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MessaggioInviato: 25/06/2009, 18:53 
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Megadream ha scritto:

scusate ma se esiste questo macchinario perche' non lo trovano? Altro che Area 51, qua si tratta di scoprire la storia assoluta e i misteri dell' universo e NESSUNO FA NULLA???



[:211] Sono commosso, è la stessa cosa che ho pensato quando lessi la prima volta gli studi di Uvarov.

Perchè non trovano il Macchinario Alieno?
Ci sono a mio avviso tre motivi, la costruzione tecnologica infatti potrebbe essere posta nel sottosuolo a grande profondità, con la tecnologia di cui disponiamo oggi riusciamo a perforare il suolo non oltre i 15 Km.

Il luogo in cui si trova "Valle della Morte" è tra i posti più inospitali della Siberia, con temperature invernali che possono toccare i -50 gradi, metre d' estate parte del permafrost si scioglie con il risultato che tutta la taiga si trasforma in un' enorme aquitrino infestato da zanzare.

Il terzo motivo è che in questo luogo si trovano giacimenti d' oro e di diamanti, quindi è superprotetto. Gli stessi ricercatori del CNR di Bologna quando tornarono dalla spedizione a Tunguska furono bloccati alla dogana Russa e accusati di traffico di oro e diamanti perchè al loro seguito avevano delle casse di materiale roccioso.


Ultima modifica di giallop il 25/06/2009, 18:54, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/06/2009, 20:39 
non so se l'avete gia' postato, ma in questo sito (purtroppo scritto in ucraino) si parla di un lago studiato da alcuni ITALIANI.

http://ufolog.ru/news/detail.aspx?id=10 ... eSupport=1

la traduzione con google:

Traduzione: Ucraino » Italiano

Gruppo di scienziati italiani proskanyrovala lago vicino al fiume Tunguska. Nel profondo lago punto a parecchi metri più avanti, hanno trovato forti otrazhatel. Gli scienziati predpolahayut che può essere di circa due metri di diametro.

scusate ma non riesco ad inserire il resto della traduzione......traducetela con google che è molto interessante


Ultima modifica di CRASH3 il 26/06/2009, 20:41, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 26/06/2009, 21:02 
Si tratta della scoperta fatta dai ricercatori del CNR di Bologna, che avrebbero trovato ad una quindicina di metri sotto il lago Ceko un anomalia che potrebbe essere riconducibile ad un frammento del meteorite esploso a Tunguska nel 1908.



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MessaggioInviato: 06/07/2009, 10:15 
Riporto quanto da me trovato su internet. Questa notizia sarebbe apparsa sul televideo:


FU UNA COMETA DI GHIACCIO: SVELATO IL MISTERO DI TUNGUSKA

Risolto il mistero di Tunguska, uno dei grandi enigmi del Ventesimo Secolo: un calore immenso che brucia gli alberi delle foreste siberiane in un'area di 800 miglia quadrate, una nuvola di fuoco e luce che illumina a giorno le notti d'Europa, fino a Londra. Fino a permettere, secondo i testimoni, di leggere il giornale a mezzanotte. Piu' di un puzzle per gli scienziati, che per oltre un secolo si sono arrovellati il cervello per spiegare una serie di fenomeni certo fisici, ma almeno apparentemente poco naturali. La ricerca e' durata esattamente 101 anni, dal momento che la catastrofe, che distrusse ogni forma di vita in un'area grande quanto uno stato, ebbe luogo il 30 giugno 1908. Che si trattasse con ogni probabilita' di un impatto con un corpo celeste era stato ipotizzato da diversi anni. Oggi gli scienziati della Cornell University spiegano anche quale: una cometa. O meglio: il nucleo centrale di una cometa. La coda non avrebbe potuto, fatta com'e' di gas e pulviscono, portare tutta quella morte e quella distruzione. Ma un asteroide - la spiegazione piu' accreditata finora - avrebbe sollevato per giorni e giorni una nuvola immensa di polvere, come in una eruzione vulcanica. E la luce non averebbe potuto progagarsi per almeno meta' dell'Emisfero Settentrionale, come invece ha fatto. Un'anomalia che ha dato spazio ad una lunga serie di ipotesi alternative, dallo sfondamento della crosta terrestre all'altezza di un enorme giacimento di gas metano (la Siberia ne e' ricca, del resto) alla classica esplosione di una astronave di extraterrestri a propulsione di chissa' quale combustibile a noi sconosciuto, per la gioia di Peter Colosimo. La seconda tesi non e' mai stata presa troppo sul serio dalla scienza ufficiale, la prima si scontrava con un dato inquietante: a Tunguska, infatti, non c'era il segno di un impatto. Non c'era il cratere, insomma: tutte le spedizioni scientifiche organizzate in un secolo non lo avevano trovato. Il mistero si infittiva. Ecco, invece, la spiegazione del professor Michael Kelley, che a Cornell insegna ingegneria aereospaziale: il cuore, fatto di ghiaccio, di una cometa. Come ne "I tre giorni del Condor", quando a Robert Redford viene chiesto quale sia l'unico modo per uccidere con una pistola un uomo senza far ritrovare il proiettile e lui, serafico, risponde: "Logico, usare proiettili di ghiaccio". Non sapevano, gli sceneggiatori di trent'anni fa, che anche questa volta la realta' era arrivata prima della loro fantasia. L'impatto, secondo Kelley, sprigiono' l'energia di 20 bombe il Hiroshima, che cancellarono tutto quello che trovarono per centinaia di chilometri di raggio. Ma, contemporaneamente, fusero il ghiaccio che l'aveva prodotta. Spariva l'arma del delitto, in una nuvola di polevri e soprattutto vapori che, aleggiando nell'aria per giorni e giorni, rifransero la luce del Sole e tennero bene illuminato almeno un terzo della popolazione del Pianeta Terra. Che fu felice di poter fare a meno dell'illuminazione pubblica anche nelle ore piu' profonde della notte, ma non si rese mai conto del pericolo che aveva corso. Se quella cometa fosse finita sull'Europa, sul Nordamerica o altrove invece che sulla tundra siberiana oggi non saremmo a parlare di mistero di Tunguska, ma di fine della civilta' o quasi. A ben pensarci, una storia da cinema. Ma siccome il cinema finora ha sempre pensato ad un asteroide per immaginarsi la fine del mondo, sara' bene aggiornare i file degli sceneggiatori di Hollywood.
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MessaggioInviato: 18/07/2009, 21:28 
Cita:
Semeru ha scritto:

Riporto quanto da me trovato su internet. Questa notizia sarebbe apparsa sul televideo:


FU UNA COMETA DI GHIACCIO: SVELATO IL MISTERO DI TUNGUSKA

Risolto il mistero di Tunguska, uno dei grandi enigmi del Ventesimo Secolo: un calore immenso che brucia gli alberi delle foreste siberiane in un'area di 800 miglia quadrate, una nuvola di fuoco e luce che illumina a giorno le notti d'Europa, fino a Londra. Fino a permettere, secondo i testimoni, di leggere il giornale a mezzanotte. Piu' di un puzzle per gli scienziati, che per oltre un secolo si sono arrovellati il cervello per spiegare una serie di fenomeni certo fisici, ma almeno apparentemente poco naturali. La ricerca e' durata esattamente 101 anni, dal momento che la catastrofe, che distrusse ogni forma di vita in un'area grande quanto uno stato, ebbe luogo il 30 giugno 1908. Che si trattasse con ogni probabilita' di un impatto con un corpo celeste era stato ipotizzato da diversi anni. Oggi gli scienziati della Cornell University spiegano anche quale: una cometa. O meglio: il nucleo centrale di una cometa. La coda non avrebbe potuto, fatta com'e' di gas e pulviscono, portare tutta quella morte e quella distruzione. Ma un asteroide - la spiegazione piu' accreditata finora - avrebbe sollevato per giorni e giorni una nuvola immensa di polvere, come in una eruzione vulcanica. E la luce non averebbe potuto progagarsi per almeno meta' dell'Emisfero Settentrionale, come invece ha fatto. Un'anomalia che ha dato spazio ad una lunga serie di ipotesi alternative, dallo sfondamento della crosta terrestre all'altezza di un enorme giacimento di gas metano (la Siberia ne e' ricca, del resto) alla classica esplosione di una astronave di extraterrestri a propulsione di chissa' quale combustibile a noi sconosciuto, per la gioia di Peter Colosimo. La seconda tesi non e' mai stata presa troppo sul serio dalla scienza ufficiale, la prima si scontrava con un dato inquietante: a Tunguska, infatti, non c'era il segno di un impatto. Non c'era il cratere, insomma: tutte le spedizioni scientifiche organizzate in un secolo non lo avevano trovato. Il mistero si infittiva. Ecco, invece, la spiegazione del professor Michael Kelley, che a Cornell insegna ingegneria aereospaziale: il cuore, fatto di ghiaccio, di una cometa. Come ne "I tre giorni del Condor", quando a Robert Redford viene chiesto quale sia l'unico modo per uccidere con una pistola un uomo senza far ritrovare il proiettile e lui, serafico, risponde: "Logico, usare proiettili di ghiaccio". Non sapevano, gli sceneggiatori di trent'anni fa, che anche questa volta la realta' era arrivata prima della loro fantasia. L'impatto, secondo Kelley, sprigiono' l'energia di 20 bombe il Hiroshima, che cancellarono tutto quello che trovarono per centinaia di chilometri di raggio. Ma, contemporaneamente, fusero il ghiaccio che l'aveva prodotta. Spariva l'arma del delitto, in una nuvola di polevri e soprattutto vapori che, aleggiando nell'aria per giorni e giorni, rifransero la luce del Sole e tennero bene illuminato almeno un terzo della popolazione del Pianeta Terra. Che fu felice di poter fare a meno dell'illuminazione pubblica anche nelle ore piu' profonde della notte, ma non si rese mai conto del pericolo che aveva corso. Se quella cometa fosse finita sull'Europa, sul Nordamerica o altrove invece che sulla tundra siberiana oggi non saremmo a parlare di mistero di Tunguska, ma di fine della civilta' o quasi. A ben pensarci, una storia da cinema. Ma siccome il cinema finora ha sempre pensato ad un asteroide per immaginarsi la fine del mondo, sara' bene aggiornare i file degli sceneggiatori di Hollywood.
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Ogni tanto se ne escono con queste trovate....dimenticandosi "apparentemente" dei tanti fenomeni anomali riscontrati a Tunguska. A quando la prossima "soluzione" ? [8D]



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MessaggioInviato: 21/07/2009, 18:16 
Volevo segnalare che Costantino Paglialunga autore della teoria del macchinario alieno mi ha rilasciato un intervista, la riporto con la speranza di rendere più chiare le esperienze e gli studi che hanno portato questo ricercatore a tale conclusione:

Intervista a Costantino Paglialunga

1) Dott. Paglialunga, la ringrazio di avermi dato la possibilità di intervistarla: la sua sicuramente è una vita segnata dalla ricerca e dallo studio sfociati in diversi lavori come il libro “ALLA SCOPERTA DELLA TERRA CAVA”, l’ ebook “IL MISTERO DELLA TUNGUSKA” arrivato alla seconda edizione, alla ricerca sui dischi volanti, lo yeti ecc. Vorrei chiederle quando è nata questa passione e come si è sviluppata negli anni.

Quando è iniziata questa passione non saprei dirlo; diciamo che sono nato curioso e poi nel tempo ho applicato tale volontà prima nello studio della materia e poi all’archeologia e poi agli extraterrestri. La svolta più importante è iniziata nel giugno del 1969 quando mi sono interessato all’archeologia spaziale. La seconda svolta si è verificata quando ho conosciuto personalmente Eugenio Siragusa, il contattato dagli extraterrestri, il giorno 28 Marzo 1974. La terza svolta è avvenuta nel dicembre del 1989 quando mi sono recato per la prima volta nell’ex Unione Sovietica dove ho iniziato una serie di importanti ricerche.


2) Nella ricerca su Tunguska ha ipotizzato l’intervento di un complesso tecnologico ideato per proteggere il pianeta dalla minaccia dei corpi celesti in collisione con la Terra. Come è arrivato a questa conclusione?

Avevo delle conoscenze assai importanti sul fenomeno della Tunguska, a cui ero arrivato con alcuni anni di ricerca. La cosa che più mi dispiaceva e mi frullava nella testa era il perché insigni scienziati non parlavano dell’intervento extraterrestre, tanto che ogni volta che affrontavo con costoro il discorso se la cavavano dicendo che era tutto una fantasia. Ho avuto la fortuna di incontrare il Generale dell’Aviazione russa Vassily Alekseev (nome fittizio) che mi spronò a studiare alcune costruzioni metalliche interrate nella Siberia orientale perché misteriose o meglio di origine non terrestre. Costui è stato un dirigente dell’ex KGB e se mi parlava in quel modo è perché dovevo scoprire cose molto interessanti che i russi non potevano o non volevano rivelare. Ciò mi ha condotto nella Yakutia (Repubblica Saha) dove ho iniziato a studiare il libro “Il territorio del Viluij” di C. Maak scritto nel 1860 e poi ho contattato alcuni scienziati della locale università, fino ad arrivare a conoscere l’Olonko (poema epico) o meglio la parte riguardante le gesta dell’eroe Niurgun Bootor. Ero arrivato alla conclusione quasi certa quando è accaduto un fatto incredibile. A 15 km da casa mia è stato realizzato un “cerchio nel grano” che spiegava in maniera inequivocabile la struttura che avevo ipotizzato per il complesso della “Valle della Morte” della Siberia. Tale conclusione è stata trascritta nella seconda edizione del libro sulla Tunguska.


3) Sempre nel suo libro parla di una zona della siberia orientale molto particolare chiamata “Valle della Morte” e di strane costruzioni metalliche ritrovate al suo interno…

L’avvicinamento alla Valle della Morte in Siberia è stato assai travagliato. Innanzi tutto è una zona di produzione dei diamanti e non è consigliabile viaggiare in questi posti senza la dovuta difesa. Poi c’era la difficoltà delle zanzare ed affini che non si può descrivere a parole tanto è grande il problema. Inoltre, mentre stavo per andare sul posto con un cacciatore evenko, alcune settimane prima della partenza è morto (mi hanno riferito che aveva oltre 100 anni ma qualche sospetto mi è venuto perché quando ho parlato con lui al telefono era ancora nelle piene facoltà mentali e fisiche) Mi sono dovuto perciò accontentare dei disegni di altri testimoni e di alcune fotografie che poi ho integralmente pubblicato.



Continua su http://tunguska-siberia.blogspot.com/


Ultima modifica di giallop il 21/07/2009, 18:20, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 12:34 
E' una notizia fresca fresca ancora al vaglio, la prima impressione che mi sono fatto è che il foro descritto nell'articolo, possa essere un condotto del macchinario alieno per la fuoriuscita delle sfere di energia...

L'articolo è stato tradotto in italiano con un programma, quindi non troppo attendibile alla pagina Web:
http://english.pravda.ru/science/myster ... cemetery-0

Cita:
Meteorite di Tunguska Creò il Cimitero di Diavolo nella Siberia della Russia

C'è un prato chiamato “il Cimitero di Diavolo” non lontano dal villaggio di Kova nella regione di Krasnoyarsk della Russia. Il prato è coperto con resti di uccelli ed animali che per della ragione non decompongono. Vegetazione sul prato è piuttosto scarsa, rami di albero sono lavorati a giornata, animali non vivono qui, e persone che accadono di venire al prato sviluppano mal di testa e l'ansia inspiegabile. Loro dicono quell'energia rovinosa del luogo ha qualche cosa per fare con la caduta della meteorite di Tunguska.

Fra una decade, da 1980 fino a 1990 approssimativamente 75 persone che andarono a cercare il prato perirono in taiga. Tre gruppi organizzati scomparvero senza traccia. Per esempio, nel 1992 un gruppo di turisti dalla città di Nabarezhnye Chelny andata via per taiga e mai non ritornò.
Nessune delle spedizioni riuscì ad arrivare al prato. Su molti ricercatori di occasioni ' marcò mappe scomparse.
Nel 1991 una spedizione di ufologists dalla città del set di Vladivostok via per la ricerca del Cimitero del Diavolo. Uno dei partecipanti, Alessandro Renpel descrive gli eventi:
“La mano della mia bussola si gelò ed aguzzò solamente al nord. Dalle persone di sera sensazione di formicolio sviluppò nei loro corpi, alcuni svilupparono mal di denti. Ognuno osservò l'ansia crescente. Brevemente dopo 9PM noi c'avvicinammo al prato. La nostra radio si gelò, e noi girammo di nuovo.”
I membri di gruppo di ricerca fraterno “il Fenomeno” spedì le due spedizioni all'area del Cimitero del Diavolo. Ma quando loro stavano quasi per arrivare al prato, la loro attrezzatura ruppe, e loro non corsero il rischio di muoversi ulteriormente.

Il leader della spedizione Nikita says:”After di Tomin che cammina due chilometri in quella direzione, noi c'incontrammo con una struttura strana, in parte crollata localizzò diritto sul torrente. L'esame mostrò che era un vecchio mulino di acqua. Seguente a lui nella neve noi trovammo molte unghie fucinate tipico per l'inizio del 20 secolo. Noi trovammo anche un paio di unghie contemporanee, ma loro erano il bel vecchio, anche. Evidentemente, qualcuno tentò di riparare approssimativamente 30-50 anni fa il mulino.
"Sembrò bizzarro siccome il villaggio più vicino andava via cinque o sei chilometri, ed il mulino fu costruito nello spesso dei boschi. Probabilmente, persone che vivevano qui pensiero esso erano adatte per costruire la destra di mulino là persone così urbane non l'osserverebbero. Noi lasciammo il mulino in pace e cominciammo a muoverci favorisca sul torrente. Noi stavamo camminando, guardando da vicino ad alberi nevosi, tentando di trovare una risposta ad un quasi 100 anni vecchio enigma. Ma silenzio solamente oscuro di taiga era il nostro compagno."
Tomin crede che le anomalie del Cimitero del Diavolo sono connesse con la caduta della meteorite di Tunguska. Nel 1908, un “stella cadde il cielo” e pastori andarono a cercarlo. Sul loro modo loro non inciamparono lontano su un'area bruciata in taiga con un buco nel medio dalla strada dove loro pascolarono. La strada fu trasportata più tardi via tre chilometri da quando loro preoccuparono che i loro bestiame bovino vagheranno via al Cimitero del Diavolo e morranno facendo fiasco il buco. Ma nonostante tutti questo, atterrisce continuato a pascolare in luoghi familiari e non evitò il Cimitero del Diavolo. La mortalità massiccia di bestiame bovino costrinse le persone di villaggi vicini Kostino, Chemba e Karamyshevo per muoversi fuori.
Nei tardi 1920s, un esperto di bestiame chiamato, Semchenko sviluppò un interesse nel prato. Lui gettò una corda con un carico alla fine nel buco nel centro del prato. La corda precipitò molta dozzina misura, ma mai non giunse al fondo. Semchenko notò che uccelli morti posarono solamente vicini il buco, e la loro carne era di un strano imporpori colore.
C'è un'altra versione che spiega questo fenomeno. Nel Victor Zhuravlev del 1980s, un professore della fisica e le matematiche, un membro di Meteorite Comitato del Settore siberiano dell'Accademia di Scienza dell'URSS suggerì, che un fuoco sotterraneo sta bruciando lentamente sotto il Cimitero del Diavolo. Un confine del coalfield di Tungus passa tuttavia quella regione. In caso di mancanza di ossigeno, carbone bruciando è accompagnato dall'emissione di benzina di monossido di carbone incolore ed inodore che è velenosa per organismi viventi. Comunque, questa teoria non spiega attrezzatura rotta o scomparsa di mappe.



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MessaggioInviato: 17/05/2010, 22:34 
Un video risposta per chi sostiene che Tesla fu l'autore della devastazione di Tunguska:
http://www.youtube.com/watch?v=73TnrbJz ... r_embedded


Ultima modifica di giallop il 17/05/2010, 22:35, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 20/05/2010, 18:08 
allora sono i tuoi quegli interessantissimi video sul macchinario alieno..
ero già intervenuto nei commenti perchè una cosa da dire ci sarebbe e sarebbe anche il punto di partenza per iniziare un'indagine seria su questo famigerato macchinario.. La domanda è questa, i calderoni se sono raggiungibili perchè nessuno li ha ancora documentati?



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MessaggioInviato: 20/05/2010, 19:20 
Credo tu abbia colto uno dei due probblemi della teoria del macchinario alieno:
Perchè nessuno ha mai visto o fotografato l'installazione?
Perchè non ci sono documenti veri sull'esistenza dei "calderoni" della valle della morte?
In Italia sono apparsi gli studi di due ricercatori, Valery Uvarov su Nexus e Costantino Paglialunga nel suo libro http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/tunguska.htm che descrivono queste strutture. In Russo si trova diverso materiale segnalo in particolare http://oko-planet.su/phenomen/phenomenn ... kutii.html la versione tradotta di google http://translate.google.it/translate?u= ... =&ie=UTF-8 . Purtroppo non posseggo altre informazioni certe.[:)]



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MessaggioInviato: 20/05/2010, 19:35 
se avessi qualche euro da parte finanzieri diverse spedizioni e tra queste ce ne sarebbe sicuramente anche una in siberia..
Purtroppo però credo che per una scoperta potenzialmente così grossa qualcuno si sarebbe già mosso da tempo..



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Cita:
morpheus85 ha scritto:

se avessi qualche euro da parte finanzieri diverse spedizioni e tra queste ce ne sarebbe sicuramente anche una in siberia..
Purtroppo però credo che per una scoperta potenzialmente così grossa qualcuno si sarebbe già mosso da tempo..



.....e chi non è autorizzato verrebbe messo a tacere subito.


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Dopo tanto tempo impiegato per indagare l' Evento di Tunguska ho deciso di catalogare tutti o quasi i dati scientifici, le testimonianze, le ricerche considerate certe e sicure.

La lettura di questi dati porta ad una conclusione incredibile: L' evento di Tunguska è caratterizzato da manifestazioni contemporanee di origine sia celeste che tettonica!
Naturalmente è impossibile parlare di coincidenza, deve esistere per forza un legame...

Lo studio di questa relazione è la chiave alla comprensione dell'enigma di Tunguska.
La teoria del macchinario alieno sembrerebbe spiegare e incastrare tutti questi dati.

http://scenario-tunguka.blogspot.com/20 ... to-di.html



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A questo punto uno potrebbe chiedersi.... perché il macchinario dovrebbe essere "alieno"? E se appartenesse a una civiltà preistorica sconosciuta?


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Cita:
Enkidu ha scritto:

A questo punto uno potrebbe chiedersi.... perché il macchinario dovrebbe essere "alieno"? E se appartenesse a una civiltà preistorica sconosciuta?


Allora vuol dire che moltissimo tempo fa la Terra era abitata da "esseri" con una conoscienza scientifica nettamente superiore alla nostra, in grado molto probbabilmente di viaggiare nel cosmo. Credo che la tua teoria sia altrettanto valida rispetto quella aliena, mi chiedo se non vi siano altri "manufatti" nel pianeta appartenenti a questa presunta civiltà. Avevo sentito parlare in passato, forse in questo stesso forum, di piramidi in Cina da cui partivano delle misteriose condutture metalliche, cercando ho trovato qualcosa; parlano di manufatti alieni...


http://misteroonline.altervista.org/hom ... n-cina.php



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