Sentite questa, poi dicono che siamo soli.
Una lettrice scrive dalla provincia di Alessandria
1) Era passata da poco la mezzanotte del 17 agosto 2000, stavo studiando ed ero ben sveglia, anche mio figlio stava leggendo, mentre figlia e marito dormivano già da un’ora. I miei due cani erano dentro casa, vicino ai miei piedi. Ad un certo punto la lupa mugola e va alla porta di ingresso per farsi aprire. Desiderosa io di vedere eventuali animali selvatici che vengono spesso a prendere il cibo che lascio appositamente al limitare del bosco vicino, accendo quanto mai lesta tutti i fari esterni e poi apro la porta. La lupa si lancia furiosa verso la recinzione proprio di fronte all’uscio, anche il volpino la segue, ma anziché trovare la solita volpe o il nostro amico tasso, la lupa vede probabilmente quello che stavo vedendo io: un essere diverso, così insolito da farla arretrare con la testa bassa e la coda tra le gambe. Entrambi i cani zittiscono immediatamente ed arretrano fino ad entrare in casa, dalla quale non usciranno più fino al mattino seguente. L’essere che vidi era vicino alla rete metallica di recinzione, tanto che ne potei misurare l’altezza: circa 1,50 m. L’essere macrocefalo, con capo a cipolla ed occhi neri allungati corrispondeva alla tipologia dei Grigi. Di corporatura esilissima, pareva rivestito da una tuta aderente verdastra che lasciava però trasparire una certa rugosità della pelle. L’essere ed io ci guardammo bene a lungo (quanto?) come se fossimo entrambi sorpresi l’uno dell’altra (questa almeno fu la mia sensazione). L’essere poi fece un passo indietro e rimase fermo ancora qualche tempo a fissarmi, mentre io gridavo a mio figlio che se volesse vedere un alieno uscisse subito fuori perché quello era il momento: c’è n’era uno in giardino! Mio figlio rispose che gli sarebbe bastato vederlo dalla finestra. Non pensai nemmeno a svegliare mio marito perché non volevo perdere di vista l’alieno. Per nulla intimorita dalla visione salutai l’essere e gli dissi ad alta voce che ero sicura che mi poteva telepaticamente capire. Gli comunicai il mio atteggiamento amichevole, ma l’essere si nascose dietro un grosso castagno. Chiamai i cani ma non uscirono. Rinnovai l’invito a mio figlio, ma nulla. Continuai a parlare all’essere e a cercarlo con lo sguardo. Gli dissi che in segno di amicizia gli avrei offerto un dolce (che l’avesse poi mangiato o no non mi importava in quel momento, per me il gesto di accettare il dono sarebbe già stato significativo). Rientrai e presi una crostata di mele che posi su un ripiano alto esterno alla casa non accessibile agli animali. Corsi a prendere la macchina fotografica e scattai più volte verso il castagno. Le foto rimasero purtroppo annerite, anche con il dispositivo per la visione notturna. Probabilmente non usai bene il tempo di posa, presa dalla fretta e dall’ansia di immortalare tale esperienza. L’essere non si fece più vedere quella notte. Rientrai e ne parlai con mio figlio che fece qualche battuta scherzosa come fa mio marito quando parlo dì tali argomenti, ma intanto stranamente non era uscito a verificare o meno se la mamma avesse le "visioni". Andammo a dormire, intorno alle tre.
Al mattino, come mi sveglia, mi vidi tutta gialla, pelle e unghie, non solo, ma tutto ciò che vedevo era giallo. Tale fenomeno gradatamente scemò e, dopo circa due minuti, la visione riprese normalmente. Corsi fuori a vedere se la torta ci fosse o meno: essa era sparita senza una briciola, il piatto pulito era al suo posto. Anche se ciò non costituisce alcuna prova, non potei fare a meno di considerare che, qualora fosse stata predata da uccelli o da buoni arrampicatori, come i ghiri, avrei comunque dovuto rinvenire qualche briciola, poiché la torta era molto larga e intera.
Il risveglio con visione gialla si ripeté il giorno dopo, anzi il 19 mattina vidi addirittura "verde" e a chiazze verde-scuro. Tale fenomeno durò un minuto circa. Sottoposta in seguito a visita oculistica, non venne riscontrata alcuna patologia (naturalmente non raccontai nulla dell’alieno).
I giorni seguenti notai fenomeni anomali di alterazione del campo magnetico e picchi di emissione di microonde, ma li interpretai come eventi precursori di attività sismica (attività che da anni sto seguendo con obbligato interesse, essendo residente in zona debolmente ma frequentemente sismica). Infatti il 21 agosto alle ore 19.15 ci fu un terremoto del 7° grado della scala Mercalli.
Altre scosse telluriche del 4° e 6° grado Mercalli si verificarono nei giorni successivi, con boati concomitanti.
2) È’ l’una circa del mattino del 24, sto ancora studiando; ad un certo punto "sento" che devo uscire fuori ad osservare il cielo stellato sul balcone di casa mia. I cani, che di solito mi accompagnano, pur richiamati da me non mi seguono; il resto della famiglia dorme. Innalzando lo sguardo, scorgo dapprima in direzione dello zenit delle strutture simili a teli nebulosi (multicolori, ruotanti) che, al loro passaggio, offuscano la visione delle stelle. Poi tutto cessa ed appare improvvisamente, sempre allo zenit, un oggetto a forma di boomerang verde-luminoso; esso sosta pochi secondi, poi sparisce o, meglio, si spegne, ma non scorgo alcuna direzione di fuga.
3) Il 3 settembre, per tutta la durata del giorno, ho osservato il comportamento delle mie bussole, poiché a vista d’occhio gli aghi oscillavano, senza che oggetti metallici o magnetici posti nelle vicinanze potessero giustificare tale comportamento. Verifico lo stato dei miei strumenti: il rivelatore di onde elettromagnetiche e quello di microonde non evidenziano anomalie. Dall’andamento delle oscillazioni intorno al nord geo-magnetico, comparate con quelle precedentemente registrate in concomitanza di scosse sismiche, prevedo che si prepari un altro evento microsismico o, quanto meno, di vibrazioni dette "tremiti". Osservo anche fenomeni ossidativi su rocce ferromagnetiche e tracce di "strinatura" su alcune foglie lanceolate, dove in precedenza avevo registrato picchi di microonde: imputo ciò a possibili emissioni di radon. Sono le 00.40 della mattina del 4/9 e un insistente ululato dei miei cani fuori in giardino e di tutti quelli intorno alla borgata mi distoglie dalle mie riflessioni: riscontro alterazioni nel campo magnetico, come già capitato in precedenza. Esco allora in giardino e mi accorgo che i cani si sono nascosti. Sento spezzare dei rami nel bosco e poi intravedo, sotto una delle finestre di casa mia, un essere dai contorni poco netti che (data l’oscurità, non avendo acceso i fari esterni) posso solamente definire "androide": è un bipede, alto circa 1,80 m. Come mi avvicino, esso "vola" e si dilegua sopra il bosco. Pochi secondi dopo sento un boato nella direzione verso cui è sparito (boato senza scosse), decisamente diverso da quelli sismici, più simile a quello provocato da oggetto che superi una determinata velocità di volo.
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