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 Oggetto del messaggio: QUELLO CHE NON CI DICONO MAI SU ISRAELE
MessaggioInviato: 23/08/2009, 17:05 
Sapete tutti quanto io sia legato da amicizia e stima per il Popolo Ebraico,

ma mi sembra doveroso affrontare la questione.

metto il 3d in questa sezione , perchè le vicende storiche di Israel sono

legate indissolubilmente alla Torah.



Shalom

Salam Eleikon


( speriamo )

da


http://www.giosby.it/2009/01/11/quello- ... palestina/


Marco Travaglio ha appena scritto un commento su Gaza, diramato dalla sua casa editrice Chiarelettere, che inizia così: “Israele non sta attaccando i civili palestinesi. Israele sta combattendo un’organizzazione terroristica come Hamas che, essa sì, attacca civili israeliani”.

Bene.

Il compianto Edward Said, palestinese e docente di Inglese e di Letteratura Comparata alla Columbia University di New York, scrisse anni fa un saggio intitolato “The Treason of the Intellectuals” (il tradimento degli intellettuali). Si riferiva alla vergognosa ritirata delle migliori menti progressiste d’America di fronte al tabù Israele. Ovvero come costoro si tramutassero nelle proverbiali tre scimmiette - che non vedono, non sentono, non parlano - al cospetto dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra che il Sionismo e Israele Stato avevano commesso e ancora commettono in Palestina, contro un popolo fra i più straziati dell’era contemporanea.

E di tradimento si tratta, senza ombra di dubbio, e cioè tradimento della propria coscienza, delle proprie facoltà intellettive, e del proprio mestiere. Gli intellettuali infatti hanno a disposizione, al contrario delle persone comuni, ogni mezzo per sapere, per approfondire. Ma nel caso dei 60 anni di conflitto israelo-palestinese, con la mole schiacciate e autorevole di documenti, di prove e di testimonianze che inchiodano lo Stato ebraico, non sapere e non pronunciarsi può essere solo disonestà e vigliaccheria. Poiché in quella tragedia la sproporzione fra i rispettivi torti è così colossale che non riconoscere nel Sionismo e in Israele un “torto marcio”, una colpa grottescamente e atrocemente superiore a qualsiasi cosa la parte araba abbia mai fatto o stia oggi facendo, è ignobile. E’ un tradimento della più elementare pietas, del cuore stesso dei Diritti dell’Uomo e della legalità moderna. E’ complicità, sì, com-pli-ci-tà nei crimini ebraici in Palestina. Leggete più sotto.

I traditori nostrani abbondano, particolarmente nelle fila dell’ala ‘progressista’. Marco Travaglio guida oggi il drappello, che vede Furio Colombo, Gad Lerner, Umberto Eco, Adriano Sofri, Gustavo Zagrebelsky, Walter Veltroni, Davide Bidussa et al., affiancati dell’instancabile lavoro di falsificazione della cronaca di tutti i corrispondenti a Tel Aviv delle maggiori testate italiane. E ci si chiede: perché lo fanno? Personalmente non mi interessa la risposta, e non voglio neppure addentrarmi in ipotesi contorte del tipo ‘il potere della lobby ebraica’, la carriera, o simili.

Ciò che conta è il danno che costoro causano, che è, si badi bene, superiore a quello delle armi, delle torture, delle pulizie etniche, del terrorismo. Molto superiore.

Perché una cosa sia chiara a tutti: l’unica speranza di porre fine alla barbarie in Palestina sta nella presa di posizione decisa dell’opinione pubblica occidentale, nella sua ribellione alla narrativa mendace che da 60 anni permette a Israele di torturare un intero popolo innocente e prigioniero nell’indifferenza del mondo che conta, quando non con la sua attiva partecipazione. Ma se gli intellettuali non fanno il loro dovere di denuncia della verità, se cioè non sono disposti a riconoscere ciò che l’evidenza della Storia gli sbatte in faccia da decenni, e se non hanno il coraggio di chiamarla pubblicamente col suo nome, che è: Pulizia Etnica dei palestinesi, mai si arriverà alla pace laggiù. E l’orrore continua. Essi, di quegli orrori, hanno una piena e primaria corresponsabilità.

L’evidenza della Storia di cui parlo è in primo luogo: che il progetto sionista di una ‘casa nazionale’ ebraica in Palestina nacque alla fine del XIX secolo con la precisa intenzione di cancellare dalla ‘Grande Israele’ biblica la presenza araba, attraverso l’uso di qualsiasi mezzo, dall’inganno alla strage, dalla spoliazione violenta alla guerra diretta, fino al terrorismo senza freni. I palestinesi erano condannati a priori nel progetto sionista, e lo furono 40 anni prima dell’Olocausto. Quel progetto è oggi il medesimo, i metodi sono ancor più sadici e rivoltanti, e Israele tenterà di non fermarsi di fronte a nulla e a nessuno nella sua opera di Pulizia Etnica della Palestina. Questo accadde, sta accadendo e accadrà. Questo va detto, illustrato con la sua mole schiacciante di prove autorevoli, va gridato con urgenza, affinché il pubblico apra finalmente gli occhi e possa agire per fermare la barbarie.

In secondo luogo: che la violenza araba-palestinese, per quanto assassina e ingiustificabile (ma non incomprensibile), è una reazione, REAZIONE, disperata e convulsa, a oltre un secolo di progetto sionista come sopra descritto, in particolare a 60 anni di orrori inflitti dallo Stato d’Israele ai civili palestinesi, atrocità talmente scioccanti dall’aver costretto la Commissione dell’ONU per i Diritti Umani a chiamare per ben tre volte le condotte di Israele “un insulto all’Umanità” (1977, 1985, 2000). La differenza è cruciale: REAGIRE con violenza a violenze immensamente superiori e durate decenni, non è AGIRE violenza. E’ immorale oltre ogni immaginazione invertire i ruoli di vittima e carnefice nel conflitto israelo-palestinese, ed è quello che sempre accade. E’ immorale condannare il “terrorismo alla spicciolata” di Hamas e ignorare del tutto il Grande terrorismo israeliano.

Le prove. Non posso ricopiare qui migliaia di documenti, citazioni, libri, atti ufficiali e governativi, rapporti di intelligence americana e inglese, dell’ONU, delle maggiori organizzazioni per i Diritti Umani del mondo, di intellettuali e politici e testimoni ebrei, e tanto altro, che dimostrano oltre ogni dubbio quanto da me scritto. Quelle prove sono però facilmente consultabili poiché raccolte per voi e rigorosamente referenziate in libri come “La Pulizia Etnica della Palestina”, di Ilan Pappe, Fazi ed., o “Pity The Nation”, di Robert Fisk, Oxford University Press, e “Perché ci Odiano”, Paolo Barnard, Rizzoli BUR, fra i tantissimi. O consultabili nei siti http://www.btselem.org/index.asp,

http://www.jewishvoiceforpeace.org,

http://zope.gush-shalom.org/index_en.html,

http://www.kibush.co.il, http://rhr.israel.net,

http://otherisrael.home.igc.org.

O ancora leggendo gli archivi di Amnesty International o Human Rights Watch, o ne “La Questione Palestinese” della libreria delle Nazioni Unite a New York.

E torno al “tradimento degli intellettuali” nostrani. Vi sono aspetti di quel fenomeno che sono fin disperanti. Il primo è l’ignoranza in materia di conflitto israelo-palestinese di alcuni di quei personaggi, Marco Travaglio per primo; un’ignoranza non scusabile, per le ragioni dette sopra, ma anche ‘sospetta’ in diversi casi.

Un secondo aspetto è l’ipocrisia: l’evidenza di cui sopra è soverchiante nel descrivere Israele come uno Stato innanzi tutto razzista, poi criminale di guerra, poi terrorista, poi Canaglia, poi persino neonazista nelle sue condotte come potere occupante. Ricordo il 17 novembre 1948, quando Aharon Cizling, allora ministro dell’agricoltura della neonata Israele, sorta sui massacri dei palestinesi innocenti, disse: “Adesso anche gli ebrei si sono comportati come nazisti, e tutta la mia anima ne è scossa”. Ricordo Albert Einstein, che sul New York Times del dicembre 1948 definì l’emergere delle forze di Menachem Begin (futuro premier d’Israele) in Palestina come “un partito fascista per il quale il terrorismo e la menzogna sono gli strumenti”. Ricordo Ephrahim Katzir, futuro presidente di Israele, che nel 1948 mise a punto un veleno chimico per accecare i palestinesi, e ne raccomandò l’uso nel giugno di quell’anno. Ricordo Ariel Sharon, che sarà premier, e che nel 1953 fu condannato per terrorismo dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU con la risoluzione 101, dopo che ebbe rinchiuso intere famiglie palestinesi nelle loro abitazioni facendole esplodere. Ricordo l’ambasciatore israeliano all’ONU, Abba Eban, che nel 1981 disse a Menachem Begin: “Il quadro che emerge è di un Israele che selvaggiamente infligge ogni possibile orrore di morte e di angoscia alle popolazioni civili, in una atmosfera che ci ricorda regimi che né io né il signor Begin oseremmo citare per nome”. Ricordo la risoluzione ONU A/RES/37/123, che nel dicembre del 1982 definì il massacro dei palestinesi a Sabra e Chatila sotto la “personale responsabilità di Ariel Sharon” un “atto di genocidio”. Ricordo le parole dello Special Rapporteur dell’ONU per i Diritti Umani, il sudafricano John Dugard, che nel febbraio del 2007 scrisse che l’occupazione israeliana era Apartheid razzista sui palestinesi, e che Israele doveva essere processata dalla Corte di Giustizia dell’Aja. Ricordo le parole dell’intellettuale ebreo Norman G. Finkelstein, i cui genitori furono vittime dell’Olocausto: “Ma se gli israeliani non vogliono essere accusati di essere come i nazisti, devono semplicemente smettere di comportarsi da nazisti.” Ricordo che esistono prove soverchianti che Israele usa bambini come scudi umani; che lascia morire gli ammalati ai posti di blocco; che manda i soldati a distruggere i macchinari medici nei derelitti ospedali palestinesi; che viola dal 1967 tutte le Convenzioni di Ginevra e i Principi di Norimberga; che ammazza i sospettati senza processo e con loro centinai di innocenti; che punisce collettivamente un milione e mezzo di civili esattamente come Saddam Hussein fece con le sue minoranze shiite; che massacra 19.000 o 1.000 civili a piacimento in Libano (1982, 2006) e poi reclama lo status di vittima del ‘terrorismo’. Ricordo che il Piano di Spartizione della Palestina del 1947 fu rigettato da Ben Gurion prima ancora che l’ONU lo adottasse, e che esso privava i palestinesi di ogni risorsa importante (dai Diari di Ben Gurion). Ricordo che la guerra arabo-israeliana del 1948 fu una farsa dove mai l’esercito ebraico fu in pericolo di sconfitta, tanto è vero che Ben Gurion diresse in quei mesi i suoi soldati migliori alla pulizia etnica dei palestinesi (sempre dai Diari di Ben Gurion); che la guerra dei Sei Giorni nel 1967 fu un’altra menzogna, dove ancora Israele sapeva in aticipo di vincere facilmente “in 7 giorni”, come disse il capo del Mossad Meir Amit a McNamara a Washington prima delle ostilità, e mentre l’egiziano Nasser tentava disperatamente di mediare una pace (dagli archivi desecretati della Johnson Library, USA); che gli incontri di Camp David nel 2000 furono un inganno per distruggere Arafat, come ho dimostrato in “Perché ci Odiano” intervistando i mediatori di Clinton; che i governi di Israele hanno redatto 4 piani in sei anni per la distruzione dell’Autorità Palestinese sancita dagli accordi di Oslo mentre fingevano di volere la pace (nomi: Fields of Thorns, Dagan, The Destruction of the PA, ed Eitam); che la tregua con Hamas che ha preceduto l’aggressione a Gaza fu rotta da Israele per prima il 4 novembre del 2008 (The Guardian, 5/11/08 – Ha’aretz, 30/12/08), con l’assassino di 6 palestinesi. E queste sono solo briciole della mole di menzogne che ci hanno raccontato da sempre sulla ‘epopea’ sionista.

Ricordo infine Ben Gurion, il padre di Israele, che lasciò scritto: “Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle loro terre, per ripulire la Galilea dalla sua popolazione araba”. E ancora: “C’è bisogno di una reazione brutale. Se accusiamo una famiglia, dobbiamo straziarli senza pietà, donne e bambini inclusi. Durante l’operazione non c’è bisogno di distinguere fra colpevoli e innocenti”. Quell’uomo pronunciò quelle agghiaccianti parole 20 anni prima della nascita dell’OLP, più di 30 anni prima della nascita di Hamas, 50 anni prima dell’esplosione del prima razzo Qassam su Sderot in Israele.

Ricordo ai nostri ‘intellettuali’ di andarle a leggere queste cose, che sono in libreria accessibili a tutti, prima di emettere sentenze.

E l’ipocrisia sta nel fatto che questi negazionisti di tali orrori storici possono scrivere le enormità che scrivono sulla tragedia di Gaza, sulla Pulizia Etnica dei palestinesi, e possono dichiararsi filo-israeliani “appassionati” (Travaglio) senza essere ricoperti di vergogna dal mondo della cultura, dai giornalisti e dai politici come lo sarebbe chiunque negasse in pubblico l’orrore patito per decenni dalle vittime dell’Apartheid sudafricana, o i massacri di pulizia etnica di Srebrenica e in tutta la ex Jugoslavia.

Il mio appello a questi colti mistificatori è: continuare a seppellire sotto un oceano di menzogne, di ipocrisia, sotto l’indifferenza allo strazio infinito di un popolo, sotto la vostra paura o la vostra convenienza, la grottesca sproporzione fra il torto di Israele e quello palestinese, causa e causerà ancora morti, agonie, inferno in terra per esseri umani come noi, palestinesi e israeliani. Sono più di cento anni che il nostro mondo li sta umiliando, tradendo, derubando, straziando, con Israele come suo sicario. Sono 60 anni che chiamiamo quelle vittime “terroristi” e i terroristi “vittime”. Questo è orribile, contorce le coscienze. Non ci meravigliamo poi se i palestinesi e i loro sostenitori nel mondo islamico finiscono per odiarci. Dio sa quanta ragione hanno, cari ‘intellettuali’.

Paolo Barnard

Gennaio 2009

fonte> http://www.giosby.it/2009/01/11/quello- ... palestina/



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MessaggioInviato: 23/08/2009, 17:23 
Peppe mi trovi l' articolo di Travaglio ?


zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 23/08/2009, 17:44 
Qualcuno sa se altri forum stanno trattando l' argomento ? ( sono in montagna con conn. lumaca )


da


http://www.paolobarnard.info/intervento ... .php?id=90



UN DETTAGLIO, MA NON DA POCO



Avete letto in questo sito un mio pezzo dal titolo “Il tradimento degli intellettuali”, dove cito, fra le tante cose, un commento di Marco Travaglio sulla tragedia di Gaza. Quel commento mi giunse da un mio lettore che lo aveva ricevuto dalla casa editrice Chiarelettere, cui si era rivolto per far pervenire a Travaglio una sua mail con richiesta di un’opinione del noto cronista sui fatti di Gaza, e con una critica a lui rivolta. Eccovi la mail del mio lettore:

“Gentile Paolo Barnard le invio la risposta di Marco Travaglio alla mia email di critica alla sua posizione pro Israele:

Cordiali saluti, Ciro Xxxx

‘Israele non sta attaccando i civili palestinesi. Israele sta combattendo un'organizzazione terroristica come Hamas… (la nota mail di Travaglio, nda).’”

Il commento di Travaglio è ora su decine di siti o blog italiani. Ieri mi giunge una mail da una dirigente della casa editrice Chiarelettere che dice quanto segue:

“Gentile Barnard,

Le chiedo, così come farò con il Sig. Ciro Xxxx, di togliere ogni riferimento alle parole di Travaglio su Gaza dal suo blog o da qualunque altro sito. Come Lei forse non sa, la risposta di Travaglio al Sig. Xxxx era di natura prettamente privata, inviata tramite un indirizzo e-mail - il mio - che è altrettanto privato, e che invece adesso è, contro la mia volontà, diventato di pubblico dominio. Non si tratta quindi di "un commento su Gaza, diramato dalla sua casa editrice Chiarelettere" - cito testualmente dal suo blog, ma del contenuto di una e-mail privata che non può essere in nessun modo presa e pubblicata sul web se non violando i più basilari diritti alla privacy.

La ringrazio e La saluto, Xxxx”

La mia risposta alla dirigente:

“Gentile Xxxx, lei ha mandato una risposta di Marco Travaglio a un suo lettore, il quale vi aveva interpellato come casa editrice secondo le seguenti modalità:

‘Messaggio inoltrato ----------

Da: ciroxxxx@xxxx

Date: 8 gennaio 2009 16.07

Oggetto: Israele e Travaglio

A: mailto:chiarelettere@xxxx.com

Gentile Redazione chiedo gentilmente di girare a Marco Travaglio le poche righe scritte di seguito perchè non ho la sua email:

Caro Marco Travaglio premetto che non perdo un suo articolo… ecc.’



Voi gli avete risposto secondo le seguenti modalità:



‘----Messaggio originale----

Da: chiarelettere@xxxx.com

Data: 08/01/2009 17.15

A: ciroxxxx@xxxx

Ogg: Re: Israele e Travaglio

Gentile Sig. Xxxx,

Le inoltro la risposta di Marco Travaglio alla sua mail.

Cordialmente, La redazione di chiarelettere.it (segue il pezzo di Travaglio, nda)… ecc.’

Le faccio notare che lei firma la risposta come "La redazione di Chiarelettere", non come privata cittadina, e che non accenna minimamente al fatto che quell'indirizzo sia privato. Come poi, un indirizzo chiarelettere@xxxx, possa essere privato me lo deve spiegare. L'errore comunque lo ha fatto lei che non ha specificato nulla, noi non ne siamo responsabili, poiché non siamo veggenti.

La sua pretesa che io elimini dal mio sito "ogni riferimento alle parole di Travaglio su Gaza" è prepotente e assurda. Non ha basi nel codice deontologico della nostra professione, visto che Travaglio è personaggio pubblico e che ciò che dice è di pubblico interesse. Toglierò "un commento su Gaza, diramato dalla sua casa editrice Chiarelettere" dal mio sito, ma non altro, e mi rammarico che proprio voi, proprio Chiarelettere, si renda protagonista di una intimidazione, perché questo è, che tiene buona compagnia ai modi dei Previti e Geronzi. Bravi. Ora portatemi in tribunale, proprio voi.

Paolo Barnard”

Fate attenzione. La dirigente di Chiarelettere pretende che sparisca dal mio scritto “ogni riferimento alle parole di Travaglio su Gaza” (e da ogni altro sito!), perché contenute in una mail "privata". Travaglio divulga per mari e per monti la sua opinione sui fatti di attualità, giustamente, anzi, ha fatto del suo essere un ‘opinion leader’ la sua fama e carriera; la sua opinione è di pubblico interesse perché Travaglio è un potente formatore di pubblica opinione, e quello che dice conta assai; ma soprattutto Travaglio risponde a migliaia di italiani ogni anno, e nella Storia del giornalismo italiano non si è mai udito di lettere di giornalisti in risposta ai loro lettori e che trattano esclusivamente di attualità da considerarsi come privatissimi affari. Ora, questa particolare mail però (inviata a un lettore da un indirizzo di una casa editrice, ribadisco) è di colpo un fatto di inviolabile privacy. Chissà perché proprio questa, che ci dice così chiaramente l'opinione del noto cronista sul "genocidio del popolo palestinese" (genocidio: cito il Prof. Francis A. Boyle, docente di Diritto Internazionale Università dell'Illinois, USA).

E io dovrei assolutamente eliminarla quell'opinione, pena che? “Violando i più basilari diritti alla privacy” puzza molto di avvocati e rogne legali, ahimè io lo so bene. Infine, perdonate il sarcasmo, chi è che in Italia si fa forte del diritto alla privacy per bloccare le sue esternazioni di pubblico interesse ma un pelo controverse o criticabili?

Questo è un piccolo episodio nell'oceano di disperazione per quanto accade in Palestina, è un dettaglio, ma non da poco. E' parte integrante del "Tradimento degli intellettuali" e dei loro metodi. Si chiama Mettere a Tacere, con scusanti pretestuose e minacce più o meno velate di ritorsioni legali. E che questo venga da Chiarelettere poi...



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MessaggioInviato: 23/08/2009, 17:51 
Qualche dato

http://www.google.it/search?rlz=1W1SNYW ... =&aq=o&oq=


discussione hot

http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... e&sid=5166





zio ot [V]


Ultima modifica di barionu il 23/08/2009, 17:57, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 23/08/2009, 21:56 
http://www.youtube.com/watch?v=8uGtn7tSCCA
http://www.youtube.com/watch?v=KKcrJOhQ4qc

la sfida di Paolo Barnard a Travaglio,.

Che il re è nudo lo si capisce anche dalle ultime vicende del forum, dove questo articolo che tu hai riportato in apertura è stato censurato con la motivazione che è un PALESE attacco antisemita. Ma gustati il vero re nudo

http://www.youtube.com/watch?v=OdUaQ5KV5jE

e se ha voglia le sei parti successive...

riguardati è un periodo di buriana...



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MessaggioInviato: 23/08/2009, 22:30 
Chiunque osi infilare mezza osservazione nel loro agire viene immediatamente travolto dall’ira dei loro fans, il cui ragionamento è immancabilmente questo: ma come si fa a rompere le scatole a quei pochi ancora rimasti a dirci la verità in questo regime? E in effetti di fronte alla nauseabonda natura delle pratiche del ‘regime’ verrebbe proprio da gettarsi ciecamente dietro ai sopraccitati ‘paladini’. Ma la vita richiede saggezza, e in questi tumulti ne rimane ben poca. Infatti, la salute in democrazia impone che nessuno divenga intoccabile, neppure per il più sacrosanto dei motivi, proprio perché si corre il rischio che costui possa commettere malefatte o errori di grosso calibro protetto dal suo scudo di venerabilità, e che quelle malefatte o errori finiscano poi per far più danno del beneficio che il medesimo individuo procura alla società. E’ il caso proprio di Travaglio e compagni.
fonte> http://www.paolobarnard.info/info_noi_doc.php



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MessaggioInviato: 24/08/2009, 01:09 
da

http://cristianesimoprimitivo.forumfree ... 5#lastpost

LA VOCE DI ISRAEL.


Il mio amico Ariel Negev



Coraggiosissimo?
E' solo un ignorante che non sa nulla della questione.
E' uno sporco antisemita che accusa di Nazismo il Popolo ebraico.

Egregia Gnostica,
tu esprimi delle considerazioni rispetto a questo povero popolo palestinese che subisce il giogo dell'oppressore israeliano.

Invito te e tutti i benpensanti come te, a sospendere il gudizio e di venire qui, proprio qui ad Hebron, dove mi trovo in questo momento, dove la gente deve vivere con la paura degli attentati, dove in questo istante preciso sono di guardia alla casa che mi ospita, armato, dove non più tardi di due mesi fa i tuoi amici arabi oppressi hanno sfondato il cranio di un bambino di 12 anni e violentato una ragazza di 15.

Dove molti miei amici sono morti ed altri sono rimasti invalidi per gli attacchi palestinesi.


Dove per andare a pregare alle tombe dei patriarchi a Maarat HaMachpelà si deve passare per una strada dove hanno assassinato decine di ebrei.

Ma non farmi ridere con le tue idee politiche fondate sulla completa ignoranza del problema.

àrmati del tuo"senso cristiano" e vieni a vedere di persona come stanno le cose, prima di esprimerte giudizi e simpatie tanto decise.

Non che per noi cambi molto il problema, ma almeno risparmiateci la falsità della pietà per i bambini, essendo i vostri amici palestinesi quelli che si servono di scudi umani per attaccare i soldati israeliani, non avendo nessun rispetto per la vita, indottrinati fin dalla nascita a morire per la causa dell'islam e contro l'oppressore Israeliano.


Ma questo la vostra schifosa stampa di parte non lo dice.

Come è facile fare gli intellettuali umanitari e sensibili nel comodo delle proprie case!


Che ne sapete di intere famiglie ebree massacrate nel sonno qui a Kiriat Arba?, I giarnali non vi dicono dell'arabo che ha bussato alla porta e ha sparato ad una giovane inerme?

Non vi raccontano del cecchino palestinese che ha ucciso una bambina di 1 anno che era in braccio a suo padre davanti alla sinagoga?

Si parla solo dll'azione LEGITTIMA militare dopo mesi di missili lanciati da Gaza sui civili israeliani?

Ma vi rendete conto di quello che dite o no?

Questo Barnard non è un giornalista. è un imbecille con la laurea.

E' un BUGIARDO emerito che afferma il falso e distorce la storia.

si può non essere d'accordo con la politica di un paese, ma insultare le fondamenta culturali di un popolo ed il suo LIBRO che è il Tanach questo sì è ANTISEMITISMO.

Ed esprimere giudizi per sentito dire, senza essere documentarti né aver visto di persona la realtà questo anche è della più completa stupidità.

Venite amici, venite qui a vedere, vi è ospitalità e liberalità per tutti, venite e poi avrete il diritto di esprimere giudizi e condanne. Ma tanto, il coraggio e la corenza di venire non lo avete.
Vi riesce più facile fare gli intellettuali e gli apologisti dalle vostre case


PS.
Per inciso, quello che i vostri amici giornalisti non vi dicono è che il 98% dei Palestinesi vogliono restare qui, con Israele, nell'unico paese del medio oriente dove vi è DEMOCRAZIA, dove hanno LAVORO, SCUOLA, SANITA' PUBBLICA.

Come mai I giordani hanno massacrato migliaia di palestinesi e cacciato via i superstiti (di Siriani ed egiziani nemmeno a parlarne)?.

Senza contarei
Iran e Iraq.

Se non ci credete venite a vedere e capirete chi, come e perché manovra quella minoranza di terroristi che semina la morte (soprattutto tra chi è considerato un collaborazionista, soltanto perché vuol vivere in pace con gli ebrei), mentre il resto dei palestinesi desidera solo restare con Israele.


#1506;#1501; #1497;#1513;#1512;#1488;#1500; #1495;#1497;


#1513;#1502;#1506; #1497;#1513;#1512;#1488;#1500; #1497;*#1492;*#1493;*#1492; #1488;#1500;#1492;#1497;#1504;#1493; #1497;*#1492;*#1493;*#1492; #1488;#1495;#1491;
#1489;#1512;#1493;#1498; #1513;#1501; #1499;#1489;#1493;#1491; #1502;#1500;#1499;#1493;#1514;#1493; #1500;#1506;#1493;#1500;#1501; #1493;#1506;#1491;


Ultima modifica di barionu il 24/08/2009, 01:12, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 24/08/2009, 03:45 
Questa volta, caro Peppe, sonO IN COMPLETO DISACCORDO CON TE , ma il vero problema è che la voce di chi vive in Israele , non viene recepita, o non viene ascoltata, o viene sabotata.

Situazione molto complessa.


zio ot



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Cita:
barionu ha scritto:
Questa volta, caro Peppe, sonO IN COMPLETO DISACCORDO CON TE ,

... in che senso???

Cita:
barionu ha scritto:
ma il vero problema è che la voce di chi vive in Israele , non viene recepita, o non viene ascoltata, o viene sabotata.

Paolo Barnard fa delle affermazioni citando libri che ognuno può reperire; Negev a parte la consumata scena di di è sempre offeso al solo pronunciare una qualsiasi cosa contro Israle, non va.
Che il popolo di pastori ha avuto dignità di nazione sulla falsificazione di uno scritto che ha raffazzonato da tutte le leggende dei paesi limitrofi è una verità che comunque rimane sia in storia che in archeologia,.
Ai carnefici che si atteggiano a vittime non rimane che il sofisma da consumati attori di scene isteriche volte a far valere ragioni che sono un'offesa alla dignità raziocinante.

Cita:
barionu ha scritto:
Situazione molto complessa.


zio ot

Lo so, ma in questo ambiente "sinarchico" che si è creato, nessuno può dirsi migliore di un altro, non trovi???



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Peppe, intendiamoci , sul valore Storico del Tanach non voglio esprimermi in questo 3d, casomai dovremmo aprirne ex novo alcune dozzine ...

ti preannuncio un probabile arrivo di Negev qui.... [8D]




cit da peppe


Lo so, ma in questo ambiente "sinarchico" che si è creato, nessuno può dirsi migliore di un altro, non trovi???



zio ot

Interpreto lo stato attuale delle cose come, di fatto , una continuazione della 2 Guerra Mondiale . In tutti gli aspetti, pratici, politici, ideologici.

Sarebbe hora di chiudere questo capitolo.

si ipotizzava tempo fa un Piano Marshal per la Palestina.

Ah, di la , qualcuno sta per avere una crisi di nervi .... [:I] [8D] [;)]




zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 24/08/2009, 20:50 
zietto...
Ieri sera per via di un articolo Helene Benedetti, una delle amministratrici della pagina di “Informare per Resistere”, è stata cancellata da Facebook. Gli amici la posso ritrovare qui: http://www.facebook.com/profile.php?id= ... ef=profile

helene è una sfegatata di Travaglio come te... allora hai capito che non si possono raccontare le STORIE vere, ma solamente le sofistimerie ad lib... per confondere le idee ai lettori???

Cita:
INFORMARE PER RESISTERE
Ciao a tutti, stavo semplicemente incollando gli indirizzi dell'archivio web di cui parla questo articolo visto che ieri non riuscivate ad aprirlo:

http://www.alain.it/2008/07/05/la-finin ... sa-nostra/

Grazie a tutti... Visualizza altro

Helene Benedetti


Ultima modifica di peppe il 24/08/2009, 20:50, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 24/08/2009, 21:28 
Cita:
barionu ha scritto:
ti preannuncio un probabile arrivo di Negev qui.... [8D]

... che non ci avete gli ANTICORPI qua??? [:o)] [:o)] [:o)]

Io di la gli avevo già spigato che poi non si doveva lamentare che quando azzannava ai polpacci, qualcuno poteva riportargli qualcosina sui denti... [;)] [;)] [;)]

Non è solo una mia impressione sul soggetto in questione, senti come lo inquadra questa personcina a modo...

Cita:
L'utente Nagev sostiene di esseere stato offeso e insultato gratuitamente. Non so se si riferisce a me o a qualche altro utente. nel dubbio vorrei che Nagev specificasse quanto segue:

1) se l'ho mai insultato
2) e se l'ho fatto, indichi per cortesia dove e quando l'avrei fatto.

Di grazia, dovrebbe anche specificare, se ci riesce, se la sottoscritta nella unica risposta postata ha mai

1) insultato popoli, gruppi etnici e particolari categorie di persone
2) abbia mostrato pregiudizi verso gli israeliani e gli ebrei in generale

Probabilmente questa impresa riuscirà molto difficile perché la sottoscritta nel post incriminato ha specificato

1) di non fare di tutta un erba un fascio e nello specifico di non ritenere nella maniera più assoluta il popolo israeliano, la classe politica israeliane e gli ebrei responsabili di alcuni eccessi e di crimini come sabra e Shatila
2) di deprecare il solo comportamento di alcuni uomini politici e di alcuni ufficiali dell'esercito israeliano e non tutta la classe dirigigente e tutto l'esercito israeliano.

Gli utenti possono facilmente trovare dei riscontri a quanto affermo se rileggono il mio intervento. Ma per capire che io non ho né insultato né offeso nessuno un utente dovrebbe avere almeno l'interesse di leggere per davvero quanto la sottoscritta a affermato, senza partire in quinta. Eviterebbe così di prendere delle cantonate e di comprendere che la sottoscritta ha anche condannato nello stesso post i crimini compiuti dai palestinesi quando ha affermato che di criminali e di attentatori della vita é pieno anche il mondo palestinese.
Dunque, signori, parliamo di aria fritta...

Nagev dovrebbe anche spiegare come mai una moderatrice (che é anche utente) non avrebbe il diritto di esprimere la propria opinione nel rispetto di tutto e tutti. Non mi risulta che agli altri moderatori sia vietato di intervenire sulle questioni più disparate. A meno che non si voglia tappare la bocca, allora il discorso cambia. Ma siccome io credo - devo credere - alla buonafede di nagev, e devo anche credere che quando tra le righe mi ha dato della cristiana ignorante chiamando in causa l'Inquisizione et similia, non lo abbia fatto perché lo pensa veramente, ma perché è stato preso dalla foga di difendere le sue posizioni, cosa che ha tutto il diritto di fare.
Certo, é abbastanza singolare che una pacifista a oltranza come me che ha dichiarato di non essere né filopalestinese né filoisraeliana e di condannare entrambi gli estremismi, debba essere bollata come una dei tanti "seminatori di odio". Davvero singolare che si predichi bene e si razzoli male. Questo sì che in tutta questa bagarre é il vero insulto che non mando giù e per il quale provo profonda tristezza e sconcerto.

Gnostica



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MessaggioInviato: 24/08/2009, 21:56 
allora ricapitolando , al cosa inizia da questo mio post....

Cita:
vi riporto il commento dell'utente io pasquino dal forum SA
fonte> http://www.scienzeantiche.it/forum2005/ ... IC_ID=9179


che corrisponde a questo ( in grassetto la parte censurata, molto probabilmente su suggerimento del solito offesso)

Cita:
La cosa più curiosa e allo stesso tempo sconvolgente, secondo me, è che miliardi di persone credono nella bibbia senza averla mai letta e in nome di valori che la bibbia stessa nega per prima di avere.

Comincio a pensare che la forza del cristianesimo stia (da sempre) nell'avere un libro sacro su cui basarsi, che dice tutto e il contrario di tutto ...!

Ovviamente i significati mistici della Torah sono solo un gioco divertente e talvolta anche affascinante e profondo, purché si abbia ben chiaro che é solo un divertimento mentale fine a se stesso come il sudoku o gli scacchi o un bel solitario con le carte.

Infatti, dopo che interi capitoli raccontano con compiacimento sadico crudele e morboso la distruzione da parte degli ebrei, di intere città nemiche mura di cinta e abitazioni comprese, e la conquista di tutti i loro beni, naturalmente dopo il totale sterminio degli abitanti che ricordo trattasi di uomini soldati e civili, donne, vecchi e bambini, e servi e serve e i loro figli, e spesso buona parte del bestiame da essi posseduto, nonchè anche degli animali domestici ... secondo voi, che valore possono ancora avere questi imperativi morali sottoriportati ... tratti tra le altre cose, nel decalogo:

"Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desiderare la moglie del tuo prossimo.
Non desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo".

E' lampante che non si tratta affatto di leggi moralistiche assolute e universali, come li possiamo ritenere noi oggi con la nostra tipica concezione umanitaria universalistica.

E lampante che il nostro pensiero altruista è totalmente estranea a questa antichissima violenta e sanguinolenta cultura ebraica, ancora oggi largamente apprezzata e praticata dagli odierni ortodossi ebrei a scapito naturalmente del popolo palestinese oppresso e tiranneggiato da più si sessantanni.
Nonchè attualmente apprezzata e applicata metodicamente dalla massoneria occulta e con metodi altrettanto occulti, a scapito dei popoli "gentili" del resto del mondo ritenuti da questi spudorati delinquenti "massoni" in odore ebraico/nazista anzi in schifosa puzza ebraico/nazista, meritevoli soltanto di essere assoggettati conquistati e dominati con qualunque medodo, anche violento (o sopratutto violento) perchè loro possono e devono farlo.
Inquanto ... Essi e solo Essi ... sono gli eletti di Yavè.


E lampante che si tratta di leggi "morali" che vanno fatte rispettare unicamente in rapposto a chi stà vicino all'ebreo, vicino non nel senso metrico del termine, ma cioè in rapporto, a chi è ebreo come lui.

Nel contorto, delirante, "Diabolico" pensiero ebraico tradizionale il "prossimo" è soltanto l'altro ebreo l'altro eletto come lui, e il dovere morale di non desiderare le cose o la donna del "prossimo" riguarda solo l'altro ebreo come lui, e non riguarda affatto il "gentile" suo nemico per antonomasia da odiare a morte da abbattere e sottomettere a qualunque costo.

Vedete, Il fatto è che la mia mente prova un tale senso di disgusto nauseabondo e totale repulsione di fronte a questa schifosa e delirante cultura nazista "dell'Eletto di Yavè" e di tutte le frasi della bibbia in simil tono, che non riesco a prenderle in seria considerazione anche volendo.
E quindi, siccome non le prendo sul serio, me ne sento soltanto nauseato, perciò infastidito, come da una cosa vomitevole, inutile e comunque pericolosa (ripensandoci), per l'integrità morale dela stessa intera umanità.

Meglio che la bibbia non la leggiate per niente sotto il profilo metafisico, e la buttiate per intereo nella spazzatura, e sopratutto che non la leggano i giovani con quel profilo perché chi la legge così, potrebbe finire magari per credere di aver sbagliato tutto della propria vita fino a quel momento, e potrebbe impegnarsi ad essere meno buono e solidale col "prossimo", quello vero, quello oggi universalmente riconosciuto essere, magari per soddisfare quel deficiente morboso rabbioso "demone" sanguinario e malvagissimo Yavè ... "protagonista" ... (?) ... della Bibbia stessa.

Non siete d'accordo con me ?

Ma allora che cosa volete aspettarvi da uno che ha fatto ammazzare suo figlio semplicemente per vederne il colore del suo sangue ?
E si, perchè dovete ricordarvi, che quel psicotico malato mentale del "Dio Yavè", altri non è che lo stesso, che il Cristo dei vangeli chiama "Abba Padre", pensate un pò, e lo stesso Dio dei cristiani.
Addirittura è riportato: "io e il padre siamo uno" ...
E ancora: “Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra. Non sono venuto a portare la pace, ma la spada. Perchè sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno i suoi famigliari.” Matteo 10, 34-38

Ed è Luca che ribadisce il concetto di Matteo:
“Sono venuto a portare fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso! Devo ricevere un battesimo e quanto mi sento angustiato, finché non sia compiuto. Credete che io sia venuto a mettere pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. Perché d’ora in poi cinque persone in una casa saranno divise, tre contro due e due contro tre. Saranno divisi il padre contro il figlio, il figlio contro il padre, la madre contro la figlia, la figlia contro la madre, la suocera contro sua nuora, la nuora contro la suocera.” Luca 12, 49-53

Dice ancora il Gesù dei cristiani:

“Se uno viene a me e non odia il padre e la madre, la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle, ed anche la sua vita, non può essere mio discepolo.”
Luca 14, 26

Si tratta di un meccanismo mentale che i cristiani tendono ad ignorare.
Loro, i cristiani, identificano la società civile in Gesù e non sono in grado di scindere le due necessità e di vederne le implicazioni distruttive.

L’odio per la società civile e per lo stesso individuo sociale è voluta da Gesù in funzione di sé stesso.
Chi segue Gesù non ha interessi sociali, non ha rispetto per la società civile né per il suo benessere.
Per seguire Gesù è necessario odiare la società civile.
Soltanto in questo modo si può seguire Gesù.

Amare Gesù significa massacrare chiunque non si sottomette a Gesù. Esattamente come Mosé ordina di ammazzare chiunque non si sottomette al suo dio.
Questo aspetto di “disprezzo dell’altro” che non si sottopone alla sua stessa morale è quanto viene manifestato OGGI dalla chiesa cattolica nelle sue farneticazioni contro l’aborto, l’eutanasia, il divorzio e tutti quei principi sociali che, sottraendo l’individuo dalla proprietà di un PADRE padrone esterno, portano le persone a decidere del proprio corpo, della propria persona, della propria morale in piena autonomia.

Contro i principi cristiani si ergono, o dovrebbero ergersi, i principi morali della società civile.

Davanti ad un Mosé pezzente, che incita ad ammazzare il proprio figlio perché è un “idolatra”, cioè perché non si conforma alla morale del suo Dio padrone, debbono necessariamente ergere i principi morali della società civile attuale.

Se per il pezzente Mosè è naturale ammazzare i propri figli per amore del “Signore” e il Gesù ribadisce il principio che i propri figli vanno odiati in funzione dell’amore che si deve portare per lui, per la società civile la mancanza di rispetto per i figli è motivo di abominio agli occhi della civiltà di pensiero improntati sull'amore, sulla generosità, sull'attenzione verso gli altri specie per i propri figli, la gentilezza e la compassione ...

A tutti gli effetti, pensateci bene, si tratta di una dichiarazione di guerra e di terrorismo nei confronti delle società civili, sia allora, circa duemila anni fa, che oggi.

Prima di Gesù esisteva la “guerra come mezzo” per risolvere le questioni, e certamente non era il "fine".
La guerra, come oggetto in sé, prima di Gesù non esisteva.

La guerra di Gesù non è contro un nemico, contro chi minaccia la sicurezza delle persone, ma è la guerra alla convivenza civile; è la volontà del genocidio!
Cioè, anche Gesù ha portato la guerra di sterminio; uno sterminio finalizzato a sottomettere le persone.
Quel tipo di guerra, prima di Gesù, non era mai esistita se non nelle fantasie morbose e di morte degli ebrei deportati a Babilonia.

Proprio con i cristiani la guerra, da "mezzo" con cui risolvere le questioni, diventa il "fine".
Il concetto di guerra ebraico e cristiano è il concetto di “genocidio per il dominio” e “il dominio per eseguire il genocidio”!

Il genocidio è il "fine" del concetto di guerra introdotto da Gesù.

Questo concetto di guerra, dall’avvento degli ebrei prima e del cristianesimo poi, non si è MAI visto sulla faccia della terra.

La guerra di annientamento per l’annientamento; la guerra santa per imporre il proprio DIO; i campi di sterminio per chi non si mette in ginocchio con tutto il cuore e con tutta la propria anima al DIO, nella storia dell’umanità, questo tipo di guerra, non si era mai vista!

Questa guerra, l’hanno inventata e codificata gli ebrei ed è piombata nella storia dell’umanità voluta dal Gesù di Nazareth o da chi si identificava in lui, o ne ha descritto tale figura attraverso i vangeli.

Un tipo di guerra che si svolge su due piani diversi: quello emotivo per sottomettere e disporre del singolo individuo e quello sociale per sottomettere e disporre di interi popoli!

Ed è sul doppio piano che dovremmo discutere per capire come i seguaci di Gesù sono venuti a portare la guerra là dove la guerra non c’era.

Comunque è come ho sempre pensato del Cristo dei vangeli:... Tali patris, Tali figli ... (?)

Mia moglie ed io abbiamo sempre insegnato ai nostri figli che la verità è una questione di logica e coerenza e che la verità è sempre piu' alta di qualsiasi religione e di ogni tipo di fede religiosa.
Nel caso che gli fossero posta una domanda a cui non potessero rispondere per mancanza di conoscenza, abbiamo sempre insegnato ai nostri figli di dire la verità.

Per esempio, alla domanda, chi ha creato l'universo, ai nostri figli abbiamo sempre detto che noi non sappiamo se l'universo e' stato creato e che se qualcuno dovesse affermare con sicumera certezza che egli sa che l'universo è stato creato dobbiamo chiedergli come lo sa.

Se la risposta è ... "Lo so per fede"... abbiamo insegnato ai nostri figli che "fede" significa "emozione" come per dire "mi piace crederci e ci credo" e che non significa affatto certezza o conoscenza della verità supportata dalla logica coerenza dei FATTI.
Ma piuttosto la loro fede serve a niente nel dimostrare alcunché, cioè certezza e conoscenza del nulla.

Siamo convinti che non esiste una verità oggettiva, perché la "verità" è prodotta dall’esperienza, ed ogni uomo ha esperienze diverse.
La verità quindi è relativa, pragmatica, ed è solo "verosimile".

Anche la conoscenza è ristretta: l’uomo può conoscere solo le cose che cadono nell’orizzonte della sua esperienza.

Perciò riteniamo che l’unico criterio di “verità accettabile” per un discorso è l’universalità: un discorso diventa vero se è condiviso ed è utile alla maggioranza della gente, e che in nome di essa quindi, si aggrega, si associa, collabora, si unisce e progredisce nella conoscenza e nella pace solidale, in un mondo che dovrebbe essere basato sull'amore, sulla generosità, sull'attenzione verso gli altri, la gentilezza e la compassione.

In questo senso l’uomo, è unico “metro” della verità, è “misura di tutte le cose”.
(come diceva Protagora)


Perciò, dovrebbe essere ovvio che il criterio della verità come utile lascia aperta la strada a una larghissima convergenza di giudizi: l’utile, è il criterio della verità, non solo del nostro giudizio.

Cioè, è pur vero che, il vero e l’utile naturalmente sono "il mio vero" e "il mio utile" e non potrebbe essere diversamente, ma non necessariamente solo l’utile egoistico individuale contingente dève essere per forza quello vero: Vero può anche essere, anzi DEVE essere l’utile altruistico e solidale per il gruppo (società o umanità) di cui pure noi facciamo decisamente parte.
Fondamentalmente, è un personale e POSITIVO modo mentale di porsi, di fronte all'azione.

I nostri figli hanno sempre apprezzato questo pensiero logico e Coerente e l'apprezzano tuttora.
Essi sanno che nessun conflitto umano può essere risolto per "fede" che una persona non può essere colpevole o innocente per "fede" e che la giustizia e la verità sono possibili non con atti di fede, ma solo per evidente dimostrazione logica e coerente dei FATTI.
Abbiamo loro insegnato che è meglio ammettere di non sapere una cosa piuttosto che crearsi un opinione su basi sbagliate ... abbiamo quindi detto loro di contestare sempre chi parla di B senza conoscere A.

(Ad esempio chi dice che Dio è buono senza nemmeno aver letto la bibbia)

Da atei non pensiamo di dover loro insegnare niente, secondo noi un non credente è semplicemente una persona che non crede, NON una persona che crede di non credere e quindi vuole trasmettere la propria credenza ai figli.

Riteniamo dunque che per risolvere un qualsiasi problema servano innanzitutto le basi ed i dati corretti, abbiamo detto quindi ai nostri figli di non fidarsi di nessuno, nemmeno di noi genitori su certe questioni etiche e morali, siccome tutti per un motivo o per l'altro siamo soggetti ad errore.

Una volta fissati bene questi punti per noi fondamentali nelle loro menti sin da bambini, a scuola li abbiamo fatti partecipare anche all'ora di religione, chissà che nel frattemmo presente non scoprano qualcosa che a noi è sfuggito...

Tornando al discorso della bibbia, in specie della Bibbia ebraica, di cui a torto si vanta la straordinaria antichità, facendola passare spudoratamente addirittura per uno dei primi testi scritti della storia umana ... quanti resterebbero sorpresi a sapere che la Bibbia ebraica che noi possediamo, nella sua struttura attuale, non risale invece ad un periodo più antico del V secolo avanti Cristo, ma ... a dir tanto ?

Quindi qualche secolo successiva alla prima stesura scritta dei poemi omerici e di qualche decennio posteriore alle guerre persiane che salvarono l'indipendenza greca, per non parlare del distacco addirittura millenario dal poema di Gilgamesh o dai più antichi testi egizi ... !

Gli anni di composizione della bibbia ebraica attuale sono gli stessi in cui in Grecia nacque Socrate e cominciò a svilupparsi la filosofia del sofismo.

E niente ci appare tanto rivelatore quanto un confronto, fra Protagora e Gorgia, e gli estensori (o meglio l'estensore unico, perché fu poi uno solo) della intera Bibbia ebraica.

Se da un lato vi è la luminosa libertà della ricerca intellettuale, l'analisi lucida della condizione umana e una fiducia sostanziale nelle forze del pensiero libero ellenico, dall'altro vi sono gli oscuri sensi di colpa di un popolo errante, schifosamente sporco infetto e barbaro, per giunta Ebreo, che ancora sporco barbaro e schiavo di se stesso, cerca di darsi una disperata identità nella ostile chiusura di "se" al resto dell'odiata e invidiata umanità, e che si impone leggi spietate e sanguinarie come distinzione e punizione per un passato troppo libero.

La cosa più stupefacente è che questa datazione così tarda della Bibbia non è una illazione malevola degli studiosi, ma è contenuta nella Bibbia stessa !

Che ci dice persino chi è l'autore della siffatta Bibbia: Esdra !

Non racconterò ovviamente per non tediarvi ulteriormente, di come Esdra presentò per la prima volta al popolo ebraico i primi 5 libri fondamentali della sua Bibbia, nell'anno 445 a.C.. una ricerca peraltro che potete fare voi stessi approfittando del web.

Aggiungo solamente che Esdra fu lo scriba che condusse il ritorno del secondo contingente di Ebrei dall'esilio babilonese nel 458 a.C.
Fu lui a introdurre la tipica scrittura quadrata ebraica, per usarla nella redazione della Torah, cioè di quello che i cristiani definiscono Pentateuco, che sono i primi 5 libri della Bibbia, quelli che si occupano della storia umana dalla formazione di Adamo alla morte di Mosé.

L'attività di Esdra nella Bibbia è collocata fra due momenti decisivi della storia della rinascita (o per meglio dire: della nascita) del popolo ebraico in quanto popolo religiosamente odioso, rabbioso, fanatico, razzista e pericoloso per tutti i "gentili" del mondo, come lo conosciamo ancora oggi.

Il primo momento è il ritorno e il rito fondativo della nazione che Esdra in tale occasione organizza e celebra nel 458 a.C..

Fate Vobis ...


Ultima modifica di peppe il 24/08/2009, 21:57, modificato 1 volta in totale.


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Come vedi , caro peppe , in questo che è uno dei migliori forum esistenti sul net non ci sono problemi per esporre i fatti ...

Negev, se viene, viene su mio invito ....provvedendo io a trasformare il 3d in un bunker antinucleare ....[;)]

Ma l' importante è che se ne parli.

Evidenzio a tutti che peppe è stato bannato dal forum

cristianesimoprimitivo solo per avere citato i documenti esposti sopra

cronistoria :

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.net/?t=42057476


mentre come ho gia riportato in

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=5

nello stesso forum si permettono frasi di questo tipo a un utente

dichiaratamente Cattolico ( citazione mia )

......... in compenso in questo 3d un utente di nome polymetis , dichiaratamente cattolico ,

dice che potrebbe vedere papa anche un ex ufficiale ss addetto ai campi di sterminio

http://cristianesimoprimitivo.forumfree ... 6608&st=15

post data 12/8/2009, 15:47 utente polymetis




Non vedo niente sul curriculum che impedisca di diventare papa, e comunque, se anche fosse stato una SS intenta a sterminare ebrei, la questione non cambierebbe di una virgola. Infatti non è il Ratzinger degli anni 30 ad essere stato eletto papa, ma il Ratzinger del 2005. Nulla cioè impedirebbe che[/se anche fosse stato un ufficiale ad Auschwitz, Dio abbia visto che nel 2005 non c’era più traccia di quell’uomo nel suo cuore.





provate a leggere , capirete quanto alla data di oggi
sia pericoloso il Cattolicesimo e lo Stato del Vaticano .



Peppe , fai girare questo3d

zio ot Krakatoa


Ultima modifica di barionu il 25/08/2009, 00:18, modificato 1 volta in totale.


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