Cit
di TTE
C'è stato un approfondimento sul discorso "giganti"
e su
Baalbek nella puntata
di Voyager
di stasera.....
"nel Libano nord orientale, nella Valle della Beq’a, si ergono le rovine dell’imponente città
di Baalbek. Prima che i Romani conquistassero il Medio Oriente, prima che i Fenici creassero le loro Città Stato, in questo luogo si ergeva un gigantesco tempio legato al nome del Dio pagano Baal. Un tempio realizzato con pietre pesanti oltre 1000 tonnellate. Ma questo tempio non dovrebbe esistere. Perché?"
Già... perchè?
Perchè è impossibile spostare blocchi
di pietra così pesanti.
Diciamo che l'approfondimento si è arenato nello stesso punto in cui si è arenata questa interessante discussione, quando un esperto ha detto testualmente:
".....per spostare i blocchi
di pietra presenti a
Baalbek,
è necessaria la forza trainante
di 50 cingolati..... o
di 50 autotreni....."
Quindi????
Come la mettiamo?
Quale variopinta e/o folkloristica spiegazione
si può dare a questo autentico mistero?
ZIO OT REMAKE ![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Allora, per iniziare la parte TECNICA,
è FONDAMENTALE leggere con attenzione quanto segue,:
il brano è tratto da
" CUSTODE DELLA GENESI " di HANCOCK,e riporta una teoria
dell'archeologo francese Jean Keriselsul problema " COEFFICIENTE D'ATTRITO. "
Jean Kerisel, insigne agrimensore in Francia e anche presidente dell'Associazione Francia-Egitto, ha realizzato un esauriente studio sul trasporto di grossi blocchi usando la forza umana e slitte
di legno. Gentilmente Kerisel ha messo a nostra disposizione questo suo studio - La Grande Fyramide et ses Derniers Secrets - prima della pubblicazione. La base del suo calcolo è che la pressione sul suolo non può superare 1,5 t/mq per rampe fatte
di terreno compatto (probabilmente coperte
di lastre
di pietra) con inclinazioni non superiori all'8%. Il coefficiente
di attrito è stato calcolato al 15% utilizzando calce bagnata come lubrificante. Kerisel ha osservato che una pressione superiore a 1,5 tonnellate potrebbe sciogliere il lubrificante in modo tale che il coefficiente
di frizione crescerebbe, rendendo il trasporto ancora più difficile. La velocità media è stata calcolata a 0,3 metri al secondo con 13 chilogrammi
di forza
di trazione prodotta da ciascun uomo. Perciò il trasporto
di un blocco
di 70 tonnellate richiederebbe (70.000x0,15x1/13) 807 uomini e si impiegherebbero circa 9 ore e 25 minuti per una rampa
di un chilometro. Kerisel calcolò che se la trazione era superiore ai 13 kg per ciascun uomo anche per un breve periodo
di tempo - il risultato poteva essere disastroso. Dunque, considerando almeno un buon metro
di distanza tra ciascun uomo in piedi, 807 uomini schierati su 6 file avrebbero bisogno
di uno spazio per la rampa lungo 134,5 metri e largo 6 metri. Il problema, ovviamente, è ancora più serio per blocchi
di 200 tonnellate entro le limitate condizioni
di lavoro della Sfinge e dei Templi della Valle - un'impresa quasi impossibile da immaginare con tecniche tanto primitive.
( alla data
di oggi non mi risulta ancora pubblicato il libro
di Kerisel su Cheope, ma ampi stralci
di riferimento
sono riportati in altri suoi libri. Ah, importante ,
Kerisel gareggia per gli " ortodossi " )
Sono anni che ne stiamo discutendo,( nel mio gruppo
di studio
e altrove,) e ci stiamo lavorando con esperimenti " pratici ".
Il fatto è che questo rilievo
di Kerisel mette in serio dubbio
TUTTE le " teorie " basate
su meccaniche pre e post Vitruviane.
La stessa teoria
di Pincherle su Cheope ne esce
in forte bilico.
Allora,
alle parole dell'ortodosso Kerisel, faccio seguire quelle
di Alan Alford, " l'eretico per eccellenza ",con un ampio stralcio in scansione dal suo libro:
IL MISTERO DELLA GENESI DELLE ANTICHE CIVILTA’Vi consiglio
di leggere con la massima attenzione, Alford
espone delle problematiche su cui torneremo spesso.
.........., Giove. Soltanto sei pilastri
di quel tempio sono sopravvissuti alla sequela
di terremoti che hanno ridotto in rovine il luogo, ma questi pilastri - illustrati nella tavola 1 - costituiscono ancor oggi una visione imponente con i loro 20 m
di altezza. Le dimensioni del tempio sminuiscono, letteralmente, il Partenone
di Atene. Però, per quanto magnifico possa essere, il Tempio
di Giove poggia su una terrazza antecedente l'epoca romana costruita con massi colossali. In basso nella tavola 1 possiamo vedere nella parete
di sud-est della terrazza una fila
di nove massi, ciascuno dei quali misura pressappoco 10 x 4,2 x 3 m, con un peso
di più
di 300 t ciascuno. Sullo stesso livello ma nell'adiacente parete
di sud-ovest, troviamo sei altri massi
di 300 t, sopra i quali sono situati tre enormi blocchi megalitici, noti come il "trilite", ovvero "la meraviglia delle tre pietre". La tavola 2 mostra questi tre blocchi
di granito (la fila più chiara) che costituiscono il sesto strato visibile del muro. Ciascuno
di queste tre enormi pietre misura sorprendentemente 19,5 m in lunghezza media, con una altezza
di 4,5 m e uno spessore
di 3,6 m. Si ritiene che pesino qualcosa come 800 t ciascuno. Michel Alouf, l'ex sovrintendente alle rovine, osserva che:
nonostante le loro dimensioni enormi (le pietre del trilite) sono posizionate con accuratezza e combaciano perfettamente, al punto che non è possibile inserire tra l'una e l'altra neppure un ago. Non esiste descrizione che possa dare un'idea precisa del sorprendente e stupefacente effetto che questi straordinari blocchi
di pietra hanno su chi le osserva4.
L'angolazione della foto della tavola 2 - ostacolata dalla recinzione perimetrale - non rende l'idea dell'immensa dimensione del trilite, che può però essere valutata grazie a un blocco leggermente più grande, noto come "Pietra del Sud", che giace in una cava a qualche minuto
di cammino verso sud-ovest. La tavola 3 mostra l'enorme dimensione
di questa pietra che misura in lunghezza 21 m per una larghezza
di 4,8 e un'altezza
di 4. Si ritiene che questo blocco pesi qualcosa come 1000 t, più o meno l'equivalente
di tre jumbo Boeing 747 S.
Come è stato possibile trasportare quei macigni dalla cava all'acropoli? Non è una distanza enorme, essendo pari a poco più
di 400 m, né il dislivello è considerevole tra i due punti. Eppure, se si considerano le dimensioni e il peso
di queste tre pietre, e il fatto che il tragitto dalla cava all'acropoli non è sempre piatto, si può capire come il trasporto con mezzi tradizionali possa presentare difficoltà apparentemente insormontabili. Ma un mistero ancora maggiore circonda il modo con cui le pietre del trilite sono state incastrate per più
di 6 m nella parete, senza uso
di malta e con precisione perfetta.
Taluni esperti vorrebbero farci credere che sono stati i Romani a costruire questa vasta terrazza
di pietra a
Baalbek come fondamento per i .....
3 M. Alouf, Hi story of
Baalbek, 25' ed., p. 92.
4 Ibid.
5 Un aeroplano Boeing 747 pesa 337.840 kg.
3. I SEGNI DEGLI DÈI 71
..... loro templi. Rimane però un fatto: nessun imperatore romano ha mai sostenuto
di aver compiuto un'opera così fantastica e, come un esperto ha osservato, esiste un enorme contrasto
di dimensioni tra i templi» romani e la terrazza su cui si ergono6. Né abbiamo documentazione alcuna
di tecnologie romane capace
di spostare massi pesanti 800 tonnellate. Anzi, non ci sono prove
di nessuna civiltà a noi nota che abbia avuto a disposizione la tecnologia necessaria per erigere le pietre colossali che possiamo vedere a
Baalbek.
Ma chijpuò aver costruito quelle enormi fondamenta
di pietra, e a quale scopo? È un mistero che ha solleticato V immaginazione degli uomini per migliaia
di anni.
Gli Arabi ritenevano che
Baalbek appartenesse al leggendario Nimrod, che dominò questa zona del Libano. Secondo un manoscritto in arabo rinvenuto proprio a
Baalbek, Nimrod inviò dei giganti per ricostruirla dopo il Diluvio7, mentre un'altra leggenda riferisce che Nimrod si ribellò contro il suo dio e costruì a
Baalbek la torre
di Babele.
Altre leggende associano
Baalbek al personaggio biblico
di Caino, il figlio
di Adamo, e sostengono che fu lui a costruire
Baalbek come rifugio dopo che il suo dio Yahweh lo aveva maledetto. Secondo Estfan Doweihi, il patriarca Maronita del Libano:
La tradizione ci dice che la fortezza
di Baalbek... è la costruzione più antica del mondo. Caino, il figlio
di Adamo, la costruì nell'anno 133 della creazione, durante una crisi
di demenza feroce. Le diede il nome
di suo figlio Enoch e la popolò con i giganti che erano stati puniti con il Diluvio per le loro iniquità8.
Anche gli abitanti Musulmani
di quei luoghi ritenevano che il trasporto delle enormi pietre
di Baalbek andasse ben al
di là delle capacità umane. Ma invece
di attribuire quell'opera ai giganti dicevano che i costruttori erano stati dei demoni o djinn9. Il viaggiatore inglese David Urquhart era dell'opinione che i costruttori impiegarono dei mastodonti - dei mammiferi simili a elefanti ora estinti - come gru mobili per spostare le pietre10!
C'è chi sostiene che neppure gru moderne potrebbero sollevare pietre pesanti come i monoliti
di 800 t
di Baalbek11.
( ECCO UN PASSAGGIO MOLTO INTERESSANTE ! zio ot )
Ho posto il problema alla Baldwins Industrial Services, una delle principali industrie inglesi co-struttrici
di gru. Ho chiesto loro se se la sentirebbero
di spostare la Pietra del Sud, del peso
di 1000 t, e
di collocarla accanto al trilite.
Bob MacGrain, il direttore tecnico della Baldwins, mi ha spiegato che diverse gru mobili sarebbero attualmente in grado
di sollevare e
di collo....
6 Prof. Daniel Krencker, Missione Archeologica Tedesca, citato in Alouf, Histoty of
Baalbek, cit., p. 80.
7 Ivi, pp. 27-8.
* Ivi, p. 26.
9 N. Jidejian,
Baalbek Heliopolis ''City ofthe Sun*\ Beirut, Dar El-Machreq, 1975, p.
7. E anche M. Alouf, History of
Baalbek, cit., p. 26.
10 D. Urquhart, The Lebanon Diary, citato in M. Alouf. History of
Baalbek, cit., p. 26.
11 G. Hancock, Fingerprints of thè Godsy Mandarin, 1995, Capitolo 39, p. 362. Vedi
anche Z. Sitchin, The Stairway to Heaven, cit., Capitolo IX, p. 179.
72 IL MISTERO DELLA GENESI DELLE ANTICHE CIVILTA’
..... care un masso
di 1000 t su una struttura
di supporto alta 6 m. La stessa Baldwins ha in uso una Gottwald AK91212,
http://www.mammoet.com/LinkClick.aspx?f ... uage=en-UShttp://www.gottwald.com/gottwald/site/g ... talian.pdf una gru capace
di lavorare con pesi
di 1200 t, mentre altre aziende sono in grado
di sollevare oggetti
di 2000 t. Sfortunatamente, queste gru non hanno la capacità
di muoversi mentre sollevano pesi del genere. Quindi, come trasportare la Pietra del Sud fino all'acropoli?
La Baldwins suggerisce due possibilità. La prima consisterebbe nell'u
so
di una gru capace
di sollevare mille tonnellate munendola
di cingoli.
Lo svantaggio
di questo metodo consisterebbe nel bisogno
di grandi
opere sul terreno per predisporre una via compatta e piatta che consenta
lo spostamento della gru. '
Un'alternativa alla gru potrebbe consistere in una serie
di rimorchi idraulici modulari, uniti tra loro in modo da creare una massiccia piattaforma
di carico mobile. Questi rimorchi sollevano e abbassano i loro carichi adoperando dei cilindri idraulici incorporati nelle sospensioni. L'iniziale operazione
di sollevamento verrebbe ottenuta scavando una sezione sotto il masso, nella quale entrerebbe il mezzo
di trasporto. La messa in loco definitiva nel muro, a un'altezza
di 6 m, si otterrebbe impiegando una rampa in terra battuta.
Naturalmente, un piccolo problema c'è nella soluzione proposta dalla Baldwins. Nessuna
di queste tecnologie tipiche del xx secolo era disponibile, per quanto ne sappiamo, quando
Baalbek fu costruita.
Cosa succede allora se ritorniamo ai metodi non tecnologici? L'opinione comune è che le pietre megalitiche venivano spostate adoperando un sistema
di rulli lignei. Ma gli esperimenti moderni hanno dimostrato che rulli del genere rimarrebbero schiacciati da pesi assai più leggeri
di 800 t. Se anche un sistema del genere fosse attuabile, smuovere la Pietra del Sud avrebbe richiesto lo sforzo collettivo
di 40.000 uomini13. Ed è rimasto assolutamente non dimostrato che un masso
di 800.000 Kg possa essere spostato con metodi tanto primitivi.
Un altro aspetto debole della spiegazione solitamente offerta è questo: perché i costruttori avrebbero dovuto darsi tanto da fare con un peso del genere, quando sarebbe stato per loro assai più agevole dividere il monolite in diversi blocchi più piccoli? Secondo i miei amici tecnici era in ogni caso assai rischioso impiegare grandi blocchi nel trilite in quanto qualsia-si difetto in verticale della pietra avrebbe significato pericolosissime debolezze strutturali. Per contro, difetti del genere in blocchi più piccoli non avrebbero influenzato negativamente la costruzione complessiva.
Non ha quindi molto senso immaginare decina
di migliaia
di uomini che tentano
di spostare e
di sollevare tre massi
di 800 t ciascuno. Come possiamo risolvere questo dilemma e cosa possiamo capire ....
12 La gru Gottwald AK912 impiega un sopporto
di base quadrato
di 10,7 m, un braccio
di 35 m, un montante
di 43 ni. un contrappeso superiore
di 118 t e un maxicontrappeso
di 4001.
13 Stima
di Monsieur Caignart de Saulcy, citato in M. Alouf, History of
Baalbek, cit., p.
101.
zio ot [img]/Public/data/Barionu/200842184257_bevo.gif[/img]