il prestigioso ufologo costaricano Ricardo Vílchez mi commentò che la relazione Cometa è “insieme alla relazione Sturrok, il più importante in questo secolo nell’ambito accademico relativamente agli UFO”. La foto di facciata della rivista VSD, compresa nel dossier, è quella di un oggetto di forma discoidale sorvolando la laguna di Cote, in Costa Rica, il 4 settembre del 1971. Scoperta da Vílchez nell’Istituto Geografico del suo paese e studiata da Jacques Vallée, è una delle scarse foto di questo tipo analizzata dagli scienziati e considerata come autentica. Secondo Vílchez, Philip Klass cercò di screditare il suo caso, accusandolo di appartenere all’istituto cartografico del Costa Rica e di adulterare la foto.

FRANCIA PIONIERA
L’origine della relazione Cometa la troviamo nell’anno 1976, quando un comitato dell’IHEDN presieduto dal generale Blanchard, della Gendarmeria Nazionale, aprì il dossier UFO con l’obiettivo di raccogliere dati e classificarli per il suo studio. Nell’anno seguente, 1977, sorse nel seno del CNES il Gruppo di Studi di Fenomeni Aerospaziali Concordi (GEPAN) che si trasformò in Servizio di Perizia di Fenomeni di Rientro Atmosferico (SEPRA). Il GEPRAN-SEPRA conta sull’appoggio della Gendarmeria Nazionale, dell’aviazione civile e militare, il servizio meteorologico, ecc., attraverso protocolli firmati tra dette entità.
Alcune delle ipotesi presentate dalla relazione Cometa includono un probabile sistema di propulsione avanzato dagli UFO che si starebbe sviluppando in vari paesi come Stati Uniti e Giappone. Si tratta del principio di Magnete-idro-dinamica (MHD) che permette ad un oggetto di muoversi per l’atmosfera generando un campo magnetico. Il fisico ed ufologo francese Jean-Pierre Petit,(difensore delle teorie Ummitas), si dedicò a studiare questa forma di propulsione. Secondo gli esperti, il MHD potrebbe spiegare l’assenza del “Bang” quando gli UFO raggiungono velocità supersoniche.
Quale è l’obiettivo finale della relazione?. Rimane molto chiaro nella pagina 58 che i membri di Cometa pretendono che la Francia riaffermi la sua presenza nell’investigazione UFO, rinforzando i mezzi materiali ed umani del SEPRA per raccogliere informazioni tanto in Europa come nel resto del mondo. Magari la relazione è una protesta contro l’attuale situazione del SEPRA, diretto da Jean-Jacques Velasco.

MINACCIA DALLO SPAZIO
Un altro aspetto sorprendente della relazione tiene in conto la possibilità che gli UFO comportino una minaccia per la comunità mondiale. Benché non si siano scoperti situazioni di aggressione in Francia, in altri paesi ci sono stati casi di persone morte dopo essere state attaccate da qualche congegno spaziale.
Nel tempo dobbiamo prepararci a quali situazioni? Si propongono l’elaborazione di strategie davanti alle seguenti situazioni: “Apparizione di UFO e volontà extraterrestre di stabilire un contatto ufficiale e pacifico; scoperta fortuita o no di una microbase o di una base su un punto qualsiasi del territorio europeo,(atteggiamento da adottare di fronte ad una potenza amica o no); invasione,(poco probabile tenendo in conto il fatto che sarebbe potuto essere condotta prima della scoperta dell’atomo), ed attacchi localizzati o massicci in punti strategici o non; manipolazione o disinformazione deliberata in vista di destabilizzare altri Stati.”

ROSWELL, LA DISINFORMAZIONE
La critica più intensa della relazione si trovò sulla manipolazione del caso Roswell per il Governo nordamericano. Secondo la relazione, il segreto che circonda questo caso sarebbe stato mantenuto dalle autorità per conservare la superiorità tecnologica militare su altri paesi. A partire dai decreti militari si cerca di ostacolare la divulgazione al pubblico di informazioni relative agli UFO e punire con pena di dieci anni di prigione e 10.000 dollari di multa ai militari che facciano conoscere informazioni non autorizzate.
Cometa considera che i presunti contatti di George Adamski farebbero parte di una strategia di disinformazione per creare di proposito un’opinione incredula verso gli extraterrestri. E conclude: “la disinformazione ha permesso probabilmente di proteggere le investigazioni su un’arma di microonde in Kirtland, e su nuovi tipi di aeronavi in Groon Lake.”

[align=right]Fonte:
- http://centroufologicotaranto.wordpress ... el-secolo/
- http://www.vopus.org/it/gnosi/dimension ... ecolo.html
[/align]


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MessaggioInviato: 05/04/2011, 17:49 
De Comite annuncia: "a breve la traduzione del Rapporto Cometa"



Vi proponiamo una interessante intervista fatta dal giornalista di "Notizie Fresche" Salvatore Caldarone al fondatore e presidente del CUI (Centro Ufologico Ionico) Antonio De Comite. Buona lettura.

Così come tutte le strade portano a Roma, molto della tematica UFO, nel 2011, può essere ricondotta al “Rapporto Cometa”. Lo studio di provenienza francese è ritenuto un caposaldo dell’indagine investigativa a sfondo OVNI. Tra i principali sostenitori della bontà del “Rapporto Cometa” troviamo Antonio De Comite. Il fondatore del Centro Ufologico Ionico è specializzato nell’analisi di documenti declassificati e ufficiali, di governi o apparati militari, inerenti l’ufologia. Molti degli episodi dell’attualità, come le news di avvistamenti dell’ultimo periodo, sono casi simili a quelli descritti nel dossier. L’ufologo italiano annuncia, inoltre, come il suo team abbia riservato una sorpresa per tutti gli appassionati. Tra non molto il CUI diffonderà sul suo sito ufficiale, in forma gratuita, la traduzione italiana del “Rapporto Cometa”. Un’iniziativa tesa alla divulgazione, al massimo livello nel nostro paese, di quei files ricchi di interessanti notizie. Un lavoro ciclopico ma necessario, essendo per tanti la barriera linguistica un ostacolo.

Da indiscrezioni filtrate si mormora che voi del CUI vi apprestiate a divulgare un’importante approfondimento inerente proprio il Rapporto Cometa. Conferma?

“Sono indiscrezioni che hanno un fondo di verità. Se tutto va bene, a breve, pubblicheremo (gratuitamente) la traduzione integrale in italiano di questo rapporto. Un grosso lavoro che verrà messo a disposizione di tutti. E, a quanto pare, saremmo i primi in Italia a fare una cosa del genere”.

Cosa rende “Cometa” diverso da altri dossier?

“Il Rapporto Cometa è uno dei più significativi documenti militari mai divulgati. E’ presente tra i documenti declassificati del GEIPAN (Groupe d’Etudes et d’Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non identifiés) in seno al CNES, il Centro Nazionale di Studi Spaziali di Tolosa (Francia), l’equivalente della NASA americana. E’ un faldone di circa 90 pagine, molto significativo, che fu stilato da militari degli Alti Studi della Difesa Nazionale francese. Non è proprio un documento ufficiale, ma “semiufficiale” ed uscì sulla rivista francese VSD, ma vista l’importanza è disponibile tra i files del GEIPAN, ente governativo e scientifico che si occupa di studiare seriamente gli UFO, o PAN (Phénomène aérospatial non identifié). E le conclusioni non sono da meno. I militari, stilatori di questo documento storico, hanno dichiarato che l’ipotesi extraterrestre degli UFO è “quasi” certa, ponendo l’accento su attività di censura militare in materia da parte degli Stati Uniti d’America”.

[align=right]Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/ar ... to-cometaq[/align]


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MessaggioInviato: 06/04/2011, 11:20 
Scusate, ma come la mettiamo con quest'altra dichiarazione? [8)]




Commentary on COMETA

Claude Maugé


The following commentary was published by the respected Belgian UFO research magazine Inforespace
(No.100, June 2000, p.78)

A Fake “Official Report”

A number of ufologists have attempted to present the Cometa report as a “quasi-official French document”, “a document giving a quasi-official status to the UFO Phenomenon”, published “under the auspices of an institution close to the Defense Ministry”, or “by Cometa, an association of support to the IHEDN”, and various other statements of the same kind. Even better, we learn in various UFO publications that the President of the Republic and the Prime Minister have “accepted to make the report public” or that “this strictly confidential report has been sent to the media, not without the authorization of
the highest government levels.” Because, “it is evident that the decision to publish it comes from a much higher level than Cometa, an important detail that journalists have missed.”

In short, “the lid is officially lifted from a taboo subject.”

Truth is less exciting, however. The announcement presenting this as “The confidential report submitted to the President of the Republic and the Prime Minister” appears as a simple publicity gimmick on the cover of the special issue of VSD magazine publishing the document. Thus G.Bourdais, who is not always so careful, begins one of his texts with “one must underline the fact that this is an independent report, written by a private association: the Cometa.” (Gildas Bourdais, ‘Rapport Francais sur les Ovnis et
la Défense,’ Contact-Ovni, 3rd quarter 1999, p.13). A brief statement, but it already suggests certain things…

As for P.Petrakis, he provides the following information in a text entitled “Reactions” in his review of the Cometa Report (Perry Petrakis, ‘La Guerre des Mondes, version Cometa’, Phenomena 1999, no.42, p.17):

“To start at the top, the IHEDN (Institut des Hautes Etudes de la Défense Nationale) wants nothing to do with the Cometa report: Anything done or written by General Norlain after he left the IHEDN has been done under his sole responsibility and cannot involve the IHEDN. The Communication service of the Institute has stated that it was ‘surprised’ by the report in question. Questioned by us, the Elysée has stated it was not in a position to answer us because of the holidays. At Matignon (for non-Frenchmen, let
us make it clear that the Elysée is the seat of the Presidency and Matignon that of the Prime Minister) M. Henri Petitgand, a ‘Chargé de Mission’, confirmed he had received something through the Post Office: “It is not a report in any way. Reports are requested documents, but in this case, we have not asked for anything. The document was sent to us by post, at the sole initiative of its authors.” Thus the word ‘Report’ on the cover is somewhat of an usurpation.

On January 31, 2000, in order to get my own clear view of the situation, I asked the interested parties about the status of the ‘Cometa Report’ at the Presidency, the Prime Minister’s office, the General commanding the IHEDN and the president of Cometa. To date (3 May 2000) I have received three answers, as follows:

• By letter dated 23 February General Bastien, of the Special Staff of the President of the Republic, wrote: “To answer your question, this ‘report’ compiled by members of an association organized under the law of 1901 (ruling most non-commercial private associations in France) did not respond to any official request and does not have any special status. You will have noted (page 7) that its authors, among other pretensions, intended to inform decision-makers on this topic. It is in that spirit that a copy got sent, for information, to the President of the Republic.”
• According to Lieutenant-Colonel Pierre Bayle, head of the Communication Service of IHEDN, “The Institute for Advanced Studies in National Defense wishes to make it clear that statements made by these individuals only engage them, and them alone, and are in no way a reflection of the thoughts of IHEDN, which has no special element of information on this topic.”
Naturally one could argue that such statements are misleading, because political and military authorities know well that real UFOs exist. Yet the position statements quoted above are the only objective reality about the true status afforded to the Cometa report.

Finally, in a letter dated 18 April, Michel Algrin, spokesman for Cometa, writes that “The Cometa association is not responsible for mistakes made here or there in presenting its report. The status it attaches to the document is described within the text itself. The report was not published by a magazine, but by the press company GS Presse (which publishes VSD magazine) that was able to insure it wide distribution. Publication of the report was decided for several reasons: in particular, to avoid that misquoted versions of the text start circulating.” He concludes with: “Cometa does not wish to follow you on the polemical grounds where you place yourself. It stands on the terms of its report.”

The Text Is Not Always Relevant

If the authors of the ‘Cometa Report’ intended to show that the UFO phenomenon is worthy of attention, for natural sciences and social sciences as well as for Defense, one could agree that they have reasonably fulfilled their mission, even if this or that case description could be questioned. But if, on the other hand, they really intended to “update the knowledge about the observations” and to “take an inventory of the work performed by scientists the whole world over” as stated in the introduction (page 7) then they have missed their objective.

Many aspects of the phenomenon are not taken into account, both regarding the specific cases presented and regarding more general considerations. For instance, not a single abduction case is presented to the reader while such events represent a major component of contemporary ufology, whatever their real nature. Similarly, physical effects are mentioned too quickly, while many “hard” scientists will only become convinced that UFOs are interesting when they see concrete data, not to say material ones. Unless I am mistaken, the Pocantico colloquium only rates four lines in the Cometa report. We will find almost nothing about statistical approaches to the phenomenon (one short paragraph, not completely up-to-date), or about various kinds of ufonauts reported by witnesses, or more fundamentally about the problems posed by reports of spontaneous anomalous phenomena. And many other gaps could be noted.
When it comes to speculations about our visitors’ motivations and the UFO phenomenon’s implications for Defense, they mix up some interesting views with mundane statements, sometimes in a confusing way. At the same time they forget to mention many previous works. One could also be surprised at the not-so-subtle way in which the official American policy regarding UFOs is put into question, if the hope
is to gain eventual collaboration from U.S. authorities.

Ufologists have been justified in denouncing a biased presentation leading to the belief that all progress in ufology, whatever its real value, only comes from the work of the U.S. military, a few official organizations such as Gepan and Sepra, and rare American private groups. As for Gepa, LDLN or Sobeps, and all the others? They are ignored.

Political Implications of the Cometa Report

More fundamentally, this report contains a major contradiction. Its authors do believe that genuine UFOs exist (in the sense of objects or phenomena radically incompatible with our present science) and that the first-degree extraterrestrial hypothesis is by far the best one to account for the phenomenon, a position I do not share but find respectable. They have developed some military, political and sociological consequences from this hypothesis. But they proceed as if they had discovered a state of affairs of which the authorities were unaware.

This does not seem credible.

If UFOs are extraterrestrial craft roaming over the Earth, then French authorities and those of any significant country, must know what is happening. They have necessarily taken certain measures (perhaps secretly) either for altruistic reasons for the good of mankind or, more egotistically, for the benefit of the country or even their own private interests. But then, how can we explain that the authors of the Cometa report have written their text precisely as if this necessary official implication did not exist? This raises a problem. Is there no official implication? That would be hard to believe, except if there are no real UFOs. Perhaps they haven’t been made aware of such official implication? That would be easier to understand, but it would mean that eminent members of Cometa are not the true UFO experts they were supposed to be. Alternately, perhaps they have decided to short-circuit some existing organization of which they are aware? That would be even easier to understand but it would be akin to treason. And in that situation, why send to the President and the Prime Minister, who obviously must be well-informed, a report that pretends that they are not? On the other hand, how could they have authorized publication of a report that could be seen as high treason towards the government’s official, possibly secret policy?

Anyone is entitled to his or her own answer to these questions. As for myself, I see no reason to choose any interpretation but the simplest one: There is no secret official study of UFOs in France because the government doesn’t feel concerned in any way by the UFO problem. Indeed, one could answer that the very existence of Sepra (ex-Gepan) shows that authorities are interested in UFOs. Knowing that Sepra is only a tiny sub-service with a very restricted budget and extremely narrow missions under the National Center for Space Studies (CNES), however, we can observe that State authorities don’t seem concerned by the UFO problem. Then, can we conclude a contrario that the Cometa report is further indication that true UFOs don’t exist?

Claude Maugé


http://www.book-of-thoth.com/portalsupp ... entary.pdf



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Cita:
Sheenky ha scritto:

De Comite annuncia: "a breve la traduzione del Rapporto Cometa"

Da indiscrezioni filtrate si mormora che voi del CUI vi apprestiate a divulgare un’importante approfondimento inerente proprio il Rapporto Cometa. Conferma?

“Sono indiscrezioni che hanno un fondo di verità. Se tutto va bene, a breve, pubblicheremo (gratuitamente) la traduzione integrale in italiano di questo rapporto. Un grosso lavoro che verrà messo a disposizione di tutti. E, a quanto pare, saremmo i primi in Italia a fare una cosa del genere”.

Cosa rende “Cometa” diverso da altri dossier?

“Il Rapporto Cometa è uno dei più significativi documenti militari mai divulgati. E’ presente tra i documenti declassificati del GEIPAN (Groupe d’Etudes et d’Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non identifiés) in seno al CNES, il Centro Nazionale di Studi Spaziali di Tolosa (Francia), l’equivalente della NASA americana.



Bene bene..... era ora... [:)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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