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Marziano
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MessaggioInviato: 29/08/2011, 14:04 
Ho sempre creduto che qualsiasi forma di vita ha un compito:
Evolversi al punto tale da potersi finalmente sganciare dal sito di origine ed sfuggire così all'inevitabile estinzione.

Ogni corpo celeste ha un suo tempo. Un pianeta, una stella, una cometa ...
Arriva il momento che quel corpo finisce. Una stella si spegne o si trasforma cambiando tutte le sue caratteristiche; un pianeta viene, prima o poi investito da un meteorite grosso (troppo grosso) o da un satellite che precipita, o inglobato dal "suo Sole"; una cometa, prima o poi si schianta contro qualche cosa (stiamone certi).
In quei pochi milioni di anni a disposizione, le forme di vita sviluppatesi su quell'astro, devono cercare in tutti i modi di evolversi quel tanto che basta per abbandonare il luogo di nascita, nel momento critico.

E' pensabile che la Terra abbia ricominciato il suo ciclo diverse volte.
I nostri predecessori avranno avuto il tempo? Saranno stati in grado di organizzarsi ed anticipare la catastrofe?

E noi?

Chi ci visita potrebbe essere un nostro complanetario per nascita (di epoche ormai remote), che ora torna per vedere a che punto ci troviamo?


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MessaggioInviato: 29/08/2011, 14:07 
Bella riflessione che condivido. Complimenti


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MessaggioInviato: 30/08/2011, 12:42 
Cita:
X user ha scritto:

Bella riflessione che condivido. Complimenti


Grazie [;)].
Non era per aspettarmi chissà quale commento.
Era, come dici tu, una semplice riflessione. [:264]


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MessaggioInviato: 30/08/2011, 13:17 
Cita:
Messaggio di Pianetamarte2010

E' pensabile che la Terra abbia ricominciato il suo ciclo diverse volte.
I nostri predecessori avranno avuto il tempo? Saranno stati in grado di organizzarsi ed anticipare la catastrofe?


Su questo punto inserisco un video da youtube che fa riflettere [:)]




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MessaggioInviato: 02/09/2011, 00:45 
Cita:
Messaggio di Pianetamarte2010

Ho sempre creduto che qualsiasi forma di vita ha un compito:
Evolversi al punto tale da potersi finalmente sganciare dal sito di origine ed sfuggire così all'inevitabile estinzione.

Ogni corpo celeste ha un suo tempo. Un pianeta, una stella, una cometa ...
Arriva il momento che quel corpo finisce. Una stella si spegne o si trasforma cambiando tutte le sue caratteristiche; un pianeta viene, prima o poi investito da un meteorite grosso (troppo grosso) o da un satellite che precipita, o inglobato dal "suo Sole"; una cometa, prima o poi si schianta contro qualche cosa (stiamone certi).
In quei pochi milioni di anni a disposizione, le forme di vita sviluppatesi su quell'astro, devono cercare in tutti i modi di evolversi quel tanto che basta per abbandonare il luogo di nascita, nel momento critico.

E' pensabile che la Terra abbia ricominciato il suo ciclo diverse volte.
I nostri predecessori avranno avuto il tempo? Saranno stati in grado di organizzarsi ed anticipare la catastrofe?

E noi?

Chi ci visita potrebbe essere un nostro complanetario per nascita (di epoche ormai remote), che ora torna per vedere a che punto ci troviamo?









Un cantico per Leibowitz
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Un cantico per Leibowitz
Titolo originale A Canticle for Leibowitz

Un cantico per Leibowitz è un romanzo di fantascienza post apocalittico scritto da Walter M. Miller e pubblicato nel 1959. Contiene riferimenti alla scienza, alla filosofia e alla religione. Si basa su tre racconti brevi ed è l'unico romanzo pubblicato da Miller nel corso della sua vita. È considerato un classico della fantascienza e ha vinto nel 1961 il Premio Hugo per il miglior romanzo.

Ambientata in un monastero cattolico del deserto del Sud-Ovest degli Stati Uniti dopo la devastazione provocata da una guerra nucleare, la storia si espande per migliaia di anni nel corso dei quali la civiltà rinasce. I monaci dell'Ordine Albertiano di Leibowitz si incaricano di preservare ciò che rimaneva della conoscenza scientifica dell'umanità in attesa che il mondo potesse nuovamente utilizzarla.

Con questo romanzo Miller ha voluto realizzare un'opera che profetizzasse la funzione unica e insostituibile della Chiesa cattolica in un mondo che, accecato dall'orgoglio della propria scienza, ha perduto di vista i valori spirituali della tolleranza e della comprensione, e inevitabilmente è caduto nell'inferno di un conflitto atomico. Esasperate per l'orribile destino del mondo le popolazioni si sono ribellate contro i governi e gli scienziati responsabili della catastrofe e hanno bandito la scienza e la cultura come foriere di inevitabili lutti. E ancora una volta, come nel primo medioevo, quello storico, è compito della Chiesa, e soprattutto dei suoi ordini monastici, conservare e tramandare i frammenti della sapienza del passato in attesa che gli uomini, divenuti migliori, sappiano di nuovo interpretare, finalmente per il bene universale, la scienza che male adoperata portò al disastro.

Il romanzo è stato ispirato dalla partecipazione dell'autore al bombardamento alleato dell'Abbazia di Monte Cassino durante la seconda guerra mondiale. È considerato dai critici[senza fonte] un capolavoro per i temi filosofici ed etici che vengono trattati.

Negli ultimi anni della sua vita, Miller lavorò al seguito di A Canticle for Leibowitz, di cui scrisse una notevole parte. Il libro, intitolato Saint Leibowitz and the Wild Horse Woman, fu completato da Terry Bisson e pubblicato nel 1997. Di esso non è esistita la traduzione in italiano fino a marzo 2010, tredici anni dopo la pubblicazione americana, intitolata San Leibowitz e il Papa del giorno dopo.

Trama

Il romanzo Un Cantico per Leibowitz è strutturato in tre parti:
Fiat Homo

Si svolge nei secoli bui 600 anni dopo una guerra nucleare detta "Diluvio di Fiamma". Nel XXVI secolo il mondo è terrorizzato da animali, mutanti e rapinatori. La conoscenza è mescolata ai miti, e monasteri cattolici conservano resti indecifrabili di civiltà preesistenti, in particolare della "Magna Civitas" (la civiltà europea-americana del XXI secolo). L'Ordine Albertiniano di Ricercatori e Memorizzatori di Libri, fondato da Isaac Edward Leibowitz, si è assunto il compito di salvare tutto quanto rimaneva del sapere umano dopo che la furia dei popoli imbarbariti si era accanita contro ogni forma di scienza e cultura, dando la colpa dell'olocausto nucleare ai sapienti e ai dotti (Periodo della Semplificazione). Nell'Abbazia del Beato Leibowitz i monaci hanno copiato ripetutamente i “Memorabilia” del fondatore, pur senza comprenderne il significato: per loro, diagrammi, schemi e formule scientifiche sono solo simboli incomprensibili di una conoscenza che preservano fedelmente ma non possono più decifrare. Il Beato Leibowitz è considerato un grande santo ma il lettore scopre che era un fisico ebreo e i suoi documenti erano liste della spesa, biglietti della lotteria e schemi di sistemi elettrici. Ci sono pure accenni a un coinvolgimento di Leibowitz in un progetto segreto del governo americano per armamenti atomici. Frate Francis Gerard dello Utah, un giovane novizio, trova fra i documenti di Leibowitz un disegno tecnico. Ciò gli porterà moltissimi guai, soprattutto perché la causa di canonizzazione di Leibowitz è un argomento scottante, e l'abate Arkos è risentito che sia stata turbata la pace dell'Abbazia. Anni dopo, Francis è incaricato di portare il documento di Leibowitz e una sua copia a Papa Leone XXI. Città del Vaticano ora è a Nuova Roma, nel Nord-Ovest degli ex-Stati Uniti d'America, poiché la Roma originale è ormai un cratere radioattivo inabitabile per millenni. Si cerca una prova che dimostri che Leibowitz si convertì al cattolicesimo, pronunziò i voti e creò l'Ordine solo dopo che fu sicuro che sua moglie era morta, così che possa essere canonizzato senza indugi. Francis viene ucciso nel tentativo di recuperare una copia di questo disegno, copia alluminata a cui aveva lavorato per 15 anni.
Fiat Lux

In questa parte il lettore fa un altro salto di 600 anni e si trova nel 3174, in un periodo che è molto simile al Rinascimento. Leibowitz è ufficialmente santo da sei secoli, e Francis Gerard dello Utah ha ricevuto il titolo di Venerabile. Nel XXXII secolo la scienza si libera dalle catene della religione e viene reinventata l'elettricità. L'alba di una nuova èra è impersonata da uno scienziato sicuro di sé, Thon Taddeo. Jerome Dom Paulo Del Pecos, l'abate anziano e gentile, mette in dubbio i vantaggi delle nuove invenzioni tecnologiche cercando una loro integrazione nella fede, ma sa che, ora che scienziati laici e secolarizzati vogliono riscoprire tutto il sapere della Magna Civitas, l'Ordine Albertiano di Leibowitz perderà a poco a poco la sua ragion d'essere. Intanto Hannegan II, Signore del Texark (sorta di nazione nata dal Texas) vuole dichiarare guerra alle nazioni vicine e ai Popoli Nomadi per unificare tutto il nord del continente, com'era ai tempi degli Stati Uniti d'America. Lo scontro tra Hannegan II e Papa Benedetto XXII, che vede minacciata l'indipendenza del Vaticano a Nuova Roma, è imminente. La guerra è alle porte e Dom Paulo, prostrato da un male terminale, sa che è la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova.
Fiat Voluntas Tua

Altri 600 anni in avanti, e nel 3781 il mondo è a un livello tecnologico di gran lunga superiore a quello del XXI secolo, eppure sta nuovamente entrando nella crisi globale di una guerra nucleare. L'Ordine Albertiano di Leibowitz ha perso il proprio potere ma l'abate Jethrah Zerchi prepara una nave spaziale per sfuggire al secondo olocausto, secondo un piano elaborato nel 3735 da Papa Celestino VIII. Un gruppo di monaci e di bambini lascia la Terra e la vecchia Chiesa per ricominciare la vita su Alpha Centauri. Se Papa Gregorio XVII e i chierici sulla Terra moriranno, spetterà a loro preservare il Seggio di Pietro e la civiltà umana nei tempi futuri, come avevano già fatto i seguaci di Leibowitz millesettecento anni addietro, dopo il primo olocausto nucleare.

http://it.wikipedia.org/wiki/Un_cantico_per_Leibowitz


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MessaggioInviato: 02/09/2011, 08:59 
... chissà se in un lontano passato, storie di questo tipo sono davvero accadute ....


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MessaggioInviato: 02/09/2011, 11:55 
Cita:
Messaggio di Pianetamarte2010ccc
E noi?

Chi ci visita potrebbe essere un nostro complanetario per nascita (di epoche ormai remote), che ora torna per vedere a che punto ci t,roviamo?
non lo so se qualcuno ci visita (anche se propendo x il sí) né tanto meno se é un nostro complanetario per nascita.
invece so x certo che oggi potremmo iniziare a pensare di costrire dei pianeti artificiali, vedi link in mia firma,all'interno dei quali permetterci di moltiplicarci fino a migliaia o milioni di miliardi di individui all'interno di questo sistema solare, un primo importante passo verso le stelle- poi si vedrá..
quando scrivo questa cosa di solito nessuno mi da retta finché non cambia pagina nel forum,e con questo il discorso si chiude..


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MessaggioInviato: 02/09/2011, 13:18 
Assolutamente no. Il discorso non si chiude.

Credo che invece sia il caso di aprire una discussione proprio su questo argomento.
Ritengo ne valga la pena.

Quanto alle ruote generanti gravità dalla propria rotazione è un ipotetico progetto che ha più anni di me.
Ci sono state tantissime proposte su come realizzare una cosa del genere, con forme particolari, con moduli collegabili, ... tutto per riuscire a formare questa colonia umana spaziale.
Purtroppo i problemi (diciamo così) terrestri, sono sempre gli stessi: SOLDI E VOLONTA' POLITICA.

E per ora mi pare che manchino tutte e due.


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MessaggioInviato: 02/09/2011, 13:52 
Cita:
toctoc ha scritto:

Cita:
Messaggio di Pianetamarte2010ccc
E noi?

Chi ci visita potrebbe essere un nostro complanetario per nascita (di epoche ormai remote), che ora torna per vedere a che punto ci t,roviamo?
non lo so se qualcuno ci visita (anche se propendo x il sí) né tanto meno se é un nostro complanetario per nascita.
invece so x certo che oggi potremmo iniziare a pensare di costrire dei pianeti artificiali, vedi link in mia firma,all'interno dei quali permetterci di moltiplicarci fino a migliaia o milioni di miliardi di individui all'interno di questo sistema solare, un primo importante passo verso le stelle- poi si vedrá..
quando scrivo questa cosa di solito nessuno mi da retta finché non cambia pagina nel forum,e con questo il discorso si chiude..


ho visto nei tuoi link che si parla di giganti toroidi rotanti.. per ricreare un minipianeta artificiale..

cosa impedirebbe agli asteroidi di spaccare tutto?? è ovvio che nello spazio ci sono corpi vaganti e non mi sembra che questi toroidi abbiano un proprio campo magnetico capace di contrastare qualsiasi oggetto come una calamita comtrapposta ad un polo -, non per niente le vere navi spaziali creano artificialmente un proprio campo magnetico, attirando o respingendo qualsiasi altro corpo.. permettendogli di viaggiare a velocità istantanee in quanto non si scontrano con le particelle ma le spostano attorno a se. Anche l'energia elettrica, è generata e usata dallo stesso elettromagnetismo solare e non da pannelli..

E' inutile voler fare il passo più lungo della propria gamba, sinceramente non porterei neanche con me nello spazio persone di cui non so se sono mossi da buone o cattive intenzioni e che metterebbero in rischio la vita di milioni di persone. Se fossi un ET farei lo stesso appunto [:)]


Ultima modifica di Wave il 02/09/2011, 14:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/09/2011, 15:23 
Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Assolutamente no. Il discorso non si chiude.

Credo che invece sia il caso di aprire una discussione proprio su questo argomento.
Ritengo ne valga la pena.

Quanto alle ruote generanti gravità dalla propria rotazione è un ipotetico progetto che ha più anni di me.
Ci sono state tantissime proposte su come realizzare una cosa del genere, con forme particolari, con moduli collegabili, ... tutto per riuscire a formare questa colonia umana spaziale.
Purtroppo i problemi (diciamo così) terrestri, sono sempre gli stessi: SOLDI E VOLONTA' POLITICA.

E per ora mi pare che manchino tutte e due.
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... 26+Scienza: questo è il vecchio topic che nessuno guarda mai, anche perchè rilegato in una zona piuttosto periferica del forum ma sopratutto perchè a nessuno legittimamente importa.
l'idea non ê nuovissima,come osservi,ma nel mio doc c'é una novitâ: invece che pensare un sistema high tech in metallo scintillante,ho pensato ad un cosone grosso di roccia.
Nessuno oggi ha la volontá e la possibilitá di realizzarlo.ma fra qualche decina d'anni sará possibile realizzare robot abbastanza intelligenti da replicarsi..allora basterá mandarne nello spazio,credo sulla fascia degli asteroidi,uno solo...


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MessaggioInviato: 02/09/2011, 16:48 
Forse state un tantino andando oltre, fin'ora la cosa più grande in orbita permanente è la ISS che non sanno neanche se da un momento all'altro precipita e riguardo a robot intelligenti autoreplicanti ancora siamo ai primi scarni progetti. Inoltre c'è anche il fattore economico, mandare anche solo pochi grammi di materiale nello spazio costa (purtroppo) milioni di dollari, figuriamoci se ci sono le risorse per (fanta)progetti del genere.
Non vorrei fare il guastafeste ma ho semplicemente analizzato la cosa da un punto di vista realistico.

Forse solo tra moltissimi anni l'uomo avrà la possibilità di realizzare progetti del genere.


Ultima modifica di X user il 02/09/2011, 16:49, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02/09/2011, 18:25 
Cita:
X user ha scritto:

Forse state un tantino andando oltre, fin'ora la cosa più grande in orbita permanente è la ISS che non sanno neanche se da un momento all'altro precipita e riguardo a robot intelligenti autoreplicanti ancora siamo ai primi scarni progetti. (...)Forse solo tra moltissimi anni l'uomo avrà la possibilità di realizzare progetti del genere.
oggi certamente non si può fare, è chiarissimo.
si potrà fare nel futuro.
mia valutazione ottimistica: riuscirò a vedere il progetto innescato (non concluso e neanche iniziato) prima della mia morte, (ho 41 anni e godo di ottima salute)
tua valutazione pessimistica: tra moltissimi anni

la mia valutazione ottimistica la vedo come più probabile, francamente (anche se a fare il pessimista si fa sempre un ottima figura di persona saggia e assennata :)) : nei piani prossimi venturi di aziende come microsoft, ci sono robot 'stiupidotti' in grado di riassetare per esempio la casa (la sttimana scorsa la IBM ha annunciato un progetto realistico per la costruzione di un cervello artificiale fatto di reti neurali artificiali).
da qui ad un robot autoreplicante il passo non è enorme.

Cita:
Wave ha scritto: ...cosa impedirebbe agli asteroidi di spaccare tutto??

contro gli asteroidi potrebbero essere fatti, per esempio, dei cannoni in grado di spezzettare o deflettere dei meteoriti...comunque stiamo parlando di (ipotetici) oggetti con la corazza di centiania di metri, in grado di resistere ad impatti di piccole meteore..
oltre a questo, potremmo pensare di lasciare un po' di tubi pronti ma vuoti in caso di necessità - spostarsi da un tubo rotante, collegato con regolarità ad altri tubi rotanti, sarà più semplice che lasciare la terra in caso di pericolo.

Cita:
Wave ha scritto: ...non per niente le vere navi spaziali creano artificialmente un proprio campo magnetico, attirando o respingendo qualsiasi altro corpo.. permettendogli di viaggiare a velocità istantanee in quanto non si scontrano con le particelle ma le spostano attorno a se...
???? [8)]


Ultima modifica di toctoc il 02/09/2011, 18:27, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
toctoc ha scritto:


mia valutazione ottimistica: riuscirò a vedere il progetto innescato (non concluso e neanche iniziato) prima della mia morte, (ho 41 anni e godo di ottima salute)
tua valutazione pessimistica: tra moltissimi anni


Se conti che lo shuttle ce lo siamo tenuto 30 anni esatti prima di mandarlo in pensione e che dopo essere stati sulla Luna nel 1969 una missione umana su Marte è prevista nel 2030, sempre se tutto va bene, ti farai un'idea più favorevole della mia ipotesi pessimistica [|)]


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Cita:
X user ha scritto:

Cita:
toctoc ha scritto:


mia valutazione ottimistica: riuscirò a vedere il progetto innescato (non concluso e neanche iniziato) prima della mia morte, (ho 41 anni e godo di ottima salute)
tua valutazione pessimistica: tra moltissimi anni


Se conti che lo shuttle ce lo siamo tenuto 30 anni esatti prima di mandarlo in pensione e che dopo essere stati sulla Luna nel 1969 una missione umana su Marte è prevista nel 2030, sempre se tutto va bene, ti farai un'idea più favorevole della mia ipotesi pessimistica [|)]
e tu fai conto che 25 anni fa circa c'era il comodor 64 e adesso ci sono gli smartphone..
20 anni primi robo stupidotti
altri vent'anni robot in grado di auto replicarsi.. dopodichè si può fare, lustro più o lustro meno


Ultima modifica di toctoc il 02/09/2011, 19:24, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
toctoc ha scritto:

Cita:
X user ha scritto:

Cita:
toctoc ha scritto:


mia valutazione ottimistica: riuscirò a vedere il progetto innescato (non concluso e neanche iniziato) prima della mia morte, (ho 41 anni e godo di ottima salute)
tua valutazione pessimistica: tra moltissimi anni


Se conti che lo shuttle ce lo siamo tenuto 30 anni esatti prima di mandarlo in pensione e che dopo essere stati sulla Luna nel 1969 una missione umana su Marte è prevista nel 2030, sempre se tutto va bene, ti farai un'idea più favorevole della mia ipotesi pessimistica [|)]
e tu fai conto che 25 anni fa circa c'era il comodor 64 e adesso ci sono gli smartphone..
20 anni primi robo stupidotti
altri vent'anni robot in grado di auto replicarsi.. dopodichè si può fare, lustro più o lustro meno


Infatti forse i robot intelligenti e autoreplicanti saranno la prima cosa che si realizzerà delle tue previsioni, l'elettronica è una disciplina che si sviluppa molto velocemente ma come ho detto prima ci sono altri fattori in ballo


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