Cammina con il coltello nella schiena - per i medici russi non è una bufala04/02/2010 - La foto di Julia Popova con un coltello conficcato nella schiena ha fatto il giro del mondo, rimbalzando praticamente ovunque sulla Rete. Per quasi tutti si tratta di un fotomontaggio - per qualcuno fatto anche male - ma da un'equipe di medici russi arriva la smentita "fotografia reale e fenomeno spiegabile". Lo riporta il Daily Mail, quotidiano inglese online.

Julia, 22enne russa, ha cercato di difendersi dallo scippo che stava subendo. I malviventi non ci hanno pensato due volte e le hanno infilato nella schiena un coltello con una lama di circa 20 centimetri. La giovane non ha battuto ciglio, ha continuato a camminare verso casa come se nulla fosse successo. Raggiunta la sua abitazione sono stati i genitori ad allertare i soccorsi. La notizia, con tanto di fotografia, è stata ripresa da diversi giornali non solo russi e subito si è gridato alla bufala. La scarsa qualità dell’immagine e l’immediata pubblicazione della stessa su diverse risorse internet orientate alla verifica della veridicità delle notizie hanno indotto gli internauti a classificare la faccenda come falsa e di pessimo gusto.
Durante la notte è però arrivata la smentita da parte dei medici che hanno operato Julia al fine di rimuoverle la lama dalla schiena. Il Daily Mail ha raccolto le dichiarazioni di quello che definisce essere "il chirurgo di un ospedale di Mosca" che non solo ha confermato l'accaduto ma ha fornito anche dei particolari. Secondo il medico lo shock subito dalla ragazza è stato talmente grande da impedirle di comprendere cosa fosse successo e soprattutto di provare qualsiasi tipo di dolore o di emozione. La lama, continua il chirurgo, si è fermata a pochi millimetri dalla colonna vertebrale e conferma inoltre di avere scattato la foto anche se non sa come possa essere finita tra le mani di un reporter del quotidiano russo Tvoi Den che l'ha prontamente pubblicata.
Per sottolineare la possibilità che uno shock renda immuni dal dolore, il quotidiano inglese traccia anche un parallelismo tra questo caso e quello della giovane Lydia Word che, attaccata da uno squalo in Nuova Zelanda, si è resa conto di essere stata morsa solo quando ha visto il suo sangue nell'acqua.
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