ariel ha scritto: Cita:
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Stallionhttp://www.leggo.it/articolo.php?id=30330DIO CREÒ CIELO E TERRA?
"UN ERRORE DI TRADUZIONE"
• Lo dice una studiosa olandese
Dio non avrebbe "creato" la Terra, ma l'avrebbe "separata" dal Paradiso. Uno dei assunti fondamentali della religione cristiana si baserebbe su un errore di traduzione. Lo dice Ellen van Wolde, "rispettata accademica e studiosa dell'Antico Testamento", come riporta il sito internet del quotidiano inglese "Daily Telegraph".
Un semplice errore di traduzione dall'ebraico dell'incipit del libro della Genesi. "In principio Dio creò il Paradiso e la Terra" è una traduzione sbagliata del testo originale. Il verbo "bara" non significherebbe infatti "creare", ma "separare nello spazio". Per questo la prima frase della Genesi dovrebbe essere tradotta così: "In principio Dio separò il Paradiso e la Terra", presuponendo in questo modo che la Terra esistesse prima di Dio. "Dio ha creato gli uomini e gli animali, ma non la Terra". L'analisi indicherebbe dunque che l’inizio della Bibbia non segna l’inizio del tempo, ma solo l’inizio della narrazione, chiosa la studiosa. Che presenterà i risultati del proprio lavoro alla Radboud University di Nijmegen, nei Paesi Bassi.
CHI E' ELLEN VAN WOLDE Ellen van Wolde, 1954, ha studiato teologia ed esegesi all’Università cattolica di Nimega (Olanda), e al Pontificio Istituto Biblico di Roma, e semiotica con Umberto Eco all’Università di Bologna. Si è laureata con una tesi sul racconto del paradiso nella Genesi. È docente di esegesi dell’Antico Testamento e di Ebraico alla Facoltà di teologia cattolica dell’Università di Tilburg (Olanda), ed è membro del Comitato di Direzione della rivista internazionale di teologia Concilium. Tra le sue molte pubblicazioni: Meneer en mevrouw Job, Job in gesprek met zijn vrouw, zijn vrienden en God (1991, 19952); Ruth en Noömi, twe vremdgangers (1993, 19952); - presso l’Editrice Queriniana: Racconti dell’inizio. Genesi 1-11 e altri racconti di creazione (1999).
Bereshit Barà Elohinm et hashammaim veet haaretz
In principio CREO' dio il cielo e la terra.
Il Verbo Barà significa CREARE e si usa solo pre la creazione divina. indica un concetto di creazione compiuta, definitiva.Inoltre Barà è un verbo che si utilizza solo per HaShem, Dio, in quanto vuol dire veramente "CREARE" (non come nelle altre lingue in cui si usa creare nel senso di "creare" un'occasione, "creare" un'opportunita, un progetto, un danno ecc.)
"Barà" si usa nel senso di "Grandi" creazioni o opere, quali sono appunto le opere della creazione
La professoressa fa confusione perché, in alcuni casi della vita comune, viene usato nel senso di "tagliare", infatti "berit" (patto), dalla stessa radica B R T viene adoperato nell'espressione "b'rit milà", cioè circoncisione, significando che il "patto"-"recisione " è una separazione da un certo tipo di uomo ad un altro, nuovo, intimamente legato a Dio.
In ogni caso BARA' ha in "Creare" il suo significato principale.
E Iddio vide che la luce era buona.
E Iddio
separò la luce dalle tenebre.
Il verbo separare è reso da "vaiavdel".
Non capisco da dove questa studiosa prenda questa interpretazione, quando tutto il mondo ebraico definisce barà: creò e vaiavdel: separò. Questo non solo nell'ebraico biblico, ma anche in quello moderno. Inoltre ebraico moderno e antico coincidono per almneno il 90 %.
Sarebbe l'unica al mondo a fare una simile affermazione.
Tra i suoi titoli e nel suo curriculum non vedo master né soggiorni presso le Università bibliche (Yeshivot) israeliane.
Si può affermare qualsiasi cosa, per mettersi in mostra, ma inventare il vocabolario di una lingua che non è la propria lingua madre, mi sembra eccessivo.
Non vi è al mondo uno studente di Tanach (Bibbia ebraica) che affermerebbe una cosa simile)
Questo è un esempio che spiega il perché, nel mondo accademico ebraico gli scritti occidentali non vengono presi in nessuna considerazione, non ultimo il fatto che se questi studiosi non pubblicano in Ebraico è perché l'Ebraico non lo conoscono. Sanno insegnarlo a chi non è Ebreo israeliano madre lingua, ma non possiedono la lingua e scrivono sciocchezze
Grazie Ariel, speravo in una tua spiegazione.