Oggetto del messaggio: Un ragazzo di 12 anni contro il Big Bang
Inviato: 28/03/2011, 21:04
Jacob Barnett di 12 anni frequenta già il college, il suo QI è superiore a quello di Einstein e per passione si occupa di una versione espansa della teoria della relatività. Fino ad ora ha strabiliato i professori, ma cosa fa oltre a questo? Mette in discussione il Big Bang chiaramente. Recentemente si è espresso così al The Indianapolis Star : "Ci sono due tipi diversi di fine per le stelle. Quando le stelle piccole muoiono, è come un piccolo poof. Diventano nebulose planetarie. Però quelle grandi, sopra 1.4 masse solari, finiscono in una grande esplosione, una supernova", dice Jake. "Nelle grandi stelle c'è molta massa e può fondere gli elementi più pesanti perchè è più densa".
"Quindi hai tutti gli elementi, tutti i diversi materiali, da queste stelle grandi. Le stelle piccole, producono idrogeno ed elio e quando esplodono, tutto il carbonio che rimane in esse è nella nana bianca". "Quindi nella teoria del big bang, abbiamo una grande esplosione e c'è tutta questa temperatura che ne risulta e questa si riduce molto rapidamente, perchè è davvero grande. L'altro giorno ho calcolato che hanno questo periodo dove, suppongono, si creerebbe l'idrogeno e l'elio e, non mi preoccupo dell'idrogeno e dell'elio, però ho pensato, non dovrebbe esserci una sorta di carbonio?"
Può continuare ancora e ancora, infatti lo fa..
"Altrimenti, il carbonio dovrebbe uscire dalle stelle e quindi la Terra, fatta principalmente di carbonio, non sarebbe qua. Quindi ho calcolato il tempo che sarebbe necessario per creare il 2% del carbonio nell'universo, dovrebbero essere alcuni micro-secondi. Oppure un paio di nanosecondi o qualcosa del genere. Un periodo estremamente breve. Più rapido di uno schiocco di dita. Questo non accadrà." "Per questo, significa che il mondo non sarebbe stato creato, perchè il carbonio non avrebbe avuto 7 miliardi di anni per fondersi. Dovremmo essere antichi di 21 miliardi di anni...e questo manderebbe tutto all'aria."
Jacob non ha iniziato a parlare prima dei due anni e gli è stata diagnosticata la Sindrome di Aspergers, una forma di autismo. Sua madre, Kristine, ha riferito allo Star che aveva problemi a dormire perchè vedeva i numeri nella sua mente. "In un periodo di due settimane si è seduto e ha appreso tutta la matematica della scuola superiore. Ha passato i test di algebra 1 e 2, geometria, trigonometria e calcolo".
A 8 anni Jacob è entrato nella classe di astrofisica avanzata della University-Purdue University Indianapolis (IUPUI) dove spicca come brillante studente. Il Professor John Ross ha detto, "I bambini della sua età faticano a sommare le frazioni e lui aiuta i suoi compagni e potrebbe aiutare l'università fra poco. Jacob ha iniziato a lavorare su una teoria espansa della relatività". Aggiunge il Prof.Scott Tremaine, "La teoria su cui lavora riguarda molti dei problemi più duri in astrofisica e fisica teoretica, chiunque li risolva è pronto per il Premio Nobel."
questi ragazzi non hanno una vita comune. Sarebbe paradossale vederli davanti al televisore a guardare amici e g.f. In un mondo maldestro fa sempre piacere vedere qualcuno che spicca.
A dodici anni apprendere certi concetti di 'analisi 1' se non si è ricevuta un'adeguata educazione (cosa che le scuole non fanno) è molto difficile.
Sono concetti semplici ma non per una mente di 12 anni ancora tutta presa con le frazioni e divisioni.
Si sprecano le potenzialità maggiori in un'età quando il cervello è una spugna elastica insegnando banalità come le tabelline, le frazioni, la storia come un'insieme di date a memoria, ecc. Pensano che i bambini siano stupidi. Lo diventano con le banalità studiate nelle scuole dell'obbligo.
Sono convinto che con un'educazione più 'adulta' quasi tutti i dodicenni normodotati potrebbero agevolmente districarsi nel calcolo integrale e simili.
Poi ci sono le eccezioni, i geni come effetto secondario di certe patologie o semplicemente più dotati intellettualmente di altri.
A dodici anni apprendere certi concetti di 'analisi 1' se non si è ricevuta un'adeguata educazione (cosa che le scuole non fanno) è molto difficile.
Sono concetti semplici ma non per una mente di 12 anni ancora tutta presa con le frazioni e divisioni.
Si sprecano le potenzialità maggiori in un'età quando il cervello è una spugna elastica insegnando banalità come le tabelline, le frazioni, la storia come un'insieme di date a memoria, ecc. Pensano che i bambini siano stupidi. Lo diventano con le banalità studiate nelle scuole dell'obbligo.
Sono convinto che con un'educazione più 'adulta' quasi tutti i dodicenni normodotati potrebbero agevolmente districarsi nel calcolo integrale e simili.
D'accordo.. i concetti teorici di Calcolo 2 (fine-analisi 1 qui) sono talmente banali che chiunque, volendolo, potrebbe impararli.. anche da una età infantile se è per questo (vorrei vederlo però a fare esercizi da esame/italiano 12 crediti ). A me preoccupa più la gioventù del ragazzino, non vorrei che poi si trovasse super-informato (non super-intelligente, che è diverso) a 20 anni, senza uno scopo e totalmente annoiato. Le scoperte migliori avvengono col "sorriso" e la volontà, più che altro.
Ultima modifica di Lawliet il 30/03/2011, 14:51, modificato 1 volta in totale.
_________________ "Chiedere a chi ha il potere, di riformare il potere!? Che ingenuità!" - Giordano Bruno
Il divario tra un "genius brain" ed un cervello che ha sviluppato le sue connessioni sinaptiche secondo guassiano standard, tende ad annullarsi intorno proprio ai 30 anni di eta` anagrafica. Poi i giornalisti amano i titoli ad effetto...spesso dietro questi "genii" poi tende a svilupparsi una "famiglia di contorno" per cosi` dire "interessata"...avete bene ovviamente inteso. Lo sviluppo dell`apprendimento e` anche condizionato dalle condizioni al contorno familiari, sociali ecc. ecc. Volete sapere chi e` nato ed e` rimasto un "genio" per tutta la vita...John Von Neumann. Fosse per me farei un bel sacco della classe dei "giornalisti tuttologi" (la piu` numerosa") e la spedirei in una bella colonia extramondo...la` potrebbero dissertare amabilmente ogni giorno di gossip, di genii ecc. ecc. Ma lontano dal pianeta Terra. Grazie.
Marco71.
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A dodici anni apprendere certi concetti di 'analisi 1' se non si è ricevuta un'adeguata educazione (cosa che le scuole non fanno) è molto difficile.
Sono concetti semplici ma non per una mente di 12 anni ancora tutta presa con le frazioni e divisioni.
Si sprecano le potenzialità maggiori in un'età quando il cervello è una spugna elastica insegnando banalità come le tabelline, le frazioni, la storia come un'insieme di date a memoria, ecc. Pensano che i bambini siano stupidi. Lo diventano con le banalità studiate nelle scuole dell'obbligo.
Sono convinto che con un'educazione più 'adulta' quasi tutti i dodicenni normodotati potrebbero agevolmente districarsi nel calcolo integrale e simili.
D'accordo.. i concetti teorici di Calcolo 2 (fine-analisi 1 qui) s
eh si esatto..oggi fate state facendo un gran casino con quei corsi
ho notato curiosando sui portali di alcune facoltà di fisica , che a differenza degli anni passati , diciamo anche decenni ...ora i programmi di analisi uno sono un mix del vecchio analisi 1 e 2 e lo stesso dicasi x la nuova analisi II. Ho notato che accade anche nel corso di fisica generale. Ora non è difficile trovare corsi di fisica generale 1 con statica, dinamica ed elettrostatica/elettromdinamica mentre fisica 2 con idraulica e termodinamica.
I vecchi ordinamente seguivano un percorso più lineare, storico... primo anno , cinematica, dinamica, dinamica dei fluidi, termodinamica. secondo anno praticamente solo elettrostatica/elettromagnetismo .
C'è molta differenza tra l'Analisi che si fa tra 1 e 9 crediti e quella da 12 (che si fa solo in Fisica e Matematica, se non erro), nel primo caso Analisi 1 finisce con le funzioni differenziabili, mentre nel secondo ci si ferma agli integrali impropri, iniziando le differenziabili per appunto in Analisi 2. Mentre per fisica le cose sono molto diverse, posso solo dirti che nell'omonimo corso di laurea, dato che ci sono ben tre esami, sono tutti molto approfonditi e quindi dilungati.. in Fisica 1 si tratta praticamente solo di cinematica/dinamica/campi conservativi/gravitazione. In Fisica 2 c'è elettrostatica/dinamica/magnetica (batosta da 15 crediti), ed in Fisica 3 tutto ciò che c'è da sapere sulla quantistica e sul nucleare.
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