VI FACCIO UN ESEMPIO CONCRETO
Viene da me una persona che mi dice,sintetizzo:
ho l'impressione di avere a che fare con qualcosa di strano;mi sembra di avere dentro di me qualcuno che parla,o influisce su alcuni miei comportamenti,ho letto delle ricerche di Malanga,mi piacerebbe sapere qualcosa su queste mie impressioni,ecc...
naturalmente,escludo da questo lavoro problemi personali,interventi psicoterapeutici,problematiche psicotiche,semipsicotiche,nevrotiche,ecc.. quindi vogli oavere in mano una dichiarazione di medici che mi dicono che questa persona é sana,per la scienza.
Inoltre,voglio un supporto medico di consulenza sempre e la presenza di uno scettico competente.
Detto questo,io chiedo alla persona in questione:
bene,siediti qui,e metti questa sedia vuota davanti a te
Ora immagina quel qualcosa che tu temi o vuoi conoscere,padroneggiare,ec.c.. su questa sedia vuota.
Passa qualche momento,poi io chiedo:
Sei disposta a descriverlo?
Questo perché la persona può dire di no ad ogni passo del lavoro,tirarsi indietro e rinunciare,sul momento o per sempre se vuole.
qUESTIONE DI PROTEZIONE MASSIMA
Ammettiamo ce la persona dica: ok...va bene...ed inizia a visualizzare,eventualmente ad ascoltare suoni o altre variabil iutidive,sensazioni...insomma questo dipende dal suo canale sensoriale preferito. Però io,sempre per questioni di sicurezza e protezione,invita la persona a VISUALIZZARE o,in alternativa,a tradurre poi in termini visivi altri stimoli.
RESTANDO SUL VISIVO NON SI CORRONO MAI RISCHI.
CosÎ,la persona,che ora chiamerò SG,cioé soggetto grande,entra in contatto per la prima volta con sp ,il soggetto piccolo,per modo di dire.
Ora,ammettiamo che lei mi dica:
ah,adesso comincio a vederlo bene...mi pare fatto cosî cosî,é alto cosî così,grosso...minuto...non parla,sembra spaventato...
Queste sono le prime impressioni:
IL PRIMO PASSO,CHE IO CHIAMO SCANNING VISUALE
Una volta che questo primo passo é fatto,l'IMAGO di sp cominicia a chiarirsi.
Di solito il lavoro,come prima seduta,finisce qui: NON VOGLIO SPAVENTARE L'ALAIENO,SE DI ALIENO SI TRATTA,NÈ LA PERSONA,SE L'ALIENO,O PRESUNTO TALE,HA UN ASPETTO INQUIETANTE.
Cmq la persona ha ricevuto sin dall'inizio l'info che potrebbe trattarsi di una parte di lei,niente affatto aliena,quindi già questa info calma le acque e permette poi un lavoro sereno,tutto sommato anche piacevole,a volte.
Tra questa prima seduta e l' altra, la persona può disegnare il sp, pensarci un poco ma non troppo,ecc...
La seconda seduta procede come la prima,con la stessa tecnica:
ora il sp appare subito,senza problemi,ma non parla...
Io chiedo alla persona: vuoi parlare con lui?
Se lei édaccordo ,le dico: bene,chiedigli la prima cosache ti viene in mente
Ammettiamo che lei gli chieda: chi sei?
Poi aspetta la risposta mentale,ovviamente,ma la risposta non arriva.
Allora io le dico: sei disposta a sederti su quella sedia,e,con prudenza,immedesimarsi in lui o lei ,dandoti una risposta?
Se la persona accetta,si alza,si siede sulla sedia vuota e inizia a DIVENTARE ALMENO IN PARTE LEI STESSA...IL SP,O PRESUNTO ALIENO
IO guido questa interazione ,rassicurando l'alieno o presunto tale,che lei non vuole scalzarlo né invaderlo,ma solo capirlo,e,nel contempo rassicuro la persona c^sul fatto hce lei resta cmq sempre lei e questa é solo una piccola recita psicodrammatica,alla Moreno per intenderci.
Bene,la persona é lì sulla sedia,cambia espressioni del volto,un po' é a disagio,un po' no,a volte sembra anche divertirsi...
Io le dico: bene,ora puoi rispondere alal domanda: CHI SEI?
A rispondere é la persona stessa,ma di solito,con una voce sensibilmente diversa e in modi inusuali da quelli usati,ad esempio con me.
Non sto dicendo che cambi molto,ma le sfumature ora sono diverse:questo non significa affatto che lei sia posseduta o altro,no,solo che é entrata in contatto con questa parte.
Arriva la risposta: perché me lo chiedi?
Bene,interessante difesa preventiva:
dico alla persona di spostarsi sulal SUA SEDIA E RISPONDERE A SUA VOLTA in modo non aggressivo o difensivo ,ma del tutto tranquillo e spontaneo.
Lei lo fa e dice: sono solo curiosa di saperlo,davvero
Poi,quasi,cambia posto lei senza neppure che io glielo dica perché evidentemente il lavoro che sta facendo le piace,la rassicura,non la coinvolge più di quel tanto e si sta dimostrando utile,pratico,non pericoloso.
Dunque,si siede e fa,dopo un po' (l'alieno é sempre guardino,raramente imprudente o esposivo): aahh...allora...chiamami X (uso la lettera X per comodità)
A uqel punto,dico alla persona,cambia posto e presentati:
lei lo fa,e dice: bene,hai un nome (buffo/interessante/strano/divertente/bello...),io mi chiamo Y
Questo é il primo contatto,verbale e in minima parte,non verbale.
Fine della seconda seduta.
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Vedete raga?,questo é un lavoro COSCIENTE,ATTIVA ANIMA,NEL SENSO MALANGHIANO,O MEGLIO,LA COSCIENZA,IN TERMINI COMUNI,PONE L'ALIENO,SE ALIENO FOSSE,IN UNA CONDIZIONE DI ESPOSIZIONE E RISCHIO,MA RASSICURANTE E PROTETTIVA ANCHE PER LUI
NON LO AGGREDISCE,NON LO OBBLIGA,NON LO PROVOCA,NON LO DEFINISCE NÊ INTERFERISCE,LO PONE IN UN SETTING LIBERO E NEL CONTEMPO STRUTTURATO QUEL TANTO CHE BASTA PER FARGLI CAPIRE CHE LA PERSONA È DISPOSTA A CONTATTARLO, COMUNICARE MA SEMPRE IN MODO NON,RIPETO NON,SIMBIOTICO NÊ DIPENDENTE.
Questo leva l'alieno,o presunto tale e la persona in questione,dalla simbiosi reciproca,e quindi é già automaticamente liberatorio,li mette alla pari sul piano esistenziale,con il rispetto reciproco come fondamento,condizione sine qua non della comunicazione,ma ,nel contempo chiarisce subito il fatto che é l'ospitante a condurre il "gioco" e non l'ospite.
Questo,come avete potuto capire,non viene detto,ma realizzato implicitamente in pratica,ed é questo che é in un certo senso,adduttivo da parte dell'umano e spiazzante nei confronti dell'alieno,ma lo é in un modo non coercitivo o parassitario.
Questo pone le basi per un futuro rapporto umano-alieno,se di laieno si tratta,del tutto diverso da quello precedente.CHE DIMOSTRA SIA ALLA PERSONA MA SOPRATTUTTO ALL'ALIENO STESSO CHE ESISTONO ALTERNATIVE PRATICHE E REALI,PERFINO PIACEVOLI ALLA SIMBIOSI PRECEDENTE.
Questo ad esempio, é UTILISSIMO perché APRE ALTERNATIVE ALLA COMUNICAZIONE UMANO -NON UMANO dimostrando al non umano CHE SI Ê SBAGLIATO CONSIDERANDO L'UMANO INDEGNO DI ALTERNATIVE ALLA SIMBIOSI E NON CONSIDERANDO LUI STESSO ALTERNATIVE AD ESSA PRIMA DI INSTAURARLA. Da questo lavoro,l'umano e il non umano,se di non umano o alieno di tratta,ESCONO ENTRAMBI LIBERATI E RIDIMENSIONATI.
Con la scelta finale di: restare l'uno nell'altro,divorziare,separarsi in casa oppure trovare una soluzione di compromesso personalizzata per ogni caso.
Secondo questo approccio é il più avanzato e agganciato all'accreditato che io conosca,non perché l'abbia ideato io,anche perché l'ho mutuato da un bel po' di esperienza personale e altrui,studi ricerche,ecc...
Lo é perché APRE DAVVERO LE PORTE AD UNA SOLUZIONE CONCORDATA DEL PROBLEMA,e questo mi pare molto ma molto importante per la nostra specie.
Nel contempo mantiene i soggetti in gioco coscienti,ognuno alla sua maniera,NON COLLUSIVI NÊ CONFLITTUALI, e questo supera tutte le critiche e le difficoltà dell'ipnosi regressiva.
Qui l'operatore ê SOLO UN FACILITATORE E BASTA,i protagonisti unici sono la persona e il suo sp,alieno o meno,il problema resta loro, E VA RISOLTO DA LORO ALLA LORO MANIERA,CON LORO PIENA RESPONSABILITÂ.
Io non ho neppure bisogno di coinvolgermi emotivamente,affettivamente,anche se naturalmente,essendo umano,questi aspetti ci sono ma solo sullo sfondo e senza interferire.
A volte mi diverto pure,dato che io questo lavoro l'ho già fatto, e se mi sono tenuto un sp personale,ci vado d'accordo e si diverte anche lui,soprattutto quando puòdire in parte la sua:
conosce l'alieno,o presunto tale,molto meglio di me,quindi...
Bene,per oggi é tutto:riflettete su questo,a domani,ciao
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