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Doc ha scritto: Cita:
Alighieri Dante ha scritto:
Anticamente era consuetudine moltiplicare le reliquie con l’unione di una bassa parte autentica, forgiando un manufatto pressoché simile alla vera reliquia. Oppure anche semplicemente con il contatto. Si parla di reliquie da contatto nel caso di oggetti che sono stati a contatto con altre reliquie originali; quest'uso ha permesso di soddisfare il desiderio di molti fedeli di possedere un oggetto collegato al personaggio venerato o alla Passione, senza la necessità di procedere al continuo frazionamento.
Capisci perchè il concetto di reliquie da contatto mi lascia perplesso? E' più un concetto di tradizione magico-esoterica che altro. Con l'insegnamento del Cristo non c'azzecca nulla. Con quello Paolino forse un po' di più... certamente con la chiesa romana c'azzecca tantissimo, visto il suo attingere da varie culture anche religiose differenti.
L’argomento è vasto. Assai arduo tentare una risposta in poche battute rimanendo in topic.
Le reliquie non hanno un valore o un potere magico.
Il Concilio di Trento, e non solo, si espresse col fine di rimediare agli abusi, dove abusi vi erano e di regolamentare l’uso delle reliquie.
Forme di un qualche culto relativo a resti considerati reliquie lo si trova nelle civiltà primitive, nella religione greca, egiziana, nel buddismo. La complessità del discorso sconsiglia comunque una interpretazione unilaterale del culto delle reliquie.
Nel cristianesimo tale culto prese origine e si sviluppò in modo parallelo al culto dei Martiri nell’antichità e fu in uso in tutta la Chiesa (in oriente e in occidente).
La Chiesa non attinge “da varie culture anche religiose differenti”, ma dà senso e nuovo significato, dove compatibile, a quanto è radicato nel patrimonio dei popoli.
Riferendo direttamente al Vangelo, mi ricordi che in Mt 8,3 Gesù
toccò il lebbroso, guarendolo; in Mt 8,15
toccò la mano della suocera di Pietro, e la febbre scomparve; Mt 9,20 l’emorroissa gli si accostò alle spalle e
toccò il lembo del suo mantello; in Mt 9,29
toccò gli occhi dei ciechi, e si aprirono; ancora in Mt 20,34; così pure in Mc 1,41, 5,27, 7,33; Lc 5,13, 7,14, 8,44; ... Gv 6,11 ...