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Incredile storia di un miltare, il quale a distanza di 28 anni ricorda il suo incontro ravvicinato con un disco volante argenteo, il tutto sotto glio occhi di un'intera Compagnia Militare Americana.
Ndr: Questa storia, difficile da comprovare, viene segnalata per la prima volta dopo 28 anni dagli archivi del MUFON (Mutual UFO Network), la più importante associazione mondiale ufologica

L'incredibile incontro sarebbe avvenuto presso la 101° Airborne Division, Fort Campbell, nel Kentucky il 10 Settembre 1981.

Un testimone racconta una un'incredibile storia.

"Mi ricordo ancora abbastanza bene quello che accadde quella notte a Fort Campbell. La 101° Divisione Airborne aveva stanziato circa 28.000 uomini nella zona. Dal Quartier Generale ricevemmo una chiamata che ci diceva di arrestare le operazioni di addestramento per osservare il cielo e cercare di vedere le insolite attività di alcuni oggetti sconosciuti.

Ci dissero di controllare gli orologi per monitorare possibili perdite del senso temporale. Dopo l'avvistamento avremmo dovuto controllare su noi stessi possibili punture sulla nuca, sul collo, e sui lobi delle orecchie.

Circa un minuto dopo ci comunicarono che un grande oggetto era visibile nel cielo. Lo vedemmo, inizialmente pareva essere come una stella.

L'operatore radio, non rivelerò il suo nome, era di Long Island (New York) e il Comandante della Compagnia, un Capitano, aveva la mia stessa età di 24 anni.

L'oggetto pareva essere grande circa 2000 piedi (609 metri circa), poi si divise in 4 o forse cinque oggetti più piccoli. Non riuscii a capire se l'oggetto più grande era di forma cilindrica o discoidale. Si muovevano più velocemente di un qualsiasi altro velivolo terrestre. Evidentemente si volevano far notare, volavano in una formazione a triangolo e emanavano colori brillanti. Ad un certo punto uno di questi dischi si fermò a circa 150 metri dalla mia compagnia.

Subito mi offrii volontario al mio Comandante della Compagnia per mettermi andare avanti e mettermi in contatto. Ero medico e volevo salvagurdare a tutti i costi l'incolumità delle persone. Sarei andato in pace e non avrei mostrato ostilità. Dal Quartier Generale dissero di procedere con cautela e ci dissero di osservare eventuali forme di vita all'interno.

Il Comandante della Compagnia mi disse di non farlo. Dissi:" Signore, abbiamo l'opportunità di incontrare qualcuno di un altro mondo". Così procedetti in avanti, sperando che l'oggetto non si allontanasse prima di aver preso contatto.
Mi avvicinai e po mi fermai ad osservare il disco che pareva essere color argento, emanava colori verde e arancione.

Avevo con me la mia pistola calibro 45 ed indossavo la mia tenuta ed attrezzatura da battaglia. Alzai il braccio in segno di saluto, sentii come se alcune forme di vita mi stessero osservando. Tuttavia non riuscii a vedere alcun movimento. Corsi indietro verso il mio Capitano, gli diedi la mia pistola e gli dissi di dire ai miei genitori che li amavo in caso mi fosse successo qualcosa.

Gli chiesi se potevo avere un contatto con "loro". Lui fece una pausa come se non volesse rispondere, poi mi diede una pacca e mi disse con entusiasmo torna verso il disco argenteo, porta con te alcune razioni di cibo e alcune mettile nella tasca e offri "loro" questi cibi e bevande.

Mi ridiressi nuovamente vero il disco, non ero armato. Mi avvicinai fino a pochi centimetri dall'UFO. Era di colore argenteo come un foglio flessibile. Era in sospensione dal suolo a pochi centimetri. Era piatto sul fondo ed in cima aveva una cupola, non aveva nessun segno. Non vidi nessuna creatura e feci in giro attorno al disco.

Sentii, come una voce che mi diceva di allontanarmi velocemente perchè avrei potuto subire danni. Non so se fosse Dio a parlarmi o qualcuno all'interno del disco. Mi allontanai un pò e poi lo salutai nuovamente. Non ricevetti nessuna risposta e mi diressi verso la mia Compagnia. Non volevo far capire agli occupanti di aver timore di loro.

Dissi al mio Capitano, non vogliono comunicare e francamente mi sono messo paura. Il Comandante disse: "Non sei il solo guardati intorno. Tutti gli uomini erano in ginocchio a pregare. Anche io mi inginocchiai. Pregai il Dio di far allontanre il disco.

Cinque secondi dopo il disco si alzò in volo ed a zig zag ritornò verso la nave più grande. In breve tempo scomparvero.

In seguito ci diedero ragguagli tramite un Capitano dell'Air Force, credo. Mi chiese se avevo visto marchi o segni Cinesi o Russi. Risposi di no. Mi chiese se faceva rumore, poi di ordinò il totale silenzio. Non avevo visto niente, nessuno aveva visto nulla.

Disse che i dischi non erano di origine terrestre. Ci raccontò che uno dei dischi aveva prosciugato l'interna energia di un aereo C130, e gli impose di non decollare. Il Governo aveva intenzione di riaprire il Progetto Blue Book" a causa di questo avvistamento. Quando tornai alla Compagnia nessuno voleva parlare dell'accaduto. Mi dissero di non parlarne con nessuno per tutta la vita. Venni a sapre che il Governo USA era molto interessato a questo caso.

Interessante

se fosse correlata di conferme da parte di ulteriori testimoni, lo sarebbe ancora di più.
Trattandosi di militari, mi pare ovvio che non circoli nessuna voce ufficiale e neppure una foto