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MessaggioInviato: 17/01/2010, 23:29 
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Solotecnico ha scritto:

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in che modo siano potute evolversi eventuali specie simile alla nostra per intelletto..

speriamo di no sennò siamo rovinati


E perché... scusa?


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MessaggioInviato: 17/01/2010, 23:30 
Cita:
Frakkio ha scritto:

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Venom92 ha scritto:

E' molto probabile che noi deriviamo da un' intelligenza "madre".In un documentario che avevo visto veniva ipotizzato addirittura che i vari microorganismi che hanno dato origine a forme di vita più complesse sulla terra non si sono realmente formate qui ma sono state portate da un asteroide miliardi di anni fa.Ovviamente è solo un' ipotesi.


Si comunque una delle ultime teorie dell'astrofisica Margherita Hack è quella secondo cui la vita non nasce direttamente sui pianeti, ma dai microorganismi presenti sugli asteroidi, che cadendo sui pianeti trovano le condizioni adatte per lo sviluppo... Se non sbaglio ha anche scritto un libro al riguardo.


Veramente è stato Fred Hoyle, moltissimi anni fa, credo ancora negli anni 50, che elaborò la teoria che la vita si formasse nelle comete e poi i loro microrganismi ricadessero sui pianeti.... la Hack non ha inventato niente, come al solito....


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MessaggioInviato: 18/01/2010, 04:55 
Quoto Enki, come al solito......

Credo sia necessario fare chiarezza su alcuni punti per non arenarci, ho già notato numerosi fraintendimenti. Innanzittutto la terminologia:


UMANOIDE = Due braccia, due gambe, una testa, un tronco. Stop. Poi potrebbe essere Rettiliano piuttosto che Grigio, come vedete (presunte) specie diverse ma che sono ascrivibili a una stessa macro-categoria evolutiva.

UMANO = Homo sapiens sapiens. La nostra razza, ovunque si possa trovare nell' Universo, che sia diffusa o un' esclusiva terrestre, non conta in questa sede. Gli umani siamo noi.

Se non distinguiamo le due cose continueremo a fraintenderci per altre 100 pagine.


Sui Dati Fisici in nostro possesso:

Raffronti in nostro possesso, cioè tuo e mio, NESSUNO. Se qualcun altro ne ha, ma li tiene segreti, per noi è indifferente, perchè in tutte e due i casi NOI non abbiamo un' unghia.

Postulato ciò incidentalmente aggiungo che condivido TTE: sicuramente hanno già qualche cadavere alieno da analizzare, ma col cavolo che lo fanno vedere a noi. In tutte e due i casi, noi non si ha un bel niente, per cui non areniamoci su una cosa che NON è il punto di questo discorso.


Sui Dati Teorici in nostro possesso:

direi che abbiamo di che fare un bel minestrone. Tra evoluzione, panspermia, ibridazione artificiale, ingegneria genetica, clonazione e chi più ne ha più ne metta, non sappiamo come venirne fuori.

Direi che l' unica è prendere un colino e filtrare la nostra zuppa [:D]


Si possono dividere TUTTE queste opzioni in due categorie opposte, per origine e risultato - che è quel che a noi interessa ora.


1a CATEGORIA: SPECIE originatesi NATURALMENTE.

Rientrano in questa categoria quelle forme di vita che (a) originatesi spontaneamente su un pianeta, o (b) su di una cometa che li trasporta su un pianeta con condizioni adatte, seguono il corso dell' EVOLUZIONE.

Su queste è relativamente possibile fare congetture, in quanto l' evoluzione è una legge della natura e quindi universale, che segue certi precisi CRITERI.


2a CATEGORIA: SPECIE create ARTIFICIALMENTE.

Rientrano in questa categoria le specie ottenute migliorando quelle di partenza tramite ingegneria genetica, ibridazione, clonazione o qualsiasi altra tecnica che non sia il naturale corso evolutivo, ma bensì tramite l' azione di una "Entità" senziente (dico "Entità" così ci teniamo larghi su ET/extradimensionali etc).

Su queste qualsivoglia tentativo di ipotesi è inutile per un motivo intrinseco: essendo un' opera di un essere intelligente, potrebbe essere stata creata di qualsivoglia tipo e dunque tutte le ipotesi sono possibili e nessuna escludibile a priori, in quanto è un fattore arbitrario al 100% e per giunta l' arbitro non siamo noi.


Ora, data queste prime premesse vediamo di soffermarci su quelle sole specie su cui sia possibile fare ipotesi non gratuite (se poi uno ci tiene a inventarsi una nuova specie a suo piacimento, faccia pure, ma è un altro discorso che di scientifico non ha nulla).

ASSUMENDO per intero la Teoria dell' Evoluzione come PUNTO di PARTENZA per comprendere le specie EVOLUTESI naturalmente, possiamo già arrivare a diverse conclusioni:

La Natura privilegia per non dire fa un uso monopolistico del principio della SIMMETRIA nell' anatomia degli esseri più complessi, per motivi facilmente intuibili: un essere con una parte sviluppata e un' altra no è per così dire "azzoppato" fin dalla nascita, e per la SELEZIONE NATURALE verrà scartato in favore degli individui prima e della specie infine, il più possibile simmetrica.


Questa è una regola generale, vi sono ovviamente eccezioni (macrocefali, etc) che HANNO UN SENSO in quanto conferiscono un VANTAGGIO MAGGIORE. Pensiamo alle dimensioni spropositate dell' appendice nasale del pachiderma, divenuta una proboscide utilizzata come fosse un arto, molto utile per raccogliere nutrimento.

Onde per cui, è altamente plausibile che le forme anatomiche che ci sono familiari siano MAGGIORITARIE, in quanto costituiscono una "corsia preferenziale" nella formazione di una specie. Sono la via più semplice - badate bene, più semplice, NON l' unica - in cui le specie possono trovare una forma atta alla sopravvivenza.

Tra queste forme diciamo "preferenziali" quella Umanoide - badate bene non umana, umanoide, ricordate la definizione - è palesemente quella più semplice per una specie senziente.


Fermo restano che "preferenziale" significa "maggiormente probabile" e NON esclusiva.


Il che significa che oltre alle forme di vita umanoidi, respiranti ossigeno (tramite polmoni o simile, come suggerisce un altro utente), basate sulla chimica del carbonio, dotate di sistema circolatorio per sopperire alla necessità di distribuzione dello stesso ossigeno, del nutrimento e del calore, OLTRE a queste forme che appaiono a ben vedere quelle più semplici e preferenziali, OLTRE a queste ve ne possono benissimo essere delle altre, magari minoritarie, che hanno percorso nel cammino evolutivo un sentiero meno frequente, ossia una chimica organica basata non sul carbonio ma sul silicio, la respirazione di gas per noi tossici, dalle forme non umanoidi ma completamente differenti, addirittura informi.

Forme di vita che NOI nella nostra ignoranza non riconosceremmo neanche come tali, come formazioni cristalline che nella loro geometrica precisione interna e esterna dispongono il loro equivalente di sinapsi, che trasmettono i pensieri sotto forma di radiazioni, o addirittura esseri composti non di materia ma bensì di pura energia.

Insomma, l' unica regola che non presenta eccezioni sembra questa: l' Universo è ordinato in modo tale che la Vita prenda Infinite Forme.
Alcune forse più comuni di altre, ugualmente esistenti ma meno comuni, ma tutte fanno parte della Infinita Varietà della Vita che è la ricchezza spirituale dell' Universo.


Un' ultima nota e poi finisco: per rispondere alla domanda "possono esistere specie MOLTO simili?" La risposta scientifica è "Sì, a patto che siano geneticamente imparentate".

Altrimenti le innumerevoli variabili nel loro distinto e diverso percorso evolutivo ne farebbero due specie DIVERSE e distinte.

Per cui, se là fuori ci fosse qualcuno che ci assomigli troppo, vorrebbe dire che da qualche parte abbiamo un... "fratello" separato alla nascita, o un "nonno" dimenticato, o un "figlio" che non sapevamo di avere....


Chissà se davvero l' Uomo è così UNICO, o se qualcuno da lassù guarda con occhio interessato il suo parente un pò s****to.... [:)]

Saluti,

Aztlan


PS: Questa storia dei cloni umani che si autodistruggono è stata buttata lì come se fosse di dominio pubblico, ma nessuno di noi ne ha mai sentito parlare.... ora che hai lanciato il sasso ti spiacerebbe illuminarci in proposito?


Ultima modifica di Aztlan il 18/01/2010, 05:01, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/05/2011, 16:14 
Oggi mi sono imbattuto in questa intervista a Timothy Good e mi ha fatto venire in mente il racconto di TTE di una sua analoga esperienza, ma non ricordo in quale specifica discussione, quindi lo posto qui:

Intervista a Timothy Good: Alieni di aspetto umano sono tra di noi

Di Paola Harris

cut
TG: Esistono specie differenti.
PH: Esistono specie differenti e gran parte di esse sono umanoidi.
TG: Esattamente.
PH: E alcuni di loro possono essere tranquillamente scambiati per umani.
TG: Assolutamente.

PH: Ed è questo che la gente non vuole capire. Si sono impressi in mente un’immagine stereotipata di alieni piccoli, grigi e con grandi occhi e questi sarebbero gli unici extraterrestri presenti sul nostro pianeta. Ma non è così.
TG: Ne esistono molti tipi differenti e alcuni di essi sono certamente umanoidi, collegati a noi geneticamente..
PH: Cosa dice quel contattista? Che aspetto avevano?
TG: Emotivamente erano molto freddi con lui. In quelle basi c’erano uomini e donne e lui li incontrò per diversi anni. Era diventato amico di uno di loro che in quel periodo viveva tra noi dissimulato come uomo d’affari svizzero. Lo incontrò in Sud America. Lui era qualcosa tipo un rappresentante di lozioni dopobarba. Enrique rimase amico di questo personaggio per molto tempo. Pensava che fosse un individuo molto interessante anche se dal comportamento a tratti bizzarro. Ma tempo dopo Enrique venne prelevato con un raggio di luce a bordo di un’astronave che era uscita da un lago in Sud America, non ne conosco l’esatta posizione geografica. E lì si trovò davanti il tizio che lui aveva pensato essere un uomo d’affari svizzero.
PH: Questa storia suona familiare, dobbiamo seguirla. E’ molto interessante il fatto che una persona che sembrava un uomo d’affari svizzero fosse uno di loro.
TG: Anche io ho avuto il mio contatto con loro, quindi posso parlare con cognizione di causa.--
PH: Puoi darmi maggiori dettagli?
TG: Bene, ho già parlato di quest’ episodio in qualcuno dei miei libri. Per esempio, nel 1967 mi trovavo a New York con la London Symphony Orchestra. A quell’epoca avevo già incontrato alcuni amici di George Adamski che mi avevano parlato di alieni presenti in territorio statunitense ed avevo già avuto un’esperienza, nel 1963 e sempre in America, con una donna che mi aveva confermato telepaticamente di non essere terrestre quando, col pensiero, glielo avevo domandato. Dunque, la stessa cosa accadde a New York nel febbraio del 1967. Mi misi a chiedere mentalmente, con molta intensità, una prova che esseri di altri mondi vivessero lì e lavorassero lì. Dopo circa mezz’ora di questa forte emissione mentale entrò nella hall dell’albergo in cui mi trovavo un tizio alto circa un metro e ottanta, vestito con un impeccabile completo grigio, camicia bianca, cravatta scura, capelli un po’ ondulati, colorito leggermente abbronzato ed uno sguardo molto intelligente. Prima che questo accadesse avevo seguito questa procedura: mi ero seduto nell’atrio e avevo cominciato a ripetere mentalmente: “Se qualcuno di voi si trova nell’area di New York, per favore venga a sedersi vicino a me e mi dia una prova.” E dopo circa mezz’ora arrivò questo tizio e si sedette vicino a me, Aveva con sé una valigetta diplomatica, la aprì con un gesto deliberato e ne tirò fuori il New York Times, iniziò a girare le pagine, ripiegò il giornale e lo rimise dentro rimanendo seduto. Allora io pensai “forse è quest’uomo vicino a me” ed iniziai a chiedergli mentalmente: “Se sei di un altro mondo per favore porta l’indice della mano destra all’altezza della narice destra e tienila ferma.” Non appena pensai questa frase lui fece esattamente quel gesto, poi si alzò e se ne andò.
PH: In quale libro parli di quest’episodio?

TG: Alien Base (Base Terra n.d.T).
Fonte:http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2009/01/intervista-timothy-good-alieni-di.html



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MessaggioInviato: 29/05/2011, 19:12 
si... l'avevo già letta, ma fa sempre piacere rileggerla [:)]

certo è sorprendete sapere che ci sono specie aliene uguali a noi. O il contrario? [:D]



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MessaggioInviato: 26/05/2013, 23:10 
CHARLES HALL EX MILITARE USAF ALLA TV AUSTRALIANA:
"HO LAVORATO CON UMANOIDI EXTRATERRESTRI"


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http://noiegliextraterrestri.blogspot.i ... .html#more

Charles Hall, fisico nucleare e militare a riposo dell'aviazione statunitense ha affermato in una recente intervista trasmessa in un programma della TV Australiana che l’esercito degli Stati Uniti è stato in contatto con una specie umanoide aliena per alcuni anni e pure lo stesso Hall ha avuto interazioni con questi esseri extraplanetari definiti "Tall Whites" gli "alti e bianchi" per via della loro altezza e dei loro capelli e pelle bianca. Questi contatti sarebbero avvenuti nella Nellis Air Force Base nel deserto del Nevada negli anni sessanta e Hall ebbe il primo incontro con loro nel giungo del 1965: ci vollero diversi mesi prima che l'ex militare riuscisse a riprendersi dallo shock e accettare che quello che lui stava vivendo era assolutamente reale.

Secondo quanto dichiarato da Hall, importante personaggio già noto nell'ambiente ufologico e del Disclusure da diversi anni ha affermato che questi esseri umanoidi sonodi corporatura alta e magra, con un'altezza che va oltre il metro e ottanta, e inoltre la loro vita può durare fino a 800 degli anni terrestri.

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Secondo l'ex ufficiale, questa specie aliena vivrebbe in una base nel sottosuolo e l'hangar principale della base di Nellis è scavato nel fianco di una montagna, in un luogo ideale per loro. Questi esseri, sarebbero originari della stella di Bernard, che dista circa 5,5 anni luce dalla Terra. Hall sostiene inoltre di aver lavorato con i famosi “grigi” e ”nordici“ e ci sarebbero molte razze sulla Terra tra cui una definita i "norvegesi".

L’intervista video:


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=phJXcUY-Y8Y[/BBvideo]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 27/05/2013, 02:37 
@Aztaln quoto quasi in toto il tuo discorso, mi permetto però di obiettare su alcuni punti:

Cita:
Tra queste forme diciamo "preferenziali" quella Umanoide - badate bene non umana, umanoide, ricordate la definizione - è palesemente quella più semplice per una specie senziente.


Per senziente cosa intendi? Se per senziente intendi il nostro tipo di intelligenza e cioè quella dei Sapiens allora dovremmo affermare che per quel che ne sappiamo questa conformazione morfologica sia l'unica che permette ad una specie di divenire dominante grazie al solo uso delle proprie facoltà mentali essendo in svantaggio sotto tutti gli altri punti di vista.

Se però per senziente intendiamo in maniera più generica una qualche forma di intelligenza con la quale poter comunicare ed in teoria comunicare in maniera proficua ed interattiva, secondo me la forma UMANOIDE (e mi rifaccio alla tua definizione) non è da considerarsi la più semplice anzi, direi che almeno sul nostro pianeta è quasi una eccezione.

Se facciamo un elenco delle specie con una intelligenza superiore l' UOMO (con la relativa linea evolutiva) con la propria struttura umanoide è l'unico. Se consideriamo i delfini, le balenottere, i topi, i cefalopodi allora ci rendiamo conto che la struttura fisica è solo semplicemente una conseguenza del proprio ecosistema e non una caratteristica che di per se favorisce e\o aumenta le possibilità di sviluppare capacità mentali superiori; a mio avviso sono altre le caratteristiche da considerare come una sorta di INDIZIO, più che la struttura in se è la presenza di alcune peculiarità a fare la differenza e cioè: appendici prensili, vista binoculare, capacità di trasmettere in qualche modo alla discendenza la propria esperienza (questo è l'unico grave limite dei cefalopodi che altrimenti come potenzialità sarebbero da considerarsi davvero tra le specie più intelligenti), la complessità del linguaggio (e qui ad esempio siamo secondi alle megattere) e la coscienza di se.

Il discorso si complica ancora se consideriamo intelligenze a noi del tutto aliene come possono essere quelle di sciame come ad esempio l'intelligenza alla base di colonie di formiche, termiti ed api, è intelligenza anche quella dal mio punto di vista che potrebbe sfociare in forme di autocoscienza collettiva col trascorrere dei milioni di anni. Anche il modo di comunicare conta, una specie che comunica prettamente mediante la chimica ad esempio avrebbe un sistema sociale strutturato completamente diverso dal nostro al punto da non riconoscerlo nemmeno come "sistema" intelligente.

Mi rendo conto che sono discorsi un pò generali ma purtroppo porre dei paletti in questo campo significa tralasciare delle strade che sono importanti tanto quanto quella che comunemente si segue che è riassunta dai termini: "LA VITA INTELLIGENTE COME NOI LA CONOSCIAMO"

Tutto questo per dire che la morfologia è solo una conseguenza dell'ecosistema in cui si vive e non un segnale intrinseco o una via più o meno semplice per pervenire ad una intelligenza superiore.


Cita:
Un' ultima nota e poi finisco: per rispondere alla domanda "possono esistere specie MOLTO simili?" La risposta scientifica è "Sì, a patto che siano geneticamente imparentate".

Altrimenti le innumerevoli variabili nel loro distinto e diverso percorso evolutivo ne farebbero due specie DIVERSE e distinte.

Per cui, se là fuori ci fosse qualcuno che ci assomigli troppo, vorrebbe dire che da qualche parte abbiamo un... "fratello" separato alla nascita, o un "nonno" dimenticato, o un "figlio" che non sapevamo di avere....


Non credo che specie che hanno caratteristiche simili debbano per forza di cose essere imparentate geneticamente. L'evoluzione a mio avviso è una legge universale e quindi un essere vivente si evolverà maggiormente quanto più abile a trovare soluzioni vincenti quindi a mio avviso la spiegazione di una eventuale somiglianza va si ricercata nella similitudine genetica (che presuppone un imparentamento anche alla lontana) ma anche e soprattutto nell'ecosistema in cui tale specie si è evoluta e dai cambiamenti ambientali che tale specie ha dovuto sopportare.

Il tuo discorso è valido sulla terra ma perchè fondamentalmente quasi tutte le specie sono imparentate tra di loro andando a ritroso ma come puoi tu stesso vedere nonostante questa parentela ci sono milioni di varianti, pensa solo alla struttura dell'occhio quante varianti ha. e questo perchè poi ognuna si è evoluta nel proprio ecosistema peculiare.


Cita:
Angel_ scrive:
Oggi mi sono imbattuto in questa intervista a Timothy Good e mi ha fatto venire in mente il racconto di TTE di una sua analoga esperienza, ma non ricordo in quale specifica discussione


Se ne è discusso nel forum o ne ha parlato a te personalmente?
Sarei molto curioso di saperne di più se, ovviamente, non è una cosa raccontata in confidenza :)

p.s.: proverò a fare come quel signore citato nell'articolo, hai visto mai...


Ultima modifica di MaxpoweR il 27/05/2013, 02:48, modificato 1 volta in totale.


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E' possibile però che gli esperimenti genetici condotti sull'uomo abbiano portato gli alieni a considerare la struttura morfologica degli esseri umani come una delle più efficenti in natura.
Del resto, con 2 arti inferiori che servono a spostarsi, e solo 2 arti superiori per maneggiare oggetti e utensili, dà alla nostra figura una quasi totale libertà di movimento, nonchè di peso e di facoltà mentali.
Per muovere 8, 10 arti (parlo di una specie a caso) bisognerebbe utilizzare gran parte del cervello a coordinarli (anche se già mi dirai che chi ci nasce lo fa con naturalezza).
Forse non è un fatto strano che tutte le figure aliene siano in prevalenza umanoide, potrebbero proprio aver modificato il loro corredo genetico allo scopo di trovare una figura efficente per poter sopravvivere su qualsiasi pianeta.



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MessaggioInviato: 01/06/2013, 10:21 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:
Angel_ scrive:
Oggi mi sono imbattuto in questa intervista a Timothy Good e mi ha fatto venire in mente il racconto di TTE di una sua analoga esperienza, ma non ricordo in quale specifica discussione

Cita:
Se ne è discusso nel forum o ne ha parlato a te personalmente?
Sarei molto curioso di saperne di più se, ovviamente, non è una cosa raccontata in confidenza :)

p.s.: proverò a fare come quel signore citato nell'articolo, hai visto mai...


Ha raccontato la sua esperienza in una discussione del forum, ma non ricordo quale...


Ultima modifica di Angel_ il 01/06/2013, 10:23, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/06/2013, 18:25 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Se facciamo un elenco delle specie con una intelligenza superiore l' UOMO (con la relativa linea evolutiva) con la propria struttura umanoide è l'unico. Se consideriamo i delfini, le balenottere, i topi, i cefalopodi allora ci rendiamo conto che la struttura fisica è solo semplicemente una conseguenza del proprio ecosistema e non una caratteristica che di per se favorisce e\o aumenta le possibilità di sviluppare capacità mentali superiori; a mio avviso sono altre le caratteristiche da considerare come una sorta di INDIZIO, più che la struttura in se è la presenza di alcune peculiarità a fare la differenza e cioè: appendici prensili, vista binoculare, capacità di trasmettere in qualche modo alla discendenza la propria esperienza (questo è l'unico grave limite dei cefalopodi che altrimenti come potenzialità sarebbero da considerarsi davvero tra le specie più intelligenti), la complessità del linguaggio (e qui ad esempio siamo secondi alle megattere) e la coscienza di se.



Quoto.
Ricordiamoci che quello che ha fatto la differenza è una cosa sola... le MANI! Senza queste, non saremmo neanche un millesimo di quello che siamo diventati.

Cita:
Aztlan ha scritto:
Un' ultima nota e poi finisco: per rispondere alla domanda "possono esistere specie MOLTO simili?" La risposta scientifica è "Sì, a patto che siano geneticamente imparentate".

?
Questa affermazione è contro ogni moderna concezione di evoluzione.
Come ha già accennato Maxpower, una specie si evolve secondo l'ambiente che la circonda e secondo le possibilità che ha a disposizione per adattarvisi nel miglior modo possibile.
Per cui due specie diverse nello stesso "ambiente" finirebbero per essere morfologicamente simili se non IDENTICHE.
Non si spiega altrimenti l'esistenza di specie come il lupo, il tilacino, e il varano. Il primo un mammifero, il secondo un marsupiale, il terzo un rettile ,quindi per nulla o poco imparentati tra loro. Eppure occupando lo stesso ruolo nella catena alimentare (predatori alfa) e vivendo in ecosistemi simili (la terra) presentano tratti morfologici simili (quasi identici nel caso del tilacino e del lupo).

Cita:
Per cui, se là fuori ci fosse qualcuno che ci assomigli troppo, vorrebbe dire che da qualche parte abbiamo un... "fratello" separato alla nascita, o un "nonno" dimenticato, o un "figlio" che non sapevamo di avere....


E' una possibilità, ma visto sopra potrebbe anche rivelarsi una deduzione errata.
Il modello "uomo" (o per le meno quello "umanoide") potrebbe essere quello vincente a livello universale, e quindi potrebbe ripresentarsi in specie molto simili tra loro ma che nulla hanno a che fare l'un l'altra.
Certo, i pianeti contenenti vita difficilmente presenterranno condizioni simili in tutto e per tutto alla terra, anzi. E per questo mi sento personalmente di escludere l'eventualità che tutti gli alieni ci assomiglino.
Ma concettualmente è una possibilità.


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MessaggioInviato: 01/06/2013, 23:03 
A parte tutte le teorie ispirate all'evoluzionismo darwiniano bisogna considerare tutte le testimonianze (o presunte tali) in nostro possesso.

Tutti gli incontri ravvicinati di cui siamo a conoscenza parlano rigorosamente di bipedi in posizione eretta con due occhi sempre presenti, più naso e bocca talvolta meno visibili ma comunque esistenti (nei "grigi" per esempio gli occhi enormi sovrastano naso e bocca appena accennati). Le braccia non mancano mai anche se sul numero di dita per mano si passa dalle due... alle sei ! [8)]

Considerando che buona parte delle presunte testimonianze siano fantasie deliranti partorite da menti umane (impossibile credere a tutti!) emerge chiaramente che nessun episodio narrato parla di esseri quadrupedi o addirittura tentacolari, monocoli o con la proboscide... e chi più ne ha più ne metta!

Spaccarsi il cervello con le teorie serve a molto poco. Troppe variabili, troppi dati ignoti. [8]

Se anche le teorie fossero perfette mancano i dati di base. Come sono fatti gli esopianeti? Dati sulla gravità e sull'atmosfera non ne abbiamo. Tutta la biologia e la genetica che conosciamo è stata studiata solo sulla nostra Terra. Basterebbe cambiare alcune condizioni di base e tutto andrebbe a ramengo. Su un pianeta molto diverso dal nostro bisognerebbe abbandonare le conoscenze accumulate fino ad oggi e ricominciare da zero. [xx(]

Le cose sono due. O noi umani abbiamo il brutto di "antropomorfizzare" tutto e quindi gli alieni umanoidi sono uno dei tanti prodotti della nostra fantasia malata. Oppure gli ET sono veramente nostri "parenti". Il che dovrebbe rendere più facile un approccio fraterno tra noi, viste le innegabili affinità di tipo biologico. [;)]

Che poi queste affinità provengano da leggi biologiche universali oppure da patrimoni genetici similari conta assai poco. Perché è assolutamente innegabile che abbiamo tante, troppe, cose in comune per continuare, stupidamente, ad ignorarci a vicenda! [V] [|)] [|)] [|)]


Ultima modifica di BOBBY il 01/06/2013, 23:11, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/06/2013, 02:16 
L'antropocrntrismo è un limite. E comunque volendo prendere per buone le testimonianze è vero che so parla sempre di esseri antropomorfi ma anche questo non può significare che tale forma dia una spinta in più verso una intelligenza superiore. Potremmo condividere ecosistemi simili :) io rimango dell'idea che il corpo venga forgiato dall'ecosistema e che questo non pregiudichi la possibilità di sviluppare una intelligenza superiore anche in mancanza di una conformazione umanoide. E ne abbiamo esempi lampanti anche sulla terra :)



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MessaggioInviato: 02/06/2013, 11:25 
Noi non sappiamo se una volta che non esisteremo più (per qualunque motivo) un'altra specie di questo pianeta evolverà al punto di camminare su due zampe e usare le altre due come arti "prensili".
Potremmo supporre che l'uomo si evolvette in tale caso quando probabilmente ci fu un problema di sopravvivenza (catena alimentare interrotta, scarsità di risorse o ambiente non favorevole alla continuità della specie) che costrinse la sua specie a evolversi in diversa maniera rispetto ad altri.
Un pò forse come le specie che divennero poi i volatili, la loro sopravvivenza si ridusse quando c'erano troppi predatori per loro (nell'arco dei vari millenni) e dovettero trovare il modo di difendersi e procurarsi il cibo dall'alto..



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MessaggioInviato: 02/06/2013, 13:33 
L'uomo non si è evoluto in maniera diversa, fondamentalmente noi non ci siamo evoluti come si evolvono nbel tempo le normali specie animali, siamo stati migliorati, quindi da questo punto di vista non facciamo testo, non siamo un esempio di evoluzione naturale :)



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MessaggioInviato: 02/06/2013, 22:42 
Cita:
Angel_ ha scritto:
Ha raccontato la sua esperienza in una discussione del forum, ma non ricordo quale...

Qui....
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=125958



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