E' comunque notizia di questi ultimi mesi che in alcuni laboratorio si siano creati spermatozoi "artificiali".
Ora, lasciando da parte discussioni etiche a riguardo, è presto per parlare di esseri umani "artificiali", ma questa notizia aprirebbe la strada alla costruzione ex-novo di esseri biologici che, opportunamente modificati geneticamente, potrebbero venire utilizzati per vari impieghi (per esempio per esperimenti di viaggio nel tempo).
Un essere biologico del genere, non è assolutamente necessario che sia uguale al suo "creatore", anzi come per qualsiasi altra "macchina" si prediligerebbero certe caratteristiche organiche a scapito di altre che potrebbero risultare inutili per il lavoro che essi dovranno svolgere.
Come per la maggioranza dei robot attuali, varrebbero alcune regole fondamentali: la semplicità costruttiva e l’efficienza massima.
Ecco ad esempio come queste regole potrebbero essere tradotte:
SEMPLICITA'
Per semplicità costruttiva si dovrebbero utilizzare solo i "dispositivi" necessari; quindi non avrebbe senso avere, per esempio, due polmoni, ma uno di dimensioni adeguate sarebbe sufficiente; oppure se si studiasse un adeguato nutrimento, si potrebbero evitare tutti quei metri di intestino che usati per ricavare nutrimento dai cibi solidi, producono "scorie" che andrebbero in qualche modo trattate.
EFFICIENZA
Per efficienza si dovrebbe studiare un sistema che eviti il più possibile gli sprechi di energia(= cibo).
Se per semplicità si è scelto di non avere un intestino che tratti i cibi solidi, si può pensare che adeguata energia possa essere fornita, all’essere biologico, tramite liquidi che potrebbero essere trattati direttamente in uno stomaco artificiale (anch’esso attualmente in fase di studio
http://punto-informatico.it/1757729/PI/ ... ciale.aspx ).
Eventuali “scorie”, generate dal trattamento in un organo del genere, potrebbero venire espulse, dal robot biologico, tramite una specie di sudorazione (in effetti si spiegherebbe così il terribile odore che gli addotti sentono) che potrebbe essere recuperata e riutilizzata reintegrando le sostanze rimosse durante il trattamento all’interno dell’essere.
Ricordo che attualmente nella Stazione Spaziale Internazionale (come in alcuni sottomarini) la sudorazione degli astronauti condensa sulle pareti dei moduli, essa viene recuperata da alcuni sistemi di bordo, purificata e rimessa in circolo nel sistema idrico per la sopravvivenza dell’equipaggio (
http://esamultimedia.esa.int/docs/issed ... 505r1.html).
Cosa ne pensate ? Non mi sembra molto fantascientifico...
Un saluto by
Navy