Quoto Enki, come al solito......
Credo sia necessario fare chiarezza su alcuni punti per non arenarci, ho già notato numerosi fraintendimenti. Innanzittutto la terminologia:
UMANOIDE = Due braccia, due gambe, una testa, un tronco. Stop. Poi potrebbe essere Rettiliano piuttosto che Grigio, come vedete (presunte) specie diverse ma che sono ascrivibili a una stessa macro-categoria evolutiva.
UMANO = Homo sapiens sapiens. La nostra razza, ovunque si possa trovare nell' Universo, che sia diffusa o un' esclusiva terrestre, non conta in questa sede. Gli umani siamo
noi.
Se non distinguiamo le due cose continueremo a fraintenderci per altre 100 pagine.
Sui Dati Fisici in nostro possesso:
Raffronti in
nostro possesso, cioè tuo e mio, NESSUNO. Se qualcun altro ne ha, ma li tiene segreti, per noi è indifferente, perchè in tutte e due i casi NOI non abbiamo un' unghia.
Postulato ciò incidentalmente aggiungo che condivido TTE: sicuramente hanno già qualche cadavere alieno da analizzare, ma col cavolo che lo fanno vedere a noi. In tutte e due i casi, noi non si ha un bel niente, per cui non areniamoci su una cosa che NON è il punto di questo discorso.
Sui Dati Teorici in nostro possesso:
direi che abbiamo di che fare un bel minestrone. Tra evoluzione, panspermia, ibridazione artificiale, ingegneria genetica, clonazione e chi più ne ha più ne metta, non sappiamo come venirne fuori.
Direi che l' unica è prendere un colino e filtrare la nostra zuppa
Si possono dividere TUTTE queste opzioni in due categorie opposte, per origine e risultato - che è quel che a noi interessa ora.
1a CATEGORIA: SPECIE originatesi NATURALMENTE.
Rientrano in questa categoria quelle forme di vita che (a) originatesi spontaneamente su un pianeta, o (b) su di una cometa che li trasporta su un pianeta con condizioni adatte, seguono il corso dell' EVOLUZIONE.
Su queste è relativamente possibile fare congetture, in quanto
l' evoluzione è una legge della natura e quindi
universale, che segue certi precisi CRITERI.
2a CATEGORIA: SPECIE create ARTIFICIALMENTE.
Rientrano in questa categoria le specie ottenute migliorando quelle di partenza tramite ingegneria genetica, ibridazione, clonazione o qualsiasi altra tecnica che non sia il naturale corso evolutivo, ma bensì tramite l' azione di una "Entità" senziente (dico "Entità" così ci teniamo larghi su ET/extradimensionali etc).
Su queste qualsivoglia tentativo di ipotesi è inutile per un motivo intrinseco: essendo un' opera di un essere intelligente, potrebbe essere stata creata di qualsivoglia tipo e dunque tutte le ipotesi sono possibili e nessuna escludibile a priori, in quanto è un fattore arbitrario al 100% e per giunta l' arbitro non siamo noi.
Ora, data queste prime premesse vediamo di soffermarci su quelle sole specie su cui sia possibile fare ipotesi non gratuite (se poi uno ci tiene a inventarsi una nuova specie a suo piacimento, faccia pure, ma è un altro discorso che di scientifico non ha nulla).
ASSUMENDO per intero la Teoria dell' Evoluzione come PUNTO di PARTENZA per comprendere le specie EVOLUTESI naturalmente, possiamo già arrivare a diverse conclusioni:
La Natura privilegia per non dire fa un uso monopolistico del principio della SIMMETRIA nell' anatomia degli esseri più complessi, per motivi facilmente intuibili: un essere con una parte sviluppata e un' altra no è per così dire "azzoppato" fin dalla nascita, e per la SELEZIONE NATURALE verrà scartato in favore degli individui prima e della specie infine, il più possibile simmetrica.
Questa è una regola generale, vi sono ovviamente eccezioni (macrocefali, etc) che HANNO UN SENSO in quanto conferiscono un VANTAGGIO MAGGIORE. Pensiamo alle dimensioni spropositate dell' appendice nasale del pachiderma, divenuta una proboscide utilizzata come fosse un arto, molto utile per raccogliere nutrimento.
Onde per cui, è altamente plausibile che le forme anatomiche che ci sono familiari siano MAGGIORITARIE, in quanto costituiscono una "corsia preferenziale" nella formazione di una specie. Sono la via più semplice - badate bene, più semplice, NON l' unica - in cui le specie possono trovare una forma atta alla sopravvivenza.
Tra queste forme diciamo "preferenziali" quella Umanoide - badate bene non umana, umanoide, ricordate la definizione - è palesemente quella più semplice per una specie senziente.
Fermo restano che "preferenziale" significa "maggiormente probabile" e NON esclusiva.
Il che significa che oltre alle forme di vita umanoidi, respiranti ossigeno (tramite polmoni o simile, come suggerisce un altro utente), basate sulla chimica del carbonio, dotate di sistema circolatorio per sopperire alla necessità di distribuzione dello stesso ossigeno, del nutrimento e del calore, OLTRE a queste forme che appaiono a ben vedere quelle più semplici e preferenziali, OLTRE a queste ve ne possono benissimo essere delle altre, magari minoritarie, che hanno percorso nel cammino evolutivo un sentiero meno frequente, ossia una chimica organica basata non sul carbonio ma sul silicio, la respirazione di gas per noi tossici, dalle forme non umanoidi ma completamente differenti, addirittura informi.
Forme di vita che NOI nella nostra ignoranza non riconosceremmo neanche come tali, come formazioni cristalline che nella loro geometrica precisione interna e esterna dispongono il loro equivalente di sinapsi, che trasmettono i pensieri sotto forma di radiazioni, o addirittura esseri composti non di
materia ma bensì di pura energia.
Insomma, l' unica regola che non presenta eccezioni sembra questa: l' Universo è ordinato in modo tale che la Vita prenda Infinite Forme.
Alcune forse più comuni di altre, ugualmente esistenti ma meno comuni, ma tutte fanno parte della Infinita Varietà della Vita che è la ricchezza spirituale dell' Universo.
Un' ultima nota e poi finisco: per rispondere alla domanda "possono esistere specie MOLTO simili?" La risposta scientifica è "Sì, a patto che siano geneticamente imparentate".
Altrimenti le innumerevoli variabili nel loro distinto e diverso percorso evolutivo ne farebbero due specie DIVERSE e distinte.
Per cui, se là fuori ci fosse qualcuno che ci assomigli troppo, vorrebbe dire che da qualche parte abbiamo un... "fratello" separato alla nascita, o un "nonno" dimenticato, o un "figlio" che non sapevamo di avere....
Chissà se davvero l' Uomo è così UNICO, o se qualcuno da lassù guarda con occhio interessato il suo parente un pò s****to....
![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif)
Saluti,
Aztlan
PS: Questa storia dei cloni umani che si autodistruggono è stata buttata lì come se fosse di dominio pubblico, ma nessuno di noi ne ha mai sentito parlare.... ora che hai lanciato il sasso ti spiacerebbe illuminarci in proposito?