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UfoWatcher ha scritto: Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
E' semplicemente l'osservazione dei fatti senza pregiudizi che causa la migrazione degli studiosi verso teorie che a mio parere definire spiritualistiche è riduttivo. E quando parlo di osservazione dei fatti, mi riferisco solo in parte alla fenomenologia delle interferenze. E' l'intera teoria dell'universo che non si regge se non ammettiamo che noi siamo come una cellula all'interno di un organismo più complesso, un mondo di per se completo e autostrutturato, che però serve a strutturare qualcosa che si trova oltre e che chi ingloba.
Non è l'osservazione dei fatti, è la necessità. Ci si aggrappa allo spiritualismo quando non si riesce a spiegare, esattamente come facciamo davanti a fenomeni come la morte. E' sbagliato tutto questo? No. Neanche io negherei una dimensione spirituale dell'universo.
Mi permetto di insistere. Ha ragione Bliss... non è una necessità, ma semplicemente l'osservazione dei fatti. E ha ragione anche Adriano Forgione quando dice
"La mia idea è che il fenomeno non sia tecnologico ma parafisico". Dobbiamo cominciare seriamente a vedere la cosa sotto questo punto di vista. E non, come fanno altri, mettere la testa sotto il sabbia.
Tu mi parli di Disclosure che non avverrà mai. Ma cos'altro deve avvenire per te? Dopo un caso come quello di Phoenix 1997 (per dirne una), cos'altro andiamo cercando? Le comunicazioni ufficiali in mondovisione? In realtà noi cerchiamo di dimostrare l'esistenza degli "alieni", mentre loro sono dove NON possiamo vederli. E mentre qualche ufologo con i piedi per terra cerca le prove inconfutabili con strumenti grossolani e tristemente inutili, loro "appaiono" nelle nostre camere da letto, come se nulla fosse.
Questa è l'osservazione dei fatti.
Ed è la realtà... e non un'esigenza.
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Il problema è semmai il discorso che facevamo prima: la connessione dei fenomeni ufologici con la realtà spirituale. In senso ampio, se si accetta la dimensione spirituale della realtà, rientrerebbero pienamente, ma rientrerebbero esattamente come una farfalla o qualsiasi altra forma di vita. Il problema è l'esclusività: studiare il fenomeno UFO solo dalla prospettiva spirituale.
Chi ha detto mai che bisogna studiare il fenomeno UFO solo dalla prospettiva spirituale? Il fenomeno è estremamente complesso e dobbiamo solamente allargare le nostre vedute, lo "spettro visivo", o meglio, aprire la nostra percezione verso la
vera realtà. Cosa sarà mai?
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E poi, questi presunti "studiosi", che pian piano abbracciano queste posizioni spiritualistiche sono le stesse persone che iniziando a leggere di Roswell e poi iniziano a interessarsi ai rettiliani, al governo ombra, alle cure alternative al cancro, all'HiV come virus truffa, alla realtà che le malattie psichiatriche non esistono etc. etc.
E il fatto più divertente, e triste, è che quando queste gente crolla in questa spirale di follia pensa persino di essere "illuminata" e di aver compreso il Tutto.
Ognuno fa il percorso che crede giusto. Noi cerchiamo di pensare al nostro, di percorso. Per quanto mi riguarda, credo che l'intenzione del voler comprendere il "tutto", passi - senza colpo ferire - anche attraverso quelle cose che del "tutto" fanno comunque parte. Se non siamo in grado di comprendere ciò che siamo, ciò che siamo capaci di fare e non riusciamo a comprendere come e perchè "qualcuno" riesca a farcela sotto il naso e riesca ad ingannarci costantemente, come potremmo mai pensare di poter afferrare fenomeni che (nella maggior parte dei casi) hanno luogo al di fuori della nostra percezione dei 5 sensi?
E' a questa domanda che è necessario rispondere.
PS: Ha comunque ragione Baiata... l’era degli UFO è finita.