Ciao ENKIDU...
guarda, in Italia ce ne sono di zone calde...più o meno conosciute.
Tutto dipende se ci sono gruppi o singoli che si muovono su tutto il territorio nazionale (e non è cosa semplice, visti i tempi di esecuzione, modalità, metodologie, strumentazione al seguito, i costi...per poi non sapere se per quel periodo che ci si sposta in una zona particolare il fenomeno avviene o meno...), oppure...se ci sono gruppi o singoli che si attivano in zone a loro vicine in modo tale da effettuare ricerche per lungo tempo, anche anni, per arricchire e migliorare il proprio database.
Il problema è che non mi risulta che ci siano molti gruppi attivi settimanalmente in varie zone italiane, e quindi creare un database di confronto per poi stilarne una linea comune a tutti (mettendosi a tavolino e creando insieme LE LINEE GUIDA DA SEGUIRE...), sia per la metodologia di lavoro sia per i fenomeni in sè, diventa ancora più complesso.
E di zone ce ne sono:...alcuni esempi qui di seguito, anche se ne avrai già sentito parlare
- Adriatico
- Monti Sibillini
- Appennino Tosco-Emiliano
- Pietra di bismantova
- Monte Musinè
- Polesine e Delta del Po
- Caronia
- Latina
- Fiume Taro
- Solignano
- alcune zone del Trentino e Valle d'Aosta (mi sono giunte segnalazioni in vari anni, ma non ripetitive)
- zona dei Colli Euganei ( dalle tue parti
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
)
- Sardegna
...per citarne alcune.
Magari ce ne sono altre, più piccole e localizzate...ma nemmeno lo sappiamo perchè nessuno ci fa caso o si cimenta in studi applicati...
Restano comunque una buona scuola di partenza, per studiare i fenomeni anomali e provare a creare un catalogo (sempre se si riuscirà a chiuderlo, circoscrivendo il problema FENOMENO ANOMALO), per poi passare alla ricerca mirata a canale ristretto di eventuali OGGETTI STRUTTURATI.
E qui il discorso prende una piega totalmente diversa...