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Ufologo 555 ha scritto:

Adamo ed Eva sono esistiti e molto probabilmente (anzi, sicuramente) erano come noi ... L'evoluzione è stata contestata da un pezzo. Studiando il DNA, in generale, pare sia stato provato che è compatibile il risalire ad una coppia. Altro non ricordo. Non mi sono informato tanto perché già ritenevo fosse così ... Bye!


Appunto ho affermato che Adamo ed Eva non sono esistiti, ma sono i nostri progenitori.

La scienza conferma quanto asserito nella bibbia, ma ciò che è scritto nei primi capitoli rappresenta un riassunto, non un trattato scientifico.



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MessaggioInviato: 21/02/2010, 00:25 
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mauro ha scritto:

caro Enkidu,
Cita:
La Genesi comincia così: "in origine la Terra era buia e vuota

hai saltato il primo pezzettino [;)]
1. In principio Dio "creò" il cielo e la terra.
2. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

ciao
mauro


Da quel che ho potuto capire io, quel "in principio Dio creò il cielo e la terra", non è riferito a un momento prima del fatto che la Terra era informe e vuota. Indica invece la sua azione globale, un preannuncio di ciò che sta per avvenire nella narrazione.
La prima cosa che Dio ha fatto è stata la luce, dopodiché ha cominicato a formare l'universo, separando il cielo dalla terra, la terra dal mare.
Dio sembra formare le cose nella narrazione della Genesi, non sembra crearle dal nulla e in ogni caso il termine "creare" non credo che possa essere identificato nella Genesi con il significato che gli hanno dato i teologi cristiani nel Medioevo.
In tutti i miti cosmogonici antichi, non c'è una creazione dal nulla.
Se voi confrontate il mito cosmogonico della Genesi con i miti cosmogonici degli altri paesi, voi vedete che all'origine non c'è il nulla, ma un abisso di acque caotiche e buie, o uno spazio vuoto e buio in cui tutti gli elementi sono confusi. In esso, compare la divinità originaria, un Grande Padre o una Grande Madre, che genera la vita e l'universo da quell'abisso oscuro.
In Egitto era il Nun, in Mesopotamia era l'Apsu, in Polinesia il Po, in Scandinavia il Ginnungap, e in Grecia il Caos, ma la sostanza è sempre la stessa: non c'è una creazione dal nulla, bensì dall'abisso del caos vuoto e amorfo, buio, dove gli elementi sono confusi.
E anche nella Genesi è la stessa cosa, in quanto gli Ebrei erano un popolo contemporaneo dei popoli antichi e la sua religione si è formata in concomitanza e su derivazione delle altre religioni e degli altri miti antichi.


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MessaggioInviato: 21/02/2010, 00:49 
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fgb ha scritto:

Mamma mia (non solo il successo degli ABBA).

Enki, ora, stiamo a filosofare sul significato di un termine? Mediato o meno dal mondo religioso a me importa relativamente poco, anche perchè lo interpreto in modo assolutamente asettico.

Ora, già nella sua etimologia il termine "creare" ha tra gli altri il significato di "Fare dal nulla" vedi ad esempio qui: http://www.etimo.it/?term=creare poi la definizione di creare che si trova nel primo dizionario italiano ripete ancora "Fare dal nulla" vedi qui: http://www.dizionario-italiano.it/defin ... a=C0F4D400 o anche qui: http://dizionari.corriere.it/dizionario ... eare.shtml

Poi, essendo io un evoluzionista mi rammarico ancora del fatto che si cerchi di attribuire valore scientifico al racconto della creazione (che poi in ogni caso, paradossalmente, non si discosta molto dalla teoria evoluzionistica, se non pretendiamo di dire che tutto è stato creato in sei giorni).

Però, "in principio", vuol dire all'inizio del tempo e che il tempo abbia avuto un inizio è comunemente accettatto da tutta la comunità scientifica. Poi, siamo consci che tutta la materia che c'è nell'universo era compressa in un punto infinitesimale, quasi non esisteva nemmeno.

La scintilla che ha fatto partire tutto, per qualcuno è opera del caso, per qualcun'altro è opera di Dio.

Ora però non perdiamo di vista il fatto che ci dice Pietro nella sua seconda lettera (3,8)

Cita:
Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo.


anche qui non prendiamo per oro colato il significato di mille anni uguale un giorno, verrebbe da dire che in 6000 anni c'è stata la creazione.....

Signori, la creazione è l'impulso che (secondo me, cattolico) Dio ha dato nella storia dando il via al tempo. Poco importa se è durato 6 giorni, 6000 anni, o 4 miliardi di anni.

A parte la numerologia, i tempi bibblici sono allegorici, non sono verità di fede.

Perdipiù i primi 12 capitoli di genesi sono un racconto non storico, ma propedeutico alla spiegazione del "da dove arriviamo".

E quindi... Adamo ed Eva non sono esistiti, ma sono i nostri progenitori, la mela non centra nulla con il frutto proibito, probabilmente anche se molto diffuso nella cultura orientale ed araba, non si tratta nemmeno del dattero.

Per Hannah i rettiliani, se esistono, e questo forum è un posto dove postare quello che si sa, ma spesso si postano barzellette, i rettiliani, dicevo, non sono umani.

[:(]



Sì, stiamo a filosofeggiare sul significato di un termine religioso perché è di religione che si sta parlando.... che diavolo vuol dire che lo interpreti in senso "asettico"?
La teologia nasce dall'incontro della fede religiosa con la filosofia, e va compresa attraverso canoni filosofici, oltre che dall'esegesi linguistica dei termini.
Al tempo in cui la Genesi è stata scritta, non esisteva il termine italiano "creare", e non esisteva neanche la lingua italiana!
Non so che termine ci sia nell'originale ebraico per indicare il verbo "creare", ma sono sicuro che non indica l'idea di una "creazione dal nulla", o perlomeno non lo indica chiaramente e in modo univoco.
Probabilmente invece ha il significato di "formare" e "dare forma".
Non ho poi capito tutto il discorso che fai in seguito e che mi appare molto confuso....
Certamente, al tempo in cui è stata scritta la Genesi non esistevano le teorie sull'evoluzionismo e neanche sulla formazione dell'universo.
Ma... cosa c'entra questo?
Penso che nessuno oggigiorno, a parte i fanatici creazionisti, creda che la Genesi possa essere presa alla lettera.
I seguaci delle religioni monoteistiche penso che generalmente credano che la Genesi va presa come un'allegoria dell'azione di Dio.
Io, che non sono né cristiano, né ebreo, né musulmano, la prendo semplicemente come un testo mitico cosmogonico, come ce ne sono tanti a questo mondo.
Narra dei miti, tutto qui. Almeno, per me è così.
Miti che vanno compresi nel contesto culturale e religioso in cui sono nati.
La Genesi è stata scritta in un'epoca in cui non eistevano la maggior parte delle dottrine teologiche che sarebbero nate molti secoli dopo, con il progressivo formarsi della religione ebraica e con la formazione del Cristianesimo.
In origine, gli Ebrei non credevano in un aldilà con la retribuzione dei buoni e dei cattivi, in una resurrezione, né nell'esistenza di un Avversario di Dio, che sarebbe caduto dal Cielo dopo una guerra combattuta fra schiere di angeli, e nemmeno credevano che fosse stato lui a tentare Adamo ed Eva.
In origine, non credevano neanche che esistesse un solo Dio, bensì che ne esistessero molti, ma che gli Ebrei avessero il dovere di adorare e ubbidire solo a Jahwè, e non ad altri.
Tant'è vero che il primo dei Dieci Comandamenti dice: "Non avrai altro Dio al di fuori di me", anziché dire "Non esiste altro Dio al di fuori di me".
C'è una profonda differenza.
Ciò che voglio dire, è che io voglio leggere i testi biblici in modo scientifico non perché pensi che abbiano un conenuto scientifico, sarebbe ridicolo pensarlo, quanto piuttosto perché penso che essi ci parlano di come pensavano e credevano gli uomini di un passato remoto, che avevano un modo di vedere la vita e la realtà, e la Divinità stessa, molto diverso dal nostro.
Qualcuno lo chiamerà "relativismo storicista", io lo chiamo invece "visione scientifica della storia delle religioni".
Spero che questa volta io non venga frainteso...
Ma non ci conto molto.


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MessaggioInviato: 21/02/2010, 01:39 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Cita:
mauro ha scritto:

caro Enkidu,
Cita:
La Genesi comincia così: "in origine la Terra era buia e vuota

hai saltato il primo pezzettino [;)]
1. In principio Dio "creò" il cielo e la terra.
2. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

ciao
mauro


Da quel che ho potuto capire io, quel "in principio Dio creò il cielo e la terra", non è riferito a un momento prima del fatto che la Terra era informe e vuota. Indica invece la sua azione globale, un preannuncio di ciò che sta per avvenire nella narrazione.
La prima cosa che Dio ha fatto è stata la luce, dopodiché ha cominicato a formare l'universo, separando il cielo dalla terra, la terra dal mare.
Dio sembra formare le cose nella narrazione della Genesi, non sembra crearle dal nulla e in ogni caso il termine "creare" non credo che possa essere identificato nella Genesi con il significato che gli hanno dato i teologi cristiani nel Medioevo.
In tutti i miti cosmogonici antichi, non c'è una creazione dal nulla.
Se voi confrontate il mito cosmogonico della Genesi con i miti cosmogonici degli altri paesi, voi vedete che all'origine non c'è il nulla, ma un abisso di acque caotiche e buie, o uno spazio vuoto e buio in cui tutti gli elementi sono confusi. In esso, compare la divinità originaria, un Grande Padre o una Grande Madre, che genera la vita e l'universo da quell'abisso oscuro.
In Egitto era il Nun, in Mesopotamia era l'Apsu, in Polinesia il Po, in Scandinavia il Ginnungap, e in Grecia il Caos, ma la sostanza è sempre la stessa: non c'è una creazione dal nulla, bensì dall'abisso del caos vuoto e amorfo, buio, dove gli elementi sono confusi.
E anche nella Genesi è la stessa cosa, in quanto gli Ebrei erano un popolo contemporaneo dei popoli antichi e la sua religione si è formata in concomitanza e su derivazione delle altre religioni e degli altri miti antichi.


Nel commento alla Genesi "Bereshit Rabbà" si afferma che "In principio creò Dio Il cielo e la terra"
Ma che "Aveva buoni ingredienti" (Dio)
in nessun punto del tanach è specificata la creazione dal nulla.
In un post precedente ho precisato che il verbo "Barà" che si usa solo per Dio, non implica il concetto di creazione dal nulla, ma di creazione grandiosa, maestosa.



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MessaggioInviato: 21/02/2010, 09:29 
Grazie, Ariel, dell'informazione di etimologia biblica. Penso che la parola di un appartenente alla religione ebraica non lasci alcun dubbio sul significato delle parole e sui concetti teologici che vi stanno dietro....


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MessaggioInviato: 21/02/2010, 12:50 
Anche l'apparente discrepanza "storica" tra l'età del mondo che gli studiosi affermano di essere di milioni di anni e la Bibbia ebraica che ci dice che oggi siamo nell'anno 5770 dalla crazione si spiega facilmente, perché siamo a 5770 dalla creazione di "questo" mondo che vediamo. La Bibbia non dice che prima non vi era un mondo geograficamente e geologicamente diverso (magari non tanto diverso).
Il problema è che dal testo ebraico si ricavano e si deducono cose che non traspaiono dalle parole delle altre lingue.
E' chiaro che se diciamo "creare" si pensa ad una "creazione", cioè a qualcosa che prima non c'era. Ma Barà non implica necessariamente questo.
Ma in tutta la Bibbia vi sono interpretazioni che risentono della traduzione o degli errori di trascrizione e di copia.
Nessun Ebreo se legge la storia del serpente, ad esempio, va con la mente ad un essere tentatore spirituale. Soprattutto non pensa neppure lontanamente al demonio satana cristiano. (Nell'ebraismo non esistono esseri spirituali al di fuori di Dio nè esistono angeli decaduti o ribelli). Il serpente è un simbolo, sia della natura materiale umana ( la quale non è affatto una cosa negativa, bensì indispesabile sia alla vita che al progresso dell'uomo), sia della sua intelligenza, che però deve essere equilibrata dalla morale e non lasciata a ruota libera verso ogni forma di appagamento dell'istintualità.
Il satan è l'accusa. Anche in linguaggio giuridico satan è l'accusatore.
Il satan, cioè l'inclinazione materiale DEVE essere presente nell'uomo perchè Egli è spinto a vivere, a mangiare, a procreare grazie a questa. Poi vi è la razionalità che controlla la natura animale umana e la regola in funzione della società, delle convenzioni, della morale ecc. E il libero arbitrio concesso all'uomo fa sì che questi possa decidere il come , il quando e il perché di un'azione.
E' una dialettica eterna, presente anche in altre civiltà : Tesi antitesi e sintesi di Aristotele, presente in Hegel, Kant, Freud (per quanto laico, l'educazione ebraica di questi è evidente: Io, Es, Super Io).
Perfino in Marx ritroviamo la triplice struttura dialettica: la struttura (della società) di base (proletariato), la sovrastruttura (borghesia-capitalismo) ed il superamento di questa (socialismo).
Voglio dire che, anche in civiltà ed impianti filosofici estremamente distanti, il progresso dell'uomo si svolge sempre per contrapposizioni e superamenti.


Ultima modifica di ariel il 21/02/2010, 12:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/02/2010, 13:00 
Scrive Enkidu:
"Tant'è vero che il primo dei Dieci Comandamenti dice: "Non avrai altro Dio al di fuori di me", anziché dire "Non esiste altro Dio al di fuori di me".
C'è una profonda differenza."

Però anche qui vi è un errore di traduzione e di interpretazione.
Il testo ebraico dice che non avrai altri "Elohim acherim" al di fuori di Me.
Elohim, che viene tradotto "Dio. dei", non vuol dire Dio.
Vuol dire LEGISLATORI.
E' un vocabolo non esclusivo di Dio. lo si usa anche per Mosè, per i Re, per i Profeti.
Lo si usa ANCHE PER DIO.
NON AVRAI ALTRI LEGISLATORI AL DI FUORI DI ME.
Il Popolo ebraico è tale da Abramo in poi.
Già il Padre di Abramo era politeista, in una terra di politeisti
E' Abramo che riconosce il Dio Uno e Unico e distrugge gli idoli di legno di suo padre, portandolo al monotesmo (tradizione talmudica).
da allora gli Ebrei sono stati monoteisti, seppur con varie e tristi deviazioni verso l'idolatria, combattute e corrette dai Profeti



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MessaggioInviato: 21/02/2010, 14:25 
la struttura e la maggior parte dei temi biblici è di provenienza non certo ebrea/divina.

Citiamo alcuni esempi: la Genesi ha parallelo nell'Enuma Elish, l'epos di Marduk; il diluvio è già presente nella tavoletta XI del poema di Gilgamesh, che è poi l'antesignano di Sansone; il racconto di Caino e Abele ricalca la vicenda avestica di Manu e Yima, miscelata alla favola egiziana dei due fratelli ed al poema cananeo di Aqat e Daniel; Mosé dato alle acque è preceduto dalla storia akkadiana mitizzata di Sargon I il Grande (risalente addirittura al 3400 a. c.)....

David e Golia riecheggiano la storia egizia di Sinuhe, del II millennio; la creazione di Adamo è preceduta dall'epos sumera della Creazione di Adapa e le sequenze dei patriarchi dalle dinastie divine del Prisma di Weld-Blundell, entrambi risalenti a mille anni prima; buona parte delle leggi del Deuteronomio sono già riscontrate agli effetti nel Codice di Hammurabi, di Hatti, di Ebla e di Mari...

Parecchi Proverbi riecheggiano i detti del saggio egizio Amenope, ed in particolare il trentesimo si rifà all'epos sumerica di Etana, che è anche il modello secondario del Lucifero di Isaia, poi ripreso pure nel Bellerofonte greco; certuni Salmi sono assai simili dall'Inno ad Aton di Akhenaton ed al Ciclo di Baal; il Cantico dei Cantici riecheggia la Canzone di Tammuz ed Ishtar e la tavoletta X dell'onnipresente epos del re di Uruk; il Libro di Giobbe compendia il poemetto babilonese Ludlul Bel Nimeqi misto alla favola cananea di Keret...


fatta questa premessa il resto del racconto non ha alcun valore ,se non quello di una storiella per pastori,e creduloni.

se guardiamo alla storia
L’episodio riguardante Eva e la mela è tratto da una leggenda sumera che faceva dipendere l’origine dei mali dalla prima donna che, indotta da un serpente a disobbedire al dio creatore, convinse il suo compagno a mangiare il frutto dell’albero proibito. La favola sumera viene raccontata in un documento chiamato “Cilindro della Tentazione” che è conservato presso il British Museum di Londra. Questo documento, scritto nell’anno 2500, esisteva già venti secoli prima che venisse redatta la Bibbia.


La storia della creazione umana e ben diversa,so che a molti di voi scenderà un infarto ,però la bibbia è fatta di scopiazzature paurose bisogna prenderne atto.


Ultima modifica di Werther il 21/02/2010, 14:34, modificato 1 volta in totale.


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Intanto, sarà pure fantasia però a quel tempo non potevano sapere che l'uomo è maschio e femmina (coppia di cromosomi X,Y) e che la donna quale "metà tratta dall'uomo" ha una patrimonio genetico (X,X). Non credo sia una coincidenza. [^]



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Hannah ha scritto:

Intanto, sarà pure fantasia però a quel tempo non potevano sapere che l'uomo è maschio e femmina (coppia di cromosomi X,Y) e che la donna quale "metà tratta dall'uomo" ha una patrimonio genetico (X,X). Non credo sia una coincidenza. [^]


infatti non è una coincidenza, ma una parte di conoscenza che per secoli e stata nascosta e modificata a piacimento.
mi fermo qui solo perchè alzerei un polverone sostenendo che l'ebraismo e le religioni odierne come le conosciamo sono frutto di una vera scopiazzatura .



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Hannah ha scritto:

Intanto, sarà pure fantasia però a quel tempo non potevano sapere che l'uomo è maschio e femmina (coppia di cromosomi X,Y) e che la donna quale "metà tratta dall'uomo" ha una patrimonio genetico (X,X). Non credo sia una coincidenza. [^]


E' un tratto tipico nella maggior parte dei mammiferi.

Persino nelle api..
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Ultima modifica di Lawliet il 21/02/2010, 15:21, modificato 1 volta in totale.


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Lawliet ha scritto:

Cita:
Hannah ha scritto:

Intanto, sarà pure fantasia però a quel tempo non potevano sapere che l'uomo è maschio e femmina (coppia di cromosomi X,Y) e che la donna quale "metà tratta dall'uomo" ha una patrimonio genetico (X,X). Non credo sia una coincidenza. [^]


E' un tratto tipico nella maggior parte dei mammiferi.

Persino nelle api..
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Lo so, probabilmente, tutta la creazione porta lo stesso sistema.



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Enky, c'è modo e modo di interpretare una cosa, lo sanno bene gli avvocati, ed io penso che interpretare un termine in modo "asettico" corrisponde a cercare il significato teleologico di questo scevro da condizionamenti culturali sociali o religiosi.

Il termine "Creazione" e il verbo "Creare" sono sicuramente appannaggio di Dio in primo impatto. Ma ciò non toglie che si possano benissimo intendere anche a carico di una persona.... nel diritto di autore si parla perlappunto di "creazioni" o "opere dell'ingegno", ciò che è immateriale è di facile "creazione", nel campo religioso, la "Creazione" è opera di Dio, ma nel campo più terra terra, se io realizzo un'opera d'arte, magari una musica, quella musica "creata" prima non c'era, poi è esisitita.

Nel discorso di Genesi.... io interpreto "creò" come atto che si compie dal nulla per potenza divina.... Ariel sicuramente ha una tradizione biblica differente anche se buona parte dell'antico testamento dovrebbe coincidere tra cristiani ed ebrei, io purtroppo non possiedo le conoscenze scientifiche sufficienti per confrontare l'originale ebraico e la versione italiana.

Cionondimeno nel loro impianto generale le storie raccontate nella bibbia ci parlano di un Dio che ha creato il cielo e la terra, e tutte le sue creature, che ha accompagnato per un tempo l'uomo sulla terra, uomo che però si è allontanato da Lui e che più volte Dio ha punito, fino a quando è venuto personalmente sulla terra e, morto e risorto, ci ha lasciato il suo Spirito, con una promessa, quella che sarebbe stato con noi fino alla fine del mondo.

Nel momento in cui è stato con noi ci ha spiegato il senso delle scritture e ha istruito chi lo seguiva affinchè il suo ricordo si mantenesse vivo nei secoli.

Ha dato un solo grande comandamento, quello dell'amore e ha dato piena potestà a Cefa per la gestione degli affari ordinari, nell'attesa del suo ritorno.

Questa in estremissimissima sintesi l'intera bibbia.

Grazie a Werther apprendo che si tratta di una brutta scopiazzatura. Ma il testo bibblico in se mi appare alquanto speciale ho seguito un po nel vecchio forum il lavoro di Paolo Marra ( http://www.logonomics.it/ ) è mi sono convinto ancor di più che se non è un libro divino, allora è addirittura diabolico, e siccome il demonio opera in continuazione.... Dio ce ne scampi.

Per ciò che riguarda i creazionisti, bhe, non sono fanatici e non sono nemmeno tanto pochi, io, ripeto, sono evoluzionista. Anche se credo che la creazione sia stata la spinta iniziale dell'evoluzione.

Poi dai toni usati mi par tanto di essere la "gentil farfalletta" finita nelle grinfie della vispa Teresa.

buone cose gente.



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Werther ha scritto:

la struttura e la maggior parte dei temi biblici è di provenienza non certo ebrea/divina.

Citiamo alcuni esempi: la Genesi ha parallelo nell'Enuma Elish, l'epos di Marduk; il diluvio è già presente nella tavoletta XI del poema di Gilgamesh, che è poi l'antesignano di Sansone; il racconto di Caino e Abele ricalca la vicenda avestica di Manu e Yima, miscelata alla favola egiziana dei due fratelli ed al poema cananeo di Aqat e Daniel; Mosé dato alle acque è preceduto dalla storia akkadiana mitizzata di Sargon I il Grande (risalente addirittura al 3400 a. c.)....

David e Golia riecheggiano la storia egizia di Sinuhe, del II millennio; la creazione di Adamo è preceduta dall'epos sumera della Creazione di Adapa e le sequenze dei patriarchi dalle dinastie divine del Prisma di Weld-Blundell, entrambi risalenti a mille anni prima; buona parte delle leggi del Deuteronomio sono già riscontrate agli effetti nel Codice di Hammurabi, di Hatti, di Ebla e di Mari...

Parecchi Proverbi riecheggiano i detti del saggio egizio Amenope, ed in particolare il trentesimo si rifà all'epos sumerica di Etana, che è anche il modello secondario del Lucifero di Isaia, poi ripreso pure nel Bellerofonte greco; certuni Salmi sono assai simili dall'Inno ad Aton di Akhenaton ed al Ciclo di Baal; il Cantico dei Cantici riecheggia la Canzone di Tammuz ed Ishtar e la tavoletta X dell'onnipresente epos del re di Uruk; il Libro di Giobbe compendia il poemetto babilonese Ludlul Bel Nimeqi misto alla favola cananea di Keret...


fatta questa premessa il resto del racconto non ha alcun valore ,se non quello di una storiella per pastori,e creduloni.

se guardiamo alla storia
L’episodio riguardante Eva e la mela è tratto da una leggenda sumera che faceva dipendere l’origine dei mali dalla prima donna che, indotta da un serpente a disobbedire al dio creatore, convinse il suo compagno a mangiare il frutto dell’albero proibito. La favola sumera viene raccontata in un documento chiamato “Cilindro della Tentazione” che è conservato presso il British Museum di Londra. Questo documento, scritto nell’anno 2500, esisteva già venti secoli prima che venisse redatta la Bibbia.


La storia della creazione umana e ben diversa,so che a molti di voi scenderà un infarto ,però la bibbia è fatta di scopiazzature paurose bisogna prenderne atto.





Hai ragione
Un Popolo di pastori e creduloni, tra i quali ancora oggi vari premi nobel e scienziati di tutto rispetto credono a quel libro di favole che è la loro Storia.
Non c'è pericolo per l'infarto, il popolo ebraico ha subito ben altre delusioni e persecuzioni, per la sua Torah.


Ultima modifica di ariel il 21/02/2010, 22:45, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/02/2010, 23:37 
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ariel ha scritto:

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Werther ha scritto:

la struttura e la maggior parte dei temi biblici è di provenienza non certo ebrea/divina.

Citiamo alcuni esempi: la Genesi ha parallelo nell'Enuma Elish, l'epos di Marduk; il diluvio è già presente nella tavoletta XI del poema di Gilgamesh, che è poi l'antesignano di Sansone; il racconto di Caino e Abele ricalca la vicenda avestica di Manu e Yima, miscelata alla favola egiziana dei due fratelli ed al poema cananeo di Aqat e Daniel; Mosé dato alle acque è preceduto dalla storia akkadiana mitizzata di Sargon I il Grande (risalente addirittura al 3400 a. c.)....

David e Golia riecheggiano la storia egizia di Sinuhe, del II millennio; la creazione di Adamo è preceduta dall'epos sumera della Creazione di Adapa e le sequenze dei patriarchi dalle dinastie divine del Prisma di Weld-Blundell, entrambi risalenti a mille anni prima; buona parte delle leggi del Deuteronomio sono già riscontrate agli effetti nel Codice di Hammurabi, di Hatti, di Ebla e di Mari...

Parecchi Proverbi riecheggiano i detti del saggio egizio Amenope, ed in particolare il trentesimo si rifà all'epos sumerica di Etana, che è anche il modello secondario del Lucifero di Isaia, poi ripreso pure nel Bellerofonte greco; certuni Salmi sono assai simili dall'Inno ad Aton di Akhenaton ed al Ciclo di Baal; il Cantico dei Cantici riecheggia la Canzone di Tammuz ed Ishtar e la tavoletta X dell'onnipresente epos del re di Uruk; il Libro di Giobbe compendia il poemetto babilonese Ludlul Bel Nimeqi misto alla favola cananea di Keret...


fatta questa premessa il resto del racconto non ha alcun valore ,se non quello di una storiella per pastori,e creduloni.

se guardiamo alla storia
L’episodio riguardante Eva e la mela è tratto da una leggenda sumera che faceva dipendere l’origine dei mali dalla prima donna che, indotta da un serpente a disobbedire al dio creatore, convinse il suo compagno a mangiare il frutto dell’albero proibito. La favola sumera viene raccontata in un documento chiamato “Cilindro della Tentazione” che è conservato presso il British Museum di Londra. Questo documento, scritto nell’anno 2500, esisteva già venti secoli prima che venisse redatta la Bibbia.


La storia della creazione umana e ben diversa,so che a molti di voi scenderà un infarto ,però la bibbia è fatta di scopiazzature paurose bisogna prenderne atto.





Hai ragione
Un Popolo di pastori e creduloni, tra i quali ancora oggi vari premi nobel e scienziati di tutto rispetto credono a quel libro di favole che è la loro Storia.
Non c'è pericolo per l'infarto, il popolo ebraico ha subito ben altre delusioni e persecuzioni, per la sua Torah.

mi spiace ariel ,ma non è attacco agli ebrei come popolo,
ma ad un simbolismo religioso,che non corrisponde alla realtà dei fatti.

Ci sono popoli che crepano ancora oggi nel silenzio più assoluto ,e vengono perseguitati e cadono in mano a religioni come l'islamismo integralista.lo sono stati anche gli ebrei ma basta con il vittimismo.Siamo Uomini prima di essere cibo delle religioni .

Ma credo che questa cosa non la capirete mai .Notte Ariel.



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