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MessaggioInviato: 27/02/2010, 09:55 
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Ufologo 555 ha scritto:

Ubatuba: "Una curiosità riguardo a questa teoria, è che l’ipotesi è da attribuirsi a George Darwin, figlio del più famoso Charles, responsabile della teoria sull’origine delle specie. Può essere che dopo aver trovato la risposta all’origine delle specie, la famiglia Darwin abbia trovato anche quella sull’origine della Luna ? "


Ma siccome oggi è più che contestata, l'origine della specie... E manca comunque qualsiais "anello" ... Può darsi che anche riguardo alla Luna... Mah!


Le teorie sono, di per sé, contestabili.... altrimenti non sarebbero teorie. Solo i fatti sono incontestabili.
Darwin era criticato tanto quanto adesso, quando pubblicò la sua teoria dell'evoluzione.
E il fatto che una teoria di uno studioso venga dimostrata falsa (e nel caso di Darwin, io penso che possa solo essere parzialmente falsa, ma nel suo assunto principale sia vera), non influisce minimamente sul fatto che le altre teorie possano dimostrarsi invece vere.


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MessaggioInviato: 27/02/2010, 13:23 
E non fa un a ... piega!



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Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 28/02/2010, 17:52 
Scusate ma che ce ne frega di come sia nata la luna? O_O



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MessaggioInviato: 12/03/2010, 12:48 
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sanje ha scritto:

Scusate ma che ce ne frega di come sia nata la luna? O_O


Senza alcun dubbio, di per sé, non c'entra assolutamente niente con gli alieni, a parte per coloro che sostengono la teoria secondo cui la Luna sarebbe un satellite artificiale.
In questo senso, dimostrare che si tratta di un oggetto naturale, rientra allora nella discussione sugli alieni.
Tutto qua.
Comunque devo ammettere che c'è meglio di cui discutere....


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MessaggioInviato: 08/06/2010, 09:07 
Gli astronomi, hanno teorizzato che il pianeta Terra e la Luna sarebbero stati creati come risultato di una collisione tra due pianeti giganti delle dimensioni di Marte e Venere. Fino ad oggi, si pensava che questa collisione sarebbe avenuta circa 30 milioni di anni dopo la nascita del Sistema Solare, circa 4.537 milioni di anni fa. Ma la nuova ricerca dimostra che la Terra e la Luna devono essersi formati molto più tardi, forse fino a 150 milioni di anni dopo la formazione del Sistema Solare.

"Abbiamo determinato l'età della Terra e della Luna grazie agli isotopi del tungsteno, che possono rivelare se i nuclei di ferro e le loro superfici di pietra sono stati mescolati durante la collisione", spiega Tais W. Dahl, presso il Niels Bohr Institute dell'Università di Copenaghen in collaborazione con il professor David J. Stevenson dal California Institute of Technology (Caltech).

I pianeti nel Sistema Solare si pensa che siano stati creati da collisioni tra pianeti nani in orbita attorno al neonato Sole. Nelle collisioni, i pianeti piccoli si fusero insieme formando i pianeti più grandi. La Terra e la Luna si ritiene siano il risultato di una gigantesca collisione tra due pianeti delle dimensioni di Marte e Venere. I due pianeti in collisione avevano entrambi un nucleo di metallo (ferro) e un mantello circostante di silicati (roccia). Ma quando sarebbe accaduto questo evento e come si sarebbe verificato? La collisione ha avuto luogo in meno di 24 ore e la temperatura della Terra è stata così alta (7000 ° C), che sia la roccia che il nucleo si sciolsero in una collisione turbolenta. Ma se la massa di pietra e di ferro si fossero anche mescolati tra loro?
Fino a poco tempo si è creduto che la roccia e il ferro si mescolarono completamente durante la formazione del pianeta quando il sistema solare aveva circa 30 milioni di anni, cioè circa 4.537 milioni di anni fa. Ma la nuova ricerca mostra qualcosa di completamente diverso.

L'età della Terra e della Luna può essere datato esaminando la presenza di alcuni elementi nel mantello terrestre. L'Afnio-182 è una sostanza radioattiva, che decade e si trasforma nell'isotopo del tungsteno-182. I due elementi hanno proprietà chimiche molto diverse e, mentre gli isotopi del tungsteno preferiscono il legame con il metallo, l'afnio preferisce i silicati, cioè la roccia.
Si impiegano 5-60 anni per tutti e il decadimento dell'afnio in tungsteno, e durante la collisione si formò la Luna mentre quasi tutti i metalli sprofondarono al centro della Terra. Ma come avrebbe fatto tutto il tungsteno andare in centro?
"Abbiamo studiato in quale grado di miscelazione il metallo e la roccia erano la collisione. Usando i calcoli del modello dinamico del mescolamento turbolento della roccia liquida e delle masse ferrose abbiamo scoperto che gli isotopi del tungsteno dalla prima formazione della Terra rimangono nel mantello roccioso" spiega Dahl.
I nuovi studi implicano che la Luna si formò con una collisione avvenuta dopo che tutto l'afnio era decaduto completamente in tungsteno.
"I nostri risultati mostrano che il nucleo di metallo e roccia erano in grado di emulsionare in queste collisioni tra pianeti maggiori di 10 km in diametro e perciò che la maggior parte nucleo di ferro della Terra (80-99%) non consentirono al tungsteno di emergere dal materiale di roccia al mantello durante la formazione ", spiega Dahl.

Il risultato della ricerca indica che la Terra e la Luna sono stati costituiti molto più tardi di quanto si pensasse, vale a dire non 30 milioni di anni dopo la formazione del Sistema Solare (4.567 milioni di anni fa), ma forse fino anche a 150 milioni di anni oltre.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters.

Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... nuova.html - http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 111310.htm



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MessaggioInviato: 10/06/2010, 13:52 
penso che la luna sia originata da una collisione fra planetesimi,cmq a parte cio'la luna ed anke la terra sono ritenute piu'giovani da quanto ritenuto in precedenza

"Ringiovanire di 120 milioni di anni d'un colpo non è da tutti, ma è quello che è riuscito alla Luna, grazie a una ricerca, ora pubblicata sulle Earth and Planetary Science Letters, che ha potuto stabilire con maggiore precisione rispetto a quanto finora fatto l'epoca in cui la Luna si è separata dalla Terra.

I pianeti del sistema solare si sono formati attraverso una serie di collisioni fra planetesimi, che ha prodotto la fusione di diversi di questi "pianeti nani" fino alle loro attuali dimensioni. La Terra e la Luna devono essere derivate dalla collisione fra due di questi corpi celesti delle dimensioni approssimative di Marte e Venere, in un'epoca in cui entrambi avevano un nucleo metallico, sostanzialmente ferroso e un mantello di rocce, ossia di silicati.

"Abbiamo stabilito le età della Terra e della Luna usando gli isotopi del tungsteno, che possono rivelare se il nucleo di ferro e le rocce superficiali si sono mescolati durante la collisione", spiega Tais W. Dahl dell'Università di Copenaghen che con David J. Stevenson del California Institute of Technology ha diretto lo studio.

La collisione si deve essere compiuta nel giro di 24 ore provocando un innalzamento della temperatura fino a 7000 °C con la fusione e il mescolamento di ferro e rocce.

Finora si riteneva che questo rimescolamento fosse stato completo, portando alla conclusione che la Luna si sarebbe formata 30 milioni di anni dopo la formazione del sistema solare, ossia circa 4537 milioni di anni fa.

L'età della Terra può essere datata anche analizzando la presenza di particolari elementi nel mantello. In particolare, nella nuove ricerca, Dahl e collaboratori hanno esaminato l'afnio 182 e il tungsteno 182, nel quale il primo decade nel giro di 50-60 milioni di anni. Mentre il tungsteno tende a legarsi ai metalli, l'afnio si lega più facilmente ai silicati.

"Abbiamo studiato fino a che punto metallo e roccia possono essersi mescolati nel corso della collisione che ha prodotto il pianeta. Usando un modello del mescolamento turbolento della roccia fusa e delle masse di ferro abbiamo scoperto che gli isotopi del tungsteno derivanti dalla primigenia formazione della Terra restano nel mantello roccioso".

Lo studio implica che la collisione che ha dato origine alla Luna deve essere avvenuta dopo che tutto l'afnio era decaduto in tungsteno.

"I nostri risultati mostrano che il nucleo metallico e le roccia non erano in grado di mescolarsi completamente, come in un'emulsione, in collisioni fra planetesimi con un diametro di dimensioni superiori ai 10 chilometri. E che la gran parte del nucleo terrestre, non ha rimosso il tungsteno dal materiale roccioso nel corso della formazione".

I calcoli conseguenti comportano quindi che la formazione della Luna non sia avvenuta 30 milioni di anni dopo la formazione iniziale del sistema solare, ma 150. "
da lescienze


Ultima modifica di ubatuba il 10/06/2010, 13:53, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 12/12/2010, 08:04 
All'origine del sistema solare
Formazione planetaria: svelato il ruolo degli impatti con oggetti massicci

Una gigantesca collisione diede origine, 4,5 miliardi di anni fa, alla Luna, ma a quell'evento ne seguirono altri, come dimostra la presenza di elementi siderofili nel mantello terrestre


La presenza nel mantello terrestre, della Luna e di Marte dei cosiddetti elementi siderofili – cioè con elevata tendenza a legarsi col ferro, come l’oro e il platino – è dovuta all'impatto con oggetti spaziali molto massicci durante la fase di formazione, in un'epoca risalente a circa 4,5 miliardi di anni fa. È questa la conclusione di uno studio di tre istituti facenti capo al NASA Lunar Science Institute (NLSI).

Le dimensioni previste per questi oggetti, che colpirono il nostro pianeta entro qualche decina di milioni di anni dall’evento estremo che diede origine alla Luna, sono in accordo con gli attuali modelli di formazione planetaria così come con altre evidenze scientifiche, quali la distribuzione dei crateri da impatto sulla superficie di Marte.

In planetologia, un problema fondamentale è determinare in che modo la Terra, la Luna e gli altri pianeti interni si siano formati ed evoluti. Si tratta di una questione difficile da risolvere dal momento che nei corso dei 4,5 miliardi di storia del sistema solare le tracce dei processi si sono in gran parte cancellate. Nonostante ciò, alcuni segni cruciali possono essere trovati in differenti contesti. Per esempio, l’analisi di campioni di suolo lunare recuperati nel corso delle missioni Apollo, in combinazione con le modellizzazioni numeriche indicano che la Luna si formò come risultato della collisione, avvenuta nelle fasi iniziali della formazione planetaria, tra un corpo delle dimensioni di Marte e la Terra.

Considerata sulle prime troppo radicale per essere verosimile, la teoria di un singolo, catastrofico impatto successivamente ha guadagnato credito nella comunità scientifica. Probabilmente, tale evento era comune nelle fasi iniziali del sistema solare e portò alla formazione di un nucleo circondato da oceani globali di magma sia sulla Terra sia sulla Luna.

Ora, se l'ipotesi è corretta ci si aspetterebbe di trovare campioni di materiale proveniente dal mantello anche in superficie. Per questo, gli scienziati hanno esaminato l'abbondanza degli elementi siderofili (Re, Os, Ir, Ru, Pt, Rh, Pd, Au) che avrebbero dovuto seguire il ferro e gli altri metalli verso il nucleo, lasciando la crosta rocciosa e il mantello. La loro eventuale assenza dalle rocce del mantello dovrebbe così fornire un test cruciale per il modello del mega-impatto.

Tuttavia, come sottolineato Walker, “il grande problema per modello è proprio che tali metalli non sono del tutto assenti, ma sono presenti in quantità modeste”.

Una possibili soluzione del mistero è che gli elementi siderofili siano stati effettivamente strappati via per effetto di un impatto gigantesco, ma siano stati parzialmente rimpiazzati da impatti successivi dei "mattoni elementari" dei pianeti, chiamati planetesimi. Ciò non è sorprendente, dal momento che tali impatti sono previsti dal modello, ma il numero e la massa dei corpi in via di accrescimento era finora ignota.

Per essere in accordo con le osservazioni, gli ultimi planetesimi che hanno colpito la Terra avrebbero dovuto fornire al mantello terrestre lo 0,5 per cento della massa dell'intero pianeta, 1200 volte inferiore a quello della Luna.

Utilizzando modelli numerici gli studiosi hanno mostrato di poter riprodurre queste quantità , ipotizzando che a dominare, nella fase finale, siano stati gli impatti dei proeittili massicci.

I risultati indicano il più grande impattore della Terra era all'incirca delle dimensioni di Plutone, cioè dotato di un diametro di 2500-3000 chilometri, mentre il più grande a colpire la Luna aveva un diametro 10 volte inferiore.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... ci/1345885


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MessaggioInviato: 12/12/2010, 11:54 
Ok, ricapitoliamo: la Terra e la Luna sarebbero nate dallo scontro fra due pianeti delle dimensioni di Marte e Venere (guarda caso che coincidenza! Proprio le stesse dimensioni dei due pianeti più vicini! Ma guarda un po'.... già lì rimango perplesso....). Venere, si sa, è grande praticamente come la Terra, solo appena trecento km in meno di diametro, mi pare, quindi dire "delle dimensioni di Venere" e dire "delle dimensioni della Terra" è dire praticamente la stessa cosa. Marte invece è circa la metà, in diametro, della Terra e di Venere, ed è circa invece il doppio delle dimensioni, sempre in diametro, della Luna. Praticamente la Terra e Venere stanno a Marte come Marte sta alla Luna, che è quindi un quarto in diametro della Terra.
Il Sistema Terra-Luna sarebbe nato quindi dallo scontro fra un pianeta grande come Venere, cioè come la Terra, e un pianeta grande come Marte, cioè come il doppio della Luna.... immagino cosa sia successo dopo: il pianeta Simil-Marte impatta contro il più grande pianeta Simil-Venere e si frantuma sulla sua superficie, facendo andare in mille pezzi il mantello di Simil-Venere. Un'enorme quantità di frammenti di Simil-Marte e Simil-Venere vengono proiettati nello spazio e formano un anello attorno al nuovo pianeta, la Terra, che poi si condenserà in un unico corpo: la Luna. Il pianeta nuovo è grande appena un po' di più di quello precedente, il nuovo satellite invece è grande la metà di Simil-Marte..... ma allora tutta la materia che è andata perduta, che fine ha fatto? Dispersa nel Sistema Solare in forma di asteroidi e meteoriti? Piombata sui pianeti vicini? Finita nella Fascia degli Asteroidi? Perché si tratta di un bel po' di roba.... non trovate? Se pensate che tutta la Fascia degli Asteroidi ha un volume che è solo un dodicesimo di quello della Luna.....


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MessaggioInviato: 14/12/2010, 11:27 
mah...a sensazione nn mi convince nessuna delle teorie che riguardano la formazione della luna...chissà se sapremo mai come è andata.


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MessaggioInviato: 19/08/2011, 00:42 
La Luna più giovane di 200 mln di anni, nuova ipotesi sulla sua formazione
ultimo aggiornamento: 18 agosto, ore 21:31
Roma - (Adnkronos) - Secondo il ricercatore Lars Borg e i suoi colleghi, al Lawrence Livermore National Laboratory in California, il processo di formazione del satellite terrestre ha avuto luogo decine di milioni di anni più tardi rispetto a quanto finora ritenuto

Roma, 18 ago. - (Adnkronos) - La Luna potrebbe essere più giovane di quanto viene ritenuto o potrebbe essere necessario ripensare il modo in cui si è formata. E' quanto emerge da uno studio pubblicato su Nature. Secondo il ricercatore Lars Borg e i suoi colleghi, al Lawrence Livermore National Laboratory in California, il processo di formazione ha avuto luogo decine di milioni di anni più tardi rispetto a quanto finora ritenuto.

I ricercatori hanno rivisto l'età di una classe di rocce lunari conosciute come anortositi ferrose (Fan). Secondo la misurazione di un campione di queste rocce, la crosta della Luna si sarebbe solidificata 4.360 milioni di anni fa, circa 200 milioni di anni dopo la formazione del sistema solare.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Ester ... 48795.html


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MessaggioInviato: 21/08/2011, 12:53 
Cita:
bleffort ha scritto:

Cita:
Enkidu ha scritto:

Oh, meno male! Vedo che ci sono persone informate qui che sono state molto più brave di quanto sarei stato io a difendere l'evidenza che la Luna è un oggetto naturale!
Io mi sarei limitato col dire che, se vedi un sasso per terra, e ha la forma di tutti gli altri sassi di questo mondo, l'è dura pensare che sia artificiale dato che non c'è nessun motivo per pensarlo.... ma non sarebbe stata un'argomentazione sufficiente per molti!
Ma per tutti quelli che si erano innamorati di questa tesi dell'artificialità della Luna, propongo un'alternativa: perché non ipotizzate che è invece Marte ad essere artificiale? Mmmhhh... troppo conosciuto anche quello!
Allora propongo Plutone! Là le sonde non ci sono ancora arrivate! Potrete sostenere questa tesi con facilità per molto altro tempo ancora!
Anzi, ancora meglio! Perché non dite che le stelle, tutte quante, sono luci fissate sulla sfera di cristallo del firmamento? Tanto quelle ci vorranno secoli per raggiungerle!

Aspetta Enkidu,non cantar vittoria così presto! [:D]


Che diavolo stai dicendo? Ho "cantato vittoria" io? Ma va là, dai.... pensaci, prima di spararle....


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MessaggioInviato: 22/08/2011, 06:48 
Io ho letto da qualche parte che dall'impatto con la terra si erano formate due lune che in seguito si sono fuse tra loro formando il nostro satellite.
Questo spiegherebbe la diversa conformazione del terreno lunare.


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MessaggioInviato: 07/09/2011, 23:37 
se la terra avesse avuto due lune?


"Pubblicato da centroufologicotaranto su agosto 8, 2011
Le notevoli differenze morfologiche tra le due facce della Luna sono un puzzle di vecchia data: il lato che guarda verso di noi è relativamente basso e ricco di mari e crateri, mentre la topografia della faccia nascosta è caratterizzata da vasti altopiani e la crosta ha uno spessore decisamente maggiore.

Secondo uno studio condotto da planetologi dell’Università della California a Santa Cruz e pubblicato su Nature, gli altopiani della faccia lontana potrebbero essere i resti di una remota collisione del nostro satellite con una seconda luna più piccola.

Secondo il modello più accreditato sull’origine della Luna, essa si sarebbe formata in seguito a un gigantesco impatto della Terra con un corpo celeste delle dimensioni di Marte. Lo studio attuale suggerisce che nell’impatto si sarebbe formato anche un secondo, più piccolo corpo celeste, che all’inizio avrebbe condiviso l’orbita con la Luna per poi finire a impattarvi, creando sulla sua superficie uno strato supplementare di crosta solida spesso decine di chilometri.

“Il nostro modello funziona bene con l’ipotesi di una Luna formata da un impatto gigante, che dovrebbe aver proiettato in orbita intorno alla Terra molti altri detriti oltre alla Luna stessa”, ha detto Erik Asphaug, uno degli autori dello studio. “Il modello concorda con ciò che sappiamo circa la stabilità dinamica di un simile sistema, con i tempi di raffreddamento della Luna, e con le età delle rocce lunari.”

Nel nuovo studio, i ricercatori hanno realizzato simulazioni al computer di un impatto tra la Luna e un satellite dotato di una massa pari a circa un trentesimo di quella della Luna stessa. In una collisione a bassa velocità, l’impatto non formerebbe un cratere, né una elevata fusione della crosta, e la maggior parte del materiale si accumulerebbe sull’emisfero colpito come uno spesso strato di nuova crosta solida.

Il modello permetterebbe anche di spiegare le variazioni nella composizione della crosta lunare, che dal lato che guarda verso la Terra è relativamente più ricca di potassio, di elementi delle terre rare e di fosforo, che rappresentano il cosiddetto KREEP. Questi elementi, al pari di uranio e torio, dovevano essere concentrati in un oceano di magma intrappolato sotto la crosta. Nelle simulazioni si osserva che in seguito alla collisione questo strato KREEP viene sospinto verso l’emisfero opposto ponendo i presupposti per le peculiarità geologiche oggi rilevate.

Per altro, per spiegare la formazione degli altopiani sono stati proposti anche altri modelli, tra cui uno pubblicato l’anno scorso su Science dallo stesso Asphaug in collaborazione con Ian Garrick-Bethell e Francis Nimmo: in quell’analisi si considerava la possibilità che il modellamento della crosta lunare potesse essere dovuto alle forze di marea gravitazionali.

Per ora, concordano in ogni caso i ricercatori, non ci sono dati sufficienti per dire quale dei modelli alternativi offra la spiegazione migliore. “Solo quando disporremo di ulteriori dati dallo spazio e, si spera, di altri campioni lunari diverrà chiaro quale di queste due ipotesi è la più corretta”, ha concluso Nimmo."


http://centroufologicotaranto.wordpress ... -due-lune/


Ultima modifica di ubatuba il 07/09/2011, 23:37, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 26/09/2011, 17:12 
Qualcuno hai mai preso in considerazione la teoria di Giuliana Conforto a proposito dei fasci di van allen? e cioè che essi rifletterebbero la luce (fotoni) perchè abbastanza densi, e creerebbero un effetto specchio tra i due fasci. Questo distorcerebbe la visione che abbiamo dello spazio dalla Terra, perchè i nostri occhi dipendono totalmente dai fotoni luce perche sensibili solo ad essi.

Questo significa che la Terra è circondata da due lenti convesse una dentro l'altra e il riflesso della luce tra di essi crea una sorta di ologramma.
Questo può voler dire che la Luna che vediamo in cielo non corrisponde alla vera luna ma solo ad un riflesso distorto di un oggetto che chiamamo Luna, ma che ha una forma differente, probabilmente molto piu piccola.

Questo per spiegare anche il numero di scienziati sempre crescenti che sostengono che il nostro satellite sia troppo grande e troppo vicino per orbitare intorno ad un pianeta con la massa della Terra.



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MessaggioInviato: 29/09/2011, 15:04 
nucleo ferroso...impatti che non perforano.....

magari la luna era un pianeta molto piu' grande di quello che ipotizzano e il suo nucleo ferroso quindi, molto piu' grosso....quello che ora vediamo del corpo celeste, MAGARI...e' la parte piu' interna...la esterna si e' distrutta nel corso dei miliardi di anni....chissa...forse faceva parte del nostro sistema esterno....tutte queste a parer mio sono solo teorie......e non sapremo mai la verita' esatta, c'e' una cosa pero' da dire...che la terra ha un satellite grande come giove ha i suoi....e quindi !!!!!!...potrebbe non essere stato il nostro.....da sempre.

e' solo una idea [;)]



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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


ex Tecnico di volo militare....in pensione.....studi aeronautici
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