Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 6 messaggi ] 
Autore Messaggio

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio: La fede sostenibile.
MessaggioInviato: 05/06/2009, 14:13 
Cita:
giallop ha scritto:

Comunque se il Nuovo testamento è così diverso storicamente rispetto a quello che c'è scritto, non oso immaginare l'Antico Testamento...[8]



Cita:
oro ha scritto:

...Ci sono molte verità nelle sacre scritture di ogni religione ma è necessario osservarle in termini esoterici e non solo essoterici, tra l'altro sono verità mal proposte.



Forse tu ci vedrai delle "profonde" verità nelle sacre scritture. Tuttavia, procedendo con buonsenso e spirito raziocinante, non si tarda a scoprire che dietro il presunto "messaggio" divino, dietro le 'verità' di questa o quella religione, ci sono solo volgarissimi inganni, menzogne e mistificazioni!

Dal momento che quasi tutta la storia antica ci è stata tramandata attraverso il veicolo religioso, sia per quanto riguarda il mondo occidentale, sia per quanto riguarda l'ebraismo, gli autori di tali inganni hanno potuto anche distorcere la storia, falsificandola e mistificandola secondo le loro esigenze. Questo è lo sconcertante quadro che è emerso dalle mie ricerche.

Dietro le religioni che oggi vanno per la maggiore, non c'è più verità di quanta ce ne sia dietro le esternazioni di sciamani o stregoni delle tribù africane, dal momento che all'origine del fenomeno c'è sempre il fattore uomo!

Credere in Dio, e SOLO in Dio, non è nè sciocco nè irrazionale. Chi crede in Dio, e solo in Dio, si pone sullo stesso piano dell'ateo, condividendone a pieno titolo la dignità razionale, dal momento che nè l'uno nè l'altro può dimostrare credibilmente la validità razionale di ciò in cui crede. Da qui la mia scelta agnostica.

Le religioni NON sono emanazioni di Dio, come cercano di far credere certe "volpi", a chi volpe non è. Le religioni sono volgarissime invenzioni umane, e dell'uomo riflettono, spesso in modo estremamente cruento, tutti i vizi e le aberrazioni morali, tipiche dell'uomo stesso. Prova ne sono gli agghiaccianti crimini commessi nel passato da esponenti religiosi di tutte le risme, i quali, sfruttando l'arma del plagio mentale, hanno indotto i loro seguaci a compiere gli stessi crimini: il tutto nel NOME DI DIO!..

Credere nelle religioni non è solo irrazionale, ma anche controproducente, dal momento che esse NON avvicinano al trascendente, ma ne allontanano, per i motivi appena esposti.

Pensare che Dio, o comunque vogliamo chiamare l'eventuale trascendente, possa aver bisogno di "intermediari" per indurre gli uomini a credere in lui, non è semplicemente sciocco, ma decisamente folle!



Saluti


Veritas
.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1166
Iscritto il: 04/12/2008, 15:40
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/06/2009, 14:44 
Si, mi trovi d'accordo praticamente in tutto tranne poche cose.
Anche io come te mi ritrovo nella sponda dell'agnosticismo, ma con una piccola riserva: sono sicuro che ogni religione esistente sia solo frutto dell'uomo.

Ogni religione deriva da quella precedente, in un ciclo infinito di riciclaggio e modifica più o meno marcato. Difatti è possibile tracciare una linea abbastanza accurata delle evoluzioni delle varie religioni. Si è passati dalla religione della terra e della dea madre, ad una religione tribale più complessa fino alle religioni dette "pagane", che credevano in più divinità molto spesso umane ancor più degli umani. Da qui piano piano si è passati ad un'evoluzione sempre maggiore, fino ad arrivare alle grandi religioni monoteistiche di oggi. Ma le religoni odierne non sarebbero mai esistite senza quelle precedenti.

Non c'è nessuna verità dietro, e nemmeno inganno. Le religioni non sono ne negative ne positive, anche se possono essere utilizzate come potentissimo strumento di controllo (quando esiste una casta religiosa state certi che la religione diviene controllo, sempre). Le religioni sono lo specchio della cultura e delle credenze di un popolo.

La fede, in realtà, è quella ad essere realmente negativa. Poichè la fede distrugge ogni senso critico e rende il credente niente meno che una spugna imbevuta di dogmi da controllare. Se le religioni venissero conservate solo come fattore culturale, e tutti noi si dipendesse dal dubbio metodologico, forse qualche cosa inizierebbe a cambiare, in meglio. Non ci sarebbe più controllo mediatico da parte di istituzioni forti come la chiesa, poichè nessuno sarebbe più disposto a credere alle loro favole.


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 300
Iscritto il: 19/04/2009, 12:57
Località: Parma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/06/2009, 21:06 
Cita:
oro ha scritto:

...Ci sono molte verità nelle sacre scritture di ogni religione ma è necessario osservarle in termini esoterici e non solo essoterici, tra l'altro sono verità mal proposte.


Veritas a scritto:
Forse tu ci vedrai delle "profonde" verità nelle sacre scritture. Tuttavia, procedendo con buonsenso e spirito raziocinante, non si tarda a scoprire che dietro il presunto "messaggio" divino, dietro le 'verità' di questa o quella religione, ci sono solo volgarissimi inganni, menzogne e mistificazioni!


Secondo me le parole scritte nella Bibbia derivano in gran parte dal buon senso delle persone che le hanno scritte, vedi i 10 comandamenti (regole da far rispettare per il bene della comunità). Di questi dieci comandamenti Gesù ne ha scelto uno in particolare (1° comandamento "amore per Dio e per il prossimo") mettendolo al primo posto perchè ha capito che da questo, derivano tutti gli altri comandamenti.

Leggendo qualcosa sulla storicità dell'Antico Testamento, ho scoperto che il concetto di Dio unico è subentrato con Mosè, prima di lui il popolo d' Israele era politeista.
Lo stesso Mosè era politeista, solamente considerava Jhwe come il più "forte" (che liberò il suo popolo dalla schiavitù dell'Egitto) di tutti gli altri dèi . Ci sono voluti altri 500 anni per creare il monoteismo.



_________________
Ognuno vale quanto ciò che cerca.
Aurelio Marco imperatore di Roma
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/06/2009, 01:27 
Cita:
giallop ha scritto:

Secondo me le parole scritte nella Bibbia derivano in gran parte dal buon senso delle persone che le hanno scritte, vedi i 10 comandamenti (regole da far rispettare per il bene della comunità). Di questi dieci comandamenti Gesù ne ha scelto uno in particolare (1° comandamento "amore per Dio e per il prossimo") mettendolo al primo posto perchè ha capito che da questo, derivano tutti gli altri comandamenti.



Se non ci si cala nella realtà delle cose (la quale non lascia alcuno spazio ai presunti "messaggi divini" e ad altre simili amenità), temo che non si riuscirà mai a venire a capo di ciò che si desidera scoprire. (semprechè questo sia un obiettivo per tutti...).

La realtà non è fatta di dogmatismi, ma di percezioni razionali, perchè il nostro cervello, se non "plagiato", è fatto così: naturalmente portato alla speculazione razionale e quindi antidogmatica. Ciò che è scritto nella Bibbia è quasi tutto dogmatico, dal momento che la maggior parte di ciò che vi è riportato è assolutamente irrazionale e si può ritenere che sia vero solo ricorrendo ad una "forte dose" di fede acritica!

Cita:
Leggendo qualcosa sulla storicità dell'Antico Testamento, ho scoperto che il concetto di Dio unico è subentrato con Mosè, prima di lui il popolo d' Israele era politeista.
Lo stesso Mosè era politeista, solamente considerava Jhwe come il più "forte" (che liberò il suo popolo dalla schiavitù dell'Egitto) di tutti gli altri dèi . Ci sono voluti altri 500 anni per creare il monoteismo.



Se c'è un personaggio della Bibbia che non fu ASSOLUTAMENTE monoteista, questi fu proprio Mosè (come giustamente tu hai rilevato). Anzi, fu proprio la sua ribellione ad un "progetto" monoteista (quello del faraone Akhenaten) a portarlo precipitosamente fuori dall'Egitto, al fine di salvare la pelle!

Mosè, infatti, fu un sommo sacerdote del culto del dio Amen/Amon, poi divenuto "Amon-Rha" con l'unificazione dei due regni. Amon-Rha fu la massima divinità del pantheon egizio. Lo storico egizio Manetho, vissuto attorno al IV-III secolo a.c., al tempo dei Tolomei, ci informa, per l'appunto, che Mosè fu un sacerdote di Heliopolis, vale a dire di Tebe (la 'No-Ammon' biblica). A Tebe vi fu il massimo centro di culto del dio Amen/Amon. (esistono, ovviamente, molti altri indizi che confermano tutto ciò, vale a dire l'appartenza di Mosè al culto di Amen).

Quasi sicuramente, Mosè ed il resto della sua casta religiosa provarono ad opporsi alla riforna di Akhenaten, la quale toglieva loro ogni potere (e ne avevano tantissimo prima dell'ascesa al potere di Akhenaten!). Insieme a loro si schierarono un certo numero di soldati e di generali rimasti fedeli alla casta religiosa di Amen. Tuttavia essi furono sconfitti e costretti alla fuga, per sfuggire alle rappresaglie dell'infuriato Akhenaten.

E' probabile, come ipotizzò lo stesso S. Freud, il quale studiò accuratamente tale aspetto, che ai fuggitivi egizi si siano uniti anche un certo numero di ex schiavi o emigranti semiti (forse gli stessi discendenti degli Hyksos, i quali furono battuti dalle armate egizie e costretti ad abbandonare il paese che avevano conquistato poco più di un secolo prima), probabilmente perchè anche loro danneggiati dalla riforma di Akhenaten (o almeno i capi religiosi che li "gestivano"!).

Quasi sicuramente, il dio di riferimento di questi semiti, impiantati in terra d'Egitto, fu il dio di Abramo, e non quello di Mosè (Amen/Amon). Da tenere presente, infatti, che il termine ebraico-semitico ELHOIM non fu una sorta di strano "plurale maestatis", vale a dire un plurale apparente, ma un VERO e proprio plurale maschile, in quanto l'ebraismo delle origini fu un POLITEISMO e non un monoteismo! (gli ebrei delle origini avevano anche una loro trinità, formata da Amen (poi divenuto Yahweh, attraverso l'arbitraria vocalizzazione dell'acronimo "YHWH"), dal dio di Abramo e dalla divinità fenicio-babilonese Asherat/Astarte(*)

Il monoteismo giudaico risale alla seconda metà del VII secolo a.c., quando il re giudaico Gìosia, coadiuvato dal sommo sacerdote Helkya e dalla sua casta religiosa, trasformò il politeismo dell'ebraismo delle origini (vale a dire quello di Mosè e di Abramo) in un monoteismo. La nuova riforma, che sarà chiamata poi "giudaismo", per distinguerlo dall'ebraismo delle origini (il quale continuerà poi ad essere osservato da molte minoranze, come i samaritani, i nazareni, i nasurei, etc.), venne imposta con la coercizione.

I templi esistenti, e dedicati ai vari dèi del primitivo pantheon ebraico, vennero distrutti con la forza; i sacerdoti ed i fedeli che si rifiutarono di accettare la riforma vennero uccisi, le loro case incendiate. Molti di loro furono costretti a fuggire nelle aree limitrofe alla Giudea, come, ad esempio, nelle zone transgiordaniche, in Samaria, in Galilea ed in Fenicia (area del Monte Carmelo, dove si rifugiò gran parte dei "notzrim ha-beryth", vale a dire i nazareni, i quali costruirono un loro tempio in una delle valli del Monte Carmelo: la Wadi Essay), oltre un certo numero di villaggi sparsi attorno a quella zona. Nazareth fu appunto uno di questi villaggi.

Qualcosa di analogo accadrà nell'impero romano poco tempo dopo la morte di Costantino I (lasciamo perdere "il grande", in quanto assolutamente fuor di luogo!), il quale, mentre era in vita, aveva funzionato da "garante" (non dimentichiamo che egli fu un MITHRAISTA e non un cristiano!). Non appena i cattolici ebbero consolidato a sufficienza il loro potere, si abbandonarono ad ogni sorta di violenza e distruzione, nei confronti dei pagani (uccisioni dei sacerdoti, dei fedeli, saccheggi e distruzioni dei loro templi: gioielli inestimabili della più grande manifestazione artistica di ogni tempo!), nei confronti degli "eretici", degli gnostici, dei manichei, degli ebrei, etc. In pratica, si ripetè quanto era avvenuto in Giudea ai tempi della riforma monoteistica di Giosia.


Saluti

____________________________________

Nota:

(*) - mentre il nome fenicio-cananeo Astarte derivava direttamente dal babilonese Ishtar, il termine "Asherat" fu invece coniato dalla casta sacerdotale ebraica che era in competizione con i sacerdoti canaanei dei culti di Baal e di Astarte: le massime divinità del pantheon canaaneo. Tali competizioni sfociavano spesso in sanguinosi scontri, come si evince dalla "leggenda" di Elyahu. Il nome Asherat derivava da "asher", il quale ha il significato di 'palo', o di elemento 'dritto'. In definitiva, Asherat stava per "quella del palo", intendendo con ciò la dea Astarte. Il perchè del palo ci è noto proprio attraverso la Bibbia, dove è detto che alcuni re ebrei (tra cui lo stesso Salomone) fecero innalzare dei pali sia davanti al tempio di Astarte che negli "alti luoghi" (montagne) su cui erano presenti degli altari dedicati a questa dea. Chiaramente si trattò di simboli fallaci, i quali facevano la coppia con il simbolo della maternità e della fertilità rappresentata dalla stessa dea Astarte (una dea "poliedrica", per la verità!).


Veritas

.


Ultima modifica di Veritas il 06/06/2009, 01:44, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/06/2009, 03:25 
Cita:
Knukle ha scritto:

Si, mi trovi d'accordo praticamente in tutto tranne poche cose.
Anche io come te mi ritrovo nella sponda dell'agnosticismo, ma con una piccola riserva: sono sicuro che ogni religione esistente sia solo frutto dell'uomo.



Non ho mai affermato qualcosa di contrario: in pratica sfondi una porta aperta!...

Cita:
Ogni religione deriva da quella precedente, in un ciclo infinito di riciclaggio e modifica più o meno marcato. Difatti è possibile tracciare una linea abbastanza accurata delle evoluzioni delle varie religioni. Si è passati dalla religione della terra e della dea madre, ad una religione tribale più complessa fino alle religioni dette "pagane", che credevano in più divinità molto spesso umane ancor più degli umani. Da qui piano piano si è passati ad un'evoluzione sempre maggiore, fino ad arrivare alle grandi religioni monoteistiche di oggi. Ma le religoni odierne non sarebbero mai esistite senza quelle precedenti.



Per quanto la cosa possa soprenderti, io penso che sia più "naturale" una religione politeistica che non una monoteistica. L'esempio, in proposito, ci è dato proprio dalla religione catto-cristiana. Sebbene i cattofondatori si siano sforzati di far credere che il cattolicesimo sia stato una prosecuzione del monoteismo giudaico, tuttavia per "attecchire" nel contesto sociale dell'impero romano, hanno dovuto cedere molto alle caratteristiche pagane preesistenti nella società gentile dell'epoca. La stessa "trinità", assolutamente aliena all'immaginario comune giudaico, lo sta lì a dimostrare.

Non solo, sebbene ci sia stata inizalmente una sorta di rigetto dell'idolatria, al fine di riallacciarsi al modello giudaico, notoriamente antiidolatra, ben presto le autorità cattoliche hanno dovuto far ricorso agli stessi arnesi idolatri che tanto avevano contestato ai pagani. Non si trattava di dèi o demoni, ma di santi, di beati, etc, i quali, come gli dèi dei pagani, avevano la prerogativa di attuare prodigi soprannaturali (leggi 'miracoli'). Ben presto icone, statue ed ogni genere di "sacre reliquie", cominciarono ad affollarsi negli spazi "sacri" chiamati 'luoghi di culto'.

Tutto ciò fu dovuto al fatto che senza la "personalizzazione" della divinità, che i pagani ottenevano ricorrendo al pantheon deistico, non vi era molto seguito tra i fedeli ed a ciò le "furbesche" autorità ecclesiastiche cattoliche posero rimedio lasciando che gli idoli cristiani (statue ed icone dei componenti della "sacra", dei santi, dei beati, etc.) riempissero i luoghi di culto. Oltre a ciò, esattamente come accadeva per egli "ex voto" dei pagani, c'era anche un lucroso ritorno economico da tutto ciò!

Cita:
Non c'è nessuna verità dietro, e nemmeno inganno. Le religioni non sono ne negative ne positive, anche se possono essere utilizzate come potentissimo strumento di controllo (quando esiste una casta religiosa state certi che la religione diviene controllo, sempre). Le religioni sono lo specchio della cultura e delle credenze di un popolo.



"..e nemmeno inganno"

La religione è essenzialmente inganno: quello effettuato dall'individuo più scaltro e più sveglio (oltrechè più cinico!) ai danni dei propri simili più sprovveduti. Spesso non si tratta neppure di "differenziale" culturale, ma di semplice inquietudine esistenziale, che porta anche le persone colte a rifugiarsi psicologicamente sotto le "ali" protettive di questi venditori di fumo, i quali si riempiono la bocca con parole tipo 'Dio', 'amore', 'sacro', 'divino' ed ogni altro arnese concettuale utile allo scopo: quello del plagio mentale!

"..Le religioni non sono ne negative ne positive"

In linea di principio, non esistono religioni "positive". Se però si accetta la semplice fede in Dio (vale a dire il minor tasso di dogmatismo possibile) come una religione, allora si può dire che questa "religione" è positiva. Gli illuministi del '700 le diedero anche un nome: DEISMO(*), il quale non va assolutamente confuso con la fede negli "dèi", ma nella fede verso il solo trascendente. Niente 'figli di Dio' incarnati, niente madri di Dio, niente santi, niente beati, niente idoli, niente reliquie, niente preghiere, nienti 'profeti', niente 'messaggi rivelati': in una parola, niente di niente!.. Solo la fede in Dio è basta. Si tratta di un dogma, sicuramente, ma esso fa il paio con quello ateo, condividendone, quindi, la medesima dignità razionale. (dignità che, ovviamente, le religioni del "mesaggio rivelato" sicuramente non hanno!)

"..Le religioni sono lo specchio della cultura e delle credenze di un popolo"

Io direi piuttosto che le religioni rappresentano lo 'specchio' del grado di coercizione, fisica e psicologica, a cui i vari popoli sono stati sottoposti da parte di una genia di personaggi cinici e protervi, i quali molto spesso (se non quasi sempre) non hanno rinunciato a ricorrere a qualsiasi mezzo, per quanto nefando potesse essere, pur di raggiungere i loro scopi. Uno di questi 'mezzi', sicuramente il più potente in assoluto, fu la religone, gestita da individui non meno cinici e spietati di coloro che, di volta in volta, hanno rappresentato il volto insanguinato del potere secolare.

Cita:
La fede, in realtà, è quella ad essere realmente negativa. Poichè la fede distrugge ogni senso critico e rende il credente niente meno che una spugna imbevuta di dogmi da controllare. Se le religioni venissero conservate solo come fattore culturale, e tutti noi si dipendesse dal dubbio metodologico, forse qualche cosa inizierebbe a cambiare, in meglio. Non ci sarebbe più controllo mediatico da parte di istituzioni forti come la chiesa, poichè nessuno sarebbe più disposto a credere alle loro favole.



"..La fede, in realtà, è quella ad essere realmente negativa."

Come può una religione prescindere dalla fede?....

La fede subentra laddove vi è incapacità per una sana convinzione su base razionale! Neppure l'uomo più razionale del mondo potrà mai convincersi, attraverso una speculazione razionale, dell'esistenza o meno del trascendente: da qui il ricorso alla fede, sia quella atea che quella teista!

La fede "deista", come quella sopra accennata, se accettata largamente potrebbe portare alla soluzione di scottanti problemi, come ad esempio quello dell'odio e della contrapposizione religiosa tra "clan" ed interi popoli. Infatti, solo una fede "incolore", come quella deista, potrebbe spingere gli uomini a guardare in un unica direzione e ad accettare un bagaglio etico comune, che sia il più largamente condiviso. (sappiamo quanto siano "personalizzati" i bagagli etici delle varie religioni!)


Saluti

___________________________________

Nota:

(*) - per la verità, il concetto deista non fu omogeneo tra i progressisti di quell'importante secolo; tuttavia, il concetto deista più sviluppato fu senza dubbio quello che poggiava sul panteismo spinoziano, chiamato anche "panteismo ateo', a motivo del fatto che i concetti del trascendente e dell'universo erano coincidenti. Entrambi increati ed entrambi coeterni. L'universo e Dio, secondo la speculazione spinoziana (di sicuro la più avanzata tra quelle che hanno sinora albergato nella mente umana) formano un tutt'uno e non vi è posto per un Dio esterno a tale presunta realtà: da qui il concetto di panteismo 'ateo'. Il concetto e la 'visione' di Spinoza si riassumevano nella frase "Deus sive natura". Altri tipi di panteismo (come quello abbracciato da Voltaire, a cui rimaneva incomprensibile quello di Spinoza, tanto che arrivò a convincersi che fosse ateo!) prevedevano invece un universo ed un trascendente distinti l'uno dall'altro. (panteismo 'teista')


Veritas

.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/06/2009, 18:39 
Cita:
Nota:

(*) - mentre il nome fenicio-cananeo Astarte derivava direttamente dal babilonese Ishtar, il termine "Asherat" fu invece coniato dalla casta sacerdotale ebraica che era in competizione con i sacerdoti canaanei dei culti di Baal e di Astarte: le massime divinità del pantheon canaaneo. Tali competizioni sfociavano spesso in sanguinosi scontri, come si evince dalla "leggenda" di Elyahu. Il nome Asherat derivava da "asher", il quale ha il significato di 'palo', o di elemento 'dritto'. In definitiva, Asherat stava per "quella del palo", intendendo con ciò la dea Astarte. Il perchè del palo ci è noto proprio attraverso la Bibbia, dove è detto che alcuni re ebrei (tra cui lo stesso Salomone) fecero innalzare dei pali sia davanti al tempio di Astarte che negli "alti luoghi" (montagne) su cui erano presenti degli altari dedicati a questa dea. Chiaramente si trattò di simboli fallaci, i quali facevano la coppia con il simbolo della maternità e della fertilità rappresentata dalla stessa dea Astarte (una dea "poliedrica", per la verità!).


Veritas



"..Chiaramente si trattò di simboli fallaci. "


Rileggendo mi sono accorto della 'gaffe'. Ovviamente la parola corretta è "fallici" e non "fallaci"!.... (la Oriana si potrebbe anche risentire...)

Se non è di troppo disturbo, prego il moderatore di apportare la dovuta correzione al precedente post e di cancellare il presente. Grazie.


Saluti


Veritas

.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 6 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 03/05/2025, 15:55
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org