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MessaggioInviato: 11/07/2009, 21:31 
dimenticavo, quando ho detto che la polvere silicea non era cambiata in 7 anni, volevo dire che la sua luminescenza non era scemata. È esattamente come era 7 anni fa.
Devo ancora una volta sottolineare che non posso garantire che Giovanna dica il vero su ogni cosa che afferma, ma offro solo la mia testimonianza su quanto so di lei. Sia io, che lo psicoterapeuta Gennaro pepe che l'ha avuta in terapia per anni siamo dell'idea che viva esperienze reali. È diverso dal dire "È tutto vero quello che dice". Il nostro è un corretto atteggiamento. sono uscito dall'ufologia molti anni fa e non mi interessa rientrarci. Perchè dovrei dire falsità oppure rischiare la figuraccia? Sto solo offrendo la mia testimonianza. Questo non vuol dire che io torni in ufologia oppure che mi piaccia apparire. Lo faccio perchè Giovanna è un'amica. Ma non posso garantire a nessuno che ogni cosa che afferma sia vera. Come d'altra parte non credo che sia una menzognera.



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Adriano Forgione
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MessaggioInviato: 11/07/2009, 21:51 
Grazie mille, come sempre, per la disponibilità e per aver risposto alla mia domanda.
A questo punto, visto che la cosa è davvero interessante, spero che qualcuno si offra per ulteriori analisi.


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MessaggioInviato: 11/07/2009, 22:05 
Cita:
adrianoforgione ha scritto:

dimenticavo, quando ho detto che la polvere silicea non era cambiata in 7 anni, volevo dire che la sua luminescenza non era scemata. È esattamente come era 7 anni fa.


Sig. Forgione, avevo capito bene infatti. E' proprio una luminescenza indotta che non può proprio durare 7 anni, per lo meno secondo la fisica quantistica. A meno che non si abbia a che fare con una luminescenza derivante da un isotopo (e vorrei escluderlo), lo stato di eccitazione degrada in tempi ben più rapidi, e con esso la luminescenza. Di qui i miei dubbi.
Sarebbe possibile vedere la spettrografia dell'esame (che immagino sia quella che lei indica come "grafico")?
Ancora, lei è testimone diretto della luminescenza durata 7 anni, oppure è un fatto che le è stato riportato dalla signora Giovanna?

Grazie

PS: chi è Gian??


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MessaggioInviato: 11/07/2009, 22:38 
Le fluorescenze trovate nel corpo degli addotti e negli oggetti in camera, sono passate sotto silenzio fino ad ora perchè, per gli ufologi,è una delle prove più concrete circa il fatto che l'esperienza sia reale.
Se l'addotto riprende coscienza subito dopo l'abduction, il livello di emissione è impressionante,al buio completo gli oggetti riescono a illuminare la stanza e avvicinando il dito ad essi ,lo stesso si illumina di rossastro.
La durata della fluorescenza normalmente non supera le 24 ore,almeno senza l'ausilio della wood.
L'emissione è solitamente a 540 nanometri che corrisponde al colore giallo/verde ma più raramente compaiono altre colorazioni,per alcuni ufologi la sostanza che sporca cose e umani è prodotta direttamente dalla pelle degli alieni,che sarebbe un vero e proprio organo digerente(si nutrirebbero per assorbimento cutaneo).
Forse l'unico sito mondiale che si occupa di questo argomento è il seguente: http://www.alienlovebite.com/articles/e ... ctees.html



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MessaggioInviato: 11/07/2009, 23:01 
Cita:
Angeldark ha scritto:

Le fluorescenze trovate nel corpo degli addotti e negli oggetti in camera, sono passate sotto silenzio fino ad ora perchè, per gli ufologi,è una delle prove più concrete circa il fatto che l'esperienza sia reale.
Se l'addotto riprende coscienza subito dopo l'abduction, il livello di emissione è impressionante,al buio completo gli oggetti riescono a illuminare la stanza e avvicinando il dito ad essi ,lo stesso si illumina di rossastro.
La durata della fluorescenza normalmente non supera le 24 ore,almeno senza l'ausilio della wood.
L'emissione è solitamente a 540 nanometri che corrisponde al colore giallo/verde ma più raramente compaiono altre colorazioni,per alcuni ufologi la sostanza che sporca cose e umani è prodotta direttamente dalla pelle degli alieni,che sarebbe un vero e proprio organo digerente(si nutrirebbero per assorbimento cutaneo).
Forse l'unico sito mondiale che si occupa di questo argomento è il seguente: http://www.alienlovebite.com/articles/e ... ctees.html


Se non erro qui si parla però di luminescenza indotta per energizzazione su un composto siliceo, non di bioluminescenza. La pelle di molti animali produce forte bioluminescenza a causa di secrezioni enzimatiche o fotoproteine. La biolouminescenza della pelle aliena (ammessa l'esistenza dell'alieno e della sua pelle) è molto meno sorprendente di normale silice luminescente per 7 anni.
Dubito che si possa parlare di fluorescenza, dal momento che la fluorescenza non può manifestarsi al buio, e men che meno illuminare una stanza. La fluorescenza non può proprio "durare", al di fuori dell'irradiazione luminosa: per cui o appare con la Lampada di Wood, o con un'altra sorgente luminosa, oppure non si manifesta proprio. Figurarsi durare nel tempo.


Ultima modifica di Leandro il 11/07/2009, 23:15, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/07/2009, 23:37 
Interessantissimo suggerimento quello di usare una lampada di wood per rilevare tracce di alieni in casa, se si ha il sospetto di avere avuto dei contatti con loro secondo me sarebbe utile procurarsene una.

Per chi è interessato a una lampada di wood (detta anche lampada UV) in giro se ne possono trovare a prezzi accessibili a tutti, con 20 euro (ma anche a meno) è possibile acquistarne una non tanto grande ma sufficiente per togliersi eventuali dubbi.

E se non trovate tracce di alieni, potete controllare l'autenticità delle vostre banconote, dato che pare ci sia un gran numero di 20euro falsi in giro... piccolo Ot utile. [;)]



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MessaggioInviato: 11/07/2009, 23:59 
Cita:
byrus ha scritto:

Interessantissimo suggerimento quello di usare una lampada di wood per rilevare tracce di alieni in casa, se si ha il sospetto di avere avuto dei contatti con loro secondo me sarebbe utile procurarsene una.

Per chi è interessato a una lampada di wood (detta anche lampada UV) in giro se ne possono trovare a prezzi accessibili a tutti, con 20 euro (ma anche a meno) è possibile acquistarne una non tanto grande ma sufficiente per togliersi eventuali dubbi.

E se non trovate tracce di alieni, potete controllare l'autenticità delle vostre banconote, dato che pare ci sia un gran numero di 20euro falsi in giro... piccolo Ot utile. [;)]


C'è un solo problema. La Lampada di Wood è un strumento talmente rudimentale che indicherà la presenza di alieni più o meno ovunque, dal momento che non attiva solo le fluorescenze in senso stretto, ma, per esempio, la stragrande maggioranza dei liquidi organici e decine e decine di alterazioni dell'epidermide, anche di carattere para-fisiologico. Senza contare che rileva tutti prodotti contenenti fluoruri, il che vuol dire praticamente qualunque detersivo per lavare qualunque cosa esistente in un'abitazione.
Con 20 euro poi si può comprare una Wood ai margini superiori dell'ultravioletto per cui utili *appena* per le banconote. Una lampada Wood medicale, molto più seria, che operi intorno ai 360 nm, costa circa 3/400 euro. Per chi invece vuol fare l' "indagatore dell'incubo" è necessaria una lampada ad "onda corta", che operi poco prima dell'"ultravioletto estremo", e quindi ben al di sotto dei 350/370 nm in termini di lunghezza d'onda: lampada che dovrebbe poi essere utilizzata solo per rilievi ambientali, dal momento che può allegramente causare melanomi.
E qui si va dai 600/700 euro in su. Molto in su.


Ultima modifica di Leandro il 12/07/2009, 00:03, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 12/07/2009, 00:05 
Grazie per aver evidenziato i dettagli che mi erano sfuggiti... mi sono chiarito le idee pure io. [;)]



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MessaggioInviato: 12/07/2009, 02:08 
Forse,più che lampade (molte sono a banda UV piuttosto larghetta),sarebbe interessante fare qualche ricerca riguardante i diodi led: trattandosi di componenti elettronici molto stabili dal punto di vista della radiazione (monocromatici all'inverosimile,con piccoli slittamenti di frequenza imputabili solo ad un cambio veloce di temperatura) hanno dei costi bassissimi e sono commercialmente proposti in vari range dell'ultravioletto.Alcune tipologie di led UV sono anche laser,ma ciò che importa per ''test domestici' non è tanto l'intensità del fascio quanto l'esatta frequenza nello spettro che ci interessa.Fermo restando che ,come segnalato prima,al buio vedremo illuminarsi molte sostanze e non necessariamente il composto siliceo che andiamo a cercare in ambito domestico.
Chiusa questa parentesi,
vorrei rivolgere a Leandro (ma in realtà a chiunque altro di questa discussione [:)] ) una domanda:
non so se ti sia mai capitato di avere sottomano qualche relazione di Santilli. E' un italiano piuttosto esperto di reattori adronici,plasma, e via dicendo. Tra i suoi incartamenti,vi è menzione di ''magnecole''. Si tratta di atomi,del tutto nuovi. Che conservano caratteristiche tipiche di tutti gli altri atomi,come numero atomico etc. etc.
Tuttavia,questo signore si è accorto che,dopo bombardamento di materia nei suoi reattori,ne è venuto fuori un atomo che presenta configurazione saturniana.
Le magnecole,lui le chiama così: si tratta ,dicevo,di atomi modificati da campi magnetici intensi,che presentano gli elettroni in orbita planare........a mo' di anello saturniano.Sono tutti giacenti sullo stesso piano.E queste ''magnecole'' ,in un materiale,risultano tutte impilate una sull'altra,in maniera ordinata.

Il quesito è quindi :
vi è possibilità che un elemento chimico,a seguito di forte stress magnetico-impulsivo,possa raggiungere lo stato di magnecolarità,ed esibire una luminanza al buio pur senza essere eccitato?
Che so.....una magnecola di silicio potrebbe interagire con gli infrarossi ambientali,oppure interagire (visto che gli elettroni si muovono di continuo) con il basso campo magnetico terrestre,liberando una discreta emissione di fotoni?
Se si nota,la luminescenza di quella sostanza su cui si indaga è sul verde-blu,la quale mi fa ipotizzare che sia una frequenza di risonanza magnecolare tipica del silicio-mica.E' curioso notare anche l'accostamento ''alieno'' della mica (isolante) con il silicio (semiconduttore).

Mi scuso con gli ufologi se questo discorso è relativamente incomprensibile,ma giuro che l'ho reso più grezzo possibile,trattandosi di argomentazioni piuttosto specifiche di fenomeni fotonici emissivi e termico magnetici..


Ultima modifica di IdentFlyObj il 12/07/2009, 02:13, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 12/07/2009, 03:55 
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IdentFlyObj ha scritto:

Forse,più che lampade (molte sono a banda UV piuttosto larghetta),sarebbe interessante fare qualche ricerca riguardante i diodi led: trattandosi di componenti elettronici molto stabili dal punto di vista della radiazione (monocromatici all'inverosimile,con piccoli slittamenti di frequenza imputabili solo ad un cambio veloce di temperatura) hanno dei costi bassissimi e sono commercialmente proposti in vari range dell'ultravioletto.Alcune tipologie di led UV sono anche laser,ma ciò che importa per ''test domestici' non è tanto l'intensità del fascio quanto l'esatta frequenza nello spettro che ci interessa.Fermo restando che ,come segnalato prima,al buio vedremo illuminarsi molte sostanze e non necessariamente il composto siliceo che andiamo a cercare in ambito domestico.
Chiusa questa parentesi,
vorrei rivolgere a Leandro (ma in realtà a chiunque altro di questa discussione [:)] ) una domanda:
non so se ti sia mai capitato di avere sottomano qualche relazione di Santilli. E' un italiano piuttosto esperto di reattori adronici,plasma, e via dicendo. Tra i suoi incartamenti,vi è menzione di ''magnecole''. Si tratta di atomi,del tutto nuovi. Che conservano caratteristiche tipiche di tutti gli altri atomi,come numero atomico etc. etc.
Tuttavia,questo signore si è accorto che,dopo bombardamento di materia nei suoi reattori,ne è venuto fuori un atomo che presenta configurazione saturniana.
Le magnecole,lui le chiama così: si tratta ,dicevo,di atomi modificati da campi magnetici intensi,che presentano gli elettroni in orbita planare........a mo' di anello saturniano.Sono tutti giacenti sullo stesso piano.E queste ''magnecole'' ,in un materiale,risultano tutte impilate una sull'altra,in maniera ordinata.

Il quesito è quindi :
vi è possibilità che un elemento chimico,a seguito di forte stress magnetico-impulsivo,possa raggiungere lo stato di magnecolarità,ed esibire una luminanza al buio pur senza essere eccitato?
Che so.....una magnecola di silicio potrebbe interagire con gli infrarossi ambientali,oppure interagire (visto che gli elettroni si muovono di continuo) con il basso campo magnetico terrestre,liberando una discreta emissione di fotoni?
Se si nota,la luminescenza di quella sostanza su cui si indaga è sul verde-blu,la quale mi fa ipotizzare che sia una frequenza di risonanza magnecolare tipica del silicio-mica.E' curioso notare anche l'accostamento ''alieno'' della mica (isolante) con il silicio (semiconduttore).

Mi scuso con gli ufologi se questo discorso è relativamente incomprensibile,ma giuro che l'ho reso più grezzo possibile,trattandosi di argomentazioni piuttosto specifiche di fenomeni fotonici emissivi e termico magnetici..





PS ---sconsiglio vivamente la lettura ai non "entusiasticamente interessati" al tema :-)

IdentflyObj, non posso purtroppo darti soddisfazione sul tema. Santilli è un "collega" che tutti quelli che lavorano nell'ambito della fisica subnucleare conoscono abbastanza bene. Purtuttavia sullo specifico della "magnecola", del "magnegas", e del famigerato reattore di Santilli dovrei trincerarmi dietro un comodo "no comment".
Anche perchè la discussione diventerebbe oltremodo tecnica e anche un tantino spiacevole, se riesci a inutire il senso...
Al tua domanda precisa invece rispondo con un "no" abbastanza netto. Avendo letto gran parte della (copiosa) produzione di Santilli (credo tutta quella che ha reso pubblica) ritengo, come praticamente tutti, che le "magnecole" oggi possono essere considerate solo un parto della fantasia.

Non c'è evidenza sperimentale e, soprattutto, non c'è nessuna dimostrazione teorica della loro esistenza: sono come...inventate. E vengono spesso spacciate come un elemento classico della fisica adronica, ove in realtà non vi sono neppure contemplate. Infatti nel 1980 Santilli si è letteralmente inventato la "meccanica adronica" (che non è la fisica adronica) come superamento della "fisica quantistica". Va da sè che la comunità scientifica l'ha completamente isolato...

Il problema è che l'idea della magnecola pare del tutto orientata a supporto dell'idea del Magnegas, un gas sintetico, un prodotto commerciale, proposto come sostituto dei carburanti.
Il succo è questo: le normali molecole sono atomi legati tra loro dal solito "legame di valenza" (prendila così: è un legame di tipo chimico espresso secondo i criteri della fisica quantistica); questi legami impediscono ai combustibili fossili di bruciare completamente, causando un'inefficienza energetica; allora prendiamo delle molecole normali e le sottoponiamo a forti campi elettromagnetici (un flusso di plasma in un reattore); i campi magnetici polarizzano gli elettroni e il nucleo e fanno sì che il legame che tiene insieme gli atomi all'interno della molecola diventi quello magnetico: si formerebbero così le Magnecole ovvero molecole in cui gli atomi sono legati tra loro da legami magnetici, in forma di "dimeri" cioè a coppie di atomi, a 2 a 2, tipicamente un H e un O, in una forma del tipo H-0. Il legame magnetico non si oppone alla combustione e permette una bruciatura del combustibile più efficiente.
Naturalmente nessuna dimostrazione teorica nessuna, empirismo allo stato brado. Mentre appare evidente che l'energia comunque spesa per la supermagnetizzazione del combustibile sarebbe superiore a quella ricavabile dalla maggior efficienza della successiva combustione. Da un po', guarda caso, Santilli ha abbandonato la ricerca pura per passare a quella...industriale: promuove e commercializza reattori e Magnegas.
Naturalmente ha fatto molti proseliti che vendono cose del tutto uguali: c'è Naudin con il BingoFuel, e poi ancora Aquafuel, Aqualene, Carbo-hydrogen, TrueFuel e chi più ne ha ne inventi...
Sullo stesso filone tpara-para-scientifico ti segnalo anche Pierluigi Ighina con l'Atomo Magnetico (un libro che va letto per essere creduto).

Per tornare alla tua domanda precisa comunque, il mio "no" è motivato dal fatto che un campo magnetico in senso stretto può polarizzare i componenti subatomici, ma non sposta gli elettroni sulle orbite. Può cioè smolecolarizzare la materia modificando i legami atomici, ma non energizza lo stato atomico, per cui non c'è un atomo eccitato che avvii un processo di decadimento liberando (anche) energia elettromagnetica (e quindi luminescenza). Questo anche nell'ipotesi, francamente assurda, che esistessero le magnecole.

Non c'è infatti un rapporto tra il tipo di legame atomico esistente in una molecola, e l'emissione di radiazione elettromagnetica. Il mondo è pieno di molecole "magnetizzate" (polarizzate è più corretto) che interagiscono con il campo magnetico terrestre, la radiazione infrarossa, quella ultra violetta, i raggi cosmici, gas radioattivi come il radeon, ma non per questo danno adito a fenomeni di luminescenza. La luminescenza è essenzialmente un fenomeno radiante derivante da liberazione di energia: se non immetti questa energia nell'atomo (eccitandolo), l'atomo non può crearsela da sola per diventare luminoso. Ricordo peraltro che la luminescenza è legata anche alla struttura del composto bombardato: per cui non è che bombardando di fotoni un albero si ottenga un albero luminoso. E' molto più probabile che gli si dia fuoco... Ecco perchè fatico a pensare che la polvere famose sia fatta di mica e silicio, soprattutto ove fosse stata (ma lo trovo francamente da escludere) luminiscente per 7 anni consecutivi

Mi scuso per l'OT mostruoso.


Ultima modifica di Leandro il 12/07/2009, 04:19, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 12/07/2009, 04:13 
Visto che ormai siamo Ot,mi arrischio un ban di 3 giorni con questa proposta:
come vedi un emanazione luminosa continuativa data da un effetto Casimir tra mica e silicio,in cui fluttuazioni quantistiche interagiscono con le emissioni infrarosse ambientali degli oggetti circostanti?



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MessaggioInviato: 12/07/2009, 04:43 
Cita:
IdentFlyObj ha scritto:

Visto che ormai siamo Ot,mi arrischio un ban di 3 giorni con questa proposta:
come vedi un emanazione luminosa continuativa data da un effetto Casimir tra mica e silicio,in cui fluttuazioni quantistiche interagiscono con le emissioni infrarosse ambientali degli oggetti circostanti?



O sei un collega insonne, oppure vuoi davvero far emettere luce per forza a quella polverina! :-)
L'applicazione del rasoio di Occam escluderebbe questa tua" ultima proposta teorica", che vedo davvero un po' forzata. Anche se molto fantasiosa e indice di una notevole passione per la materia, poi mi dirai che mestiere fai... ;)
Il problema è che, come saprai, l'effetto Casimir coinvolge il concetto di "campo di punto zero", che ci porta ai limiti estremi (ne costituisce un po' l'inizio ma anhe la fine) della fisica quantistica. Sotto il profilo sperimentale generare le condizioni per una fluttuazione che produca una quantità di "energia di fondo" tale (ti ricordo che stiamo parlando in dimensioni subnucleari) da generare un' emissione macroscopica, parrebbero pressochè irrealizzabili. E' vero che per definizione, Casimir con questo esperimento dimostrò che dalla quantistica potevano scaturire forze "macroscopiche", ma, in fisica quantistica, macroscopiche sono definite le forze appena misurabili. Applicare Casimir per spiegare la luminosità di un sostanza, sarebbe come appellarsi al principio di Indeterminazione di Heinseberg :-) per sostenere che è possibile attraversare un muro correndoci contro... :-)

Ti ricordo che ci sono voluti qualcosa come 50 anni per realizzare un effetto Casimir in laboratorio. Come dire che sul piano pratico, spiegare una luminiscenza in questo modo è un'arrampicata sugli specchi, anche perchè l'effetto Casimir richiede un contesto sperimentale molto preciso, dal momento che, per come è stato teorizzato e dimostrato, è applicabile solo a corpi estesi.
Senza considerare che non riesco ad immaginare come una radiazione elettromagnetica a bassa frequenza come l'infrarosso possa interagire con una forza debole generate da particelle virtuali come quelle di un campo di fluttuazione quantistica.

Insomma, un bell'esercizio direi, ma nulla di applicabile :-)


Ultima modifica di Leandro il 12/07/2009, 04:59, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 12/07/2009, 09:19 
Io faccio avanzare la discussione ad un livello di offtopicità ancora più rischiosa, ma devo proprio dirlo: il vostro misterioso dialogo mi ricorda tanto quello sul finire del film Blade Runner che vede il replicante Roy Batty (ormai al termine della sua breve esistenza) interrogare il suo "fattore" cercando disperatamente una "cura" all'imminente morte, proponendo una serie di complicatissime soluzioni, puntualmente scartate dal geniale creatore, a cui il pubblico (certamente non esperto di ingengneria genetica) assiste affascinato quanto smarrito.

Chiedo venia per l'immenso OT.
Ora riprendo il mio biccherone di popcorn e mi rimentto seduto buono buono a guardarmi il film. [:)]



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IdentFlyObj e Leandro io personalmente ho apprezzato il vostro OT [;)]

Dunque, per tornare in tema e, in attesa che si possa fare qualche passo in avanti magari potendo visionare i risultati dell'esame effettuato, quello che vorrei capire è se le due sotanze, cioè quella che in questo caso, Giovanna ha raccolto fuori e dentro casa e quella che, invece, resta sul corpo, sono la stessa cosa.

Innanzitutto, so che Giovanna è impegnata nell'altra discussione dove le pagine incrementano a vista, però se possibile vorrei sapere da lei qualcosa di più sulla sostanza luminescente trovata sul corpo: vorrei sapere se resta sotto forma di polvere o se è sottocutanea, se è facile o difficile da eliminare e, in media in quanto tempo scompare.

Quello che vorrei capire è se la sostanza che si ritrova sul corpo potrebbe essere la nostra polverina penetrata sottopelle e poi assorbita innocuamente dal nostro organismo in tempi brevi o se siamo effettivamente di fronte a due luminescenze diverse, di cui l'altra, indotta e di tipo biologico.


Ultima modifica di 2di7 il 12/07/2009, 09:30, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
Messaggio di Blissenobiarella

Apro il tread riproponendo la domanda di 2d7 riguardo alla sostanza rivenuta in casa di giovanna visibile alla luce UV:

Cita:
2di7 ha scritto:

Fin’ora non sono mai intervenuta in questa discussione ma ho sempre cercato di seguirla (con non poche difficoltà, devo dire, vista la quantità di pagine scritte e il tempo a disposizione).
Ieri non ho seguito la trasmissione ma questa sera ho visto la puntata dai video postati.
Io in genere prediligo, in ogni situazione, avere a disposizione quanti più elementi tecnici/scientifici possibili.
La mia domanda, perciò, non è direttamente rivolta a Giora ma fa riferimento all’unica analisi disponibile menzionata in trasmissione: quella sulla sostanza fosforescente.
Pablo Ayo ha detto che è stata fatta analizzare da un istituto di fisica di Bologna, che è una sostanza silicea a base di mica e che i suoi elettroni sembrano essere stati eccitati/modificati come sottoposti ad un intenso campo magnetico.
Ora, visto che questo è un elemento comune anche ad altri casi, volevo sapere se esiste una dichiarazione cartacea di questa analisi e se esiste, se è mai stata resa pubblica.
Mi piacerebbe molto leggere i dati tecnici a riguardo.

Spero che qualcuno sia in grado di darmi una risposta.





Riporto di seguito le precisazioni di Adriano Forgione che all'epoca dei rilevamenti si occupò di far analizzare tale sostanza:

Cita:
adrianoforgione ha scritto:

Vorrei precisare alcune cose circa la sostanza fosforescente. Ho ricevuto da Giovanna alcuni campioni di povere binco-verdastra nel 2002 che ho provveduto a far analizzare nei tempi successivi. la prima analisi fu fatta in forma non ufficiale all'Universita di Roma II Tor Vergata da un ingegnere, con attrezzatura del laboratiorio dell'ateneo, normalmente impiegato per analisi professionali. Si trattava di un microscopio elettronico a scansione, con apparato per microanalisi EDS di ultima generazione (Spettroscopia a dispersione di energia), al fine di evidenziare i componenti. Non è emerso nè fluoro, nè fosforo, le uniche due sostanze in grado di creare quella "fluorescenza" al buio. Dunque non può trattarsi di materiali in commercio come è stato ipotizzato, almeno per quello che riguarda questa polvere. Infatti si tratta di Silicio per la maggior parte, poi vi sono percentuali minori di elementi come potassio, alluminio e ferro. La sua luminescenza restava un enigma. Mi sono quindi rivolto ad un fisico dell'Università di Medicina (Bologna) il quale dopo aver ricevuto parte dei campioni e analizzatili mi dice che la luminescenza è dovuta allo stato di eccitazione elettronica a livello atomico del materiale. In pratica la sostanza è stata sottoposta ad un campo magnetico di particolare intensità, un acceleratore di particelle come quello del CERN a Ginevra he ha eccitato gli elettroni portandoli su un piano orbitale più elevato. la luminescenza è il risultato di questo stato atomico energizzato. Impossibile l'abbia fabbricata Giovanna, non esistono aceleratori di particelle portatili, ma si tratta di strutture sotterranee toroidali lunghe decine e decine di chilometri. Chi ha generato quel campo magnetico che ha creato la luminescenza nella polvere silicea? Questa è un altro degli indizi pro-Giovanna. Intanto, oggi nel 2009, a distanza di 7 anni, la caratteristica di quel materiale, che posseggo con il grafico delle analisi dell'Università di Tor Vergata, non è mutata! Dunque, per quella polvere niente fosforo e fluoro, niente vernici fosforescenti.

La cosa mi infastidisce e non poco .
Se bisogna disturbare qualcuno che a colazione mangia chimica e fisica , quantomeno serve la foto del documento di cui si tratta , altrimenti si finisce a cozzare contro un muro di gomma, come nel caso del feto.
Puo' essere qualsiasi cosa, come puo' essere semplice aria fritta.


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