Al di là del mondo sensibile: luci ed ombre della Coscienza
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DIO CREÒ CIELO E TERRA?

14/10/2009, 13:13

http://www.leggo.it/articolo.php?id=30330

DIO CREÒ CIELO E TERRA?
"UN ERRORE DI TRADUZIONE"

• Lo dice una studiosa olandese
Dio non avrebbe "creato" la Terra, ma l'avrebbe "separata" dal Paradiso. Uno dei assunti fondamentali della religione cristiana si baserebbe su un errore di traduzione. Lo dice Ellen van Wolde, "rispettata accademica e studiosa dell'Antico Testamento", come riporta il sito internet del quotidiano inglese "Daily Telegraph".
Un semplice errore di traduzione dall'ebraico dell'incipit del libro della Genesi. "In principio Dio creò il Paradiso e la Terra" è una traduzione sbagliata del testo originale. Il verbo "bara" non significherebbe infatti "creare", ma "separare nello spazio". Per questo la prima frase della Genesi dovrebbe essere tradotta così: "In principio Dio separò il Paradiso e la Terra", presuponendo in questo modo che la Terra esistesse prima di Dio. "Dio ha creato gli uomini e gli animali, ma non la Terra". L'analisi indicherebbe dunque che l’inizio della Bibbia non segna l’inizio del tempo, ma solo l’inizio della narrazione, chiosa la studiosa. Che presenterà i risultati del proprio lavoro alla Radboud University di Nijmegen, nei Paesi Bassi.

CHI E' ELLEN VAN WOLDE Ellen van Wolde, 1954, ha studiato teologia ed esegesi all’Università cattolica di Nimega (Olanda), e al Pontificio Istituto Biblico di Roma, e semiotica con Umberto Eco all’Università di Bologna. Si è laureata con una tesi sul racconto del paradiso nella Genesi. È docente di esegesi dell’Antico Testamento e di Ebraico alla Facoltà di teologia cattolica dell’Università di Tilburg (Olanda), ed è membro del Comitato di Direzione della rivista internazionale di teologia Concilium. Tra le sue molte pubblicazioni: Meneer en mevrouw Job, Job in gesprek met zijn vrouw, zijn vrienden en God (1991, 19952); Ruth en Noömi, twe vremdgangers (1993, 19952); - presso l’Editrice Queriniana: Racconti dell’inizio. Genesi 1-11 e altri racconti di creazione (1999).

14/10/2009, 13:16

interessantissimo!!

14/10/2009, 13:53

avreste gia dovuto arrivarci..

14/10/2009, 23:59

Messaggio di Stallion

http://www.leggo.it/articolo.php?id=30330

DIO CREÒ CIELO E TERRA?
"UN ERRORE DI TRADUZIONE"

• Lo dice una studiosa olandese
Dio non avrebbe "creato" la Terra, ma l'avrebbe "separata" dal Paradiso. Uno dei assunti fondamentali della religione cristiana si baserebbe su un errore di traduzione. Lo dice Ellen van Wolde, "rispettata accademica e studiosa dell'Antico Testamento", come riporta il sito internet del quotidiano inglese "Daily Telegraph".
Un semplice errore di traduzione dall'ebraico dell'incipit del libro della Genesi. "In principio Dio creò il Paradiso e la Terra" è una traduzione sbagliata del testo originale. Il verbo "bara" non significherebbe infatti "creare", ma "separare nello spazio". Per questo la prima frase della Genesi dovrebbe essere tradotta così: "In principio Dio separò il Paradiso e la Terra", presuponendo in questo modo che la Terra esistesse prima di Dio. "Dio ha creato gli uomini e gli animali, ma non la Terra". L'analisi indicherebbe dunque che l’inizio della Bibbia non segna l’inizio del tempo, ma solo l’inizio della narrazione, chiosa la studiosa. Che presenterà i risultati del proprio lavoro alla Radboud University di Nijmegen, nei Paesi Bassi.

CHI E' ELLEN VAN WOLDE Ellen van Wolde, 1954, ha studiato teologia ed esegesi all’Università cattolica di Nimega (Olanda), e al Pontificio Istituto Biblico di Roma, e semiotica con Umberto Eco all’Università di Bologna. Si è laureata con una tesi sul racconto del paradiso nella Genesi. È docente di esegesi dell’Antico Testamento e di Ebraico alla Facoltà di teologia cattolica dell’Università di Tilburg (Olanda), ed è membro del Comitato di Direzione della rivista internazionale di teologia Concilium. Tra le sue molte pubblicazioni: Meneer en mevrouw Job, Job in gesprek met zijn vrouw, zijn vrienden en God (1991, 19952); Ruth en Noömi, twe vremdgangers (1993, 19952); - presso l’Editrice Queriniana: Racconti dell’inizio. Genesi 1-11 e altri racconti di creazione (1999).



Bereshit Barà Elohinm et hashammaim veet haaretz
In principio CREO' dio il cielo e la terra.

Il Verbo Barà significa CREARE e si usa solo pre la creazione divina. indica un concetto di creazione compiuta, definitiva.Inoltre Barà è un verbo che si utilizza solo per HaShem, Dio, in quanto vuol dire veramente "CREARE" (non come nelle altre lingue in cui si usa creare nel senso di "creare" un'occasione, "creare" un'opportunita, un progetto, un danno ecc.)
"Barà" si usa nel senso di "Grandi" creazioni o opere, quali sono appunto le opere della creazione
La professoressa fa confusione perché, in alcuni casi della vita comune, viene usato nel senso di "tagliare", infatti "berit" (patto), dalla stessa radica B R T viene adoperato nell'espressione "b'rit milà", cioè circoncisione, significando che il "patto"-"recisione " è una separazione da un certo tipo di uomo ad un altro, nuovo, intimamente legato a Dio.
In ogni caso BARA' ha in "Creare" il suo significato principale.

E Iddio vide che la luce era buona.
E Iddio separò la luce dalle tenebre.
Il verbo separare è reso da "vaiavdel".

Non capisco da dove questa studiosa prenda questa interpretazione, quando tutto il mondo ebraico definisce barà: creò e vaiavdel: separò. Questo non solo nell'ebraico biblico, ma anche in quello moderno. Inoltre ebraico moderno e antico coincidono per almneno il 90 %.
Sarebbe l'unica al mondo a fare una simile affermazione.
Tra i suoi titoli e nel suo curriculum non vedo master né soggiorni presso le Università bibliche (Yeshivot) israeliane.
Si può affermare qualsiasi cosa, per mettersi in mostra, ma inventare il vocabolario di una lingua che non è la propria lingua madre, mi sembra eccessivo.
Non vi è al mondo uno studente di Tanach (Bibbia ebraica) che affermerebbe una cosa simile)
Questo è un esempio che spiega il perché, nel mondo accademico ebraico gli scritti occidentali non vengono presi in nessuna considerazione, non ultimo il fatto che se questi studiosi non pubblicano in Ebraico è perché l'Ebraico non lo conoscono. Sanno insegnarlo a chi non è Ebreo israeliano madre lingua, ma non possiedono la lingua e scrivono sciocchezze
Ultima modifica di ariel il 15/10/2009, 00:01, modificato 1 volta in totale.

15/10/2009, 12:06

Quante storie e puntualizzazioni ... Dio creò il "Big-Bang", poi tutto ne conseguì! Poteva secondo voi spiegare cose del genere...? [8D]

15/10/2009, 12:49

ariel ha scritto:

Messaggio di Stallion

http://www.leggo.it/articolo.php?id=30330

DIO CREÒ CIELO E TERRA?
"UN ERRORE DI TRADUZIONE"

• Lo dice una studiosa olandese
Dio non avrebbe "creato" la Terra, ma l'avrebbe "separata" dal Paradiso. Uno dei assunti fondamentali della religione cristiana si baserebbe su un errore di traduzione. Lo dice Ellen van Wolde, "rispettata accademica e studiosa dell'Antico Testamento", come riporta il sito internet del quotidiano inglese "Daily Telegraph".
Un semplice errore di traduzione dall'ebraico dell'incipit del libro della Genesi. "In principio Dio creò il Paradiso e la Terra" è una traduzione sbagliata del testo originale. Il verbo "bara" non significherebbe infatti "creare", ma "separare nello spazio". Per questo la prima frase della Genesi dovrebbe essere tradotta così: "In principio Dio separò il Paradiso e la Terra", presuponendo in questo modo che la Terra esistesse prima di Dio. "Dio ha creato gli uomini e gli animali, ma non la Terra". L'analisi indicherebbe dunque che l’inizio della Bibbia non segna l’inizio del tempo, ma solo l’inizio della narrazione, chiosa la studiosa. Che presenterà i risultati del proprio lavoro alla Radboud University di Nijmegen, nei Paesi Bassi.

CHI E' ELLEN VAN WOLDE Ellen van Wolde, 1954, ha studiato teologia ed esegesi all’Università cattolica di Nimega (Olanda), e al Pontificio Istituto Biblico di Roma, e semiotica con Umberto Eco all’Università di Bologna. Si è laureata con una tesi sul racconto del paradiso nella Genesi. È docente di esegesi dell’Antico Testamento e di Ebraico alla Facoltà di teologia cattolica dell’Università di Tilburg (Olanda), ed è membro del Comitato di Direzione della rivista internazionale di teologia Concilium. Tra le sue molte pubblicazioni: Meneer en mevrouw Job, Job in gesprek met zijn vrouw, zijn vrienden en God (1991, 19952); Ruth en Noömi, twe vremdgangers (1993, 19952); - presso l’Editrice Queriniana: Racconti dell’inizio. Genesi 1-11 e altri racconti di creazione (1999).



Bereshit Barà Elohinm et hashammaim veet haaretz
In principio CREO' dio il cielo e la terra.

Il Verbo Barà significa CREARE e si usa solo pre la creazione divina. indica un concetto di creazione compiuta, definitiva.Inoltre Barà è un verbo che si utilizza solo per HaShem, Dio, in quanto vuol dire veramente "CREARE" (non come nelle altre lingue in cui si usa creare nel senso di "creare" un'occasione, "creare" un'opportunita, un progetto, un danno ecc.)
"Barà" si usa nel senso di "Grandi" creazioni o opere, quali sono appunto le opere della creazione
La professoressa fa confusione perché, in alcuni casi della vita comune, viene usato nel senso di "tagliare", infatti "berit" (patto), dalla stessa radica B R T viene adoperato nell'espressione "b'rit milà", cioè circoncisione, significando che il "patto"-"recisione " è una separazione da un certo tipo di uomo ad un altro, nuovo, intimamente legato a Dio.
In ogni caso BARA' ha in "Creare" il suo significato principale.

E Iddio vide che la luce era buona.
E Iddio separò la luce dalle tenebre.
Il verbo separare è reso da "vaiavdel".

Non capisco da dove questa studiosa prenda questa interpretazione, quando tutto il mondo ebraico definisce barà: creò e vaiavdel: separò. Questo non solo nell'ebraico biblico, ma anche in quello moderno. Inoltre ebraico moderno e antico coincidono per almneno il 90 %.
Sarebbe l'unica al mondo a fare una simile affermazione.
Tra i suoi titoli e nel suo curriculum non vedo master né soggiorni presso le Università bibliche (Yeshivot) israeliane.
Si può affermare qualsiasi cosa, per mettersi in mostra, ma inventare il vocabolario di una lingua che non è la propria lingua madre, mi sembra eccessivo.
Non vi è al mondo uno studente di Tanach (Bibbia ebraica) che affermerebbe una cosa simile)
Questo è un esempio che spiega il perché, nel mondo accademico ebraico gli scritti occidentali non vengono presi in nessuna considerazione, non ultimo il fatto che se questi studiosi non pubblicano in Ebraico è perché l'Ebraico non lo conoscono. Sanno insegnarlo a chi non è Ebreo israeliano madre lingua, ma non possiedono la lingua e scrivono sciocchezze


Grazie Ariel, speravo in una tua spiegazione. [:)]

15/10/2009, 13:26

Ufologo 555 ha scritto:

Quante storie e puntualizzazioni ... Dio creò il "Big-Bang", poi tutto ne conseguì! Poteva secondo voi spiegare cose del genere...? [8D]


Saranno storie e puntualizzazioni per te e come tali noi le rispettiamo. Per noi sono la nostra Storia, tramandataci di generazione in generazione, attraverso la Sapienza e la Saggezza dei nostri Padri.

Definire "storie e puntualizzazioni" il pensiero degli altri, è semplicistico e riduttivo.
Non sto a spiegare quanto dal testo ebraico e dalla tramandazione orale si arivi esattamente a quello che viene definito Big Bang. E' solo un modo scritturale di esprimerlo. La stessa cosa vale per il diluvio universale, che dalle traduzioni dall'ebraico, sembrerebbe solo un gran temporale durato 40 giorni. Dal testo ebraico si evincono ben altri sconvolgimenti atmosferici e terrestri: eruzioni vulcaniche, terremoti, apertura di voragini, ecc.
Il problema sta tutto nel fatto che l'occidente valuta e giudica critture passate attraverso innumerevoli traduzioni e censure, errori copia. Il testo ebraico è tramandato da millenni tale e quale è e in ttte le epoche i Maestri hanno sempre vegliato a che la tramadazione scritta e quella orale fossero perfettamente fedeli.
La mia osservazione, tra l'altro era puramente linguitica, sul significato del verdo ebraico barà, da alcuni travisato completamente. Non era una affermazione filosofica o teologica sull'origine della vita e della creazione, né tantomeno scientifica.

15/10/2009, 13:58

Ariel ! [:D] [8D]

Ero preoccupato ...non ti vedevo da un po' ...

Abbiamo molto lavoro che ci aspetta, a consulenza ebraica hai visto il mio 3d tekton/naggar ?

http://consulenzaebraica.forumfree.net/?t=43166350


zio ot [;)]
Ultima modifica di barionu il 15/10/2009, 14:00, modificato 1 volta in totale.

15/10/2009, 14:13

Ariel, IO, l'ho volutamente "fatta riduttiva", è ovvio che non lo è ... [:)] E comuque approvo (e confermo) quello che hai spiegato, ci mancherebbe! L'avevo "buttata lì", proprio come un "bigbang"! [:D]

15/10/2009, 14:25

Grazie Ariel per la tua spiegazione.
Tuttavia sono abbastanza agnostico, non credo alla bibbia, al massimo ne prendo alcuni ideali ma non credo che soffermarsi sul significato di una parola possa aiutarci a comprendere Dio.
Credo che qualcosa che si possa definire Dio esiste, ma andare veramente a capire le sue logiche è per noi impossibile.

15/10/2009, 14:28

è indubbiamente un discorso di lana caprina che lascia il tempo che trova riguardo alla definizione di Dio...

15/10/2009, 15:27

Ufologo 555 ha scritto:

Quante storie e puntualizzazioni ... Dio creò il "Big-Bang", poi tutto ne conseguì! Poteva secondo voi spiegare cose del genere...? [8D]


Esatto, tranne che sia stato Dio a creare il Big-Bang...

15/10/2009, 18:36

(Come ho proposto tante altre volte) . Mettiamo unaautovettura tutta smontata (badate bene, che i pezzi già ci sono, quindi sarebbe anche "più facile") all'interno di una stanza (anche questa già esistente, sempre per farla più a ...portata di "mano"). Chiudete il tutto e riapritelo dopo circa 14 miliardi di anni! Forse qualche rondella si è infilata, nel frattempo, nel posto giusto o un bullone si è avvitato da solo? Come si "monterà" allora l'intera autovettura? Esempio banale? Questo posso fare con il mio cervelleto di creatura ...[:I]

15/10/2009, 20:46

Ufologo 555 ha scritto:

(Come ho proposto tante altre volte) . Mettiamo unaautovettura tutta smontata (badate bene, che i pezzi già ci sono, quindi sarebbe anche "più facile") all'interno di una stanza (anche questa già esistente, sempre per farla più a ...portata di "mano"). Chiudete il tutto e riapritelo dopo circa 14 miliardi di anni! Forse qualche rondella si è infilata, nel frattempo, nel posto giusto o un bullone si è avvitato da solo? Come si "monterà" allora l'intera autovettura? Esempio banale? Questo posso fare con il mio cervelleto di creatura ... [:I]


dipende, di che marca è l'auto?

[;)]no dai, ottimo esempio, rende strabene l'idea!

15/10/2009, 20:51

Ahahahah! Ti concedo anche una vite ed un dado! (Aspetta e ... spera!).[:D]
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