Probabilmente a causa di questo disprezzo ad un certo punto si è verificato uno sprofondamento del contenuto esplicito dei miti della madre...eppure i simboli connessi ad essa hanno continuato a cavalcare la storia fino a radicarsi anche nella nostra cultura: l'uovo e della colomba associati al tema della rinascita sono i simboli della Madre... l'uovo in particolare si riconnette al tema cristiano come rappresentazione del "due volte nato".
"..come rappresentazione del "due volte nato".
Per me questo ha un significato esegetico estremamente importante!...A che cosa ti riferisci, in particolare?..
Il pulcino nasce due volte: quando viene deposto l'uovo e quando esso rompe il guscio per entrare nel mondo...In un' ottica cristiana indubbiamente il riferimento è alla morte e resurrezione, il Cristo si libera da guscio e conquista l'immortalità. La doppia nascita però è anche un rito iniziatico praticato in diverse culture in tutto il mondo... In india abbiamo la "diksa" un rituale attraverso cui il novizio rinasce al mondo degli dei immortali. Anche in questo caso per rappresentare la doppia nascita si ricorre spesso al simbolo dell'uovo. ad un certo punto del percorso di iniziazione, il diksita(novizio)viene isolato in una capanna, asperso con dell'acqua e messo sotto una coperta. dopo di che deve attendere immobile di essere immerso in in acqua e rinascere a una seconda vita... Nell'iniziazione massonica: "L'aspirante opera una riflessione nel senso etimologico della parola, un vero ripiegamento su se stesso. Il profano rappresenta la materia prima della Grande Opera alchemica: il gabinetto di riflessione corrisponde all'alambicco dell'alchimista, al suo Uovo filosofale (di origine orfico-pitagorica) ermeticamente sigillato; si trova nel sepolcro tenebroso nel quale volontariamente muore la sua esistenza passata per rinascere quindi rinnovato: il gabinetto di riflessione realizza qualche cosa di simile ad una sintesi della Creazione, della Genesi, essendo condizione primordiale per qualsiasi generazione, l'essenza totale di Luce." Nelle religioni misteriche e nei culti iniziatici l'uovo e la doppia nascita sono temi immancabili e di importanza cruciale tanto che in Grecia nel 600 il culto Orfico vietava il consumo di uova . Mitra è descritto a volte come un uomo risorto da una pietra (la 'petra genitrix), intorno alla quale è attorcigliato il serpente, di nuovo un riferimento esplicito all'uovo primordiale e ai culti pelasgici (la pietra ovale con il serpente attorcigliato è anche un simbolo religioso etrusco) ....si potrebbe andare avanti all'infinito, perchè il simbolo dell'uovo è un archetipo universale praticamente ovunque, ma forse basta così... Spero di essere stata sufficientemente chiara .
_________________ « Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)
« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata » (Margaret Mead)
non si tratterebbe di una costola , ma di uno dei lati dell' uomo, il corpo di Adam, infatti, era formato da una componente maschile e una femminile, che HASHEM ( D-O ) separò durante la creazione della donna. "
cit pag 54 da Commento al Bereshit , a cura di Avishay Namdar.
Ma il commento e interpretazione che ho trovato più interessante lo fa il grande studioso et esegeta Antoine Fabre d'Olivet
Nel suo " La lingua Ebraica restituita " ed Italiana in un solo volume ed Archè del 2002, a pag 426 si espime così :
..... il termine tsèla non può che essere composto da una radice e da un segno ( in questo caso si parla di - , usato per le forme costrutte ), o da due radici contratte .
la radice TL ( TSADI e LAMED ) esprime tutte le idee di ombra, di oggetto disteso verso l' alto e facente ombra come un baldacchino, una tenda, una copertura , un tetto etc.
Ma è ancora più preciso il Fabre a pg 288 dove analizza in specifico la radice TL : " TSE'LA caratterizza una cosa il cui effetto si proietta a distanza. Questa cosa, secondo il genio della lingua Ebraica, può essere, il rumore e l' ombra che attraversa l' aria e il vuoto, o lo stesso vuoto che nasconde e contiene l' oscurità.
Dai commenti del Midrash e del Fabre risulta evidente cheTSE'LA esprime l' idea di un lato nascosto dell' uomo, e la descrizione di OMBRA e LUCE mi fa pensare al simbolo del TAO.
Come il Midrash interpreta TSE'LA ne la parte nascosta e femminile dell' uomo.
E' un' individuazione di una potenza e di una bellezza che mi ha lasciato di stucco. ( o creta, a mo ' di adam ... ).
Di sicuro è molto distante dall' Esegesi Cattolica , alle cui trame il Prof Valla è sicuramente affiliato : una perfetta opera di debunking, si cambia il significato di un termine, ma indirizzandolo in una visione mirata e parziale.
Il pulcino nasce due volte: quando viene deposto l'uovo e quando esso rompe il guscio per entrare nel mondo...In un' ottica cristiana indubbiamente il riferimento è alla morte e resurrezione, il Cristo si libera da guscio e conquista l'immortalità. La doppia nascita però è anche un rito iniziatico praticato in diverse culture in tutto il mondo... In india abbiamo la "diksa" un rituale attraverso cui il novizio rinasce al mondo degli dei immortali. Anche in questo caso per rappresentare la doppia nascita si ricorre spesso al simbolo dell'uovo. ad un certo punto del percorso di iniziazione, il diksita(novizio)viene isolato in una capanna, asperso con dell'acqua e messo sotto una coperta. dopo di che deve attendere immobile di essere immerso in in acqua e rinascere a una seconda vita... Nell'iniziazione massonica: "L'aspirante opera una riflessione nel senso etimologico della parola, un vero ripiegamento su se stesso. Il profano rappresenta la materia prima della Grande Opera alchemica: il gabinetto di riflessione corrisponde all'alambicco dell'alchimista, al suo Uovo filosofale (di origine orfico-pitagorica) ermeticamente sigillato; si trova nel sepolcro tenebroso nel quale volontariamente muore la sua esistenza passata per rinascere quindi rinnovato: il gabinetto di riflessione realizza qualche cosa di simile ad una sintesi della Creazione, della Genesi, essendo condizione primordiale per qualsiasi generazione, l'essenza totale di Luce." Nelle religioni misteriche e nei culti iniziatici l'uovo e la doppia nascita sono temi immancabili e di importanza cruciale tanto che in Grecia nel 600 il culto Orfico vietava il consumo di uova . Mitra è descritto a volte come un uomo risorto da una pietra (la 'petra genitrix), intorno alla quale è attorcigliato il serpente, di nuovo un riferimento esplicito all'uovo primordiale e ai culti pelasgici (la pietra ovale con il serpente attorcigliato è anche un simbolo religioso etrusco) ....si potrebbe andare avanti all'infinito, perchè il simbolo dell'uovo è un archetipo universale praticamente ovunque, ma forse basta così... Spero di essere stata sufficientemente chiara .
Sì, sei stata molto chiara. Tuttavia il mio riferimento, vale a dire quello della 'doppia' nascita, era diverso....
non si tratterebbe di una costola , ma di uno dei lati dell' uomo, il corpo di Adam, infatti, era formato da una componente maschile e una femminile, che HASHEM ( D-O ) separò durante la creazione della donna. "
cit pag 54 da Commento al Bereshit , a cura di Avishay Namdar.
Ma il commento e interpretazione che ho trovato più interessante lo fa il grande studioso et esegeta Antoine Fabre d'Olivet
Nel suo " La lingua Ebraica restituita " ed Italiana in un solo volume ed Archè del 2002, a pag 426 si espime così :
..... il termine tsèla non può che essere composto da una radice e da un segno ( in questo caso si parla di - , usato per le forme costrutte ), o da due radici contratte .
la radice TL ( TSADI e LAMED ) esprime tutte le idee di ombra, di oggetto disteso verso l' alto e facente ombra come un baldacchino, una tenda, una copertura , un tetto etc.
Ma è ancora più preciso il Fabre a pg 288 dove analizza in specifico la radice TL : " TSE'LA caratterizza una cosa il cui effetto si proietta a distanza. Questa cosa, secondo il genio della lingua Ebraica, può essere, il rumore e l' ombra che attraversa l' aria e il vuoto, o lo stesso vuoto che nasconde e contiene l' oscurità.
Dai commenti del Midrash e del Fabre risulta evidente cheTSE'LA esprime l' idea di un lato nascosto dell' uomo, e la descrizione di OMBRA e LUCE mi fa pensare al simbolo del TAO.
Come il Midrash interpreta TSE'LA ne la parte nascosta e femminile dell' uomo.
E' un' individuazione di una potenza e di una bellezza che mi ha lasciato di stucco. ( o creta, a mo ' di adam ... ).
Di sicuro è molto distante dall' Esegesi Cattolica , alle cui trame il Prof Valla è sicuramente affiliato : una perfetta opera di debunking, si cambia il significato di un termine, ma indirizzandolo in una visione mirata e parziale.
Non conosco bene il Movimento Evangelico, ma spesso ho notato che sono ancora più ortodossi degli stessi Cattolici.
Ribadisco la mia analisi filologica.
zio ot [img]/Public/data/Barionu/200842184257_bevo.gif[/img]
Vorrei fare una ulteriore precisazione e anche una rettifica a quanto da me scritto precedentemente.
Nella nomenclatura dell'anatomia moderna (quindi usata in ambiente medico), TZELA vuol dire costola. In TERMINOLOGIA STRATTAMENTE BIBLICA, TSELA NON E' MAI USATO NEL SENSO DI COSTOLA. Questo significato di costola compare in Ebraico molto tempo dopo la stesura del Tanach TSELA vuol dire: UNA PARTE DI UN TUTTO, COMPLEMENTARE AL RESTO. (avevo scritto precedentemente "una metà", ma non necessariamente è così, questa è la rettifica). E' un termine con un significato , per così dire "architettonico". Ad esempio "TZELA HA MISCHAN" erano le tende del sancta sanctorum (kodesh hakodashim). Come pure, due porte su di un pianerottolo, sono tzela, in quanto adiacenti e facenti parte di un tutt'uno architettonico. Il termine tzela, nel senso di costola, appare in letteratura ebraica per la prima volta nel TARGUN PSEUDO-IONATHAN che, come datazione della redazione dovrebbe essere, secondo i più, intorno al secondo secolo dell'era volgare, dve si parla di "tredicesima costola" (espressione di difficile interpretazione). Quindi tsela vuol dire ANCHE COSTOLA, ma questo significato è piuttosto tardivo rispetto alla redazione del Tanach e comunque mai usato in tal senso in esso. Tsela, (plurale tzelot) diventa quindi "costola" in quanto le costole, adiacenti fra di loro, fanno parte di un tutt'uno archirettonico, che è la gabbia toracica. Si può pensare che sia stata presa "una parte", complementare ad un'altra, il cromosoma X su cui viene costruita (architettonicamente) la donna. E' interessante notare che nel Tanach a questo punto viene usato il verbo "BANA' " che vuol dire "costruire" (ma che è usato solo e sempre riferito a Dio). ("Bonè" è il costruttore") Chavà (Eva) fu "costruita" "Banà", adoperando una "TZELA", una parte di Adam, complementare a lui.
Ultima modifica di ariel il 13/12/2009, 07:41, modificato 1 volta in totale.
Messaggi: 208 Iscritto il: 11/01/2009, 19:58 Località: Brusciano NA
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Inviato: 16/12/2009, 12:27
“L’ebraico, come lo si capisce oggi, è una lingua flessionale detta semitica. Siamo certi che la lingua di cui si servì Mosè era anche flessionale e semitica?”
_________________ http://blog.libero.it/LaTorretta "IL NEMICO NON ESISTE. Il nemico e' inventato dal potere per conservare se stesso..." (Giuliana Conforto)
“L’ebraico, come lo si capisce oggi, è una lingua flessionale detta semitica. Siamo certi che la lingua di cui si servì Mosè era anche flessionale e semitica?”
Messaggi: 209 Iscritto il: 26/08/2009, 01:26 Località: kiriat arba
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Inviato: 16/12/2009, 20:34
L' assetto cromosomico del maschio è XY, Quello della femmina è XX. Quando un soggetto maschio e una femmina si incontrano, ognuno dei due darà al figlio uno e uno solo dei due cromosomi, X o Y. Il maschio potrà dare una X o una Y, La femmina potrà dare solo una X, in maniera del tutto casuale. Quando i due singoli cromosomi di provenienza paterna e materna si incontreranno, si avrà un figlio maschio se la combinazione finale casuale sarà XY, sarà invece una femmina se la combinazione sarà XX. Si potrebbe quindi ipotizzare (è solo un'ipotesi suggestiva) che all'atto della creazione della Donna, sia stata presa una "Tzela", cioè una parte complementare di un tutt'uno (cioè un cromosoma X), sulla quale si è poi edificato il resto.
Certi spostamenti cromosomici cosi come lei se li immagina producono solo mostri ! Lasci perdere la genetica,sig Ariel e’ una cosa troppo difficile per lei ed anche per me . La storiella della creazione della donna dalla costola di un uomo non pote’ che essere raccontata e scritta da uomini rozzi e primitivi che avevano una bassissima considerazione della donna ,che come sottoprodotto maschile venne nei secoli relegata a ruoli subalterni a quelli dell’uomo e considerata alla stregua di semplice “ cosa”. Il voler assurdamente trovare ,alla luce delle conoscenze scientifiche attuali ,una relazione tra corbellerie come quella della “costa” e i nostri cromosomi sessuali lo trovo disonesto e pericoloso.
Messaggi: 209 Iscritto il: 26/08/2009, 01:26 Località: kiriat arba
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Inviato: 19/12/2009, 00:24
Caro sig Leviatan, premesso che quella era solo una considerazione ipotetica che valla ha espresso e che altre persone che godono del mio rispetto e della mia stima hanno enunciato e non aveva nessuna pretesa, le faccio osservare che la storiella della costa è solo frutto di una pessima traduzione dall'ebraico del termine "tzela" che, come abbondantemente spiegato, solo molto tardivamente (e cioè dalla tesimonianza del targum pseudo-ionathan, (II secolo circa), assume il significato di costa. Il suo significato vero ed antico è "parte complementare di un intero". Quanto a lasciar perderre la genetica, non sono un genetista, ma ho una modesta laurea in medicina e qualche esame di biologia e di genetica l'ho fatto, quindi non sono del tutto a digiuno. Tra l'altro è lei che mi ha chiesto di essere più esplicito e quindi ho riassuno brevemente il concetto. Se per le la materia è difficile , per me lo è un po' meno, quindi mi risparmi i suoi consigli su che cosa devo lasciar perdere o no. Quanto agli uomini rozzi di quell'epoca non sono così sicuro come lei e non esprimo giudizi di merito su epoche di cui non si sa nulla, tantomeno sulle conoscenze scientifiche di eventuali civiltà prediluviane. Qui non si trova e non si cerca di trovare nessuna spiegazione scientifica alla luce di nulla. I forum sono fatti per parlare e per discutere. Non vedo il pericolo. Il disonesto lo riservi a qualcun altro, non di certo a me che non impongo nessuna teoria ma esprimo liberamente e educatamente il mio pensiero, parlando solo di argomenti nei quali ho un minimo di competenza, quali la medicina (di cui la genetica fa parte) e la lingua ebraica. Il discorso non era affatto teologico (della teologia non me ne frega nulla), ma solo basato sull'analisi di una parola ebraica che dal cristianesimo in poi ci si ostina ignorantemente a voler tradurre con costa. Poi, basandosi sul significato reale ci si può sbizzarrire ad interpretare. O è disdicevole o proibito?
PS:lo sa che in ebraico "liviatan" vuol dire balena? o pensa che sia veramente il mosto mitologico? NB: ho scritto ripetutamente "costa" e non "costola" perché da studente, alle lezioni di anatomia il Prof rideva di coloro che tra noi dicevano "costola", in quanto non terminologia anatomica ma da macelleria sotto casa (vedi: costola del maiale)
Ultima modifica di ariel il 19/12/2009, 00:31, modificato 1 volta in totale.
Qull’esamino di biologia tutt’al piu’ consenti' di capire le leggi di Mendel ,e acquisire informazioni sui gruppi sanguigni ma non certamente capire la genetica. Se poi lei ritiene che quell’esamino e’ sufficiente quanto meno a stabilire una lieve superiorita’ conoscitiva dell’argomento in questione ,sappia che certe infarinature producono solo degli ottimo fritti,e pessime figure. Relativamente alla costa,o costola come dir si voglia ,le consiglio di controllare sui migliori dizionari della lingua italiana,non che, su tutti i piu’ accreditati libri di Anatomia Umana poi telefoni al suo prof d’Universita. Leviatan significa balena?benissimo,si tratta di un animale meraviglioso che certo non pote’ entrare nell’arca del povero mai esistito Noe’. Relativamente alla scelta cone nick dipese semplicemente dal fatto che la sera in cui mi scrissi al forum,trasmettevano quell’orribile film di G.Pan Cosmatos del 1989 dal titolo:Leviathan Relativamente agli uomini rozzi di cui sopra, mi dispiace doverlo dire, produssero il peggior libro che la storia della letteratura religiosa e non, abbia mai conosciuto ; e che tanti danni e sventure causo' e continua a causare agli altri e a loro stessi. Un saluto
Ultima modifica di leviatan il 19/12/2009, 15:45, modificato 1 volta in totale.
Messaggi: 598 Iscritto il: 11/12/2008, 18:28 Località: Milano
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Inviato: 19/12/2009, 17:30
Evenu shalom aleichem
non è schernendosi e batibeccando che si porta avanti un dialogo sereno e sincero.
Ho letto con interesse l'argomento anche se non sono un genetista, ne un medico ne tanto meno un infermiere (ho qualifica di soccorritore però)
Perciò dal mio piccolo devo dare conto al dott. Ariel che ci diletta dalla sua presenza lo ringrazio per i contributi che da in materia di ebraismo (lingua) e non posso non ricordare Paolo Marra e il suo lavoro alla ricerca di una traduzione "alternativa" del testo biblico.
L'errore di traduzione, l'errore, quando si parla di traduzione, è sempre in agguato, tutti sappiamo che la frase "Quanti anni hai?" si traduce in inglese in "How old are you?", ora è sotto gli occhi di tutti che la frase "How old are you?" se tradotta parola per parola ci porta a "Quanto vecchio sei tu?" ed è curioso notare che "anni" è "years", "età" è "age" e che un bambino di 4 anni non è esattamente "old", "vecchio" in italiano.
Precisando che nell'esempio non ci sono errori.... ne consegue che per tradurre un testo da una lingua ad un'altra occorre padroneggiarle entrambe se poi la traduzione dalla lingua "A" alla lingua "B" passa per una lingua "C" allora cosa succede?
Faccio notare che la Bibbia è stata scritta in ebraico, aramaico e greco.
Ora, bontà mia, non parlo nessuna di queste lingue ed è naturale che mi appoggi a qualcuno che può aver tradotto il testo.... la mia SPERANZA. per CARITA', è che la traduzione sia degna di FEDE.
Laddove il lavoro sia stato mediocre, allora che -Kami- ci assista
Ho voluto usare un termine giapponese, proprio per permettere a tutti di approfondire il discorso della corretta traduzione, laddove io volevo dire "Dio" bhè cercate su wikipedia la voce kami.
Al di la di questo, sono rimasto anch'io ad aspettare un segno di risposta del prof. Valla a Barionu che noto sempre più con piacere che qualcosina di lingua ebraica la conosce, ben venga.
Per leviatan, bhè penso che la balena non abbia avuto propriamente necessità di entrare nell'Arca di Noè, il diluvio era fatto d'acqua e la balena, bontà sua nuota. Il discorso si fa più delicato quanto alla percezione dell'esistenza o meno dell'Arca di Noè, tant'è che se lo ritieni opportuno, puoi aprire benissimo un'altra discussione in merito.
Siccome per me è alquanto difficoltoso raggiungere la regione dell'Ararat, dove tradizionalmente si dice sia giunta l'Arca, non tanto per le difficoltà fisiche, ma quanto per quelle politiche ed economiche, non posso far altro che aspettare e "sperare", visto che il mito del diluvio è pressocché mondiale, perchè non ammettere una possibilità dell'esistenza dell'Arca?
Forse perchè lei, nella migliore delle ipotesi la reputa una "favola"?
Bhè se è una favola ci lasci almeno sognare.
Buone cose
_________________ fgb
noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio Lettera ai Romani, 8,28
Messaggi: 598 Iscritto il: 11/12/2008, 18:28 Località: Milano
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Inviato: 19/12/2009, 17:57
Cita:
peppe ha scritto:
“L’ebraico, come lo si capisce oggi, è una lingua flessionale detta semitica. Siamo certi che la lingua di cui si servì Mosè era anche flessionale e semitica?”
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