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Teschio ha scritto:
Tracce di un'altra genesi
(Tratto da Universo Organico di Giuliana Conforto)
Creazione o evoluzione? Entrambe non hanno prove e presumono l'impotenza dell'uomo. Educare i bambini ad alternative false è il modo per conservare il potere, basato sulla divisione tra credenti
ed una conoscenza scientifica che ignora ben il 95% del tutto.
E così la partita "dio-scimmia" è tornata in parità, grazie alle decine di migliaia di intellettuali, che hanno firmato l'appello affinché la teoria dell'evoluzione fosse re-introdotta come materia di studio nella scuola media. E' bello vedere una schiera così folta, in genere divisa su tutto, ma così compatta nel credersi erede delle scimmie..
C'era una volta l'Eden... Dell'età dell’oro sono impregnate tutte le culture di ogni parte del mondo e non solo la Bibbia. Miti e leggende dell’antica Grecia e di Roma, civiltà precolombiane, indiani di America, Maori in Nuova Zelanda narrano tutti di un stato di benessere e prosperità in cui l’uomo viveva felice, senza bisogno di lavorare.
La memoria di questa mitica età è stata cancellata sia dalle religioni che dalle scienze. Le tre religioni monoteiste si fondano tutte e tre sulla Bibbia, su un "dio" tanto "buono" che condanna l'uomo a "lavorare con il sudore della fronte" e la donna a "partorire con dolore". La tesi dell'evoluzione biologica viene attribuita a C. Darwin, ma l'ipotesi che gli uomini discendano da un comune progenitore che comprende anche le scimmie è una derivazione che non ha mai trovato alcuna prova. Il famoso "anello mancante" tra primati e umani manca, malgrado tutti gli sforzi compiuti finora per trovarlo e le schiere di paleontologi sguinzagliati alla ricerca di ominidi dalla postura eretta, presunti “progenitori” dell’umanità... scimmiesca.
Porre l'essere umano e, soprattutto, il bambino di fronte a due alternative, altrettanto assurde ed in apparente contrasto è il gioco consueto: quello che di farlo credere "libero" di votare per l'una o per l'altra tesi, ma non di esercitare le proprie funzioni intellettive per comprendere che esistono altre vie, più intelligenti e, soprattutto, capaci di rispetto per l'essere umano. I due paradigmi, creazionista ed evoluzionista, sono entrambi senza prove ed entrambi hanno un comune denominatore: l'impotenza dell'uomo. Gli stessi firmatari dell'appello ammettono che la teoria dell'evoluzione non regge, ma ritengono utile citarla ai bambini delle scuole medie, per "mantenere una continuità con il passato". Dalle loro stesse parole emerge il vero movente: la convinzione falsa che esista, un tempo unico, quindi un solo passato ed un solo futuro.
La causa è un atto di fede cieca verso il "dio tempo", il Saturno impietoso che divora le sue creature tanto meglio quanto più queste perdono tempo, appunto, a schierarsi ed a combattersi a vicenda. Ci sono ormai molteplici tracce che esistono tempi diversi, infiniti universi invisibili, ma reali, i quali hanno, ciascuno un proprio tempo. L'idea è antica, espressa da molti saggi tra i quali Giordano Bruno; rispetto alle due tesi, creazione/evoluzione, è la terza via che viene sempre e sistematicamente nascosta. Eppure l'idea che l'Universo sia un Essere Eterno ed Intelligente che comprende infiniti universi ha oggi molte conferme... (vedi Origini dell'uomo )
La scoperta vincente del 2003 ha dimostrato in modo definitivo che la scienza può osservare solo il 5% del tutto e quindi ignora il restante 95%. E' una scoperta riconosciuta all'unanimità, ma poco diffusa; è troppo travolgente per chi è abituato a credere, o meglio, a far credere... Il Ministro ha subito accettato l'appello rivolto da premi Nobel, illustri scienziati e, tra questi, anche astrofisici. Questi ultimi dovrebbero conoscere le loro stesse scoperte, il fatto che il 70% è energia oscura che può essere dovunque, anche all'interno dei nostri corpi e della stessa terra. Alla "misteriosa" e massiccia energia oscura può contribuire una forza che però misteriosa non è affatto, ma che tutti gli "esperti" ignorano: è la forza "debole" che opera all'interno di ogni nucleo atomico, ha quindi effetti su flora, fauna, umanità e tutto il pianeta Terra, nonché tutto l'universo che di nuclei atomici sono composti. Biologi, genetisti, neuroscienziati, medici e persino gli astrofisici, alla ricerca della "misteriosa" energia oscura, la "ignorano"... E questa sarebbe la "conoscenza" scientifica!
L'Antica Arte della Memoria era nota anche come arte combinatoria. Gli antichi scienziati avevano compreso ciò che oggi è evidente ad ogni genetista: le tante possibili combinazioni delle quattro basi del DNA generano le diverse sequenze dei geni e quindi le peculiari caratteristiche di ogni individuo. Tali sequenze non sono "casuali", ma rivelano una lingua coerente ed una logica precisa che il costosissimo Progetto Genoma non ha saputo spiegare. Il Progetto Genoma si è limitato a studiare solo il 3-4% dei geni, perché gli stessi premi Nobel, oggi firmatari dell'appello, avevano definito "spazzatura" tutto il resto, cioè ben il 96-97% dei geni... Ciò malgrado tutti i giornali hanno riportato la "conclusione" del Progetto e cioè che il 98% dei geni umani sono come quelli dello scimpanzé. Ho cercato su Internet e ho scoperto che, a tutt'oggi, non si sa ancora quanti sono i geni umani; chi dice 30.000 chi 100.000 o anche 120.000. Rispetto a cosa allora hanno calcolato la percentuale del 98%?
Analoga percentuale di ignoranza ricorre nelle neuroscienze. Il 95% del cervello umano opera in modo inconscio e subconscio. L'inconscio è con tutta probabilità collettivo (vedi K. Jung) e quindi presume un'umanità capace di armonia. Il subconscio è invece creato dalla così detta "educazione" nella prima infanzia e nell'adolescenza. Scuola famiglia e società "educano" il plastico cervello del bambino a credere, non a cercare la verità...
Viviamo in un gigantesco inganno: una "conoscenza" che non è affatto tale...
L'inganno però è un auto inganno. Qualunque cosa l'uomo crede diventa reale. Perciò "educare" a credere è il modo per conservare il potere che si erge sulla divisione tra credenti...
La via di uscita c'è ed è quella di credere in se stessi, utilizzare le proprie risorse, potenzialità e creatività per diventare protagonisti di una nuova realtà, giusta e sana, cioè capace di verifica e non di alimentare credi senza senso che avviliscono l'uomo e la società. Possiamo farlo perché siamo agli albori di un nuovo mondo...
Interessante, ma come sempre si sposta il problema ad un inconoscibile e misteriosa causa. Non ci importa se esistono mille e ancora mille universi paralleli, se tutto è in tutte le direzioni ed in ogni probabilità. Impelagarci in una simile asserzione significa non dare valore a nulla. Anche la tastiera sulla quale sto battendo queste frasi non ha valore, perchè è relativa a questo tempo, a questo dove e a questo universo.
No. Interessiamoci di quello che possiamo ora vedere e toccare, lasciamo da parte le regole della fisica quantistica, gli innumerevoli universi, gli spazio-tempo incongruenti. Se dovessimo cadere in questa trappola possiamo dimenticarci di tutto, gettare ogni scoperta al vento e tornare nelle nostre belle grotte. Limitiamoci a sondare il sondabile, il misterioso lasciamolo per un futuro nel quale riusciremo, forse, a comprenderlo. Non saltiamo le tappe o non arriveremo mai da nessuna parte.
Tornando all'argomento del Topic: Vorrei sapere dove la Conforto ha tolto fuori i dati sul progetto genoma. I geni umani mappati sono molti ma molti di più (ho da poco fatto una ricerca per via di un libro che sto scrivendo, il quale parla proprio di geni).
In realta i 100.000 e più geni di cui lei parla sono da restringersi a poco più di 30.000. Nel concreto non vi sono che poche contraddizioni, visto che il pensiero scientifico si evolve. Una scoperta è valida sino a prova contraria, e questa non è una debolezza, checchè se ne dica. Prima si pensava che i geni umani fossero tantissimi, addirittura milioni, ma poi gli studi hanno dimostrato che essi sono molti di meno: poco più di 30.000 dicevamo.
é invece esatto il numero dei geni fino ad ora studiati: il 3%. Il resto non si è ancora capito a cosa diavolo serve. C'è chi lo chiama Junk DNA, ossia DNA spazzatura, ma è solo un nomignolo che non dovrebbe trarre in inganno. Come si fà a bollare come spazzatura ciò di cui non si conosce lo scopo? Attenzione però: non si conosce lo scopo, ma si conosce la composizione.
Posso osservare un meccanismo, disegnarne i componenti ma non sapere a cosa essi servono. Ma posso, con davanti un altro meccanismo, cerchiare di rosso i componenti simili. é proprio quello che hanno fatto mettendo a confronto il DNA degli uomini con quello delle grandi scimmie. Il risultato è che i due DNA sono simili in percentuali molto elevate: più o meno il 99% (questo è vero sopratutto per lo scimpanzè).
Non è questo a scolvolgere, più che altro sconvolge la conclusione: bastano pochi geni per differenziare in modo così enorme le specie?
E torniamo a noi. Le somiglianze a livello genetico e fisico non lasciano dubbi: noi e le scimmie siamo cugini. Ma allora perchè non siamo diventati intelligenti in maniera così esponenziale e loro no? E' possibile che nel poco tempo a disposizione la nostra evoluzione abbia saltato letteralmente le tappe mentre quella degli altri primati, ed animali, abbia seguito diligentemente i binari giusti?
La teoria dell'evoluzione, nonostante tutto, pare essere in linea di massiama corretta. Se la sposiamo con tutti gli animali essa ci mostra ineluttabilmente i processi che li hanno portati ad essere così come sono. il 99,9% delle volte che la si utilizza essa rimane corretta. Ma allora perchè sull'uomo no? Perchè l'uomo rimane così singolare?
Si potrebbe asserire, allora, che la teoria evoluzionistica sia errata. Però allora perchè funziona con tutte le altre specie?
L'unica soluzione è che davvero l'uomo sia diverso. Ma non perchè egli sia riuscito ad evolversi in maniera diversa, a salti, ma perchè è stato... diciamo, aiutato. Solo l'uomo, e non gli altri animali. Solo così tutto torna.
Ma perchè noi si, e gli altri no?