04/03/2010, 13:09
04/03/2010, 15:27
Blissenobiarella ha scritto:
mik, non ti pare di essere un po' estremo?
Empatizzare non significa spersonalizzarsi, anzi semmai è proprio il contrario.
Comprendere non significa approvare o allinearsi. Io voglio comprendere l'idiota per non diventare idiota a mia volta.
E' sempre il solito gioco di specchi...non è che a volte ciò che ci disturba negli altri è ciò che non vogliamo ammettere di noi stessi?
"mi sei capito?"
04/03/2010, 15:50
mik.300 ha scritto:Hannah ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Per mia esperienza personale devo dire che spesso mi è capitato di osservare che quanto meno le persone conoscono se stesse, tanto meno sono capaci di comprendere l'altro...La regola è valida anche in senso opposto, chi non è capace di capire l'altro, non ha un alta consapevolezza né di sé né della propria identità. E mi sembra molto difficile riuscire a preservare qualcosa che non si conosce...
Quoto.
forse non ci capiamo..
tu empatizzeresti con un serial killer ?
tu comprenderesti un pluriassassino ?
si può empatizzare
fino ad un certo punto
e selettivamente..
capire l'altro è un conto
mettersi nei panni di/comprendere
è tutto un altro..
exemplum:
io certi idioti,
non li capisco
e non li voglio nemmeno capire..
capire=allinearsi
e io non mi voglio allineare..
più che empatizzare
a me piace usare il termine
"ENTRARE IN RISONANZA"..
che riassume le caratteristiche di cui sopra
(-> empatia selettiva)
io più che profondità di carattere
vedo pochezza dell'essere..
"..sono stato spiegato" ?
05/03/2010, 08:52
Blissenobiarella ha scritto:
mik, non ti pare di essere un po' estremo?
Empatizzare non significa spersonalizzarsi, anzi semmai è proprio il contrario.
Comprendere non significa approvare o allinearsi. Io voglio comprendere l'idiota per non diventare idiota a mia volta.
E' sempre il solito gioco di specchi...non è che a volte ciò che ci disturba negli altri è ciò che non vogliamo ammettere di noi stessi?
"mi sei capito?"
05/03/2010, 08:55
Hannah ha scritto:mik.300 ha scritto:Hannah ha scritto:
[quote]Blissenobiarella ha scritto:
Per mia esperienza personale devo dire che spesso mi è capitato di osservare che quanto meno le persone conoscono se stesse, tanto meno sono capaci di comprendere l'altro...La regola è valida anche in senso opposto, chi non è capace di capire l'altro, non ha un alta consapevolezza né di sé né della propria identità. E mi sembra molto difficile riuscire a preservare qualcosa che non si conosce...
Quoto.
forse non ci capiamo..
tu empatizzeresti con un serial killer ?
tu comprenderesti un pluriassassino ?
si può empatizzare
fino ad un certo punto
e selettivamente..
capire l'altro è un conto
mettersi nei panni di/comprendere
è tutto un altro..
exemplum:
io certi idioti,
non li capisco
e non li voglio nemmeno capire..
capire=allinearsi
e io non mi voglio allineare..
più che empatizzare
a me piace usare il termine
"ENTRARE IN RISONANZA"..
che riassume le caratteristiche di cui sopra
(-> empatia selettiva)
io più che profondità di carattere
vedo pochezza dell'essere..
"..sono stato spiegato" ?
05/03/2010, 09:21
mik.300 ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
mik, non ti pare di essere un po' estremo?
Empatizzare non significa spersonalizzarsi, anzi semmai è proprio il contrario.
Comprendere non significa approvare o allinearsi. Io voglio comprendere l'idiota per non diventare idiota a mia volta.
E' sempre il solito gioco di specchi...non è che a volte ciò che ci disturba negli altri è ciò che non vogliamo ammettere di noi stessi?
"mi sei capito?"
bliss,
cerco di essere circonciso..
più o meno c siamo, anche se ..:
-> non ci possono piacere tutti;
-> non possiamo piacere a tutti..
(giusto ?)
ho stato chiaro ?
05/03/2010, 09:34
eh..
d'accordo..
ma che c'entra con quello che ho detto ?
non ho caputo..