PUMA PUNKU
Cercando nel forum ho visto che esiste già un topic dedicato all'argomento, ma ho notato che ne trattava solo superficialmente e che non aveva avuto un grande successo, così ho deciso di scrivere questa sorta di mini articolo perchè secondo me gli scavi di Puma Punku sono quanto di più intrigante e misterioso possa esserci, archeologicamente parlando.
Puma Punku è uno dei siti più antichi e misteriosi, situato in Bolivia, vicino alla ben più nota Tiahuanaco.
Sostanzialmente si tratta di un enorme campo di rovine megalitiche in pietra sparse ovunque come se l'intero complesso avesse subito una forte esplosione.

L'intero complesso è formato da rocce di granito e di diorite. Vi faccio notare che la diorite è la roccia più dura esistente dopo il diamante, e questo presuppone che le rocce siano state intagliate grazie all'utilizzo di strumenti dotate di punte di diamante.
Secondo l'archeologia “ufficiale” Puma Punku fu costruita dagli indiani Ayamara, con una datazione che ha dato non pochi problemi. E' stato detta come data dalla sua costruzione il 200 a.c., poi, in seguito ad una ri-datazione del vicino complesso di Tiahuanaco anche quella di Puma Punku fu spostata intorno al 2000 a.c.. Infine ci sono sostenitori che vorrebbero porla ancora più in la nel tempo, di qualche migliaia di anni.
Tuttavia si concorda nel ritenere che gli antichi Ayamara erano una popolazione che non aveva ancora scoperto la scrittura e non ne facevano quindi uso. Una domanda sorge ovviamente spontanea. Come avevano fatto a costruire un'intera città con pietre pesanti anche migliaia di tonnellate, e finamente lavorate per essere assemblate insieme, senza essere in grado di creare un progetto?
Come era possibile trasportare tali enormi quantità di roccia fino al sito, quando la cava più vicina distava più di 10 km? E a Puma Punku vi è un'unica lastra che arriva a ben 8000 tonnellate! Inoltre dobbiamo anche considerare che a 4000 metri di altitudine (l'altezza dal livello del mare in cui Puma Punku è situata) non ci sono alberi, e non era quindi possibile, almeno in teoria, procurarsi tutto il legname necessario per le impalcature e soprattutto per trasportare gli enormi blocchi grazie a rulli di legno (come per esempio facevano invece gli antichi Egizi per spostare i blocchi della piramide di Ghiza, sempre secondo la scienza ufficiale).
Vorrei porre poi un accento particolare al modo in cui erano concepite le mura del complesso.

Esse sono formate da enormi blocchi megalitici in diorite, perfettamente intagliati e lavorati per potersi assemblare l'uno con l'altro, andandosi ad incastrare quindi in una catena continua, con più strati di blocchi l'uno sull'altro.

E' assurdo pensare che un popolo senza scrittura fosse in grado di creare un capolavoro ingegneristico di tali proporzioni.
Dei ricercatori americani, effettuando calcoli al computer hanno affermato che sarebbe impossibile ricostruire Puma Punku.

Guardate in questa immagine poi la perfezione della linea incisa sul blocco. Queste sono tutte estremamente precise: perfettamente dritte e della stessa profondità dall'inizio alla fine, quasi come fossero stati incise con la nuovissima tecnologia del laser.
Conclusioni: non balzo subito all'ipotesi extraterrestre, ma spero di aver fatto notare come ciò che viene detto dall'archeologia ufficiale su Puma Punku sia assolutamente esile, lasciando molti, troppi quesiti, evidenti a chiunque si documenti un poco su questo fantastico sito archeologico. E' quindi evidente che un piccolo popolo che ancora non aveva scoperto l'uso della scrittura avesse creato tutto questo.
Alieni? Atlantidei? Lascio ad altri le speculazione, poichè purtroppo a questo punto solo questo possiamo fare.
Voi che ne pensate di Puma Punku?