molte affermazioni qui contenute o sono sbagliate, o riflettono una parziale deformazione delle scoperte scientifiche da anni ormai acclarate e accettate:
Cita:
Non siamo, come ci hanno inculcato fin dall'infanzia, degli “automi genetici” vittimizzati dalle eredità biologiche dei nostri antenati
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vorrei sapere chi ha inculcato l'autore dall'infazia, addirittura, che siamo degli automi genetici: il ruolo dei geni è stato misconosciuto a livello medico per molti anni; molti medici non credevano affatto al ruolo del dna nell'insorgenza di molte malattie, e molti non vi credono ancora. basta pensare ad alcune patologie psichiatriche (per esempio, le persone da 40 anni in su si ricordano ancora del "cretinismo"? perchè non se ne parla più?) e leggersi qualche rivista di genetica per capire che molte malattie ad eziologia sconosciuta hano una componente genetica forte. è del tutto vero anche il contrario: molte malattie che si pensava fossero esclusivamente genetiche si stanno dimostrando solo parzialmente genetiche, ma con una forte componente ambientale, che non significa solo "stile di vita", ma anche interazione gene-ambiente. è il caso di molte malattie a forte impatto sociale definite anche malattie multifattoriale, come il diabete, l'ipertensione, le malattie autoimmuni, le malattie cardiovascolari, etc.
non sono poi d'accordo con la definizione che l'autore dà di epigenetica, che risulta solo parzialmente corretta.
Cita:
La Società Americana per il Cancro ha recentemente pubblicato una statistica che afferma che il 60 per cento dei tumori sono evitabili, cambiando stile di vita e dieta. Quest’informazione proviene da un’organizzazione che ha cercato per circa 50 anni i geni del cancro. E ora se ne viene fuori dicendo: è lo stile di vita, non sono i geni. Ci siamo focalizzati sul cancro come se fosse una questione genetica, ma solo il cinque per cento dei cancri ha una connessione genetica. Il novantacinque per cento dei cancri in effetti non ha nessuna connessione coi geni. La ragione (che ci fa dire che c’è una connessione genetica) è che tale spiegazione è fisica, tangibile, perciò preferiamo lavorare su di essa. E il 95 per cento che ha un cancro e non c’è una connessione genetica? Non è facile fare esperimenti su qualcosa sulla quale non puoi focalizzarti fisicamente.
questa affermazione è forzata: nessuno, tranne pochi, sono convinti che il cancro sia solo genetico, ed è ampiamente risaputo che il cancro ha una forte componente ambientale, ma da qui a dire che il 60 % o lo0.6 % del cancro è dovuto solo allo stile di vita è sbagliato e pure riduttivo. nel cancro giocano fattori quali le infezioni (le signorine del forum sanno tutte che ora è disponibile il vaccino per lo HPV), alcuni microrganismi sono implicati in alcuni tumori dell'apparato digerente, etc.
come pure, basta trovarsi ad hiroshima nell'agosto del 1945 per capire l'effettivo valore della comopnente ambientale, oppure basta lavarsi con acqua inquinata da cromo esavalente per avere la stessa situazione. ma questo non ci permette di dimenticare che il cancro, anche quando non è eriditario, è comunque una malattie dei geni, in altre parole il processo incontrollato di proliferazione delle cellule avviene perchè alcuni geni preposti al controllo del ciclo cellulare vengono spenti o persi, oppure altri vengono accessi e così via.
quand'anche l'autore avesse ragione, e tali numeri nella scienza valgono quel che valgono, cioè nulla, ciò che resta è comunque un 40 % di tumori di chiara origine ereditaria che non è banale.
Cita:
Il Progetto Genoma Umano dice che quel modello è sbagliato. Pensavamo che ci volessero più di 100.000 geni per far funzionare un essere umano. Il fatto che ce ne siano meno di 25.000 ha messo un bastone tra le ruote dell’intero processo. Come può esserci un tale esiguo numero di geni a formare una cosa così complessa come un essere umano? La risposta è che ci vuole molto di più dei soli geni a farlo funzionare – che è l’apporto dall’ambiente che può alterare la lettura dei geni.
Ci sono 140.000 proteine in un corpo umano, e si credeva che ciascuna richiedesse un gene separato per prodursi. Di colpo, trovi che ci sono 25.000 geni e 140.000 proteine, e non ci siamo con i numeri.
il fatto che prima del sequenziamento del genoma si riteneva che i geni umani fossero 100.000, mentre ora se ne stimano, ripeto, stimano 25.000 non significa nulla: si stanno scoprendo sistemi di controllo al di fuori dei sistemi postulati negli anni 50 che sono ancora poco conosciuti e che si stanno rivelando ancor più complessi del sistema gene-proteina.
per il resto, l'interazione con l'ambiente come già da me detto non è un concetto affatto nuovo, solo che ora l'autore nel 2009, bontà sua, sembra voler far conoscere al mondo.
un'ultima notazione: magari tra 10 anni tutto questo che scriviamo sarà solo dimenticato e nuovi paradigmi si imporranno ai nostri occhi e forse, quel che lui intende per epigenetica sarà solo uno sbiadito ricordo.