Dunque thethirdeye,
Non dico che il Signore abbia deciso così, nè tantomeno che l'uomo con la sua volgarissima macchina la voglia tenere in vita.
Io non credo che il Signore abbia pianificato gli eventi della nostra vita piuttosto che probabilmente ne intuirà il percorso sulla base della sua conoscenza di ciascuno di noi.
Io credo che per ciascuno ci sia una probabilità di percorsi infiniti che vengano intrapresi in base alle scelte che facciamo ogni giorno. Il Signore (come lo chiamo io
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) lo vedo come un padre che osserva il nostro percorso cercando di darci i suoi preziosi consigli, senza tuttavia imporsi. Questo discorso, tuttavia è OT per l'argomento Eluana.
Io come ho detto prima non ritengo giusto prendere una posizione in questo specifico caso perchè non ho gli strumenti per poterne prendere una.
Il problema per quel poco che posso arrivare a capire tramite una riflessione personale, è che a volte, per motivi incomprensibili quello che ci sembra giusto, ovvio, scontato o ne ha quanto meno l'apparenza non è così.
Ci sono scelte che facciamo che non solo coinvolgono noi, ma anche altre persone.
Naturalmente faccio un discorso da cristiana, se non lo fossi non porrei nemmeno il problema.
Se non fossi cristiana non avrei dubbi e consiglierei di staccare la spina. Il dolore fine a se stesso è inutile.
L'insegnamento cristiano invece mi insegna che un dolore non è mai fine a se stesso e che a volte Dio si serve di queste persone per ,concedetemi il termine, pareggiare il conto.
Mi spiego meglio, credo che il dolore causato da una malattia o da un disagio, che una persona sopporta in questa vita in qualche modo possa influire sulla salvezza di alcune anime. Non necessariamente la propria.
In effetti è esattamente il sacrificio di Gesù stesso sulla croce. La sofferenza patita per la salvezza dell'uomo.
E' quindi questo l'unico motivo che può (e sottolineo può) dare un senso alla sofferenza e al dolore.
Mi rendo conto che ovviamente è una motivazione che non può essere indotta da qualcuno se non da un'esperienza di fede. Quindi oltre a rispettare tutti coloro che professano una fede diversa dalla mia o anche nessuna, comprendo anche chi professa la mia stessa fede possa vacillare davanti ad una prova del genere (persino Gesù prima di essere preso e condannato ha avuto paura).
Credo che per quanto si possa essere dei buoi cristiani sia una prova molto difficile e solo chi ha una gran fede possa in qualche modo superare.
A maggior ragione chi invece tentenna o non ha le idee chiare o magari ha esattamente idee contrapposte non potrà mai prendersi in carico una tale sofferenza e moralmente parlando è sbagliato a mio parere pretendere che ne sia capace.
Io credo che Dio conosce i nostri cuori e sa quali sono i nostri limiti. Capisca fin dove arrivi la nostra comprensione e fino a che punto possiamo portare un determinato peso. Per questo credo che solo lui possa sapere cosa sia giusto per queste persone, per Eluana. Per questo confido nel suo giudizio e non in quello dell'uomo.
Io credo che nessuno può ergersi in questo caso a giudice. L'uomo con la sua "macchina" la tiene in vita ma non ogni respiro che ancora oggi esce dal suo corpo è voluto da Dio.
Ora mi dirai... allora Dio non vuole che le venga tolto questo respiro... io ti rispondo... probabilmente no.... ma sono sicura che il suo giudizio su chi deciderà di toglierlo terrà conto della capacità di quell'uomo e dei suoi limiti.
Forse chi le toglierà la vita oggi pagherà in un'altra vita questo atto, o forse l'amore di Dio per l'uomo non lo riterrà necessario. Questo solo Lui può stabilirlo.
Piccola G