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Utena ha scritto:
come può un defunto comunicare con chi è in grado di vedere/sentire se non era una persona che non conosceva in vita?
I sensitivi, o i medium (quelli veri e non i cialtroni da televendita) oltre ad evere i comuni cinque sensi, è come se avessero un altro senso che gli permette di ascoltare e/o di vedere o comunque di percepire entità che vivono in altri piani di esistenza. Ora, poichè le anime dei trapassati (soprattutto quelle che non si sono completamente staccate dal piano fisico) sono praticamente dappertutto, accade che invece di passare inosservate... vengono in alcuni casi rilevate da questi sensitivi. E poichè questi sensitivi, di fatto, rappresentano l'unica opportunità di mediazione tra quel mondo e il nostro, viene da sè che il contatto, in modalità a volte diverse, avviene perchè semplicemente "ci si riconosce". In sostanza, l'entità che vede altre entità nel proprio piano di esistenza, riesce a vedere anche noi (che siamo sul piano fisico) tutte le volte che - con la nostra forma pensiero - li evochiamo. Se tra noi poi ci dovesse essere qualcuno che per determinati motivi dovesse riuscire a percepirli, quel soggetto per loro, diventa un potenziale "ponte" tra le due realtà.
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è forse possibile, alla luce di ciò, tentare di comunicare con un defunto che non si è conosciuto in vita?
Certamente.... basta volerlo.
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e per il fatto di contattare questa persona, beh, non saprei nemmeno come fare, io di certo non sono una di quelle persone che vedono/sentono, e anche volendo cercare qualcuno in grado di farlo beh, in questo campo ci sono più truffatori che altro.. :\
Su questo hai perfettamente ragione. Ci sono molti truffatori e approfittatori che cercano di estorcere denaro a chi, in buona fede, cerca un contatto con un trapassato. Ma come si dice... nel bosco non ci sono solamente funghi velenosi no?
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Un buon metodo è quello di rivolgersi a persone che non chiedono denaro. Questo perchè chi fa questo NON A FINI DI LUCRO possiede, nella quasi totalità dei casi, i requisiti giusti per il "contatto".
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dopotutto, se fosse così facile comunicare con i defunti, tutti crederebbero a una vita dopo la morte e quest'ultima non spaventerebbe più nessuno :\
Purtroppo non è così facile....
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non so, piacerebbe anche a me rasserenarmi, e credere ciecamente a una vita che aspetta tutti dopo la morte, ma il mio scetticismo affiora troppo spesso, e non riesco a essere fiduciosa, pur volendolo credere con tutta me stessa, non fosse altro che per sollievo personale.
Sostanzialmente le persone hanno paura dell'ignoto. E come per ogni altra materia, solo l'approfondimento e il "toccare con mano" può davvero farci cambiare opinione....
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perchè dunque solo alcuni defunti si mettono "in contatto" con questo mondo? tutti i defunti, a questo punto dovrebbero avere la facoltà di mettersi in contatto con un caro che li piange, se l'unico requisito è una persona sensitiva, mentre invece capita molto raramente.
Dunque.... la faccenda in effetti è un pò complessa. Però posso provare a sintetizzare. Diciamo innanzitutto che nell'aldilà noi siamo ciò in cui crediamo. Cosa vuol dire? E' semplice.... una persona evoluta, ricca di esperienze in lungo e in largo, ha potenzialmente un raggio di possibilità più ampio rispetto a chi, in vita, crede che tutto finisca con al morte del proprio corpo biologico. Quindi, chi pensa che quando morirà ciò che rimarrà non sarà altro che la carne che va in decomposizione, rischia di rimanere (con la propria anima) attaccato al proprio corpo, il quale - sul piano fisico - andrà realmente ed inesorabilmente in decomposizione. Chi invece è CONSAPEVOLE (in vita) del fatto che il corpo è solo uno "scafandro biologico provvisorio", non appena libero di quello stesso corpo, non farà altro che volare in lungo e in largo per i meandri dell'Universo e/o per i piani di esistenza (o mondi paralleli). In altre parole è lo stato evolutivo della nostra coscienza a determinare lo "spazio" in cui muoversi e librarsi.
Per tornare alla tua domanda, possiamo dire che in linea di principio, tutti i defunti possono potenzialmente entrare in contatto con noi.... se non coloro i quali, nell'aldilà, non vivono nella luce e/o nella consapevolezza di esistere prescindendo dal proprio corpo fisico.
Per poter capire bene questo concetto, posso consigliarti la visione di un film che, secondo me, ricostruisce molto fedelmente la realtà (che qualcuno definisce come "metafisica") della vita dopo la morte. Il titolo è :
"Al di là dei sogni" (
http://www.cinefile.biz/sogni.htm)
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inoltre, a questo punto, se è possibile tentare di contattare i defunti, dovrebbe essere possibile farlo chessò, anche con gli antichi, con i Grandi del passato, con personaggi illustri e via dicendo... ma se fosse avvenuto davvero qualcosa di simile, se ne sarebbe di certo discusso ampiamente, se non altro sul web.
Ti posso garantire che questo succede quasi regolarmente....
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Nelle sedute medianiche di (ad esempio) Roberto Setti - Cerchio Firenze 77 - è possibile constatare che tra i trapassati che venivano coinvolti, era possibile trovare personaggi illustri come Dante Alighieri, Carlo Magno, Caravaggio, Leonardo da Vinci, Napoleone, etc etc. e di tutto questo esistono registrazioni audio di quasi un trentennio di incontri.
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perchè dunque ci sono testimonianze di apparizioni quasi esclusivamente di defunti "comuni"?
Nella maggior parte dei casi, le persone che partecipano a questo genere di incontri, vogliono parlare con i propri cari. Sono solo gli "studiosi" o i ricercatori, o gli addetti ai lavori che cercano di contattare personaggi illustri.
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scusate se le mie domande vi sembrano stupide, ma era da almeno un decennio che desideravo porle a qualcuno, anche se ovviamente non si possono avere risposte certe :\
Le tue domande, non sono affatto stupide.
Almeno.... non per me che - volente o nolente - mi sono ritrovato
uno studioso di parapsicologia.... come padre
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