(AGI) - Napoli, 5 feb. - In almeno una delle ampolle che conservano reliquie attribuite a San Gennaro c'e' sangue umano. Questo il risultato di una ricerca dell'ateneo "Federico II" di Napoli anticipato dal quotidiano locale 'Il Mattino'. L'analisi eseguita, pero', non ha riguardato l'ampolla che due volte l'anno, a maggio e a settembre, e' al centro dei riti religiosi in Duomo e delle suppliche dei cittadini partenopei, perche' la Curia napoletana non ha mai autorizzato alcuno studio su di essa per evitare danneggiamenti della reliquia.
La sostanza esaminata da un biologo molecolare era custodita in una seconda ampolla trovata dieci anni fa nell'Eremo dei Camaldoli e affidata ai responsabili della Cappella del Tesoro di San Gennaro che l'hanno messa a disposizione del ricercatore.
Il liquido rossastro si e' solidificato a contatto con l'aria, una volta aperta l'ampolla, cosi' come fa il sangue, ed e' ridiventato liquido sottraento il calcio e scuotendo il campione. Test successivi hanno confermato che il sangue era di provenienza umana.
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