Cita:
Sig. operanuova scrive:
Ora chiedo al mio
amicissimo Giovanni Dalla Teva, di elencarci la presunta sacra famiglia
Asmonea.
L’uomo che i cristiani identifica con Gesù il Nazareno il Cristo figlio di Dio, era certamente Giovanni di Gamala il Galileo, figlio di Giuda il Galileo che sarà crocifisso nell’anno 36 d. c. dai romani. Lo spostarsi in ambienti sempre diversi, senza una fissa dimora è la caratteristica tipica del guerrigliero e del sedizioso, motivo per cui successivamente verrà crocifisso.
La sua non era una predicazione rivolta alla pace, come descritta in seguito sotto l’influenza di Paolo di Tarso o chi per lui, ma bensì alla ribellione, cercando di coinvolgere il popolo, aiutato dagli apostoli che corrispondevano ai suoi più stretti collaboratori, cioè i suoi fratelli; esattamente, il ripetersi dell’epopea di Mattatia e dei suoi figli nel 170 circa a. c..
Tra i suoi prodigi figurava quello raccontato dal vangelo di Mc 5,1 dove viene espresso in maniera chiara che la squadra dei discepoli del Cristo era in realtà la banda dei Boanerghes figli del tuono (nel libro del Sig. Giancarlo Tranfo - La croce di spine - chinaski edizioni, si legge a pag. 190, che la giusta traduzione di questa parola potrebbe essere “figli della vendetta") In tale racconto viene espresso, oltre l'odio che i rivoluzionari portavano contro i romani invasori, anche quello che era il loro programma di liberazione della Palestina.
Sia i cinque figli di Mattatia, sia i cinque figli di Giuda il Galileo, tutti subirono una morte violenta.Giovanni di Gamala aveva tutti i requisiti fin dalla nascita per rivendicare il trono di Israele e sicuramente ci sarebbe riuscito a riconquistarlo se non ci fossero stati i Romani con le loro legioni ad opporsi. In un secolo di storia, la situazione politica si era capovolta. I Romani avevano nel frattempo tolto i loro favori agli Asmonei e dati agli Erodi.
I figli di Giuda il Galileo furono:Giovanni il Galileo, il futuro Gesù Cristo figlio di Dio dei Cristiani crocifisso nel 36 circa " riportato dai Vangeli"
Giuda, Decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99"
Giacomo, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102
Simone, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102"
Giuseppe, fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17".
Chi scrisse il primo vangelo chiamato di Marco ispirandosi al Gesù Cristo fantasioso di Saulo, il Sal Paolo successivo, lo identificò col l'epopea storica dei Galilei infatti così scrive:
Non è costui il falegname,il figlio di Maria,
il fratello di Giacomo,di Giuseppe, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi? (Marco 6,3)
Matteo che copia tale e quale marco scrive:
Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli
Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)
Ebbene solo due evangelisti riportano i nomi dei fratelli di Gesù:
perchè non conoscevano le opere di Giuseppe Flavio.Chi scrisse il vangelo di Luca invece conosceva bene gli scritti di Giuseppe Flavio e si limitò solo a riportare che aveva dei fratelli per non contraddire gli evangelisti precedenti.
Solo con i nomi dei fratelli di Gesù che compaino in Marco e Matteo, confrontandoli con gli scritti di Giuseppe Flavio, si riesce ad identificare i veri protagonisti storici dei vangeli, cioè i figli di Giuda il Galileo.
Questo Marco e Matteo non lo potevano sapere o prevedere.
Successivamente chi scrisse gli atti degli apostoli 5,34, cercò di coinvolgere Gamaliele, un fariseo, un dottore della legge, stimato da tutto il popolo a testimoniare che la famiglia di Giuda il Galileo e i suoi figli non avevano nulla a che fare con il pacifico e mite Gesù Nazareno, ma non ci riuscì, nonostante abbia falsificato sull'ordine cronologico della loro esistenza. Mentre l'ultimo evangelista Giovanni, cercò di raddrizzare la barca come poteva, cercando di confondere i fratelli con i discepoli."Dopo questo fatto, discese a Cafarno insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni "(Gv. 2,12).
" i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va' nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai" (Gv. 7,3).
" Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui' (Gv. 7, 5)
"Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto." (Gv. 7,10)
" Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: lo salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro»." (Gv. 20,17)
Ma anche al di fuori dei Vangeli non mancano chiari riferimenti ai fratelli:
"Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui (At. 1, 14)
Davanti a tante affermazioni canoniche la Chiesa per sostenere la verginità della madonna sostiene che in aramaico veniva adoperato lo stesso termine per indicare i fratelli ed i cugini stretti e quindi tutti i summenzionati personaggi non sarebbero altro che cugini di Gesù.
Sennonché, i Vangeli, all'origine, sono stati scritti in greco e in tale lingua "fratello" non significa altro che... "fratello"!
La Chiesa vuole imporre in modo morboso la verginità della Madonna attraverso dogmi perché venga cancellata la memoria storica dei fratelli di Gesù e quindi il pericoloso legame, la sovrapposizione, tra il Cristo e la setta essena-zelota rivoltosa dei Galilei di Gamala.Un caro saluto