Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
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26/05/2012, 12:02

Io ho sognato diverse volte invasioni aliene sulla Terra, nel corso degli anni, quando ero più giovane. Ora i miei sogni sono molto più realistici e prosaici, ma una volta avevo la fantasia a briglia sciolta sotto le lenzuola (ora ce l'ho solo da sveglio, e sempre sotto rigoroso controllo perché non interferisca nella vita pratica).
Una volta (dovevo avere all'incirca 12 o 13 anni) sognai degli alieni verdastri, con grandi occhi bianchi e tute che gli coprivano la testa, che arrivavano su dischi luminosi. Uno di loro improvvisamente si "spegneva" in volo, rivelando di essere fatto di un metallo argenteo. Subito dopo aver perso la sua luminosità si schiantava contro una casa, rompendosi in molte lastre infrante. Evidentemente il motore si era spento in volo...
Il capo degli alieni era invece vestito come un vichingo, con tanto di lunga barba ed elmo cornuto (solo molti anni dopo scoprii che i vichinghi non portavano affatto elmi cornuti). Mi piombò in casa dicendomi che loro venivano dalla "Galassia di Cristallo" e avevano deciso di invadere i pianeti della nostra Via Lattea.
Un'altra volta, dovevo avere circa 20 anni, sognai che l'invasione aliena avvenne circa 300.000 anni fa. Da qualche parte nello spazio, non si sa dove, forse nel nostro Sistema Solare, forse più lontano, esisteva una regione dove una specie in tutto simile alla nostra aveva costruito delle grandi città spaziali. Una catastrofe stava per colpirle (forse un'ondata di radiazioni letali) e perciò gli alieni dovettero evaquare le città e venire a vivere sulla Terra. Cosa ne sia stato di loro, non lo so. Ricordo che le città spaziali avevano delle grandi vetrate che davano sullo spazio, con file di una sorta di sbarre, o di colonne esterne di metallo.
Ma hanno lasciato una traccia, un reperto. Una strana porta di vetro, a specchio, con una cornice di metallo argenteo. La porta non era incastonata nel muro, era libera e si poteva trasportarla. Dove si trovasse però non lo so. Chi varcava la porta, entrava in un'altra dimensione.
Una bambina ribelle e scavezzacollo, dalle lunghe trecce rosse, sfuggiva ai genitori e attraversava la porta. Il sogno finiva là.
Un'altra volta sognai che la Terra veniva invasa da gigantesche navi, grandi come città, a forma di trottola, che stazionavano ad alta quota, mentre da esse uscivano delle navi più piccole, che atterravano a legioni. Ricordo che gli alieni erano esattamente come noi, e le loro navicelle erano quanto mai strane: ce n'erano alcune che avevano la forma di auto d'epoca dei primi del 900, tenute in aria da piccole mongolfiere!
Simili sogni, soprattutto quello della porta interdimensionale, mi hanno ispirato dei racconti (che poi non sono riuscito a realizzare, purtroppo), ma non li ho mai presi troppo sul serio. Nel senso che non li ho mai considerati dei sogni preveggenti, ma semplicemente nati dal mio subconscio, dato che tali immagini sono troppo vicine alle immagini suggerite da film e fumetti.

26/05/2012, 12:42

E' successo per un periodo che sognassi di saper volare ed era di un realistico impressionante...Non so cosa si potrebbe provare a volare con le proprie capacità ma le sensazioni che provavo erano veramente incredibili e quanto di più vero ci possa essere...Chissà come mai si fa un sogno basato sulle capacità di volo...

26/05/2012, 14:39

Enkidu ha scritto:

Io ho sognato diverse volte invasioni aliene sulla Terra, nel corso degli anni, quando ero più giovane. Ora i miei sogni sono molto più realistici e prosaici, ma una volta avevo la fantasia a briglia sciolta sotto le lenzuola (ora ce l'ho solo da sveglio, e sempre sotto rigoroso controllo perché non interferisca nella vita pratica).
Una volta (dovevo avere all'incirca 12 o 13 anni) sognai degli alieni verdastri, con grandi occhi bianchi e tute che gli coprivano la testa, che arrivavano su dischi luminosi. Uno di loro improvvisamente si "spegneva" in volo, rivelando di essere fatto di un metallo argenteo. Subito dopo aver perso la sua luminosità si schiantava contro una casa, rompendosi in molte lastre infrante. Evidentemente il motore si era spento in volo...
Il capo degli alieni era invece vestito come un vichingo, con tanto di lunga barba ed elmo cornuto (solo molti anni dopo scoprii che i vichinghi non portavano affatto elmi cornuti). Mi piombò in casa dicendomi che loro venivano dalla "Galassia di Cristallo" e avevano deciso di invadere i pianeti della nostra Via Lattea.
Un'altra volta, dovevo avere circa 20 anni, sognai che l'invasione aliena avvenne circa 300.000 anni fa. Da qualche parte nello spazio, non si sa dove, forse nel nostro Sistema Solare, forse più lontano, esisteva una regione dove una specie in tutto simile alla nostra aveva costruito delle grandi città spaziali. Una catastrofe stava per colpirle (forse un'ondata di radiazioni letali) e perciò gli alieni dovettero evaquare le città e venire a vivere sulla Terra. Cosa ne sia stato di loro, non lo so. Ricordo che le città spaziali avevano delle grandi vetrate che davano sullo spazio, con file di una sorta di sbarre, o di colonne esterne di metallo.
Ma hanno lasciato una traccia, un reperto. Una strana porta di vetro, a specchio, con una cornice di metallo argenteo. La porta non era incastonata nel muro, era libera e si poteva trasportarla. Dove si trovasse però non lo so. Chi varcava la porta, entrava in un'altra dimensione.
Una bambina ribelle e scavezzacollo, dalle lunghe trecce rosse, sfuggiva ai genitori e attraversava la porta. Il sogno finiva là.
Un'altra volta sognai che la Terra veniva invasa da gigantesche navi, grandi come città, a forma di trottola, che stazionavano ad alta quota, mentre da esse uscivano delle navi più piccole, che atterravano a legioni. Ricordo che gli alieni erano esattamente come noi, e le loro navicelle erano quanto mai strane: ce n'erano alcune che avevano la forma di auto d'epoca dei primi del 900, tenute in aria da piccole mongolfiere!
Simili sogni, soprattutto quello della porta interdimensionale, mi hanno ispirato dei racconti (che poi non sono riuscito a realizzare, purtroppo), ma non li ho mai presi troppo sul serio. Nel senso che non li ho mai considerati dei sogni preveggenti, ma semplicemente nati dal mio subconscio, dato che tali immagini sono troppo vicine alle immagini suggerite da film e fumetti.




Questo tipo di sogni non sono mai premonitori. Puoi considerarli "viaggi", lampi di conoscenza che arrivano da chissà dove, emersione di materiali inconscio, e così via. I sogni premonitori mancano di solito di una linearità narrativa corposa.

26/05/2012, 21:16

gattapazza ha scritto:

wow che realta` onirica , che trip [:p] cmq anch'io ricordo poco di quel che sogno..ma quel che ricordo mi sembra sempre cosi` reale.. ma da quando un sogno s`é avverto (crederci o meno..e son perplessa io in primis.. ma é successo.. )preferirei non sognare più` .
quisquis ha scritto:
quando sogno di volare riesco sempre a controllare il volo ed in genere svolazzo basso, il necessario per superare una fila (in sogno) od un piccolo ostacolo come un muro, oppure per velocizzare i movimenti (in sogno); qualche volta mi prende la voglia di puntare verso delle montagne, o verso il cielo, ma poi in genere succede che mi spavento della troppa altezza e mi sveglio.
da adolescente capitava anche a me! E che bello era?!! [:)]


In genere è divertente, perché ci si rende conto di poter controllare il proprio volo. Però nel mio caso il tutto si inserisce in un tran tran prosaico, tipo scavalcare la folla in una metropolitana, oppure in un ristorante affollato alzarsi in volo, individuare una sedia libera ad un tavolo affollato ed atterrare piano piano sulla sedia, mentre si posa la solita ingombrante borsa da viaggio; oppure volare per prendere un treno o un autobus che sta per partire, oppure scavalcare una recinzione od un muretto che limita lo spostamento e così via.

Quando ero bambino sognai anche un paio di sciocchezze che avrei dovuto fare per replicare il "volo", ma non servono a molto, perché ormai l'ho sognato talmente tante volte (partendo dall'infanzia) che automaticamente se sogno e nel sogno serve svolazzare mi ricordo che lo posso fare e lo faccio; di solito parto battendo le braccia, poi mi dico che non serve e ne faccio a meno; più che altro furono un'espediente spontaneo per ricordarmi che lo potevo fare.

Qualche volta però mi capitava di prendere come riferimento una cima di montagna e di provare a partire, ma arrivato ad una certa altezza mi spaventavo; le prime volte mi svegliavo col cuore palpitante, tanto che dovevo bere un po' d'acqua e stare un po' tranquillo prima di rimettermi giù; poi, nel sogno, ho capito che quando esagero nel salire e mi spavento devo semplicemente mantenere la stessa altezza, senza salire oltre; così facendo, l'attenzione che metto nel fare questa manovra mi riporta automaticamente allo stato di veglia, ma senza batticuore. Qualche altra volta sono riuscito, dopo lo spavento, ad atterrare con calma senza svegliarmi, ma raramente, è più difficile perchè di solito o l'emozione o l'eccesso di attenzione porta allo stato di veglia.
Ultima modifica di quisquis il 26/05/2012, 21:23, modificato 1 volta in totale.

26/05/2012, 21:18

mononoke ha scritto:

E' successo per un periodo che sognassi di saper volare ed era di un realistico impressionante...Non so cosa si potrebbe provare a volare con le proprie capacità ma le sensazioni che provavo erano veramente incredibili e quanto di più vero ci possa essere...Chissà come mai si fa un sogno basato sulle capacità di volo...


Non lo so, però a me la molla che fa scattare il tutto è l'idea di non perdere tempo in sciocchezze, quindi parto in volo per fare prima nel dover fare qualcosa, in genere muovermi verso un posto o cose simili.
Ultima modifica di quisquis il 26/05/2012, 21:23, modificato 1 volta in totale.

27/05/2012, 11:54

Blissenobiarella ha scritto:

Enkidu ha scritto:

Io ho sognato diverse volte invasioni aliene sulla Terra, nel corso degli anni, quando ero più giovane. Ora i miei sogni sono molto più realistici e prosaici, ma una volta avevo la fantasia a briglia sciolta sotto le lenzuola (ora ce l'ho solo da sveglio, e sempre sotto rigoroso controllo perché non interferisca nella vita pratica).
Una volta (dovevo avere all'incirca 12 o 13 anni) sognai degli alieni verdastri, con grandi occhi bianchi e tute che gli coprivano la testa, che arrivavano su dischi luminosi. Uno di loro improvvisamente si "spegneva" in volo, rivelando di essere fatto di un metallo argenteo. Subito dopo aver perso la sua luminosità si schiantava contro una casa, rompendosi in molte lastre infrante. Evidentemente il motore si era spento in volo...
Il capo degli alieni era invece vestito come un vichingo, con tanto di lunga barba ed elmo cornuto (solo molti anni dopo scoprii che i vichinghi non portavano affatto elmi cornuti). Mi piombò in casa dicendomi che loro venivano dalla "Galassia di Cristallo" e avevano deciso di invadere i pianeti della nostra Via Lattea.
Un'altra volta, dovevo avere circa 20 anni, sognai che l'invasione aliena avvenne circa 300.000 anni fa. Da qualche parte nello spazio, non si sa dove, forse nel nostro Sistema Solare, forse più lontano, esisteva una regione dove una specie in tutto simile alla nostra aveva costruito delle grandi città spaziali. Una catastrofe stava per colpirle (forse un'ondata di radiazioni letali) e perciò gli alieni dovettero evaquare le città e venire a vivere sulla Terra. Cosa ne sia stato di loro, non lo so. Ricordo che le città spaziali avevano delle grandi vetrate che davano sullo spazio, con file di una sorta di sbarre, o di colonne esterne di metallo.
Ma hanno lasciato una traccia, un reperto. Una strana porta di vetro, a specchio, con una cornice di metallo argenteo. La porta non era incastonata nel muro, era libera e si poteva trasportarla. Dove si trovasse però non lo so. Chi varcava la porta, entrava in un'altra dimensione.
Una bambina ribelle e scavezzacollo, dalle lunghe trecce rosse, sfuggiva ai genitori e attraversava la porta. Il sogno finiva là.
Un'altra volta sognai che la Terra veniva invasa da gigantesche navi, grandi come città, a forma di trottola, che stazionavano ad alta quota, mentre da esse uscivano delle navi più piccole, che atterravano a legioni. Ricordo che gli alieni erano esattamente come noi, e le loro navicelle erano quanto mai strane: ce n'erano alcune che avevano la forma di auto d'epoca dei primi del 900, tenute in aria da piccole mongolfiere!
Simili sogni, soprattutto quello della porta interdimensionale, mi hanno ispirato dei racconti (che poi non sono riuscito a realizzare, purtroppo), ma non li ho mai presi troppo sul serio. Nel senso che non li ho mai considerati dei sogni preveggenti, ma semplicemente nati dal mio subconscio, dato che tali immagini sono troppo vicine alle immagini suggerite da film e fumetti.




Questo tipo di sogni non sono mai premonitori. Puoi considerarli "viaggi", lampi di conoscenza che arrivano da chissà dove, emersione di materiali inconscio, e così via. I sogni premonitori mancano di solito di una linearità narrativa corposa.


Infatti... quelle poche volte che ho avuto dei sogni premonitori, si trattava di flash, di singole immagini, non di vicende particolari.

27/05/2012, 15:35

quisquis ha scritto:

mononoke ha scritto:

E' successo per un periodo che sognassi di saper volare ed era di un realistico impressionante...Non so cosa si potrebbe provare a volare con le proprie capacità ma le sensazioni che provavo erano veramente incredibili e quanto di più vero ci possa essere...Chissà come mai si fa un sogno basato sulle capacità di volo...


Non lo so, però a me la molla che fa scattare il tutto è l'idea di non perdere tempo in sciocchezze, quindi parto in volo per fare prima nel dover fare qualcosa, in genere muovermi verso un posto o cose simili.


Quelle volte che mi è capitato di sognare di volare lo facevo in spazi aperti, solo, senza nessuno vicino. In grandi vallate fra le montagne, in uno scenario del genere mi è capitato spesso, oppure su altri loghi ma sempre aperti, senza gente e senza zone antropizzate.

31/05/2012, 01:31

Sogno della zona periferica del cervello umano!!!

31/05/2012, 14:58

junglesoldier ha scritto:

Sogno della zona periferica del cervello umano!!!


E quindi?
Potresti spiegarti meglio in modo tale che possa provare a capire?
Grazie.

31/05/2012, 19:14

mononoke ha scritto:

quisquis ha scritto:

mononoke ha scritto:

E' successo per un periodo che sognassi di saper volare ed era di un realistico impressionante...Non so cosa si potrebbe provare a volare con le proprie capacità ma le sensazioni che provavo erano veramente incredibili e quanto di più vero ci possa essere...Chissà come mai si fa un sogno basato sulle capacità di volo...


Non lo so, però a me la molla che fa scattare il tutto è l'idea di non perdere tempo in sciocchezze, quindi parto in volo per fare prima nel dover fare qualcosa, in genere muovermi verso un posto o cose simili.


Quelle volte che mi è capitato di sognare di volare lo facevo in spazi aperti, solo, senza nessuno vicino. In grandi vallate fra le montagne, in uno scenario del genere mi è capitato spesso, oppure su altri loghi ma sempre aperti, senza gente e senza zone antropizzate.


a me è successo non più di 3 volte in pubertà. solito sogno : a notte inoltrata sgusciavo via dal mio letto e cominciavo a planare davanti al terrazzo di casa nella quiete delle solitarie colline assopite. Pur avendo tutta la vallata a disposizione mi divertivo senza mai allontanarmi troppo dalla casa.

Anni dopo ho scoperto per caso un libro sui viaggi astrali. Ma non era mio e non ho avuto la possibilità (e l'imput) di leggerlo. Mah..

31/05/2012, 19:37

gattapazza ha scritto:

a me è successo non più di 3 volte in pubertà. solito sogno : a notte inoltrata sgusciavo via dal mio letto e cominciavo a planare davanti al terrazzo di casa nella quiete delle solitarie colline assopite. Pur avendo tutta la vallata a disposizione mi divertivo senza mai allontanarmi troppo dalla casa.

Anni dopo ho scoperto per caso un libro sui viaggi astrali. Ma non era mio e non ho avuto la possibilità (e l'imput) di leggerlo. Mah..

Forse non era un sogno e c'è un modo per capirlo...se viaggiavi in astrale nel nostro mondo la tua percezione visiva doveva essere in bianco e nero (tranne rari casi!), il Monroe la definisce "Localizzazione 1".
Leggi questo e capirai, è oramai introvabile, un libro fondamentale e prezioso...salvalo e conservalo gelosamente, è da leggere più volte nella vita, a distanza di anni...e ricordati sempre che il caso non esiste...

http://www.ventungrammi.it/FILES/E-Book ... 0corpo.pdf

31/05/2012, 21:17

Questa visione in bianco e nero non l'ho mai riscontrata personalmente. Secondo alcune interpretazioni rispecchierebbe un distacco dalla sfera emotiva.

Il pdf, me lo salvo anche io, mi sa che ho trovato il mio libro della settimana [:p].

31/05/2012, 22:43

Blissenobiarella ha scritto:

Questa visione in bianco e nero non l'ho mai riscontrata personalmente. Secondo alcune interpretazioni rispecchierebbe un distacco dalla sfera emotiva.

Il pdf, me lo salvo anche io, mi sa che ho trovato il mio libro della settimana [:p].


[:264]
Il Monroe vive e racconta le sue esperienze astrali in tre diverse "localizzazioni", la prima è nel nostro mondo, la seconda è in un mondo parallelo simile al nostro ma con parecchie stranezze e la terza è in un altra dimensione, la più ardua da descrivere...leggilo e poi ne parliamo...

02/06/2012, 14:06

Enkidu ha scritto:

Io ho sognato diverse volte invasioni aliene sulla Terra, nel corso degli anni, quando ero più giovane. Ora i miei sogni sono molto più realistici e prosaici, ma una volta avevo la fantasia a briglia sciolta sotto le lenzuola (ora ce l'ho solo da sveglio, e sempre sotto rigoroso controllo perché non interferisca nella vita pratica).
Una volta (dovevo avere all'incirca 12 o 13 anni) sognai degli alieni verdastri, con grandi occhi bianchi e tute che gli coprivano la testa, che arrivavano su dischi luminosi. Uno di loro improvvisamente si "spegneva" in volo, rivelando di essere fatto di un metallo argenteo. Subito dopo aver perso la sua luminosità si schiantava contro una casa, rompendosi in molte lastre infrante. Evidentemente il motore si era spento in volo...
Il capo degli alieni era invece vestito come un vichingo, con tanto di lunga barba ed elmo cornuto (solo molti anni dopo scoprii che i vichinghi non portavano affatto elmi cornuti). Mi piombò in casa dicendomi che loro venivano dalla "Galassia di Cristallo" e avevano deciso di invadere i pianeti della nostra Via Lattea.
Un'altra volta, dovevo avere circa 20 anni, sognai che l'invasione aliena avvenne circa 300.000 anni fa. Da qualche parte nello spazio, non si sa dove, forse nel nostro Sistema Solare, forse più lontano, esisteva una regione dove una specie in tutto simile alla nostra aveva costruito delle grandi città spaziali. Una catastrofe stava per colpirle (forse un'ondata di radiazioni letali) e perciò gli alieni dovettero evaquare le città e venire a vivere sulla Terra. Cosa ne sia stato di loro, non lo so. Ricordo che le città spaziali avevano delle grandi vetrate che davano sullo spazio, con file di una sorta di sbarre, o di colonne esterne di metallo.
Ma hanno lasciato una traccia, un reperto. Una strana porta di vetro, a specchio, con una cornice di metallo argenteo. La porta non era incastonata nel muro, era libera e si poteva trasportarla. Dove si trovasse però non lo so. Chi varcava la porta, entrava in un'altra dimensione.
Una bambina ribelle e scavezzacollo, dalle lunghe trecce rosse, sfuggiva ai genitori e attraversava la porta. Il sogno finiva là.
Un'altra volta sognai che la Terra veniva invasa da gigantesche navi, grandi come città, a forma di trottola, che stazionavano ad alta quota, mentre da esse uscivano delle navi più piccole, che atterravano a legioni. Ricordo che gli alieni erano esattamente come noi, e le loro navicelle erano quanto mai strane: ce n'erano alcune che avevano la forma di auto d'epoca dei primi del 900, tenute in aria da piccole mongolfiere!
Simili sogni, soprattutto quello della porta interdimensionale, mi hanno ispirato dei racconti (che poi non sono riuscito a realizzare, purtroppo), ma non li ho mai presi troppo sul serio. Nel senso che non li ho mai considerati dei sogni preveggenti, ma semplicemente nati dal mio subconscio, dato che tali immagini sono troppo vicine alle immagini suggerite da film e fumetti.




bhe scrivili!

02/06/2012, 17:43

[red]Angeldark ha scritto:
Forse non era un sogno e c'è un modo per capirlo...se viaggiavi in astrale nel nostro mondo la tua percezione visiva doveva essere in bianco e nero (tranne rari casi!), il Monroe la definisce "Localizzazione 1".
Leggi questo e capirai, è oramai introvabile, un libro fondamentale e prezioso...salvalo e conservalo gelosamente, è da leggere più volte nella vita, a distanza di anni...e ricordati sempre che il caso non esiste...

http://www.ventungrammi.it/FILES/E-Book ... 0corpo.pdf
mmh..grazie Angeldark,subito salvato. Appena ho l'ispirazione lo leggo.. ;-) Vedevo il contesto illuminato dalla luna, bluastro. Ed una pace,un silenzio.... Ma daltronde i miei luoghi di notte son così :-) . Ps. Te per me ormai non sei Angeldark ma .. Il_caso_non_esiste . Hihih!
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