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Giovanni dalla Teva ha scritto: Cita:
Sig. Veritas scrive:
Giovanni di Gamala fu effettivamente nipote di Ezechia di Gamala ed ereditò dal padre, Giuda il Galileo, il presunto diritto di pretendere al trono di Israele, dal momento che gli Asmonei, da cui discendeva Ezechia, furono gli ultimi legittimi re di Israele, prima che Erode il Grande usurpasse loro il trono, grazie all'aiuto determinante dei romani, a cui Erode si era venduto anima e corpo.
Prima di tutto la vorrei ringraziare della sua risposta, e nel confermare che nonostante le mie convinzioni, sono interessato alle opinioni e contributi altrui, per individuare al meglio questa grande falsificazione.
Ma secondo Lei, perchè hanno fatto terra bruciata intorno a questo personaggio cioè Giovanni, e non altrettanto con suo padre o i suoi fratelli? Per il semplice motivo che Giovanni di Gamala venne 'elevato' al rango di 'Moshah' (o meglio 'Moshyah', vale a dire unto di Dio) dei giudeo-cristiani, il cui culto, squisitamente FILOGIUDAICO, venne fondato in Antiochia tra gli anni 85-90. Dal momento che il catto-cristianesimo, fondato a Roma tra il 140-150, nacque sulla falsariga del giudeo-cristianesimo di Antiochia, con la sostanziale differenza che per Moshyah, inteso in senso 'universale' (quindi non più circoscritto all'area giudaico-palestinese), venne utilizzata la figura di Gesù di Nazareth, mago, maestro gnostico riformatore e fondatore di 'culti' (v. le numerose sètte gnostiche) oltre a varie altre cose, fu giocoforza per i falsari fondatori 'sopprimere' la figura di Giovanni di Gamala, al fine di sostituire ad essa quella di Gesù di Nazareth, anche per sfruttare la circostanza della crocifissione, evento che riguardò ESCLUSIVAMENTE Giovanni di Gamala, visto che Gesù finì lapidato dai giudei intorno al 72.
Grazie alle cronache patristiche, sappiamo che il mondo gnostico-gesuano si oppose strenuamente alla crocifissione (ovviamente 'letteraria') di Gesù di Nazareth, la quale rappresentò uno dei più grandi inganni messi a segno dai falsari 'fondatori', i quali, per giustificare l'avversione dei gesuani, si inventarono (pazzesco!) che costoro 'negavano' la crocifissione di Gesù in quanto si vergognavano che la loro figura carismatica di riferimento avesse patito una simile morte, vale a dire la crocifissione, ritenuta infamante. Ancora oggi gli apologeti falsari del cattolicesimo 'rampante', ci devono spiegare per quale motivo gli gnostici gesuani si sarebbero dovuti vergognare della crocifissione di Gesù mentre loro, i catto-cristiani, ne sarebbero andati fieri!!...Assolutamente allucinante!!...
Se la storia della crocifissione e della successiva resurrezione fosse stata vera, perchè rigettarla, dal momento che ciò avrebbe contribuito a dare lustro e spessore alla loro figura carismatica?... In realtà gli gnostici gesuani SAPEVANO che Gesù era stato 'sepolto' e che dopo tre giorni 'risorse', ma sapevano anche che ciò fu un trucco, utilizzato da Gesù per colpire la fantasia dei suoi seguaci ed ammiratori e, attraverso i loro 'reports', guadagnare fama e prestigio presso la popolazione romana, dal momento che tale esibizione da 'baraccone' avvenne proprio a Roma, e NON a Gerusalemme!!
Per quanto possa sembrare apparentemente assurdo ed incomprensibile, tuttavia fu proprio presso la popolazione romana che tale aspetto, quello della sepoltura e della 'resurrezione', poteva avere un valore pratico per Gesù. Infatti, un tale evento poteva far presa solo sulla mentalità pagana, ricca di miti relativi ad eroi morti, sia umani che divini, e poi 'resuscitati', mentre in Palestina tutto ciò avrebbe solo sollevato proteste indignate da parte del mondo giudaico-ortodosso, già mal disposto verso la componente nazarena-nasurea della società ebraica del tempo. Queste riflessioni sarebbero dovute essere patrimonio degli esegeti laici, tuttavia così non è stato, almeno sino ad oggi...
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Negli argomenti relativi ai Mandei ho trovato Gesù, però mai di Nazareth.
Ho trovato Gesù descritto come traditore e temuto dai Mandei esattamente come la descrizione di Giuseppe Flavio in La guerra giudaica" VII -8-252 e seguenti.
Raramente i sacerdoti, quando officiano la messa o qualunque altra funzione religiosa, parlano di Gesù di Nazareth, ma semplicemente di Gesù. Non credo che vi siano dubbi in merito a quale Gesù ci si riferisca. La letteratura mandaica è dominata dalle figure di Giovanni il Battista e della Maddalena (Miryai in tale contesto): penso che non ci dovrebbero essere dubbi circa il fatto che si tratti proprio di Gesù di Nazareth....
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"263 Eppure Giovanni fece sì che anche costoro sembrassero più moderati di lui; egli infatti non soltanto eliminò chiunque dava giusti e utili consigli, trattando costoro come i suoi più accaniti nemici fra tutti i cittadini, ma riempì la patria di un'infinità di pubblici mali, quali inevitabilmente doveva infliggere agli uomini chi già aveva osato dì commettere empietà verso il dio."
Continuare a confondere la figura di Giovanni di Gischala con quella di Giovanni di Gamala è un grave errore di percorso, dal momento che Giovanni di Gamala venne giustiziato, mediante crocifissione, negli anni 30, mentre Giovanni di Gischala partecipò alla prima guerra giudaica (anni 66-70)
E' tuttavia VERO (o comunque altamente probabile) che uno dei personaggi citati da Giuseppe Flavio, nel contesto della sua Guerra Giudaica, sicuramente venne trasformato dai falsari manipolatori in un ALIAS PER GESU' di NAZARETH!... Il compito dello storico-esegeta è proprio quello di cercare di capire quale potrebbe essere stato questo personaggio.
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Sig. Veritas scrive:
......Tuttavia, quando Giovanni venne arrestato e poi giustiziato (anni 30)...
Ma nel 36 d.c. chi venne allora crocifisso, se lei sostiene che Gesù era ancora in vita
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Sig. Veritas scrive:
Solo verso gli ultimi anni della sua vita (68-70), Gesù si lasciò coinvolgere nella lotta armata contro i romani: probabilmente sotto l'influenza dello stesso Giuseppe Flavio, il quale, all'epoca, svolgeva un ruolo importante nelle azioni belliche contro i romani, in occasione della prima guerra giudaica (66-70)
Un caro saluto
Gesù non venne MAI crocifisso!.. Se non si prende atto di questa ASSOLUTA VERITA', di cui esistono numerose evidenze ed indizi, allora non si verrà MAI a capo del 'puzzle'!
Nel 36 (o attorno a tale data) venne crocifisso GIOVANNI di GAMALA(*), arrestato, probabilmente, dai legionari di Vitellio a seguito di gravissimi tumulti scoppiati in Giudea, con tentativi di sollevazione, a causa dello sciagurato quanto criminale comportamento di Ponzio Pilato, il quale, come ci narra Giuseppe Flavio, odiava visceralmente i giudei (probabilmente anche per il fatto che egli, provenendo dall'Ordine Equestre, e quindi dai ranghi della nobiltà senatoria, condivideva la visione antigiudaica ed antisemita dell'apparato senatoriale del tempo).
La ricostruzione storica secondo la tesi esposta, riguardo al coinvolgimento di Gesù nella Guerra Giudaica, è fatta grazie alla comparazione di quanto espresso da Giuseppe Flavio nella sua autobiografia, di quanto sostenuto dal pagano Hièrocles, e quotato dal dottore della chiesa Lattanzio, e di quanto emerge dagli stessi vangeli cattolici.
In particolare, Giuseppe ci parla di un 'certo' Gesù il 'Capitano' e di un certo Gesù il Galileo (all'atto pratico degli alias per lo stesso Gesù di Nazareth) i quali erano entrambi capi di diverse centinaia di uomini armati. Per Hierocles si trattò di circa 900 'banditi' armati, al comando di Gesù di Nazareth (quest'ultimo dettaglio Lattanzio, che quota Hierocles, non lo specifica; tuttavia dal contesto si intuisce facilmente che si sta parlando di Gesù di Nazareth). Giuseppe Flavio parla invece di 850 banditi armati guidati da Gesù il capitano e di circa 600 giovani galilei che, al comando di Gesù il 'Galileo', si erano insediati in Gerusalemme, a disposizione del comitato 'rivoluzionario' della città.
Ebbene, questi 'due' personaggi, Gesù il Capitano e Gesù il Galileo, scompaiono totalmente nella narrativa riguardante la prima Guerra Giudaica....Come è possibile??... E' sin troppo evidente che tutto ciò procurava ESTREMO imbarazzo ai falsari che, per costruire il loro culto catto-cristiano, stravolsero profondamente i caratteri storici e le REALI vicende di cui furono protagonisti!....
Saluti
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Nota:
(*) - dal momento, però, che prima (forse alcuni anni prima) che si verificasse l'episodio in cui rimase coinvolto Giovanni di Gamala, Gesù, a sua volta, rimase coinvolto in tumulti scoppiati in Gerusalemme, mentre egli esercitava la funzione di guaritore esseno e di predicatore nazareno-nasureo. Durante tali tumulti, un uomo venne ucciso (sicuramente da un 'sicario'): forse si trattò di un giudeo collaborazionista dei romani. I soldati di Ponzio Pilato arrestarono tutti i presenti al 'fattaccio', e tra questi l'ignaro Gesù di Nazareth (Gesù 'bar Abba'). Sarà stato per l'intervento di Erode Antipa in favore di Gesù di Nazareth (persona allora mite e 'profetica', conosciuta da tutta Gerusalemme), sarà stato che nel frattempo il vero reponsabile dell'omicidio (Simone di Cyrene?) confessò, sotto tortura, la sua colpa, fatto è che ad un certo punto Pilato fece liberare Gesù 'bar Abba' (attributo dovuto al fatto che egli apparteneva ad una setta che, sin dai tempi più remoti dell'ebraismo, si autodefiniva 'dei benè Abba', cioè 'figli del Padre', senza alcun riferimento alla figura divina, ma semplicemente ad uno degli antichi patriarchi). La liberazione di Gesù (di Nazareth) da parte di Pilato, è riecheggiata anche nella versione slava della Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio: versione che alcuni grecisti 'ridens' hanno tentato di destituire di significato!... Ultima evidenza per tutto ciò, è costituita dal fatto che presso le antiche chiese cristiane (primo e secondo secolo), la figura di Pilato era praticamente venerata, in quanto vista alla stregua di quella di un santo!...Cosa assolutamente assurda se il racconto evangelico, in merito a questo pendaglio da forca, come ce lo dipinge Giuseppe Flavio, fosse stato genuino!!...
Veritas
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