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Cecco ha scritto:
Carissimo Veritas
Molte volte mi soffermo a pensare al nostro dire, e mi vedo insieme a te
percorrere la stessa strada, con pacche sulle spalle, risate euforiche per
risultati raggiunti, e così si va avanti in questo cammino(ricerca)come
due amici. Poi arriviamo ad un bivio con due frecce segnaletiche.
L'una con scritta Gesù di Nazareth, l'altra Giovanni di Gamala.
In questo bivio si divide il nostro cammino euforico precedentemente
fatto. Perche; io vado ad affrontare il percorso storico di Giovanni, irto,
e difficilissimo da percorrere, perche, fortemente, se non tutto mutilato
da coloro che hanno costruito il Gesù e Nazareth.
Mentre tu hai risolto prendendo la strada di Gesù di Nazareth, inventato
da coloro che hanno fasificato il tutto.
Se non vado errato, se sbaglio correggimi, tu hai ritrovato il tuo Gesù di
Nazareth lapidato a Lidda, e non crocifisso come ci dicono le pseudo
sacre scritture. Loro possono sempre dire; è stato un grave errore.
Ma il Gesù di Nazareth nato nel borgo delle Nazzarene rimane sempre lì.
La storia è cambiata-falsata, ma la leggenda rimane, bastano piccoli
cambiamenti, a loro tutto è possibile, e tutto si risolverà.
Un sincero saluto Cecco
"...Poi arriviamo ad un bivio con due frecce segnaletiche. L'una con scritta Gesù di Nazareth, l'altra Giovanni di Gamala..."Pensavo che questo stadio fosse ormai superato, ma mi sbagliavo...
Nella prima 'scritta segnaletica', NON vi è riportato solo il nome di Gesù di Nazareth, ma anche quello di Giovanni di Gamala!..
Non è certo una differenza da poco, visto che la figura di Giovanni di Gamala è basilare nella mia ricostruzione esegetica delle origini del cristianesimo. Evidentemente tu confondi la mia posizione, sino a qui chiarissima, con quella del clero e dei filoclericali, per i quali, appunto, esiste solo la figura di Gesù di Nazareth, visto che la figura di Giovanni di Gamala è stata 'sepolta' dai loro 'padri' nelle sabbie dei deserti palestinesi.
Ancora una volta ripeto che la figura sincretica "GESU' CHRISTOS" venne ottenuta sovrapponendo alla figura di Giovanni di Gamala, personaggio realmente storico, quella di Gesù di Nazareth, figura altrettanto storica.
Il motivo che fu alla base di una tale operazione sincretica, va ricercato nel fatto che i fondatori del catto-cristianesimo presero a modello, come base di partenza, il culto giudeo-cristiano fondato ad Antiochia intorno al periodo 85-90.
Figura carismatica di tale culto giudeo-cristiano, squisitamente filogiudaico, dal momento che il messaggio insito in tale culto era rivolto quasi esclusivamente al popolo Palestinese, con particolare riguardo al mondo della ribellione messianista, pesantemente sconfitta nella guerra del 66-70 contro i romani, ma mai doma, fu Giovanni di Gamala, discendente della casata che ebbe come 'patriarca' Mattatia Asmoneo, la cui famiglia divenne nota anche con l'attributo 'Maccabei' da un nomignolo applicato alla figura più prestigiosa degli Asmonei, Giuda, detto il 'Maccabeo' (il 'martellatore' dei greci seleucidi di Antioco Epifane IV).
In virtù di tale discendenza, Giovanni di Gamala pretese di essere il legittimo erede al trono di Israele, visto che Erode il Grande aveva sterminato tutti gli Asmonei della linea diretta di trasmissione del diritto a regnare, prima di diventare a sua volta re di Giudei, grazie al supporto fondamentale del potere romano.
I fondatori del catto-cristianesimo, volendo sfruttare la straordinaria figura di Gesù di Nazareth, diventato celebre a Roma e nella parte centro-orientale dell'impero, per il loro messaggio 'universale', sostituirono Giovanni di Gamala con la figura di Gesù di Nazareth, dal momento che il primo personaggio, Giovanni, era totalmente sconosciuto al mondo esterno a quello palestinese del tempo.
Non si trattò di una sostituzione 'sic et simpiceter', ma piuttosto di una sovrapposizione, dal momento che alcune peculiarità del carattere e della vicenda di Giovanni di Gamala vennero 'applicate' alla figura di Gesù, come, ad esempio, la vicenda della 'crocifissione del Cristo', evento che riguardò ESCLUSIVAMENTE Giovanni di Gamala, visto che Gesù di Nazareth morì giustiziato mediante lapidazione nella cittadina di Lydda. (aspetto, quello della lapidazione, accennato anche nei vangeli canonici, dove, però, gli antichi falsari della 'prima ora' lo trasformarono in un semplice 'tentativo' di lapidazione da parte dei giudei: cosa che in realtà avvenne!).
Se non si prende atto di tutto ciò, dubito che vi siano altri argomenti su cui confrontarci, anche perchè trovo del tutto assurdo l'ostinato tentativo di far passare per 'buona' la teoria della non esistenza storica di Gesù di Nazareth: tesi rigettata da tutto il mondo dell'erudizione ufficiale.
La tesi di Cascioli, sulla quale, mi sembra, tu basi la tua ostinatezza, è destinata a rimanere confinata in un angolo, malgrado la risonanza mondiale che il suo caso ha avuto. Infatti, è talmente anacronistico oggi sostenere una tale tesi, che il buon Cascioli è stato lasciato solo a sostenere la sua battaglia, assolutamente civile, contro un clero tra i più cinici e 'rapaci' di tutta la storia delle religioni!..
Da ciò si deve dedurre, come logica conseguenza, che il clero falsario è particolarmente 'affiatato' con una tale tesi 'negazionista', visto che essa non ha ancora sortito alcun effetto pratico di cui il clero si dovrebbe preoccupare. (ripeto ancora una volta che la tesi 'negazionista', vale a dire il rifiuto della storicità di Gesù di Nazareth, NON è stata messa a punto dal Cascioli, dal momento che la sua nascita 'ufficiale' risale ai primi decenni del XIX secolo)
Le cose assumono invece un aspetto assolutamente diverso, quando si va ad indagare nel retroterra umano del personaggio Gesù di Nazareth e di tutti gli altri che furono di 'contorno' alla sua vicenda umana, a partire dalla madre Mariamne di Magdala, più comunemente nota come Maria 'Vergine'.
La tesi di un Gesù 'mitologico', e quindi non storico, viene rigettata in toto dalla stragrande maggioranza dei fedeli cristiani, oltre che dall''intellighenzia' planetaria, mentre la figura di un Gesù storico ma totalmente diverso da quello 'commercializzato' dai padri falsari di 19 secoli fa, presenta un aspetto 'drammatico' con cui i fedeli sono chiamati a fare i 'conti', specialmente se la ricostruzione della figura reale del Gesù di Nazareth è corredata da significativi dati storici.
Forse il fedele 'della strada' sarà ancora una volta tentato dal fare 'orecchie di mercante'; tuttavia così non sarà per la maggior parte degli eruditi, i quali non potranno ignorare la 'messe' di dati portati a suffragio di una ricostruzione storica assolutamente puntuale, ad onta dell'apparente scarsità di dati. (in realtà i dati necessari per una talericostruzione ci sono tutti, o quasi: si tratta solo di ricercarli con abnegazione e pazienza 'certosina').
Saluti
Veritas
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