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Enkidu ha scritto:
Io ho sognato diverse volte invasioni aliene sulla Terra, nel corso degli anni, quando ero più giovane. Ora i miei sogni sono molto più realistici e prosaici, ma una volta avevo la fantasia a briglia sciolta sotto le lenzuola (ora ce l'ho solo da sveglio, e sempre sotto rigoroso controllo perché non interferisca nella vita pratica).
Una volta (dovevo avere all'incirca 12 o 13 anni) sognai degli alieni verdastri, con grandi occhi bianchi e tute che gli coprivano la testa, che arrivavano su dischi luminosi. Uno di loro improvvisamente si "spegneva" in volo, rivelando di essere fatto di un metallo argenteo. Subito dopo aver perso la sua luminosità si schiantava contro una casa, rompendosi in molte lastre infrante. Evidentemente il motore si era spento in volo...
Il capo degli alieni era invece vestito come un vichingo, con tanto di lunga barba ed elmo cornuto (solo molti anni dopo scoprii che i vichinghi non portavano affatto elmi cornuti). Mi piombò in casa dicendomi che loro venivano dalla "Galassia di Cristallo" e avevano deciso di invadere i pianeti della nostra Via Lattea.
Un'altra volta, dovevo avere circa 20 anni, sognai che l'invasione aliena avvenne circa 300.000 anni fa. Da qualche parte nello spazio, non si sa dove, forse nel nostro Sistema Solare, forse più lontano, esisteva una regione dove una specie in tutto simile alla nostra aveva costruito delle grandi città spaziali. Una catastrofe stava per colpirle (forse un'ondata di radiazioni letali) e perciò gli alieni dovettero evaquare le città e venire a vivere sulla Terra. Cosa ne sia stato di loro, non lo so. Ricordo che le città spaziali avevano delle grandi vetrate che davano sullo spazio, con file di una sorta di sbarre, o di colonne esterne di metallo.
Ma hanno lasciato una traccia, un reperto. Una strana porta di vetro, a specchio, con una cornice di metallo argenteo. La porta non era incastonata nel muro, era libera e si poteva trasportarla. Dove si trovasse però non lo so. Chi varcava la porta, entrava in un'altra dimensione.
Una bambina ribelle e scavezzacollo, dalle lunghe trecce rosse, sfuggiva ai genitori e attraversava la porta. Il sogno finiva là.
Un'altra volta sognai che la Terra veniva invasa da gigantesche navi, grandi come città, a forma di trottola, che stazionavano ad alta quota, mentre da esse uscivano delle navi più piccole, che atterravano a legioni. Ricordo che gli alieni erano esattamente come noi, e le loro navicelle erano quanto mai strane: ce n'erano alcune che avevano la forma di auto d'epoca dei primi del 900, tenute in aria da piccole mongolfiere!
Simili sogni, soprattutto quello della porta interdimensionale, mi hanno ispirato dei racconti (che poi non sono riuscito a realizzare, purtroppo), ma non li ho mai presi troppo sul serio. Nel senso che non li ho mai considerati dei sogni preveggenti, ma semplicemente nati dal mio subconscio, dato che tali immagini sono troppo vicine alle immagini suggerite da film e fumetti.
Questo tipo di sogni non sono mai premonitori. Puoi considerarli "viaggi", lampi di conoscenza che arrivano da chissà dove, emersione di materiali inconscio, e così via. I sogni premonitori mancano di solito di una linearità narrativa corposa.