C'è una figura di studioso che personalmente ammiro molto per la grande forza d'animo che dimostrò durante tutto l'arco della sua vita, anche se non ne condivido tutti i punti di vista; si tratta di Wilhelm Reich. Reich è noto per la sua teoria dell'orgone soprattutto in ambito psicoanalitico e psicologico, ma è molto poco noto il Reich che tentò di applicare ed estendere questa sua visione del mondo all'ambito di scienze come la biologia, la fisica ed anche la matematica.

La meteorologia, con le sue macchine "cloudbuster", costituì un campo di applicazione privilegiato per le sue teorie, e molti dicono di aver replicato con successo i suoi esperimenti di influenza diretta sul clima, vedi il bel libro di Roberto Maglione "Wilhelm Reich e la modificazione del clima - tecniche moderne per l'abbattimento della desertificazione".

Qui il pensiero corre subito al buon Pierluigi Ighina ed alla sua macchina per la pioggia: forse i due studiosi erano giunti a risultati simili per vie solo apparentemente diverse? Il sospetto c'è perché ad un certo punto anche Reich cominciò a postulare due correnti di energia orgonica moventesi a spirale così come Ighina parlava di due "poli magnetici" (che intendeva in un senso diverso da quello della scienza ufficiale) e ovviamente di movimenti a spirale.

Come Ighina, Reich condusse con risultati sconcertanti se veri, esperimenti volti a neutralizzare le radiazioni nucleari.

L'ultimo Reich, quello che morì in cella negli USA in circostanze poco chiare, si stava occupando anche di antigravità (sempre partendo dalla sua teoria orgonica) descrivendola con equazioni orgometriche e di motore orgonico. Inutile dire che questo materiale sparì con la sua morte.

Come Ighina anche Reich ebbe i suoi episodi di contatto con presunti UFO;
Reich nel deserto dell'Arizona, Ighina in Italia. Reich avrebbe avuto contatti ostili, Ighina amichevoli.

Reich avrebbe puntato il suo cloudbuster modificato contro gli UFO, in una sorta di "guerra" che avrebbe avuto esiti poco piacevoli per lui ed i suoi collaboratori, Ighina avrebbe puntato un suo marchingegno che per errore avrebbe costretto un UFO all'atterraggio.

Insomma ci vedo dei parallelismi. Che ne pensate? Sul Reich "contattato" in particolare ne sapete di più?

In rete c'è questo:
http://mikeplato.myblog.it/archive/2010 ... onica.html


e questo:

http://www.usac.it/articoli/casale_reich.htm

Poichè ho visto che Sheenky nella discussione archivio su Roswell cita Reich, e per non rovinare con chiacchiere fuori tema quella discussione-archivio tematico così ben tenuta, ripesco questo mio vecchio messaggio per puntualizzare un paio di cose.

Reich ed i suoi collaboratori avvistarono un UFO metallico durante un'operazione di "cloudbusting"; nel corso delle loro spedizioni nei deserti USA avvistarono UFO più di una volta. Reich non sapeva assolutamente nulla del fenomeno, non se ne era mai interessato; non era nei deserti a questo scopo, era lì per cercare di far piovere e per cercare di ottenere le evidenze sperimentali che gli permettesssero di raffinare e testare la sua teoria dell'orgone; si imbattè casualmente nel fenomeno, o meglio, verrebbe da pensare che attirò l'attenzione di qualcuno. Per altro questa è l'ennesima conferma che in quegli anni in quei deserti avvenivano cose strane e c'era molto traffico.

Poiché in seguito a questi avvistamenti lui ed i suoi collaboratori accusarono malori, si convinse, a mio modo di vedere erroneamente e frettolosamente, dell'ostilità del fenomeno, e giunse a scrivere all'aeronautica USA raccontando quanto gli era accaduto e proponendo collaborazione; fu un passo falso compiuto in totale buona fede (come era solito fare), infatti Reich aveva già grossi problemi con la FDA per via del suo ORAC utilizzato in campo medico, inoltre le sue simpatie sinistrorse e le sue idee anticonformiste in fatto di sessualità gli avevano procurato moltissimi nemici negli USA di quegli anni; tuttavia l'USAF stranamente fu indulgente con lui, ringraziandolo per le informazioni fornite, ma non mosse un dito per aiutarlo quando si trovò nei guai che portarono al rogo fisico dei suoi libri, alla distruzione a colpi d'ascia della sua strumentazione, ed infine alla sua morte.

Altra puntualizzazione per Raziel, onde non utilizzare lo spazio archivio di quella discussione; anche io penso che sarebbe più corretto parlare di campo gravitazionale piuttosto che elettromagnetico, meglio ancora di elettrogravità, ossia gravità indotta dalla manipolazione di campi elettromagnetici.

Questa cosa non è accettata dalla scienza, ufficialmente elettromagnetismo e gravità sono due domini separati ed agendo sull'uno (elettricità) non si può agire direttamente sull'altro (gravità) e noi oggi infatti ufficialmente non siamo in grado di agire direttamente sulla gravità, la subiamo e basta. In ogni università nessuno insegna mai qualcosa di diverso da questo ; tuttavia, se si va ad indagare (da soli) si scopre che fin dagli anni '20 (per non parlare degli anni '50) negli USA un personaggio del calibro di Townsend Brown condusse diversi esperimenti elettrogravitici, tentando di dimostrare (a quanto pare con successo) che manipolando campi elettrici è possibile indurre un piccolo effetto gravitazionale; ma sono cose che non rientrano nella ricerca ufficiale, è il famoso mondo di "limbo" della ricerca militare o dei pochi che hanno voglia di condurre (generalmente a proprie spese) ricerche in questo senso. Capisco l'interesse militare per la faccenda; anche senza arrivare alle prestazioni non terrestri degli UFO, che presuppongono non solo una conoscenza profonda della gravità ma anche della materia che noi oggi non abbiamo, ottenere una anche piccolissima riduzione di gravità per effetto elettrogravitico (ripeto non accettato dalla scienza) potrebbe fare la differenza nel volo e nella portanza dei caccia, tanto per dirne una.

Sheenky ha scritto:


WILHELM REICH – 1955



Il Dr. Wilhelm Reich era uno psichiatra e un psicoanalista che lavorò a stretto contato con Sigmund Freud. Noto per lo sviluppo delle teorie radicali legate ad una "energia vitale" denominate "energie organiche", Reich fu molto interessato inoltre al tema della vita extraterrestre ed agli UFO. Reich morì nel 1957, ma nel suo ultimo libro, pubblicato nel corso del suo ultimo anno di vita, fa riferimenti all'incidente di Roswell e agli UFO.
Nel 1957 nel suo libro "Contact With Space" Reich racconta di un viaggio del 1955 a Tucson in Arizona. In quel viaggio condusse "esperimenti energetici atmosferici" utilizzando un dispositivo progettato da lui chiamato "Cloudbuster" e altri strumenti per attirare gli UFO. Sulla strada verso Tucson, racconta di essere "stato costretto" a fermarsi presso un piccolo paese chiamato Roswell nel New Mexico. Reich decise di fare "osservazioni sul campo" proprio lì a Roswell. Nel libro del 1957, Reich specifica (anche se in modo breve) che nella zona di Roswell c'era "uno strano squilibrio" che interpretava come "energia UFO" relazionate a forze che chiamava "DOR/OR."
Reich era noto svolgere alcune insolite sperimentazioni in aeree geografiche che riteneva avessero un significato speciale e che erano rilevanti per lo studio degli UFO. Sebbene Reich era un personaggio controverso - e menzionò Roswell in maniera non diretta all'incidente -altri personaggi lo fecero in maniera evidente

Ho letto un bel po su di lui: faceva piovere o attirare aria fresca nel deserto con i suoi "cloudbusters", Possibile che nessuno ci provi? Eppure era costituito da accessori elemetari!

Ci hanno provato, con risultati rimarchevoli non solo nei deserti USA, ma anche in Africa (addirittura formazione di laghi). Anche italiani hanno replicato il fenomeno in un villaggio africano.

Il libro di Roberto Maglione "Wilhelm Reich e la modificazione del clima - tecniche moderne per l'abbattimento della desertificazione" è una vera miniera di dati sperimentali in merito. Ci sono però tre problemi di fondo che depotenziano tutta la questione:

Il primo è che chi ha sperimentato in questo senso chiaramente è un erede della visione del mondo di Reich e della sua teoria orgonica, che presuppone un etere onnipervadente, nettamente contrastata dalla scienza moderna. Quindi non si va molto lontano, anche se si ottengono risultati interessanti. Non è facile cioè introdurre questi argomenti in un contesto scientifico moderno, si viene bloccati a priori; non mancano però cauti ed intelligenti sforzi in tal senso.
Il secondo è che queste operazioni non possono essere condotte in modo semplicistico; non basta attivare un cloudbuster per modificare il clima, l'azione non è semplice, va ripetuta secondo intervalli adeguati caso per caso e va pianificata attentamente e preceduta da un approfondito studio sulle caratteristiche meteorologiche dell'area in cui si sta agendo, sia per massimizzarne gli effetti, sia per evitare dei danni. Inoltre occorre prendere delle precauzioni per proteggere la salute di chi opera, eccessi di orgone sono nocivi, secondo Reich (io gli credo, penso di averne avuto la prova).
Il terzo è che oggigiorno l'argomento è stato banalizzato oltre misura; se si cercano video su internet si trovano una marea di persone, soprattutto americane, che parlano di cloudbusting e di orgone facendo cose che Reich non aveva fatto, non avrebbe mai fatto , sconsigliava di fare o di cui non aveva mai parlato (per esempio le famose scie chimiche, che con il lavoro originario di Reich non c'entrano nulla). Tutto questo a mio modo di vedere è molto dannoso per uno sviluppo tranquillo e scientifico (cioè supportato da prove) dell'originaria orgonomia reichiana, è meglio non mischiare cose diverse tra di loro, in questa fase, ed attenersi agli originari protocolli reichiani; sviluppi ulteriori sono naturalmente sempre possibili, ma prima bisogna chiarire la solidità delle fondamenta.

cari amici ,
vedere anche
http://www.orgonomia.org/benvenuti.html

ciao
mauro

anche questo


dahttp://sguardidalcielo.blogspot.it/20 ... i-ufo.html
ciao
mauro

Sinceramente non vedo una convergenza tra scienza moderna e teoria orgonica, basata tra l'altro sul presupposto dell'esistenza di un mezzo eterico fortemente negato dalla scienza moderna.

E' vero comunque che gli sviluppi più recenti della fisica sono stati costretti (a mio modo di vedere) dai fatti sperimentali a reintrodurre dalla finestra quello che avevano cacciato dalla porta, ossia l'etere; infatti quando si comincia a dire che lo spazio ha questa o quella proprietà, quando si comincia cioè ad attribuire allo spazio delle qualità e delle proprietà per spiegare dati sperimentali, di fatto si sta sentendo la necessità di reintrodurre un etere, anche se non lo si ammetterà mai (per il momento).

A proposito di Wilhelm Reich e dei suoi studi sulla gravitazione, segnalo che recentemente è uscito un libro a mio parere interessantissimo:

Methods and Procedures in Biophysical Orgonometry, dell'Ing. Roberto Maglione. E' in inglese, ma vale la pena di fare lo sforzo di studiarselo.

In esso si tratta molto in dettaglio della biofisica orgonica, descrivendo molto bene numerosi esperimenti effettuati nel campo della teoria "eretica" dell'orgone nel corso dei decenni, partendo da Reich fino ai giorni nostri. Si tratta di esperimenti perfettamente riproducibili ed il grosso dell'interesse sta proprio qui, questo libro vuole infatti stimolare la ricerca (molto poco costosa) in questo campo.

Tra gli argomenti trattati:
Orgonometria Termica (misure di temperatura, calore etc, in relazione all'energia orgonica).
Orgonometria Elettroscopica (misure di carica elettrica, potenziale etc, in relazione all'energia orgonica)
Orgonometria e radioattività
Orgonometria ed igrometria
Valutazioni quantitative dell'energia orgonica

ma soprattutto un interessantissimo capitolo dedicato all'Orgonometria gravitazionale, a partire dagli storici esperimenti effettuati da Reich con pendoli di diverse lunghezze e pesi, con resoconti interessantissimi.

Peccato che l'ultima fatica di Reich, il manoscritto "Creation" in cui Reich affrontava lo spinoso tema della gravità e dell'antigravità sia sparito dopo la sua morte in carcere.

Comunque ciò che è rimasto è già abbastanza per capire che strada aveva intrapreso Reich in questo campo.

Insomma, molto stimolante sia per chi ama la sperimentazione pratica sia per chi ha voglia di esplorare punti di vista teorici differenti.

Fa molto piacere la postfazione a cura del Prof. Fulvio Buongiorno, Dipartimento di matematica dell'università di Roma Tre.

Ed in effetti le esplorazioni di Reich in campo della matematica (altra storia) sono ancora tutte da approfondire; quel poco che non è stato distrutto e bruciato (ricordo, a colpi d'ascia e con l'uso di un inceneritore negli USA di appena qualche decennio fa) è molto stimolante, ma appunto è un'altra storia.