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04/03/2010, 13:09

mik, non ti pare di essere un po' estremo [:p]?

Empatizzare non significa spersonalizzarsi, anzi semmai è proprio il contrario.
Comprendere non significa approvare o allinearsi. Io voglio comprendere l'idiota per non diventare idiota a mia volta.
E' sempre il solito gioco di specchi...non è che a volte ciò che ci disturba negli altri è ciò che non vogliamo ammettere di noi stessi?

"mi sei capito?"
[;)]

04/03/2010, 15:27

Blissenobiarella ha scritto:

mik, non ti pare di essere un po' estremo [:p]?

Empatizzare non significa spersonalizzarsi, anzi semmai è proprio il contrario.
Comprendere non significa approvare o allinearsi. Io voglio comprendere l'idiota per non diventare idiota a mia volta.
E' sempre il solito gioco di specchi...non è che a volte ciò che ci disturba negli altri è ciò che non vogliamo ammettere di noi stessi?

"mi sei capito?"
[;)]









[:264] [:264]

04/03/2010, 15:50

mik.300 ha scritto:

Hannah ha scritto:

Blissenobiarella ha scritto:

Per mia esperienza personale devo dire che spesso mi è capitato di osservare che quanto meno le persone conoscono se stesse, tanto meno sono capaci di comprendere l'altro...La regola è valida anche in senso opposto, chi non è capace di capire l'altro, non ha un alta consapevolezza né di sé né della propria identità. E mi sembra molto difficile riuscire a preservare qualcosa che non si conosce...
[;)]




Quoto. [:)]



forse non ci capiamo..

tu empatizzeresti con un serial killer ?
tu comprenderesti un pluriassassino ?

si può empatizzare
fino ad un certo punto
e selettivamente..

capire l'altro è un conto
mettersi nei panni di/comprendere
è tutto un altro..

exemplum:
io certi idioti,
non li capisco
e non li voglio nemmeno capire..
capire=allinearsi
e io non mi voglio allineare..

più che empatizzare
a me piace usare il termine
"ENTRARE IN RISONANZA"..
che riassume le caratteristiche di cui sopra
(-> empatia selettiva)

io più che profondità di carattere
vedo pochezza dell'essere..

"..sono stato spiegato" ?



Beh io credo di aver capito che chi non conosce e rispetta se stesso, non può conoscere e rispettare nemmeno gli altri e, quindi, comprenderli.


Non so se mi sono capita [;)]

05/03/2010, 08:52

Blissenobiarella ha scritto:

mik, non ti pare di essere un po' estremo [:p]?

Empatizzare non significa spersonalizzarsi, anzi semmai è proprio il contrario.
Comprendere non significa approvare o allinearsi. Io voglio comprendere l'idiota per non diventare idiota a mia volta.
E' sempre il solito gioco di specchi...non è che a volte ciò che ci disturba negli altri è ciò che non vogliamo ammettere di noi stessi?

"mi sei capito?"
[;)]



bliss,
cerco di essere circonciso..
più o meno c siamo, anche se ..:
-> non ci possono piacere tutti;
-> non possiamo piacere a tutti..
(giusto ?)

ho stato chiaro ?
Ultima modifica di mik.300 il 05/03/2010, 08:53, modificato 1 volta in totale.

05/03/2010, 08:55

Hannah ha scritto:

mik.300 ha scritto:

Hannah ha scritto:

[quote]Blissenobiarella ha scritto:

Per mia esperienza personale devo dire che spesso mi è capitato di osservare che quanto meno le persone conoscono se stesse, tanto meno sono capaci di comprendere l'altro...La regola è valida anche in senso opposto, chi non è capace di capire l'altro, non ha un alta consapevolezza né di sé né della propria identità. E mi sembra molto difficile riuscire a preservare qualcosa che non si conosce...
[;)]




Quoto. [:)]



forse non ci capiamo..

tu empatizzeresti con un serial killer ?
tu comprenderesti un pluriassassino ?

si può empatizzare
fino ad un certo punto
e selettivamente..

capire l'altro è un conto
mettersi nei panni di/comprendere
è tutto un altro..

exemplum:
io certi idioti,
non li capisco
e non li voglio nemmeno capire..
capire=allinearsi
e io non mi voglio allineare..

più che empatizzare
a me piace usare il termine
"ENTRARE IN RISONANZA"..
che riassume le caratteristiche di cui sopra
(-> empatia selettiva)

io più che profondità di carattere
vedo pochezza dell'essere..

"..sono stato spiegato" ?



Beh io credo di aver capito che chi non conosce e rispetta se stesso, non può conoscere e rispettare nemmeno gli altri e, quindi, comprenderli.


Non so se mi sono capita [;)]
[/quote]

eh..
d'accordo..

ma che c'entra con quello che ho detto ?

non ho caputo..

05/03/2010, 09:21

mik.300 ha scritto:

Blissenobiarella ha scritto:

mik, non ti pare di essere un po' estremo [:p]?

Empatizzare non significa spersonalizzarsi, anzi semmai è proprio il contrario.
Comprendere non significa approvare o allinearsi. Io voglio comprendere l'idiota per non diventare idiota a mia volta.
E' sempre il solito gioco di specchi...non è che a volte ciò che ci disturba negli altri è ciò che non vogliamo ammettere di noi stessi?

"mi sei capito?"
[;)]



bliss,
cerco di essere circonciso..
più o meno c siamo, anche se ..:
-> non ci possono piacere tutti;
-> non possiamo piacere a tutti..
(giusto ?)

ho stato chiaro ?



Non dobbiamo piacere a tutti e non ci devono piacere tutti ^_^

Però che è molto utile capire le persone a cui non piacciamo o che non ci piacciono, per svariati motivi. Due esempi.
Il primo motivo è di carattere pratico: capire ci aiuta a gestire la situazione ;
Il secondo motivo è di carattere introspettivo: nella maggioranza dei casi, quando ci troviamo di fronte ad una persona che ci irrita "a prescindere", ci troviamo anche di fronte a qualcosa di noi che rifiutiamo e in questo caso capire l'altro è affrontare se stessi...

05/03/2010, 09:34

eh..
d'accordo..

ma che c'entra con quello che ho detto ?

non ho caputo..



Secondo me sono due facce della stessa "frittata", [:)]
almeno questo mi è sembrato capito [:D]
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