Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
Devo dire che avendo avuto spesso esperienze telepatiche nel corso della mia vita, mi trovo a dissentire da quisquis.
Riguardo al mezzo implicato trasmissione telepatica, trovo molto interessanti le tesi di Persinger:
Non nego che facoltà telepatiche possano essere più o meno distribuite tra la popolazione.
Il mio era un discorso diverso:
1) tornando ai ratti, certamente l'esperimento in questione prova che i cervelli sono predisposti per comunicare informazioni per vie non tradizionali
2) facevo notare la bivalenza di possibili sviluppi in questa direzione, passibili di essere usati tanto bene quanto male
3) Facevo notare come l'idea tradizionale di telepatia intesa come siddhi facesse a meno dell'idea di mezzo e addirittura di spazio o di dualità
4)facevo notare come l'idea di telepatia acquisita collateralmente per via ascetica sia intrinsecamente legata al saldo possesso della stessa, ossia alla possibilità di utilizzarla o meno a comando, oltre che all'impossibilità di danneggiare il prossimo tramite essa, e che non sia legata all'idea di estemporaneità del fenomeno.
5) tutto ciò non esclude che la telepatia in quanto facoltà umana possa essere maggiormente presente in soggetti predisposti oppure risvegliarsi in determinate situazioni, nonché allenata in chi la cercasse