Cita:
Aztlan ha scritto:
A quanto ne so io, gli apparecchi descritti corrispondono perfettamente alle caratteristiche che definiscono un computer quantistico.
Il qubit altro non è che un quantum bit, bit quantistico, ossia la base del quantum computing così come il bit lo è per il computer moderno.
Mi spiego: oggi i computer funzionano con una base, chiamata bit, che contiene una informazione, che è 0 oppure 1. Questi sono i due stati attualmente usati.
L' insieme di tutti i bit presenti costituiscono le informazioni contenute in memoria e processate dai programmi, una serie lunghissima di 0 e 1 appunto.
8 bit costituiscono un byte, ossia una serie di 8 cifre che sono zero e uno.
1000 byte (non bit) fanno un KB, la misura più bassa comunemente nota; sono 8000 bit, ossia 8000 zero e/o uno.
Dopodichè sono tutti multipli in migliaia del KB: MB, GB, TB.... e qui mi fermo perchè andare oltre sarebbe inutilmente confusionario.
Il qubit di contro permette di avere a disposizione più di queste due cifre/stati per comporre un codice da elaborare.
Questo poichè sfrutta appunto i fenomeni quantistici, quelli per cui le particelle si comportano bizarramente secondo il nostro punto di vista "macroscopico"
(non spiego il funzionamento perchè la meccanica quantistica è davvero impossibile da ridurre così brevemente, ma non avrai difficoltà a trovare materiale).
Per cui invece di un codice binario cioè di due elementi (le cifre/stati 0 ed 1)
avremo un codice composto da un numero maggiore di cifre/stati di cui disporre per formare la serie,
capace di aumentare (è dire troppo poco) la potenza di calcolo in maniera incredibile.
A meno che non mi stia rinco del tutto, cosa per cui sarei in anticipo notevole, questo è quanto, e i presunti apparecchi descritti nel testo sembrano soddisfare tutti i criteri.
Spero di essere stato d' aiuto, e chiedo scusa se non ho reso l' idea abbastanza chiaramente, ma lo stomaco si fa pesante.
Aztlan
forse ho trovato un passo che aiuta a spiegarmi meglio:
"L’informazione, che normalmente viene conservata all’interno di un hard disk, sottoforma di 0 o 1, nei computer quantistici viene conservata in una sovrapposizione di stati. I bit, quindi, si trasformano in Qubit, dove: un bit può assumere la forma di 0 o 1, mentre un Qubit, può diventare 0, 1 o la sovrapposizione di entrambi. Un Qubit, infatti, è dotato di due ampiezze di probabilità, A0 e A1. A questo punto, è semplice notare che due Qubit combinati, possono offrire quattro possibili combinazioni di 0 e 1 (A00, A01, A10, A11), a differenza di un due bit combinati, i quali possono assumere solo la forma o di 00, o 01, o 10, 0 di 11. Ad ogni Qubit che si aggiunge al sistema, le ampiezze raddoppiano, così da ottenere, nel caso di 250 Qubit combinati, una quantità di informazione che si aggira intorno al numero di atomi presenti nell’universo. " (
http://www.nextme.it/tecnologia/innovaz ... ici-futuro)
di questo meccanismo di moltiplicazione nei passi riportati da paolo mi pare non ci sia traccia.
quindi a me pare che tu stia fraintendendo il concetto di "bit 'tradizionale' ma fatto in un solo atomo" (quello che mi pare si trovi nei testi di paolo), con "qbit" (che a me pare nei testi di paolo non ci sia).
niente qbit -> niente computer quantistico.
anche il fatto che che i computer dei supposti funzionano su base 12 mentre i nostri su base 2 mi porta ad escludere (per quel poco che ne so) i computer quantistici: già è complicato rappresentare i qbit binari (
http://it.wikipedia.org/wiki/Qubit), figuriamoci i qbit in base 12!
riassumendo: mi pare si possa escludere che i testi di paolo anticipino i computer quantistici.
ps: lo sapevate che i computer quantistici eistono e vengono venduti? io prima di questa googlata no -
http://www.dwavesys.com/en/dw_homepage.html