UFO & Piloti
I casi italianiI casi di UFO in volo o meglio conosciuti come "avvistamenti UFO ad alta quota", si riferiscono a quelle casistiche in cui gli UFO vengono avvistati e segnalati da piloti, sia civili che militari. Alcune volte è stato possibile registrare la presenza di uno o più UFO anche tramite strumentazione radar, sia di bordo che tramite la Torre di Controllo. Questi avvistamenti sono particolarmente attendibili, poiché provengono da testimoni che hanno un'elevata conoscenza dell'aeronautica, dei fenomeni atmosferisci, e sanno quindi bene la differenza che passa tra un aereo a un satellite, da palloni stratosferici a riflessi di luce creati dal sole, che possono giocare vere illusioni ottiche.
In Italia si contano come minimo 539 segnalazioni di UFO in volo. La distribuzione di questi casi si può dividere in questo modo:
Anni 30: 3 casi
Anni 40: 24 casi
Anni 50: 17 casi
Anni 60: 16 casi
Anni 70: 122 casi (lo si deve al fatto che il 1978 fu registrato un flap ossia un'ondata di avvistamenti UFO in tutta la penisola in particolare al centro-sud senza precedenti)
Anni 80: 93 casi
Anni 90: 101 casi
Anni 2000: 163 casi
Il numero ovviamente è approssimativo e si basa sull'aggiornamento del 2008, quindi è probabile che ora il numero sia aumentato. Le ricerche sono ancora in corso, sia degli anni precedenti, che ovviamente nell'anno attuale.
I casi1936 - Le prime segnalazioni di Oggetti Volanti Non Identificati iniziarono ad essere segnalati dal 1936
N - (346) - AGOSTO 1936 - MATTINA
VENEZIA MESTRE
TESTIMONE:
AEROMOBILE:
DESCRIZIONE - A seguito dell’avvistamento di un’aeronave sconosciuta si levano in volo due aerei da caccia della Regia Aeronautica, che non riescono però ad intercettare l’oggetto.
A - (30) - 10/10/1936 - NOTTE
CAPO TALAMONE
TESTIMONE: CAPITANO PILOTA REGIA
AERONAUTICA
AEROMOBILE: IDRO S.62 BIS
DESCRIZIONE - Mentre vola in formazione con altri tre aerei dello stesso tipo, il pilota osserva una fonte luminosa molto intensa, di diametro pari al doppio di quello della Luna piena. Velocità stimata attorno ai 700 km/h.
Anni 40
Questi sono alcuni casi di Foo-Fighters avvistati da piloti italiani o sul territorio italiano. Ricordo che i Foo-Fighters furono un fenomeno aereo ad oggi rimasto sconosciuto, che iniziò a presentarsi durante la Seconda guerra Mondiale. I foo venivano avvistati da tutte gli schieramenti: italiani, americani, tedeschi, francesi, giapponesi. Le prime segnalazioni ci vengono già dal 1941, ma è probabilmente che questo fenomeno sia presente anche in anni precedenti. I foo erano oggetti di forma sferica, di modeste dimensioni, di colori vari: dal bianco, al rosso, all'arancione. Affiancavano gli aerei militari per un certo tragitto, per poi staccarsi dalla linea di volo e sparire. Non hanno mai mostrato comportamento ostile. Ad oggi la loro natura resta non identificata, anche se si ipotizzano varie nature per spiegarli: dai fulmini globulari, ad armi segrete progettate dai nazisti. Quest'ultima ipotesi non venne mai confermata, in oltre gli stessi tedeschi furono più volte protagonisti di strani incontri con i foo.
A - (342) - 28/11/1942 - 22.40
10-15 MIGLIA A SUD-OVEST DI TORINO
TESTIMONE: EQUIPAGGIO (CAPT. LEVER)
AEROMOBILE: AVRO LANCASTER (ROYAL AIR
FORCE, 61 SQUADRON)
DESCRIZIONE – Avvistato oggetto stimato in 200-300 piedi di lunghezza con spessore pari ad 1/5 o 1/6 della lunghezza. Velocità stimata in 500 miglia orarie. L’UFO ha quattro paia di luci rosse poste alla stessa distanza lungo la fusoliera. Le luci non sembrano scarichi di motori e l’oggetto si mantiene in volo livellato. L’oggetto viene visto due volte: la prima alle 22.40 a dieci-quindici miglia a sud-ovest di Torino, quando incrocia l’aereo (che è a 11.000 piedi di quota) volando approssimativamente alla stessa altezza, la seconda quando il Lancaster è a 14.000 piedi presso le Alpi, ed appare volare in una valle tra le montagne. Le luci si spengono improvvisamente e l’oggetto sparisce dalla vista.
Particolare estremamente curioso, il comandante dell’aeromobile vede lo stesso oggetto in una successiva occasione, mentre è in volo a nord di Amsterdam. Entrambi gli avvistamenti sono riportati in un documento ufficiale della RAF siglato “segreto”.
A - (280) - ?/6/1944 - NOTTE
A SUD-OVEST DI FIRENZE
TESTIMONI: MYRING, CORLETT
AEROMOBILE: BEAUFIGHTER Mk.X (RAF)
DESCRIZIONE - L’aereo viene tallonato per 5 - 10 minuti da una luce rossa assai brillante, che si mantiene sempre ad una distanza costante da esso. Finalmente l’equipaggio riesce a sottrarsi all’inseguitore abbassandosi in una zona montuosa.
A - (279) - ?/6/1944 - ?
A NORD-EST DI BARI
TESTIMONE: W. HUMPHREY + ALTRI PILOTI USA
AEROMOBILE: P-38 LIGHTNING
DESCRIZIONE - Durante un volo di addestramento, mentre si trovano ad una quota di circa 33.000 piedi, i piloti osservano a quota superiore (stimata in 50.000 piedi) un oggetto rotondo, che scende fino a 40.000 piedi restando in contatto con la formazione per circa tre minuti. Poi l’oggetto scompare in un paio di secondi, compiendo una repentina accelerata verso nord.
A - (276) - 24/11/1944 - ?
DALL’AUSTRIA ALL’ADRIATICO
TESTIMONE: WILLIAM LEET + EQUIPAGGIO
AEROMOBILE: B-17
DESCRIZIONE - Caso iniziato sui cieli austriaci, poi proseguito sul territorio italiano fino all’Adriatico.
L’aereo viene affiancato per 45-50 minuti da un oggetto luminoso giallo-arancione del diametro di tre metri, che si mantiene a non più di 40 metri dall’ala sinistra.
A - (248) - 20/2/1945 - 20.30
LA SPEZIA
TESTIMONE: PILOTA
AEROMOBILE: MOSQUITO N.F. Mk XXX USA
DESCRIZIONE - Alle 20.30 viene avvistata una luce bianco-rossastra che emette getti accendersi e spegnersi a circa 6-8 miglia di distanza, vicino a La Spezia e dirigere a N-W a una quota di 10.000 piedi.
Viene inseguita a una velocità di 280 miglia orarie per un minuto e mezzo. Si muove zigzagando e scompare. Alle 21.55, 10 miglia a sud di La Spezia ne viene inseguita un’altra che si dirige oltre La Spezia: scomparsa 10 o 15 miglia a nord della città senza che il caccia, volando a 300 miglia orarie, possa agganciarla. Alle 22.50, cinque miglia a sud di Pisa, viene avvistata (ad una quota di 10.000 piedi) una luce da una distanza di 10 miglia e inseguita per due minuti circa. Si dirige a nord e scompare (quest’ultimo intruso viene descritto come una luce lampeggiante alternativamente in maniera debole e brillante. Nessun contatto radar, né constatato alcun disturbo elettronico).
A - (277) - ?/3/1945 - 02.00
ITALIA NORD-ORIENTALE
TESTIMONE: EQUIPAGGIO RAF
AEROMOBILE: BOSTON
DESCRIZIONE - Il pilota effettua manovre diversive per dieci minuti per evitare sei palle di fuoco di colore rosso, grandi tre volte la Luna. Il disimpegno avviene alla fine con rotta verso Trieste, a quota così bassa da toccare addirittura l’acqua per sottrarsi all’inseguimento degli oggetti sconosciuti.
A - (265) - ?/3/1945 - 20.15
AREA BERGAMO -
GHEDITESTIMONE: PILOTI USA (414° SQN CACCIA
NOTTURNA)
AEROMOBILE:
DESCRIZIONE - Mentre l’aereo si trova in volo a 1.500 piedi, i due testimoni osservano raffiche di mitragliatrice al suolo poi, subito dopo, appaiono due “palle di foo fire” proprio dietro al velivolo. Tre quarti d’ora dopo il fatto si ripete in un altro punto, tranne che invece di esaurirsi dopo tre o quattro minuti, una delle palle brucia come un proiettile, mentre l’altra continua a brillare. L’azione di artiglieria campale e i foo fire sono segnalati anche da altri equipaggi.
Anni '50
Da qui in poi si inizia già a parlare di "dischi volanti"
E - (231) - 19/10/1950 - 09.30
CIELO DI CORFU’
TESTIMONE: EQUIPAGGIO (PILOTA DI
NAZIONALITA’ ITALIANA)
AEROMOBILE: DI LINEA EGIZIANO
DESCRIZIONE - Avvistata una luce bianca a una distanza di 5 km dinanzi all’apparecchio, che si sposta a forte velocità. La luce viene poi meglio definita come un oggetto brillante, piatto e rotondo.
L’oggetto vira improvvisamente, ma dopo 20-30 secondi riprende la direzione originale. Per un altro minuto l’oggetto prosegue il suo volo, poi improvvisamente la sua luminosità viene meno ed al suo posto si delinea un oggetto nero di forma circolare che accelera la sua velocità scomparendo infine oltre la linea dell’orizzonte.
B - (344) - 23/11/1957 - 18.40
NAPOLI
TESTIMONE: AL SUOLO
AEROMOBILE:
DESCRIZIONE – Un oggetto luminoso di colore argenteo e forma cilindrica solca il cielo di Napoli dal Vomero al Vesuvio alle 18.25 circa. Dopo un quarto d’ora l’oggetto, ora di colore rosso, appare nuovamente con direzione contraria. Incrocia un aereo, gli si affianca, lo segue per un lungo tratto poi scompare.
B - (242) - 20/5/1959 - 21.00
LIVORNO
TESTIMONE: ALCUNE PERSONE
AEROMOBILE: 2
DESCRIZIONE - Avvistato “piatto volante infuocato” sostare nel cielo per una decina di secondi, prima di allontanarsi improvvisamente in verticale a velocità “incredibile”. “Trenta secondi dopo” un aereo proveniente da Pisa (poco dopo raggiunto da un altro) si mette ad incrociare nel punto in cui si era trovato l’UFO.
Anni '60
N - (353) - INIZI AUTUNNO 1963 - 02.00
AL LARGO DELLE COSTE DELLA SARDEGNA
TESTIMONE: PERSONALE U.S.N. A BORDO
DELLA PORTAEREI U.S.S. FRANKIN D.
ROOSEVELT
AEROMOBILE: DUE F-4B PHANTOM II
DESCRIZIONE - I radar di bordo della Roosevelt captano un’eco radar sconosciuta. Viene ordinato il lancio di due jet F-4B che vengono vettorati sul bersaglio senza tuttavia giungere ad un contatto, perché l’eco improvvisamente sparisce. Gli aerei rientrano sulla portaerei e poco dopo l’eco riappare, questa volta in posizione più ravvicinata.
B - (26) - 5/10/1965 - 20.21
ROMA
TESTIMONE: CENTINAIA
AEROMOBILE:
DESCRIZIONE - Osservato da terra mentre attraversa il cielo romano un oggetto discoidale di colore rosso vivo, circondato da un alone di luminosità abbagliante e seguito, a qualche metro dalla sua parte posteriore, da una lunga scia di colore azzurrognolo “e dai riflessi irreali come quelli delle comete”. Facendo il raffronto con un aereo di linea in volo in quel momento a quota notevolmente superiore e con rotta trasversale rispetto all’UFO, un colonnello dell’Aeronautica ne stima il diametro effettivo intorno ai 25 metri e la velocità di gran lunga superiore a Mach 3. L’ufficiale, in accordo con altri testimoni, afferma inoltre che “l’ordigno si alzava ogni tanto in verticale per superare gli ostacoli, dimostrando così un comportamento intelligente”.
B - (34) - 8/1/1966 - SERA
NAPOLI
TESTIMONE:
AEROMOBILE: 2 CACCIA
DESCRIZIONE - Un globo luminoso appare a Napoli a mille metri di altezza nella direzione di Capri, proprio poco prima che un black-out faccia piombare la città nel buio. Due aerei decollati da un aeroporto della NATO sarebbero visti sfrecciare vicino al globo (che poi si allontana) e poi compiere evoluzioni.
A - (6) - 23/9/1969 - 12.15
TOSCANA - TIRRENO
TESTIMONE: EQUIPAGGI
AEROMOBILE: DC-8 AZ660, TRIDENT BEA, C-119
A.M.
DESCRIZIONE - Alle ore 13.30 il pilota e l’equipaggio di un DC-8 ALITALIA (AZ 660) diretto verso il Nordamerica osservano un oggetto (identificato sommariamente come “pallone-sonda”) posizionato a 11.800 metri di quota sull’aerovia “Ambra 1”, in perpendicolare sul mare a circa dieci chilometri a ovest di Pisa. Subito dopo arrivano al controllo del traffico aereo le vivaci rimostranze del comandante di un Trident della Compagnia britannica BEA, che sostiene di aver evitato la collisione con lo stesso oggetto e protesta per la mancata segnalazione del lancio e dei possibili pericoli per la navigazione aerea.
Altri piloti civili segnalano l’oggetto, propendendo per l’ipotesi più probabile quale quella del pallone di grandi dimensioni. Così il caso è stato considerato per anni, tuttavia ulteriori inchieste compiute da Pier Luigi Sani nel 1990 e dallo stesso Sani e da Giuseppe Stilo nel 1995 hanno appurato che nella stessa giornata, alle ore 12.15, nel cielo sovrastante Pisa l’equipaggio di un aereo da trasporto C-119 dell’Aeronautica Militare avvistò un oggetto sconosciuto, dopo essere stato inviato a verificare una segnalazione proveniente dalla TWR.
L’oggetto appariva di dimensioni notevoli, sigariforme, con le estremità arrotondate; le due estremità erano intensamente luminose di luce azzurrognola. L’aereo prese quota per avvicinarsi all’oggetto, che tuttavia
cominciò a muoversi in direzione sud-ovest. Ebbe allora inizio un vero e proprio inseguimento, che terminò in un nulla di fatto.
Non riuscendo a raggiungere l’UFO, il comandante del C-119 invertì la rotta per fare ritorno a Pisa. Ma ben presto ci si accorse che anche l’UFO aveva fatto la stessa cosa, andando a riposizionarsi nello stesso punto che occupava all’inizio dell’avvistamento. L’oggetto si dileguò alle 15.08 ben dopo che il C-119 aveva effettuato l’atterraggio) in direzione sud “con un’accelerazione incredibile, a una velocità valutata in 3.5 Mach” (Sani).
Anni '70
21/9/1971 - NOTTE
PUGLIA
TESTIMONE: UFFICIALE PILOTA
AEROMOBILE: TRAINER A.M.
DESCRIZIONE - Durante un volo addestrativo notturno, l’aereo del testimone viene investito dall’alto da un fascio di luce inizialmente bianca, poi rossa e successivamente di altri colori. Alzando gli occhi, il pilota osserva un oggetto solido di enormi dimensioni sorvolare il suo aereo e partire poi improvvisamente a velocità “pazzesca”, con un’accelerazione talmente violenta da sembrare inimmaginabile.
14/12/1972 - 16.47
ROTTA FIUMICINO-PUNTA RAISI
TESTIMONE: COMANDANTE, PILOTI
AEROMOBILE: CARAVELLE ALITALIA AZ-122
DESCRIZIONE - Secondo il rapporto di “Nearcollision” presentato dal comandante alle autorità aeroportuali, mentre l’aereo si trovava in fase di salita da FL 120 a FL 130 veniva notato un oggetto volante di notevoli dimensioni procedere in rotta di collisione, al punto che la salita veniva bruscamente interrotta ed anzi il pilota ai comandi effettuava un livellamento del volo a FL 110. Venivano inoltre accesi i fari di rullaggio e improvvisamente l’oggetto effettuava un’inversione e si allontanava ad altissima velocità verso sud. Chieste al radar di Roma informazioni sul traffico, veniva risposto che non esisteva alcun traffico a quella quota e che non era stata notata alcuna traccia sullo schermo radar.
24/11/1973 - SERA
CAGLIARI ELMAS
TESTIMONE: PILOTA + MOLTI ALTRI A TERRA
AEROMOBILE: ATI ROMA-CAGLIARI
DESCRIZIONE - Il pilota, in volo ad una quota di circa 1.000 metri ed in fase di avvicinamento per l’atterraggio all’aeroporto di Elmas, avvista un oggetto luminoso procedente ad una velocità di circa 900 km/h e ne segnala la presenza alla TWR. Dopo alcuni minuti l’oggetto scompare. A Elmas altre persone al suolo sono testimoni dell’evento, mentre anche i radar dell’aeroporto avrebbero segnalato la presenza dell’UFO.
(20) - 30/11/1973 - 19.00
TORINO CASELLE
TESTIMONE: TRE PILOTI, RADAR CASELLE E
MORTARA
AEROMOBILE: PIPER NAVAJO, DUE DC-9
DESCRIZIONE - Un oggetto luminoso, apparso nei cieli dell’aeroporto di Caselle, viene osservato dagli addetti della TWR e dai piloti di un Piper Navajo in fase di atterraggio e di due DC-9 (AZ 325 proveniente da Parigi e AZ 043 in arrivo da Roma). L’oggetto sarebbe stato inoltre osservato da numerose altre persone (militari e civili) presenti a quell’ora in aeroporto, come pure in zone limitrofe della città. Agli occhi dei testimoni l’oggetto appare come un globo luminoso pulsante ed emanante dei bagliori di vari colori, dal violetto all’azzurro al rosso.
L’oggetto viene intercettato anche dai radar di Caselle (gestito da personale militare) e del centro radar militare di Mortara: sugli schermi l’eco appare come un punto materiale di intensità paragonata a quella di un grosso velivolo della classe dei DC-8. I movimenti dell’oggetto sono considerati “incredibili” per un aeromobile convenzionale.
Il pilota del Piper, guidato dalla TWR, insegue l’UFO fino a Voghera, tentando - senza riuscirci - di avvicinarlo.
9/3/1974 - 22.00
TORINO
TESTIMONE: A. I. (COMANDANTE AEROFLOTTA
PRIVATA FIAT) + COMANDANTE ALITALIA
AEROMOBILE: EXECUTIVE, ALITALIA AZ 195
DESCRIZIONE - Il pilota dell’executive, proveniente da Parigi, è in fase di discesa verso Torino quando nota di fronte a sé una massa splendente di luce bianca e calda. Nello stesso momento il radar di Milano Controllo gli segnala il medesimo traffico e chiede al pilota la conferma visiva. Ricevuto l’OK per l’inseguimento, il pilota sale a 5.400 metri di quota, con l’oggetto ad una distanza di circa 15 chilometri dal suo aereo. “Guardandolo da sotto il corpo aveva la forma di un tubo, ma alla sua stessa altitudine si presentava piuttosto come un piatto rovesciato multicolore, caratterizzato da anelli giallastri verso il bordo esterno, degradanti verso l’interno in anelli rossastri ed una luminosità bianca e brillante al centro”. L’inseguimento si protrae per 5-6 minuti, seguendo una rotta est-ovest verso il confine francese; poi, trovandosi in uno spazio aereo militare interdetto, il pilota è costretto a invertire la rotta e a tornare indietro.
23/2/1977 - 21.00
GIULIANOVA MARCHE (MC)
TESTIMONE: PILOTA MILITARE
AEROMOBILE: F-104G
DESCRIZIONE - L’F-104G si trovava a 7.000 piedi di quota e aveva appena lasciato la verticale di Giulianova Marche in direzione di Macerata quando il pilota, una volta rimesso dalla virata, alzando gli occhi notò una intensa luce bianca a distanza di circa 8-900 metri leggermente a sinistra. Poco dopo l’oggetto si portava di fronte alla prua del jet, mantenendo inalterata la distanza.
Il pilota affermò di aver osservato l’oggetto per 23 minuti mentre il suo aereo seguiva una rotta sud-est nord ovest. Fu solo sulle foci del Po che l’oggetto si allontanò, scomparendo rapidamente alla vista. Il pilota precisò inoltre che l’oggetto, nel tratto Macerata-Città di Castello, si sollevò di circa 1.000 piedi alla quota del suo aereo e ogni tanto, nell’arco
di 15-20 secondi, lasciava la posizione davanti all’aereo per affiancarlo. Avvertito il radar della base più vicina, il pilota ricevette l’autorizzazione all’intercettazione dell’oggetto, che però si risolse con un nulla di fatto perché l’UFO continuò a mantenere inalterata la distanza dall’F-104.
27/10/1977 - 17.50Z
CAGLIARI ELMAS
TESTIMONE: 4 PILOTI A.L.E., PERSONALE DI
TERRA
AEROMOBILE: TRE ELICOTTERI A.L.E.
DESCRIZIONE - Nei pressi dell'aeroporto militare di Cagliari Elmas gli equipaggi di due elicotteri dell'Aviazione Leggera dell'esercito, con a capo il maggiore Francesco Zoppi, involo avvista a circa 500 metri di quota un cerchio luminoso di colore rosso/arancio. Zoppi pensò trattarsi di luci di un aereo dietro il suo, ma poco dopo vide che l'oggetto si allontanò a gran velocità. Dell'altro equipaggio solo uno pote confermare l'avvistamento, e la torre di controllo confermo' che c'erano solo aerei in volo Un ora dopo pero', Zoppi avvistò per la seconda volta l'UFO, sempre vicino il suo elicottero, a quota 1.000 metri, procedendo poi alla stessa velocita (200km/h). A questo punto Zoppi contattò la torre di controllo, che confermarono l'UFO avvistandolo con il binocolo, ma non con la strumentazione radar L'UFO rimase visibile altri 4 minuti. Dell'avvistamento confermarono l'accaduto altri testimoni a terra incluso il Prof. Pier Paolo Lai, che verso le 17:30, poté vedere un globo luminoso dirigersi verso Sarroch. Dopo la consegna del rapporto, anche di questo caso non si seppe più nulla. A seguito dell’ampia eco suscitata sulla stampa dalfatto, lo SMD dirama un comunicato stampa secondo cui “dai primi accertamenti effettuati dagli enti competenti è risultato trattarsi di un aeromobile impegnato in una normale esercitazione aerea”. Per quanto teoricamente accettabile, in mancanza di dati definitivi la spiegazione fornita appare un po’ troppo sibillina per poter essere considerata pienamente convincente.
9/3/1978 - 19.34
VARIE LOCALITA’ ITALIANE
TESTIMONE: PILOTI
AEROMOBILE: 7 AEREI DI LINEA
DESCRIZIONE - I piloti di diversi aeromobili civili e militari in varie località della penisola segnalano l’avvistamento di un OVNI definito come “razzo verde” (rosso in un caso). La trascrizione dei dialoghi TBT tra piloti e TWR è stata rilasciata nel corso dell’anno dal Ministero della Difesa ad alcuni centri di ricerca privati sugli UFO (tra cui il CUN e il CNIFAA).
?/12/1978 - NOTTE
TREVISO - PADOVA
TESTIMONE: TRE PILOTI A.M.
AEROMOBILE: TRE F-104
DESCRIZIONE - Un UFO viene rilevato a vista e sugli schermi radar dell’aerobase di Treviso. Tre caccia F-104 in volo addestrativo nelle vicinanze vengono dirottati verso l’oggetto, ma solo due (i più vicini) giungono in contatto visivo e radarico, mentre il terzo ha solo la possibilità di seguire l’evento via radio e radar. L’oggetto si presenta di forma rettangolare, e luminoso. Poco prima di essere intercettato esso riparte a velocità “spaventosa”, facendo perdere le proprie tracce.
- 18/6/1979 - 11.30
TREVISO
TESTIMONE: M.LLO PILOTA A.M., PERSONALE
A TERRA, RADAR GCA
AEROMOBILE: G-91R
DESCRIZIONE - Il pilota è in fase di rientro all’aerobase di Treviso Sant’Angelo quando viene avvertito dal GCA di Istrana della presenza di un’eco non identificata. Avendo ancora autonomia residua, gli viene richiesto di indagare.
Stabilito il contatto visivo, l’oggetto viene descritto come una “cisterna di carburante” di colore nero, otto metri di lunghezza e tre di spessore, sovrastata da una “cupoletta” di colore chiaro. Il G-91 (che è un caccia-bombardiere ricognitore ed è dotato, per quest’ultimo compito, di apposite macchine fotografiche) dispone in quel momento di parecchia pellicola residua, e il pilota scatta un’ottantina di fotografie all’oggetto misterioso.
Nel frattempo, anche da terra il personale della base sta seguendo l’evento con i binocoli: qualcuno ha anche l’impressione di vedere una scia bluastra dietro l’oggetto, non vista però dal pilota.
L’oggetto sparisce improvvisamente.
Si saprà successivamente che l’oggetto è stato identificato dai fotointerpreti della base come un pallone di plastica nera, ma è questa una
“spiegazione” che lascia parecchi punti oscuri a tutt’oggi ancora non chiariti.
Anni '80
ESTATE 1980 (o 1981)- 22.20
PRESSO SARZANA
TESTIMONE: MILITARI
AEROMOBILE: ELICOTTERI M.M.
DESCRIZIONE - Da un eliporto militare una quindicina di uomini osserva in cielo tre “barrette” arancioni e rosse, simili nelle dimensioni ognuna a un autobus, trasformarsi in un’unica “palla bianca”.
Al riapparire della palla in un’altra direzione, due elicotteri AB-212 di rientro da un’esercitazione vengono diretti dalla TWR (che aveva scorto otticamente il fenomeno) sul corpo volante. Uno dei due velivoli segue a lungo l’UFO, che sembra quasi giocare a rimpiattino con esso, tra soste e brucianti accelerazioni. Anche la TWR dell’aeroporto di Pisa, avvertita, vede otticamente sia l’elicottero che l’UFO, e “invia un aereo sul posto”. L’elicottero deve poi rientrare per penuria di carburante.
Anni '90
24/4/1990 - 08.15
LATINA
TESTIMONE: DUE PILOTI MILITARI
(ISTRUTTORE E ALLIEVO)
AEROMOBILE: ADDESTRATORE A.M.
DESCRIZIONE - Durante un volo addestrativo i due piloti avvistano un oggetto volante di forma sferica, che da una quota di circa 1.000/1.500 metri si porta velocemente alla stessa quota del velivolo (2.500 metri). Ogni tentativo effettuato di avvicinarsi all’oggetto risulta vano, in quanto lo stesso mantiene costante la propria distanza dal velivolo militare con
sorprendenti accelerazioni istantanee.
L’avvistamento si protrae per circa 5 minuti, dopodichè l’oggetto sparisce improvvisamente con una forte accelerazione.
15/6/1993 - 12.00
AEROPORTO DI PESCARA
TESTIMONE: EQUIPAGGIO (4) VIGILI DEL FUOCO
AEROMOBILE: ELICOTTERO AGUSTA B.412
DESCRIZIONE - Mentre l’elicottero sta compiendo un volo addestrativo, ad un’altezza dal suolo di circa 600 metri, un oggetto non identificato entra in rotta di collisione e solo una rapida manovra evita l’incidente. L’oggetto viene descritto dai testimoni come avente un’altezza di metri 1,30 circa, con sembianze simili ad un piccolo scafandro con un globo a mo’ di testa di diametro di circa 50 cm con abbozzati arti inferiori di colore giallo ocra e con ben visibili due “occhi” grandi e ovoidali, con due borse
che davano l’impressione essere arti superiori in posizione di avvolgimento alla cintura.
L’avanzamento era veloce e sicuro, sempre verticalizzato, e lo “sguardo” rivolto nella direzione dell’elicottero.
Dopo qualche secondo, l’oggetto si allontana velocemente (circa 3-400 km/h) e, rivolgendo la “schiena”, si nota un’antenna di forma trapezoidale.
9/2/1994 - 15.50
CISTERNA LATINA
TESTIMONE: PILOTA E ALLIEVO
AEROMOBILE: SF-260 A.M.
DESCRIZIONE - Avvistato oggetto dall’apparenza di “doppio guscio biconvesso di colore verde brillante nella parte superiore e grigio nella parte inferiore”.
La dimensione stimata appare di circa 2 metri di larghezza e la metà di spessore; nella parte ventrale si notano inoltre due piccoli particolari simmetrici triangolari di colore chiaro a forma di ventaglio, vagamente paragonabili alle ciglia di un ugello di scarico. Inizialmente il pilota nota l’oggetto sulla sua destra e compie una manovra per raggiungerlo.
Quando, trovandosi ai limiti della stabilità aerodinamica e ormai in stallo accelerato, il pilota decide di interrompere l’inseguimento, dopo alcuni istanti l’oggetto torna a sorvolare trasversalmente il piccolo aereo: il pilota tenta allora un nuovo inseguimento, ma l’oggetto vira bruscamente in direzione dell’SF-260. Dopo quest’ultima manovra l’UFO scompare definitivamente alla vista.
4/7/1998 - 17.42
10 MIGLIA A EST DELL’AEROPORTO DI FORLI’
TESTIMONE: DUE
AEROMOBILE: CESSNA C-172
DESCRIZIONE - Un congegno non identificato di apparenza metallica fusiforme attraversa la rotta dell’aereo «alcune migliaia di piedi più in alto con velocità sicuramente supersonica». L’oggetto, di dimensioni apparentemente ridotte, rivela la propria presenza solo in virtù di un potente riflesso metallico provocato dal Sole ormai nella parte bassa dell’orizzonte a ovest, riflesso che subito scompare come provocato da una specie di rotazione sull’asse del congegno («avvitamento attorno all’asse di simmetria longitudinale») rendendo il congegno stesso praticamente invisibile sullo sfondo del cielo.
Pochi secondi dopo il riflesso si ripete. La spiegazione più probabile dell’avvistamento, avanzata da uno dei testimoni - esperto in tecnologie e tematiche aeronautiche - è quella di un piccolo velivolo militare in volo a quota medio-alta.
Negli anni 2000 ci sono come minimo 163 casi, tra cui uno particolarmente interessante. 13 giugno 2003: Comandante e secondo pilota di un volo Alitalia, Napoli-Milano, osservano un oggetto discoidale venire loro incontro. Poco prima della collisione diretta, l'UFO si muove a circa 30 metri sotto l'aereo, per poi sparire in cielo. I due piloti affermano che durante il passaggo dell'UFO sotto il velivolo, si è sentita una sorta di vibbrazione dal muso dell'aereo, fino alla coda.
Un altro caso interessante è quello che ha coinvolto un volo Alitalia AZ284, da Lineate a Londra. Mentre il velivolo aveva già cominciato la discesa e si trovava a 22.200 piedi il Comandante Zaghetti avvista un oggetto, avverte immediatamente il suo Primo Ufficiale, ed entrambi osservano per 3-4 secondi un oggetto molto simile ad un missile ma senza alcuna fiamma o gas di scarico, che li oltrepassa più in alto di circa 300 metri, procedendo su una rotta opposta a quella dell'aereo (che era circa 320 gradi).
L'operatore del controllo radar, interrogato appena l'oggetto ha oltrepassato l'aereo, afferma di avere sul suo schermo una eco sconosciuta a circa 10 miglia nautiche dietro l'aereo.
Questo è il rapporto originale della RAF Britannica:
http://www.freewebs.com/paolog/casi/az2 ... rtoori.pdfFonte