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Atlanticus81 ha scritto: Cita:
ado ha scritto:
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Non solo Sitchin, ma anche Biglino, hanno dimostrato fornendo prove molto, molto, molto solide, che gli esseri umani sono il frutto dell'ingegneria genetica attuata da esseri provenienti da altrove e che alcune delle loro femmine (le dee madri) hanno partorito i primi terrestri.
Ado, sono perfettamente d'accordo con te. Possiamo avere qualche incertezza sulle origini di questi esseri che popolarono la Terra decine, se non centinaia di migliaia di anni fa, ma difficilmente possiamo dubitare della loro esistenza.
Forse ti interesserà leggere ciò che disse un importante esegeta talmudico (seppur nell'intento di confutare Biglino).
Cita:
...
Che la Bibbia parli di ingegneria genetica è noto da sempre agli ebrei attraverso il Talmud, ma gli autori del Talmud non attribuirono mai tali conoscenze scientifiche avanzate ad esseri provenienti da altri mondi, come appunto vuole la linea interpretativa di Mauro Biglino. L’ingegneria genetica altro non fu che l’eredità degli umani che vissero prima del diluvio universale narrato nella Bibbia (racconto presente in altre forme in varie altre tradizioni distanti nel tempo e nello spazio)...
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=63890174
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=331984Il che è già di per sè sconvolgente non trovi?!
Cita:
bleffort ha scritto:
[quote]MaxpoweR ha scritto:
non potrebbero essere dei fori per il passaggio di fasci nervosi? Se non erro questi fori di solito sono quasi alla base del cranio. Sarebbe interessante capire se è possibile determinarne la natura e cioè se sono "naturali" o artificiali magari per l'inserimento di impianti o di tecnologia esterna connessa direttamente al cervello.
Secondo me questa sarebbe la prova definitiva per poter dire per certo che questi crani appartenevano ad esseri che non erano nativi di questo pianeta o che se nativi appartenevano ad un'altra specie di Umani superiori a noi.
Questa è una chiave di lettura a cui non avevo mai pensato ma che è molto interessante!
Così.... giusto per corroborare il tutto....
Tratto da:
http://odearea-n.blogspot.it/"Per prima cosa essi distrussero le tracce del loro arrivo e della loro specifica appartenenza planetaria, rimuovendo il codice mentale attraverso il quale avrebbero potuto essere rintracciati dal loro pianeta madre. Interrotto ogni contatto fisico e psichico con la realtà di appartenenza, la loro natura si plasmò rapidamente secondo i codici del nuovo pianeta. Accadde dunque che, dopo aver trascorso un periodo nell'osservazione di una vita che si era sviluppata in modo così diverso dal loro, essi decisero di intervenire su quello che ritenevano uno stadio di evoluzione troppo inferiore per essere accettato. Mentendo a se stessi, si persuasero di essere responsabili della felicità degli esseri che vivevano sul pianeta, mentre invece si adoperarono solo nel perseguire gli obiettivi dettati dalla loro superbia. Attraverso l'elaborazione del codice genetico di quegli esseri primitivi dall'intelligenza poco sviluppata, venne concepita una nuova razza. Genomi atlantidei vennero riprodotti, modificati e inseriti nei filamenti staminali, fino a raggiungere una stabilità minima predefinita, tale da consentire la rapida evoluzione della nuova specie artificiale. I laboratori utilizzati per quelle ricerche, dalle strumentazioni di potenza e precisione impensabili per il vostro sviluppo cognitivo persino adesso a distanza di migliaia di anni giacciono nelle viscere della terra, muti e silenti, intatti e pronti ad accogliere nuovi freddi sperimentatori. Il pensiero iniziale degli esploratori era stato quello di scoprire l'essenza della vita terrestre e di migliorarne la qualità, ma il progetto si sviluppò seguendo le direttive di individui troppo coinvolti nel proprio personale interesse, i quali utilizzarono come schiavi le creature generatesi dagli esperimenti, sottoponendole anche a torture inaudite quanto inutili. La presenza di queste nuove creature sconvolse l'equilibrio sociale e morale preesistente, generando, proprio tra coloro che si consideravano portatori di pace, prima discordia e poi vere e proprie guerre fratricide. Sembrava che la permanenza sulla terra avesse inesorabilmente privato gli atlantidei dell'armonia che li aveva sinora distinti tra le altre razze presenti nell'universo, trascinandoli ad un livello di sentire completamente diverso. Le nuove creature, frutto degli esperimenti genetici, svilupparono rapidamente notevoli caratteristiche intellettive e grande sensibilità, raggiungendo posizioni elevate all'interno della comunità. La razza primigenia e quella costruita in laboratorio finirono per fondersi, creando ceppi diversi sia per aspetto fisico che per potenzialità psico-intellettive. La telepatia e la chiaroveggenza divennero capacità sempre più rare, non tanto a causa delle inevitabili modificazioni genetiche, ma soprattutto perché si era perso l'equilibrio interiore che consentiva ai recettori chimici di influire a tale scopo sulla corteccia cerebrale. Intere zone del cervello, non più sottoposte a stimolo, si atrofizzarono. Quando arrivarono gli sconvolgimenti climatici e tellurici che la sensitività ormai compromessa non era più in grado di prevedere né di arginare, la civiltà atlantidea venne spazzata via, lasciando come traccia del suo passaggio una quantità di codici che nessuno ancora ha saputo decifrare o interpretare correttamente. Gli atlantidei avevano previsto, in caso si fossero verificati cataclismi, che si attuassero programmi di rigenerazione della flora e fauna preesistenti. In questo modo le varie forme di vita sulla terra vennero preservate dall'estinzione. I superstiti, per necessità di perpetuarsi, dovettero in parte fondersi con le forme di vita umanoide sopravvissute ai cataclismi, dando luogo ad altri ceppi di esseri umani. Molti incroci si estinsero con il passare del tempo, in quanto non in grado di adattarsi velocemente alle modificazioni dell'ambiente; altri si estinsero per selezione naturale, in quanto gli individui tendevano a riprodursi scegliendosi per similitudine di comportamenti e di sensibilità. L'uomo con le fattezze che conoscete non discende dai gruppi che si formarono dagli incroci, ma dal ramo atlantideo, ed è per questo che non riuscite a collegare tra loro tutti i tipi di ominidi di cui avete rintracciato i resti. Ogni tipologia è in realtà una specie a se stante, anche se alcune si sono poi fuse tra loro".
E ancora....
"Dopo la nuova stabilizzazione dell'ambiente e della specie umana, altri esploratori vennero a controllare lo stato del pianeta. I laboratori che gli atlantidei avevano approntato vennero da loro rintracciati e, attraverso la documentazione degli esperimenti, si risalì allo svolgimento degli eventi passati. Gli esploratori, pur volendo aiutare gli abitanti nel loro processo evolutivo, si resero conto che il loro livello di coscienza era ancora troppo primitivo per usufruire correttamente di quella sofisticata tecnologia; le conoscenze non comprese e non assimilate avrebbero portato a danni sicuramente maggiori di quelli precedentemente avvenuti. Per questo essi fecero scomparire i precedenti insediamenti, lasciando solo qualche traccia, qualche brandello di conoscenza che sarebbe servito a risvegliare i ricordi in una umanità futura più progredita e finalmente pronta al passaggio evolutivo. Purtroppo, nella razza umana questo tipo di evoluzione non è avvenuto né gradualmente, né globalmente, come invece è accaduto in quasi tutte le altre comunità galattiche. Questo perché sulla terra l'individualità si è identificata con l'egoismo. Solo pochi individui riescono a sentirsi parte di una comunità e a vivere come tale. La luce dei nuovi millenni purtroppo non ha mostrato sinora grandi cambiamenti nella vita sulla terra. Gli esperimenti genetici sono nuovamente sconfinati nell'orrore. Anche questa volta nascevano dal desiderio di migliorare la qualità e la durata della vita e, ancora una volta, sono indirizzati alla creazione di razze subumane da utilizzare come serbatoi di organi di ricambio e soggetti da sperimentazione. I laboratori in cui avvengono queste ricerche di alto contenuto scientifico, da svolgersi in ambienti di assoluta riservatezza e sicurezza, sono legalmente autorizzati e sottoposti a stretta sorveglianza. Chi vi lavora riceve compensi favolosi, ma rimane legato al suo lavoro per la vita e la morte, obbligato al più assoluto segreto. Alcuni di questi laboratori sono itineranti, inseriti in sofisticati sottomarini che percorrono rotte prestabilite tra l'America del Sud e l'Oceania. Altri si trovano nel sottosuolo, in zone desertiche dell'Arizona e della Cina e a ridosso di grandi distese ghiacciate lontano dai centri abitati in Groenlandia e in Canada, nascosti sotto le fondamenta di grandi strutture industriali chimiche e farmaceutiche. Il grado, la quantità e la qualità della sorveglianza, la difficoltà estrema a ricevere permessi di ingresso da parte di visitatori esterni, l'esenzione dai costanti e frequenti controlli governativi e dalle relative pratiche burocratiche che normalmente gravano sulle strutture di questo tipo, le rende facilmente individuabili anche per voi. Sappiate che operai, responsabili della sicurezza, e medici sono stati eliminati dai servizi segreti senza destare sospetti, prima che potessero divulgare dati riguardanti la loro attività. Ogni gruppo di addetti si applica solo ad un frammentario e incompleto segmento del progetto, senza mai arrivare a conoscerlo nella sua interezza. Tale parcellizzazione di attività ognuna distinta da un codice alfanumerico non consente la comprensione dei reali obiettivi perseguiti, assicurandone così la segretezza, anche nel caso in cui il personale coinvolto riuscisse a rivelare all'esterno le sue limitate conoscenze. Soltanto tre responsabili e un gruppo di altri sei scienziati sono partecipi del progetto in quanto fondatori dello stesso. I responsabili di ogni Paese coinvolto comunicano tra loro segretamente e sistematicamente tre volte durante l'anno, attraverso i loro portavoce; questo perché la loro identità rimanga segreta. Vi stupireste, anzi, davvero non mi credereste, se rivelassi i loro nomi, o meglio le loro identità. Non è dato a noi di affidare questa informazione a nessuno, proprio per non mettere a repentaglio altre vite".