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Enkidu ha scritto:

Personalmente, penso che si tratti di discendenti della popolazione estinta dei Tocari, che parlava una lingua indoeuropea più simile al gruppo dei Celti e dei Latini, il gruppo più occidentale dunque, invece delle altre popolazioni indoeuropee dell'Asia, che invece parlano lingue del gruppo indo-iranico, cioè più simili al sanscrito e all'antico persiano.


E' sicuramente vero che Celti e Latini avevano due lingue indoeropee abbastanza vicine, come testimonia anche Cesare, che faceva crittografare i messaggi in latino e che per parlare con i Germani si serviva di interpreti Galli che sapevano parlare con facilità anche il latino, oltre che il Germanico (o meglio una qualche lingua germanica) e la propria lingua madre (celtica). Inoltre anche nelle moderne lingue celtiche sorpavvivono molte radici più vicine al latino di quanto non siano rispetto alle lingue germaniche, ex: Ri per Re (anticamente Rix per Rex) contro il King inglese, mor per mare contro il sea inglese, poblacht per repubblica etc. Però il caso degli Ainu mi sembra rimandare a migrazioni più antiche, se non altro perché la lingua Ainu non è indoeuropea, quindi mi ricorda più questo:

Cita:
Ma oltre a queste popolazioni, ce ne sono state altre.
Pare che in Siberia siano vissute un tempo delle popolazioni Cro-Magnon, perciò anch'esse di alta statura, bianche, dai capelli e dagli occhi chiari e dalla corporatura possente.
La cultura di Tagar e quella di Afasanevo erano culture siberiane cro-magnon, giunte là dall'Europa forse in un lontanissimo passato, o forse direttamente dall'Asia Centrale, in un'epoca ancora anteriore a quella della venuta dei Cro-Magnon in Europa dal Medio Oriente.



Ma allora da dove saltano fuori le popolazioni mongoliche? L'occhio mongolico dovrebbe essere un adattamento ai forti venti delle steppe, credo; forse. E poi non tutti i "bianchi" erano linguisticamente indoeuropei, anzi, sembra quasi che il tipo biondo in origine non lo fosse.

Forse introducendo l'idea di terre oggi scomparse o sommerse il quadro si potrebbe semplificare da un lato, complicandosi però dall'altro perché si aggiungono ipotesi non dimostrate per spiegare cose poco note.

Cita:
ma a questo punto direi che l'ipotesi che siano anch'essi legati alle antiche popolazioni cromagnonoidi siberiane sembra essere la più probabile, anche se non certa.


Lo penso anche io.

Cita:
I Sumeri dicono di essere venuti dal mare, e la loro lingua non è né semitica né di altro gruppo conosciuto.... ora, se i Jomon, antenati degli Ainu, già 9000 anni fa raggiunsero le Americhe, cosa impedisce di credere che arrivarono più di 5000 anni fa in Mesopotamia e la colonizzarono, provenendo dal Giappone?


Però gli studi odierni sul sumero dovrebbero poter facilmente aver dimostrato (o dimostrare) che questa lingua non ha nulla a che fare con la lingua Ainu; questo dovrebbe essere accertato, penso.

Cita:
Inoltre: che legame potrebbe esserci con il tempio di Yonaguni, sommerso appunto 9000 anni fa, e che sembra assomigliare a una piramide a gradini, una ziqqurath, come quelle dei Sumeri?


Potrebbe essere un legame culturale, non etnico; mi spiego meglio: oggi noi tutti facciamo largo uso di tutta una serie di oggetti che sono più o meno gli stessi in ogni parte del pianeta, perché sono figli della nostra epoca e della nostra civiltà, dei nostri tempi insomma, indipendentemente dalle etnie in cui siamo divisi e dalle lingue che parliamo. L'idea della piramide, a gradoni o meno, così diffusa in varie parti dell globo, basti pensare anche alla cultura Khmer oltre che alle altre note, potrebbe essere il retaggio di questa cultura più antica.

Cita:
E ancora: se esiste un legame fra i Sumeri e gli antichi Jomon del Giappone, allora si spiegherebbero anche le strane somiglianze fra le leggende giapponesi di esseri anfibi reptiloidi venuti dal cielo per civilizzare gli uomini, e le leggende sumeriche sugli Oannes, gli esseri anfibi metà uomini e metà pesci, che emersero dalle acque per civilizzare anch'essi gli uomini.... e non è finita. Si potrebbe anche spiegare il legame che hanno analoghe leggende in Messico (i Maya chiamavano gli uomini-pesce "Uan" e adoravano i serpenti, a tal punto da alterare i crani dei loro sacerdoti per assomigliare di più agli "Dei Serpenti") e sulle Ande (dove ci sono leggende su uomini-pesce, anche rappresentati da statue e incisioni) su creature anch'esse molto simili,



Effettivamente potrebbe esserci un legame.

Cita:
e forse anche le numerose leggende di uomini di alta statura, bianchi, dagli occhi e dai capelli chiari


Questi poi rispuntano sempre fuori.
Peccato saperne così poco.


Ultima modifica di quisquis il 09/12/2011, 20:44, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/12/2011, 11:32 
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quisquis ha scritto:

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Enkidu ha scritto:

Personalmente, penso che si tratti di discendenti della popolazione estinta dei Tocari, che parlava una lingua indoeuropea più simile al gruppo dei Celti e dei Latini, il gruppo più occidentale dunque, invece delle altre popolazioni indoeuropee dell'Asia, che invece parlano lingue del gruppo indo-iranico, cioè più simili al sanscrito e all'antico persiano.


E' sicuramente vero che Celti e Latini avevano due lingue indoeropee abbastanza vicine, come testimonia anche Cesare, che faceva crittografare i messaggi in latino e che per parlare con i Germani si serviva di interpreti Galli che sapevano parlare con facilità anche il latino, oltre che il Germanico (o meglio una qualche lingua germanica) e la propria lingua madre (celtica). Inoltre anche nelle moderne lingue celtiche sorpavvivono molte radici più vicine al latino di quanto non siano rispetto alle lingue germaniche, ex: Ri per Re (anticamente Rix per Rex) contro il King inglese, mor per mare contro il sea inglese, poblacht per repubblica etc. Però il caso degli Ainu mi sembra rimandare a migrazioni più antiche, se non altro perché la lingua Ainu non è indoeuropea, quindi mi ricorda più questo:

Cita:
Ma oltre a queste popolazioni, ce ne sono state altre.
Pare che in Siberia siano vissute un tempo delle popolazioni Cro-Magnon, perciò anch'esse di alta statura, bianche, dai capelli e dagli occhi chiari e dalla corporatura possente.
La cultura di Tagar e quella di Afasanevo erano culture siberiane cro-magnon, giunte là dall'Europa forse in un lontanissimo passato, o forse direttamente dall'Asia Centrale, in un'epoca ancora anteriore a quella della venuta dei Cro-Magnon in Europa dal Medio Oriente.



Ma allora da dove saltano fuori le popolazioni mongoliche? L'occhio mongolico dovrebbe essere un adattamento ai forti venti delle steppe, credo; forse. E poi non tutti i "bianchi" erano linguisticamente indoeuropei, anzi, sembra quasi che il tipo biondo in origine non lo fosse.

Forse introducendo l'idea di terre oggi scomparse o sommerse il quadro si potrebbe semplificare da un lato, complicandosi però dall'altro perché si aggiungono ipotesi non dimostrate per spiegare cose poco note.

Cita:
ma a questo punto direi che l'ipotesi che siano anch'essi legati alle antiche popolazioni cromagnonoidi siberiane sembra essere la più probabile, anche se non certa.


Lo penso anche io.

Cita:
I Sumeri dicono di essere venuti dal mare, e la loro lingua non è né semitica né di altro gruppo conosciuto.... ora, se i Jomon, antenati degli Ainu, già 9000 anni fa raggiunsero le Americhe, cosa impedisce di credere che arrivarono più di 5000 anni fa in Mesopotamia e la colonizzarono, provenendo dal Giappone?


Però gli studi odierni sul sumero dovrebbero poter facilmente aver dimostrato (o dimostrare) che questa lingua non ha nulla a che fare con la lingua Ainu; questo dovrebbe essere accertato, penso.

Cita:
Inoltre: che legame potrebbe esserci con il tempio di Yonaguni, sommerso appunto 9000 anni fa, e che sembra assomigliare a una piramide a gradini, una ziqqurath, come quelle dei Sumeri?


Potrebbe essere un legame culturale, non etnico; mi spiego meglio: oggi noi tutti facciamo largo uso di tutta una serie di oggetti che sono più o meno gli stessi in ogni parte del pianeta, perché sono figli della nostra epoca e della nostra civiltà, dei nostri tempi insomma, indipendentemente dalle etnie in cui siamo divisi e dalle lingue che parliamo. L'idea della piramide, a gradoni o meno, così diffusa in varie parti dell globo, basti pensare anche alla cultura Khmer oltre che alle altre note, potrebbe essere il retaggio di questa cultura più antica.

Cita:
E ancora: se esiste un legame fra i Sumeri e gli antichi Jomon del Giappone, allora si spiegherebbero anche le strane somiglianze fra le leggende giapponesi di esseri anfibi reptiloidi venuti dal cielo per civilizzare gli uomini, e le leggende sumeriche sugli Oannes, gli esseri anfibi metà uomini e metà pesci, che emersero dalle acque per civilizzare anch'essi gli uomini.... e non è finita. Si potrebbe anche spiegare il legame che hanno analoghe leggende in Messico (i Maya chiamavano gli uomini-pesce "Uan" e adoravano i serpenti, a tal punto da alterare i crani dei loro sacerdoti per assomigliare di più agli "Dei Serpenti") e sulle Ande (dove ci sono leggende su uomini-pesce, anche rappresentati da statue e incisioni) su creature anch'esse molto simili,



Effettivamente potrebbe esserci un legame.

Cita:
e forse anche le numerose leggende di uomini di alta statura, bianchi, dagli occhi e dai capelli chiari


Questi poi rispuntano sempre fuori.
Peccato saperne così poco.




A quanto ne so, il tipo razziale mongolico è sempre stato nell'Asia Orientale e si è formato là. Se la plica mongolica sia nata da una forma di adattamento alle steppe, questo non lo so. Pare che già gli ominidi pre-sapiens della Cina mostrassero dei lineamenti mongolici, il che dà parecchi grattacapi ai genetisti, perché appunto mentre la genetica sembra dire che abbiamo tutti un'unica antenata africana, la paleontologia sembra dire invece che l'Homo Sapiens è il risultato di una mescolanza di diverse specie umane.
Niente impedisce di credere quindi che mentre in Cina e dintorni vivevano un tempo le popolazioni di tipo mongolide, più a nord, nella Siberia, vivessero in gran quantità popolazioni europoidi non-indoeuropee, cro-magnonoidi e/o ainoidi.... io però più che fare confronti fra Ainu e Cro-Magnon, penserei invece come possibilità l'accostamento fra Ainu e antichi Baschi, o forse addirittura antichi Pelasgi.... oltre a ipotizzare comunque, anche se gli Ainu non erano indoeuropei, possibili contatti con indoeuropei.
Questo perché mi ha sempre colpito la strana somiglianza fra la mitologia giapponese da un lato e quella greca dall'altra, e in certi punti persino quella irlandese. Vorrei conoscere meglio anche le caratteristiche delle culture altaiche, per meglio comprendere i possibili collegamenti fra Ainu e Occidente.


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MessaggioInviato: 10/12/2011, 11:33 
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Trystero ha scritto:

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Messaggio di astro
ma io mi domando...se è un evento ciclico ed annuale come mai non si trova 1 dico 1 foto del fenomeno....un video....un disegno?

Infatti Peter Kolosimo ha raccontato una leggenda.
Se davvero tutti gli anni in una data precisa si potesse osservare un fenomeno del genere sarebbe già diventato una attrazione turistica, o perlomeno si troverebbe almeno qualche foto o descrizione, invece niente, neppure nelle guide turistiche di Kumamoto, dove pure si parla del Shiranui Sea::
http://aikidobridge.com/files/KumamotoGuideBook.pdf

L'origine del racconto di Kolosimo si può trovare invece all'epoca dell'imperatore Keiko che regnò tra il 71 e il 130 d.C. La sua storia è narrata in due cronache giapponesi, il Kojiki e il Nihon Shoki. Nella seconda in particolare si racconta che l'Imperatore Keiko, mentre navigava per fare ritorno dopo aver soggiogato le tribu della regione di Kyushu, avrebbe visto luci misteriose brillare sul mare durante la notte e avrebbe chiesto al suo timoniere di raggiungerle. L'imperatore avrebbe chiesto inoltre spiegazioni sulla natura di quelle luci, ma nessuno seppe rispondere, così quel mare venne da allora chiamato Shiranui-kai, ovvero "Mare delle luci sconosciute". Quel mare è quello che oggi è chiamato anche Yatsushiro-kai e che si trova tra la regione di Kumamoto e le isole Amakusa. La stessa regione di Kumamoto è anche chiamata "Hi no kuni" ovvero "Terra dei fuochi" a causa delle frequenti eruzioni del vicino vulcano Aso, uno dei più attivi del mondo. E' probabile quindi che le luci che secondo l'antica cronaca furono viste dall'imperatore Keiko fossero legate all'intensa attività vulcanica della zona.

Le informazioni principali le ho trovate, grazie a Google Libri, in:
Timothy S. George, Minamata: pollution and the struggle for democracy in postwar Japan, Harvard University Asia Center, 2001, pag. 14.

The beauty of the calm Shiranui Sea, glimpsed in shimmering flashes on the right side of the train between tunnels, attracts the traveler's attention as it has throughout recorded history. Emperor Keiko, returning from subduing the tribes of southern Kyushu (according to the legend, in 88 A.D, but actually several centuries later), is said to have seen mysterious glowing lights across the sea at night and commanded his lost helmsman to steer toward them to reach the shore. He asked whose fire it was, but no one could answer, so the sea was given the name Shiranui kai, "Sea of Unknown Fires".

Secondo Wikipedia inglese:
Shiranui (lit. "unknown fire") is a Japanese term given to the optical or supernatural phenomenon similar to will-o'-the-wisp.

A sua volta quello chiamato will-o'-the-wisp nel mondo anglosassone non è altro che il fenomeno dei fuochi fatui.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fuochi_fatui

Ho già aggiornato la pagina italiana di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Shiranui


Cribbio... allora Peter Kolosimo è stato un pochettino bufalaro.... anche perché ricordo bene che aveva anche pubblicato una foto delle misteriose luci su uno dei suoi libri, come ho detto.
... a meno che, tanto per darci ancora una speranza, non capiti ancora di tanto in tanto che si possano osservare luci misteriose in quella zona...


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MessaggioInviato: 10/12/2011, 12:03 
Tempo fa un nostro utente si fece tradurre il termine "shiranui" da alcuni colleghi giapponesi, che gli dettero il significato di "bioluminescenza del mare", riferendosi dunque ad un fenomeno luminoso specifico.
C'è un' altra parola in giapponese "shiranai" che invece significa "sconosciuto". Le parole sono molto simili, questo potrebbe aver dato luogo ad un equivoco...



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MessaggioInviato: 10/12/2011, 22:22 
caro Enkidu,
Cita:
ricordo bene che aveva anche pubblicato una foto delle misteriose luci su uno dei suoi libri, come ho detto.


il libro in cui ne parla , è :"Non è terrestre",ma nella copia in pdf trovata in rete, nessuna foto, andrò a vedere su quella che ho in biblioteca.
ciao
mauro
ps rettifici, c'è sul pdf pag 59
copia che ho scaricato qui
http://www.mediafire.com/?nfgifaf2j9ehk07


Ultima modifica di mauro il 10/12/2011, 22:27, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/12/2011, 22:54 
tratto da "Non è terrestre" di Kolosimo

«In tutta la California e le regioni vicine (Oregon, Arizona, eccetera) — scrive Serge Hutin — s'incontrano misteriose rovine. Al largo della spiaggia di Santa Barbara si scorgono, sulle isole, resti di fortificazioni erette da una razza scomparsa, quella degli indiani Chumash, che possedevano strabilianti cognizioni tecniche e scientifiche...». Ed anche fra questi ruderi hanno luogo fenomeni di cui la gente parla, in genere, poco volentieri. Si dice ad esempio che, ancora nel deserto di Mojave, esistano vasti spiazzi circolari o poligonali ricoperti d'una sostanza durissima, simile al vetro opaco, e che, sostandovi, si venga colti da un inspiegabile senso d'angoscia e di malessere generale... come se quel «pavimento» celasse qualcosa che non tollera la presenza d'esseri umani.
Quanto alla costa, che cosa sono le fiamme colorate che brillano talvolta sul mare, al largo delle isole meridionali ? Che cosa c'è di credibile nei racconti che vogliono alcuni di questi fenomeni luminosi del tutto simili a quelli che avvengono in Giappone?
Nella notte che, secondo l'antico calendario lunare, va dal 31 luglio al 1° agosto, e più precisamente verso l'alba, si verifica dinanzi a Kumamoto (ad est di Nagasaki, sull'isola di Kyushu) uno stranissimo fatto: innumerevoli luci di color arancione s'accendono sulle acque, offrendo uno spettacolo suggestivo e sconcertante come pochi. Tutte le ipotesi sinora formulate per spiegarlo si sono rivelate insostenibili. Non può infatti trattarsi delle lampade di pescherecci, poiché la «luminaria» si presenta anche quando non vi sono barche sul mare; né si può parlare d'un qualsiasi evento naturale, dato che esso si verifica, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, con sbalorditiva regolarità, da circa mille anni.
Gli studiosi delle manifestazioni d'origine extraterrestre che avrebbero luogo sul nostro globo affermano che lo shiranui (il «fuoco sconosciuto») ammette una sola spiegazione: quella d'una stirpe cosmica mirante a celebrare in tale maniera inesplicabile, attraverso i secoli, il suo approdo sul nostro pianeta.
In realtà Kyushu sembra conservare parecchie «impronte stellari»: «Tombe — scrive il quotidiano “Japan Times” — ornate con strani “marchi” circolari che non si trovano in alcun altro luogo e non possono venir paragonati ad alcun altro disegno. Sembra trattarsi di dischi... ed i brillanti colori in cui sono dipinti si direbbero i medesimi del “fuoco sconosciuto”... A ciò s'aggiunge il fascino del vasellame Jomon, dalle figure stranamente “moderne”, considerate da molti rappresentazioni d'antichi astronauti...39
39 Si vedano anche le notizie relative ai “costumi Jomon " a pagina 36
C'è, poi, l'enigmatico linguaggio pre-ainu, i cui vocaboli riferentisi alla natura vengono ritenuti da alcuni introdotti da visitatori cosmici».
Le leggende che sembrerebbero sostenere tali teorie abbondano, ed è significativo notare come alcune di quelle diffuse attorno alla baia di Yatsushiro (a sudovest di Kumamoto) abbiano non pochi elementi in comune con le tradizioni proprie all'isola posta all'altro capo dell'arcipelago nipponico, alla nordica Hokkaido, dove si parla di viaggiatori «giunti del cielo in lucenti vascelli», d'«esseri straordinari» dai quali gli indigeni appresero un'infinità di cose utili.
Di questi esseri troviamo traccia un po' dappertutto, nell'impero del Sol Levante: in un disegno d'età ignota, ad esempio, vediamo sette figurine che si tengono per mano e sembrano danzare dinanzi ad una spirale;40 ed in un altro scorgiamo una curiosa silhouette dal cui capo pare levarsi un sistema d'antenne, accanto a qualcosa che diremmo un fuso e ad un'indefinibile costruzione (un missile ed una rampa di lancio, assicurano i più audaci indagatori), con sette dischi spiccanti sullo sfondo nero.
In tempi relativamente vicini ai nostri, un importantissimo capitolo della storia nipponica sembra avere ancora risonanze cosmiche: è quello che, nel VI secolo, vide il «Gran Kamu» (il conquistatore mancese poi divenuto Jimmu Tennö) invadere le isole giapponesi e costringere i «barbari» Ainu, i bianchi barbuti, dagli occhi azzimi, stanziati su quelle terre, a rifugiarsi all'estremo nord. Il «Gran Kamu» — narrano i miti — venne guidato dallo scintillante «Corvo del Sole», spedito a dargli man forte dalla divina bisavola Amaterasu. Si noti che gli ultimi Ainu, viventi sull'isola Sakhalin, ridotti ora davvero ad un livello primitivo, adorano l'orso (proprio come gran parte delle popolazioni artiche e siberiane) ed il serpente, che una leggenda vuole, esplicitamente, «venuto dalle stelle». Siamo forse qui di fronte all'ultimo conflitto tra «uccelli di fuoco» e «serpenti celesti»? Non è un'ipotesi fondata: è molto più probabile che alle tumultuose vicende del VI secolo sia stato associato il ricordo favoloso d'eventi molto più remoti.
Tornando allo shiranui, dobbiamo aggiungere che esso si manifesta anche nelle acque di Oshima, a sud di Tokyo, e notare quella che può essere una coincidenza, certo, ma una coincidenza impressionante: l'apparizione delle «fiamme magiche» è spesso accompagnata dalla comparsa — documentata da inoppugnabili fotografie — d'oggetti volanti non identificati.
«Il “fuoco sconosciuto” — scrive, in proposito, la rivista nipponica “Brothers” — potrebbe nascere da irradiazioni magnetiche provenienti dallo spazio, e da una ignota “essenza basilare” esistente nella zona, che le rende visibili. Questo “fuoco” forma un cerchio attorno all'isola di Oshima; e quando ciò accade, si osservano UFO diretti verso le antiche tombe e verso il centro della regione che è teatro del fenomeno. Stando alla rotta degli UFO stessi ed al colore che assumono, il fuoco si direbbe completamente controllato da essi... le tombe a cui abbiamo accennato portano il “segno solare”, ed intorno si scorgono ancora i ruderi del leggendario “regno del Sole”...
ciao
mauro


Ultima modifica di mauro il 10/12/2011, 23:19, modificato 1 volta in totale.


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Caro Mauro... da quel che ricordo, per quanto strano possa sembrare, la foto non compariva su "Non è Terrestre", anche se Kolosimo dedicava un paragrafo al mistero delle luci di Kumamoto (nel modo poco esauriente che lo contraddistingueva). L'argomento, ne sono sicuro, lo riprendeva in un altro libro, dove appunto mostrava la foto delle luci sul mare.... vera o falsa che fosse.
Interessante comunque il brano da te riportato, che parla di un "culto del serpente" da parte degli Ainu, il che riporta sia ai Maya, sia ai Sumeri e all'India antica, e sempre in riferimento al mistero degli Oannes...


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caro Enkidu,
come ho detto sopra, ho poi trovato l'immagine sul libro, a pag 59 del pdf , ma, non dice niente, [:(] e nel web non c'è nient'altro.
ciao
mauro



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A me quello che incuriosisce è quello strano "ciuffo" sopra la testa sia delle statuette giapponesi sia di quelle sumere...

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Enkidu ha scritto:
Pare che già gli ominidi pre-sapiens della Cina mostrassero dei lineamenti mongolici, il che dà parecchi grattacapi ai genetisti, perché appunto mentre la genetica sembra dire che abbiamo tutti un'unica antenata africana, la paleontologia sembra dire invece che l'Homo Sapiens è il risultato di una mescolanza di diverse specie umane.


Questo è interessante.

Cita:
Niente impedisce di credere quindi che mentre in Cina e dintorni vivevano un tempo le popolazioni di tipo mongolide, più a nord, nella Siberia, vivessero in gran quantità popolazioni europoidi non-indoeuropee, cro-magnonoidi e/o ainoidi....


Niente impedisce

Cita:
io però più che fare confronti fra Ainu e Cro-Magnon, penserei invece come possibilità l'accostamento fra Ainu e antichi Baschi, o forse addirittura antichi Pelasgi....


Questo però è un accostamento più difficile, perché il Basco è una lingua nota e viene considerata isolata, anche se qualcuno la vede comunque collegata ad alcune lingue caucasiche non indoeuropee e non turche; l'Ainu poi è una lingua nota ed isolata, quindi posto che nessuno ha ravvisato colegamenti tra le due non penso che ci siano collegamenti tra le due. Ancora più difficile per gli antichi Pelasgi, di cui l'unico legame in qualche modo chiaro, ma tenue perché si tratta dell'unico indizio materiale a nostra disposizione, è con gli antichi etruschi, nella fattispecie la stele di Lemno; anche lì però siamo nel campo di un'altra lingua isolata, distinta a sua volta dall'Ainu.


Cita:
oltre a ipotizzare comunque, anche se gli Ainu non erano indoeuropei, possibili contatti con indoeuropei.


Possibile (Tocari, Kalash e altri)

Cita:
Questo perché mi ha sempre colpito la strana somiglianza fra la mitologia giapponese da un lato e quella greca dall'altra, e in certi punti persino quella irlandese.


Oltre alla mitologia, ci sono altre concordanze di stile tra shinto e tradizione religiosa romana prisca: non solo una Dea alla base della propria natio, non solo il culto degli antenati, il larario/altarino in casa, ma anche il culto di certi luoghi, associato a certe divinità ad essi collegate ed i Kami, che ricordano moltissimo gli Dei degli Indigitamenta arcaici romani. Poi, volendo cercare altre concordanze, sia Italia che Giappone sono paesi vulcanici, ed il mito della Roma prima di Roma si ricollega ad un cataclisma di origine vulcanica ed ai sopravvissuti ad esso. In questo contesto antiche figure civilizzatrici la fanno un po' da padrone.


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cmq il mistero di kumamoto shiranui e' stato svelato , mi ha scritto un ragazzo giapponese amico di emy e nel suo messaggioera scritto ke quello di kumamoto era un miraggio. ke tutto nasce da un vekkio pescatore ke vide comparire un "fuoco" a poki metri del livello del mare e ne ebbe paura .e da piccole cose ne nascono leggende


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ops scusate ho dimenticaso di scrivere ke molto probabilmente il vekkietto ha visto lanterne almeno da cm mi ha scritto il ragazzo giapponese.


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