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 Oggetto del messaggio: Le luci di Hessdalen
MessaggioInviato: 22/12/2008, 23:08 
Sono rimasto meravigliato dal non aver trovato questo argomento nè in questo forum nè nell'archivio di ufologia.net.. magari avrò sbagliato la ricerca;

Le luci di Hessdalen

Hessdalen is a small valley in the central part of Norway. At the end of 1981 through 1984, residents of the Valley became concerned and alarmed about strange, unexplained lights that appeared at many locations throughout the Valley. Hundreds of lights were observed. At the peak of activity there were about 20 reports a week.

Project Hessdalen was established in the summer of 1983. A field investigation was carried out between 21.January and 26.February 1984. Fifty-three light observations were made during the field investigation. You may read the details in the technical report. There was an additional field investigation in the winter of 1985. However, no phenomena were seen during the period when the instruments were present.

Lights are still being observed in the Hessdalen Valley, but their frequency has decreased to about 20 observations a year. An automatic measurement station was put up in Hessdalen in August 1998. Both data and alarm-pictures can be viewed on this website.

Hessdalen è una piccola valle al centro della Norvegia. Dalla fine del 1981 al 1984 i residenti della valle rimasero stupidi e allarmati per via di strane e inspiegabili luci apparse ovunque intorno la valle. Vennero osservate migliaia di luci. Il picco venne raggiunto in una settimana, vi furono infatti ben 20 chiamate.

Nell'estate del 1983 venne creato il "Project Hessdalen". Un'investigazione sul posto venne fatta tra il 21 gennaio e il 26 febbraio 1984. Ben 53 luci vennero osservate durante il campeggio. Potete leggere il rapporto nel seguente documento; http://www.hessdalen.org/reports/hpreport84.shtml . Ci furono altri sopralluoghi nell'inverno del 1985. Comunque, nessun fenomeno venne ripreso durante questo periodo.

Le luci si vedono ancora nella valle, ma la loro frequenza è diminuita di 20 volte per anno. Fu posta una telecamera a ripresa automatica nell'agosto del 1998. I filmati e le foto possono essere viste presso questo sito http://www.hessdalen.org/index_e.shtml sotto la voce Station, dove può essere vista la telecamera in tempo reale tutt'oggi attiva.


Questo è uno dei casi chiave dell'ufologia, ancora non si è potuto capire cosa siano tali luci, riprese da 20 anni a questa parte senza interruzioni. La maggior parte degli scienziati sono comunque tesi ad affermare che si tratta di uno strano fenomeno naturale a noi sconosciuto, appunto per la sua frequenza ed il suo genere. Di seguito alcuni video presi da me su youtube, ma se cercate la parola Hessdalen, ne usciranno migliaia;





Ci han fatto persino una canzone..




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MessaggioInviato: 23/12/2008, 00:05 
Scusami, ma nel primo video quel quadrato attorno a quell'ufo è stato messo apposto?


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MessaggioInviato: 23/12/2008, 00:25 
Cita:
Messaggio di Lawliet

Sono rimasto meravigliato dal non aver trovato questo argomento nè in questo forum nè nell'archivio di ufologia.net.. magari avrò sbagliato la ricerca;

Le luci di Hessdalen



Prima di cominciare un po' di informazione in merito:

http://www.scientificexploration.org/js ... dorani.pdf
http://digilander.libero.it/mirkopelleg ... dalen.html
http://hessdalen.hiof.no/reports/
http://www.camelotchronicles.com/Altro/teod2003conf.htm
http://www.scienzaemistero.com/2007/pdf ... dorani.pdf
http://www.hessdalen.org/people/Italy-summer2001.shtml
http://www.itacomm.net/PH/



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MessaggioInviato: 23/12/2008, 00:27 
Cita:
ghety-ufologo95 ha scritto:

Scusami, ma nel primo video quel quadrato attorno a quell'ufo è stato messo apposto?


Ovvio...



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MessaggioInviato: 23/12/2008, 10:18 
http://www.cisu.org/r16kaarb.htm

A partire dall'inizio di dicembre 1981, dalle zone attorno alla valle di Hessdalen e ad Alen, vennero riportate centinaia di osservazioni UFO. I testimoni avevano parlato di strani fenomeni luminosi per i quali nessuno, né profano né esperto, era stato in grado di offrire una spiegazione soddisfacente. E' opportuno una breve descrizione dell'area in questione: la valle di Hessdalen si trova 80 chilometri a sud di Trondheim, nella parte centrale della Norvegia meridionale, in una zona montuosa 10 chilometri a sud-ovest del villaggio di Alen, che ha circa 2000 abitanti (zone limitrofe incluse). La valle è a 600-700 metri sul livello del mare, con vicino cime montuose elevantesi a 1000-1100 metri ed uno scenario alquanto desolato. A Hessdalen ci sono solo poche centinaia di abitanti, che vivono soprattutto in fattorie isolate; loro principale fonte di reddito sono l'agricoltura, la silvicoltura e qualche industria. La Società mineraria Killingdal estrae pirite ricca di rame circa 15 chilometri ad est di Hessdalen. Inoltre, la zona abbonda di vecchie miniere abbandonate, ricche un tempo soprattutto di rame; la vecchia città mineraria di Roros si trova 30 chilometri a sud. Attraverso Alen passa una diramazione delle Ferrovie Statali (Rorosbanen) e la strada statale n°30. Il villaggio si trova in una valle più ampia, la valle di Gauldalen, in cui il fiume Gaula scorre verso ovest.

I fenomeni cominciarono ad apparire come luci di diversa grandezza ed intensità, che volavano tra i versanti delle montagne. Frequentemente apparivano a sud, si muovevano con un ampio ventaglio di velocità, si fermavano istantaneamente, salivano rapidamente nel cielo o acceleravano lateralmente, ecc. Molti degli oggetti non avevano una forma chiaramente definita ma altri erano stati descritti come ovoidali con qualche sorta di "finestra" di foggia antiquata. Altri testimoni sostenevano di aver visto oggetti sigariformi od oblunghi, spesso con una specie di strana luminosità diffusa. In quasi ogni caso era stato visto un solo oggetto per volta, e senza alcun suono udibile. Si notava una certa periodicità nelle osservazioni attorno alle 19.30 e tra le 22.30 e le 23.00, ma i fenomeni erano anche apparsi in molti altri orari. Le condizioni di osservazione erano assai varie: pioggia, nevischio, neve, nuvoloso senza precipitazioni, oppure cielo sereno. La temperatura variava tra -30 e +5 gradi centigradi.

La maggior parte dei rapporti descriveva luci notturne, ma erano state riportate anche un paio di osservazioni diurne. Su molti degli oggetti osservati erano state viste potenti luci intermittenti bianche, comparabili alla luce di un flash elettronico. L'osservazione di queste luci intermittenti aveva funzionato come indicazione della distanza: molti testimoni affermavano che l'UFO in quel momento è molto vicino. In aggiunta a ciò, erano state viste di frequente luci rosse pulsanti, che in qualche caso erano fisse. In connessione con qualche osservazione è stata riportata l'interferenza con la ricezione TV. In un caso, un cane ebbe una reazione anomala al passaggio di un UFO nelle vicinanze, restando accucciato senza muoversi: successivamente esso si era comportato normalmente. Quando l'ondata UFO raggiunse il culmine nei primi mesi del 1982 e il pubblico norvegese seppe del fenomeno (tra l'altro grazie al buon lavoro di stampa, radio e TV), centinaia di persone interessate corsero a Hessdalen e si appostarono lungo l'arteria principale della valle, sperando di poter gettare un occhiata al fenomeno UFO. In certe occasioni si potevano contare fino a cento auto alla volta in determinate posizioni.



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MessaggioInviato: 23/12/2008, 11:42 
Cita:
Paolo Bolognesi ha scritto:

Cita:
ghety-ufologo95 ha scritto:

Scusami, ma nel primo video quel quadrato attorno a quell'ufo è stato messo apposto?


Ovvio...


No perchè pensavo che era un fake fatto male e quindi avevano ritagliato male l'ufo ,perche non è che quel quadrato si vede tanto


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MessaggioInviato: 23/12/2008, 21:23 
caro Lawliet
http://www.ufologia.net/forum/topic.asp ... ,hessdalen
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ciao
mauro



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MessaggioInviato: 23/12/2008, 22:29 
Mea culpa! Mi riconfermo incapace nella ricerca [:p]



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MessaggioInviato: 29/12/2009, 15:17 
UFO Notiziario n° 27 - Dicembre 2001



Il progetto EMBLA a Hessdalen

Nel 2000 ebbe luogo la prima spedizione italiana a Hessdalen, denominata "EMBLA 2000"



di Massimo Teodorani

1. Globi di luce in una valle desolata
La valle di Hessdalen è teatro di fenomeni luminosi anomali fin dal 1981.
In base alla testimonianza diretta di scienziati, ingegneri e osservatori a questi direttamente correlati, impegnati nelle osservazioni sul campo, viene descritto un fenomeno luminoso il cui comportamento è del tutto multiforme, in termini di forma, dimensioni, colore e regime di moto.
La forma più frequente è quella dello sferoide, ma appaiono anche forme lenticolari, forme allungate, forme approssimativamente triangolari od ogivali, molto spesso anche forme asimmetriche.
Le dimensioni intrinseche vengono stimate tra 1 e 30 metri. Il colore è spesso bianco, ma altre volte anche giallo, rosso, verde o blu.
Molto spesso si tratta di plasmoidi luminosi multipli caratterizzati da differenti colori; più frequentemente è presente l'accoppiata bianco-rosso. Le luci appaiono talora come improvvisi "flash" nel cielo.
Il regime di moto è di rado rettilineo, più spesso del tutto casuale, a volte pendolare, oscillante o elicoidale.
Oggetti di questo genere, che quasi mai emettono rumore, possono muoversi a velocità elevatissime (fino a 30.000 km/h) e fermarsi all'improvviso. Possono scindersi in più parti e poi fondersi di nuovo in un'unica struttura. Possono rimanere in cielo per pochi secondi, così come anche per alcune ore, sia in movimento che rimanendo immobili.
Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di oggetti caratterizzati da un'apparenza del tutto evanescente senza contorni precisi. La loro luminosità può essere elevatissima, superando spesso 100Kw di potenza, e rimanere tale per tempi prolungati fino a 1-2 ore, fino a spegnersi di colpo. Altrettanto spesso tali oggetti sono stati visti pulsare in modo regolare o semi-regolare, e talora aumentare la frequenza di pulsazione in seguito al puntamento di torce elettriche o fasci Laser nella loro direzione. La loro direzione di percorrenza è spesso lungo l'asse nord-sud. Le quote sono di solito molto basse, da 1000 metri fino ad un metro da terra.
Il fenomeno sembra manifestarsi molto spesso in stretta vicinanza col terreno, spesso caratterizzato da valli e da montagne: l'apparizione dei globi luminosi appena sopra la cima delle montagne è una caratteristica molto diffusa.

2. Dal Progetto Hessdalen al Progetto Embla
Il fenomeno luminoso di Hessdalen viene studiato scientificamente fin dal 1984, quando una commissione di ricercatori professionisti guidati dall'ingegnere elettronico Erling Strand, ora professore assistente all'Østfold College di Sarpsborg, portò alla creazione del "Project Hessdalen".
Nel 1984 ebbe luogo una campagna strumentale di misurazione con la quale si dimostrò che il fenomeno luminoso è correlato con perturbazioni magnetiche, produce marcatissime tracce radar e determina talora balzi improvvisi dell'emissione radio (HF).
Subito dopo il 1994, anno in cui si svolse a Hessdalen un importante convegno internazionale di fisica per discutere del fenomeno, nacque una collaborazione tra il Project Hessdalen e il sottoscritto. Ciò portò alla messa a punto di svariati progetti di ricerca strumentale mirati a testare le varie teorie sul tappeto, e ad un'ulteriore analisi dei dati acquisiti nel 1984. Questa analisi, che poté confermare tutto quanto effettuato a suo tempo dal Project Hessdalen, fornì anche un nuovo risultato: alcune componenti del fenomeno mostrano una significativa correlazione con l'attività solare. Questa correlazione, pur restando tale dal punto di vista della statistica, non ebbe un seguito dal momento che, nel corso della stessa indagine, si osservò che il fenomeno mostrava anche caratteristiche completamente autonome senza alcuna correlazione con la ionizzazione solare.
Il 1995 segna una svolta importante: è l'anno in cui il sottoscritto coinvolge in questa ricerca anche il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), in particolare il Prof. Stelio Montebugnoli, dirigente tecnologo della Stazione Radioastronomica di Medicina (BO). In quell'anno ebbe così luogo il primo di quattro workshop italo-norvegesi dove al Prof. Strand si aggiunse anche il Prof. Bjorn Gitle Hauge. Nascono così le basi del "Progetto Embla", che porterà in seguito anche all'effettuazione di missioni scientifiche italiane a Hessdalen.
Nel 1998 il Prof. Strand dà vita alla AMS (Automatic Measurement Station), un vero e proprio osservatorio computerizzato, provvisto di videocamere automatiche, magnetometro, analizzatore di spettro radio e radar. In particolare le videocamere in uso (di diverso tipo) hanno consentito, e consentono tuttora, di monitorare in tempo reale il fenomeno luminoso a Hessdalen. Ciò ha permesso al sottoscritto di costruire una statistica obiettiva dalla quale emerge che il fenomeno luminoso si verifica maggiormente nei periodi invernali e nelle ore che vanno dalle 22,00 alle 01,00 e che esso presenta una distribuzione assolutamente uniforme nel cielo (e talora sulla terra) senza mostrare aerovie preferenziali.
Nel 2000 ebbe luogo la prima spedizione italiana a Hessdalen, denominata "EMBLA 2000". Questa missione era soprattutto dedicata al monitoraggio del fenomeno nel campo radio, in particolare nella finestra delle onde lunghe (VLF), progetto che fu suggerito da Flavio Gori di NASA Inspire. Gli analizzatori di spettro approntati da Montebugnoli e dai tecnici suoi collaboratori, vennero installati per un mese all'interno dell'osservatorio norvegese. Ciò portò all'acquisizione di un'enorme quantità di dati, dai quali emersero caratteristiche altamente peculiari, in primo luogo la rilevazione degli stessi identici segnali rilevati 16 anni prima dai norvegesi nelle onde corte: balzi improvvisi dell'emissione radio con elevata caratteristica di periodicità. Ma soprattutto la rilevazione di segnali mai registrati prima: segnali marcatamente "doppler" che permettevano di misurare velocità fino a 100.000 km/sec. Un'analisi del sottoscritto ha portato all'elaborazione di un modello fisico dal quale emerge che i "plasmoidi" luminosi di Hessdalen sembrano essere oggetti rapidamente rotanti in grado di espellere particelle a velocità quasi-relativistica e collimate da un fortissimo campo magnetico. Nel corso della stessa missione fu anche possibile documentare e riprendere con videocamera e camera fotografica l'apparizione di fenomeni di luce, alcuni dei quali dalle caratteristiche altamente peculiari.
La missione "EMBLA 2000" deve la sua realizzazione anche al neonato Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen (CIPH), un istituto privato di ricerca diretto dallo studioso Renzo Cabassi, da lui creato per promuovere uno studio scientifico dei fenomeni luminosi anomali in atmosfera. Il CIPH finanziò il sottoscritto per partecipare a questa missione come supervisore scientifico in appoggio ai tecnologi del CNR. Il CIPH ha invece completamente gestito sulla base dei fondi e della strumentazione messi a disposizione, la spedizione "EMBLA 2001", missione questa completamente dedicata allo studio eminentemente ottico del fenomeno luminoso.
Per un mese intero (agosto 2001), sono state effettuate osservazioni sul campo usando un telescopio riflettore, una camera CCD, una sofisticata videocamera CCD, uno spettrografo a bassa dispersione, varie macchine fotografiche e tutta una serie di detector portatili messi a disposizione dal CNR (presente anche quest'anno assieme a Flavio Gori, ma per un periodo limitato di tempo). Questa missione, di cui il sottoscritto è stato direttore scientifico, ha consentito di portare ad una maggiore comprensione del profilo fenomenologico dei globi luminosi, dal quale è emerso che:

1. il fenomeno è costituito da molti sferoidi secondari che sembrano vibrare attorno ad un comune baricentro, alcuni dei quali vengono palesemente espulsi dal corpo centrale,
2. il fenomeno è in grado di cambiare forma e colore in tempi rapidissimi, manifestando in continuazione delle pulsazioni irregolari. Da un punto di vista fisico, si è potuto dimostrare sia spettroscopicamente che fotometricamente che il fenomeno luminoso si comporta nel 95% dei casi come un plasma termico con una temperatura paragonabile a quella della fotosfera solare. Pur tuttavia si è dovuto prendere atto di due fattori peculiari:
* la luminosità aumenta solo per via dell'aumento della superficie irradiante e non per via dell'aumento della temperatura che resta pressoché costante senza alcun effetto di raffreddamento: ciò porta a ritenere che si tratti di un plasma confinato all'interno di un fortissimo campo magnetico e che la struttura approssimativamente globulare dei plasmoidi sia dovuta ad un tipo di "forza centrale" che simula la gravità - si pensa in questo caso a mini buchi-neri o a monopoli magnetici - e che fa assumere ai plasmoidi un aspetto simile a quello di una "stella in miniatura",
* così come rilevato nella missione dello scorso anno, una esigua ma significativa parte degli oggetti rilevati non mostra alcuna caratteristica di plasma bensì quella di oggetti solidi illuminati uniformemente, facendo ritenere che la fenomenologia di Hessdalen sia dovuta alla sovrapposizione di due fenomeni dalle caratteristiche differenti oppure da due comportamenti differenti di uno stesso fenomeno.

Nel corso di "EMBLA 2001" si è potuto anche rilevare l'altissimo livello di elettrificazione dell'intera valle di Hessdalen, in forma di specie di lampi globulari che vengono rilevati ovunque, così in cielo come in terra.
Nel corso delle prossime missioni programmate a Hessdalen si sta tuttora progettando di utilizzare uno spettrografo ad alta risoluzione e un "imaging radar".

3. Le peculiarità di Hessdalen
Gli abitanti di Hessdalen e della zona limitrofa, come ad esempio il lago Oyongen, riportano fin dal 1981 testimonianze dal carattere eminentemente ufologico che non si limitano solamente alla descrizione di sfere di luce evanescenti ma anche di oggetti nettamente strutturati di varie forme: dischi, triangoli, ovoidi e sigari volanti tra i più citati.
Prima che le missioni EMBLA venissero intraprese, gli scienziati, incluso il sottoscritto, hanno ritenuto che queste testimonianze null'altro fossero che una interpretazione fantasiosa degli abitanti di un fenomeno di sicura origine naturale, mediata da un immaginario collettivo ben radicato nel mondo: il mito delle astronavi o aeronavi aliene.
La prima osservazione sul campo (EMBLA 2000) ha permesso di rilevare, assieme ad una stragrande preponderanza di luci non strutturate, anche la presenza di oggetti che presentano una struttura ben netta: un triangolo di luci prima, un piccolo ovoide a debole luminosità poco dopo. Durante la seconda osservazione (EMBLA 2001) si è potuto rilevare qualcosa di simile ad un ellissoide schiacciato.
Si prende serenamente atto anche di questi "dati discrepanti", nella piena consapevolezza che fare scienza significhi analizzare tutti i dati a disposizione, e non selezionarli in funzione di convenienze accademiche preconcette guidate da una presa di posizione, di per sé ideologica, che ben poco ha a che fare con un sano e obiettivo positivismo di fronte ai fatti osservati. Il positivismo resta, anzi avanza proprio quando la scienza ha il coraggio di procedere anche nei sentieri più impervi. Ciò non significa affatto che la presenza di "eventi strutturati" a Hessdalen propenda a favore di visite ET, anzi è molto ragionevole ritenere che i governi che tuttora eventualmente esperimentino congegni volanti a tecnologia esotica sceglierebbero proprio località come Hessdalen per operare indisturbati nel migliore dei camuffamenti: la coesistenza di luci anomale legate al territorio e di macchine volanti nate da qualche mente degli "Skunk Works" permetterebbe a qualche governo di operare segretamente facendo credere all'opinione pubblica che Hessdalen è una base aliena.
Dunque il fatto di aver rilevato anche "eventi strutturati" a Hessdalen non è una prova che la Terra sia visitata da ET. Pur tuttavia questa possibilità in sé non è affatto esclusa dalla scienza ufficiale: la Terra può essere raggiunta in vari modi canonicamente accettati e se ne discute all'interno dell'establishment ufficiale da almeno 20 anni, sulla base della pubblicazione di articoli su riviste del prestigio del Journal of the British Interplanetary Society, e da qualche anno nell'ambito del progetto SETV (Search for Extraterrestrial Visitation) nato all'interno della NASA.
Non esistono allo stato attuale prove scientifiche che la Terra sia visitata da intelligenze allogene, ma esistono tutte le procedure per cercare queste prove, che devono passare attraverso un rigorosissimo screening. Restano per ora accertati due fatti:

* che a Hessdalen sussiste una sovrapposizione di fenomeni apparentemente molto diversi tra loro, quelli attribuibili ad un plasma (in preponderante maggioranza) e quelli tipici di solidi uniformemente illuminati,
* gli stessi fenomeni di plasma offrono caratteristiche in tutto anomale dal punto di vista termodinamico.

A prescindere dalla soluzione ultima della fenomenologia di Hessdalen nella sua globalità, ciò che spinge i ricercatori a effettuare investigazioni in quella vallata è la necessità di comprendere il meccanismo fisico con cui si manifesta l'energia dei globi luminosi o di qualunque cosa ad essi eventualmente correlata, ora abbastanza ben conosciuta dal punto di vista fenomenologico.
Si tratta di un patrimonio di inestimabile importanza per l'umanità: la pressoché costante apparizione di globi di luce in grado di restare accesi per oltre un'ora emettendo a volte un megawatt di potenza non può lasciare indifferente la comunità dei ricercatori che operano nella fisica fondamentale. Ancor più, queste apparizioni sembrano venire incontro al bisogno urgente dell'umanità di dotarsi di una fonte di energia non inquinante ma potentissima e durevole.
Di natura ET o non-ET poco importa. Ciò che importa è che la scienza che sta nascendo ad Hessdalen è rivolta ad un'umanità in crisi, e all'unico paradiso all'interno del sistema solare, meritevole di essere salvato.

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Rilanciamo questo interessantissimo topic!

http://insolitanotizia.blogspot.com/201 ... o-per.html



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GEIPAN: campagna scientifica a Hessdalen

Il testo a seguire sotto, redatto dai principali scienziati francesi partecipanti all'operazione scientifica nella valle di Hessdalen in Norvegia, precisa il ruolo della cooperazione tra GEIPAN (Group d'Information et d'Etudes sur les Phénomènes Aérospatiaux Non Identifié) e Norvegia e Italia.

Segnalati già da centinaia di anni, i fenomeni luminosi appaiono in maniera episodica nella piccola valle di Hessdalen, situata a circa 300 chilometri al nord di Oslo. Molto spesso, questi fenomeni sorgono improvvisamente sopra le colline, restano immobili nell'atmosfera o si muovono rapidamente, poi scompaiono verso terra oppure in uno dei numerosi laghi della regione. Si presentano sotto forma isolata oppure in piccole quantità, mentre le dimensioni possono raggiungere i circa dieci metri. La loro durata di apparizione può essere molto breve, dell'ordine di qualche secondo, oppure fino a circa una decina di minuti. Questi fenomeni, più facilmente osservabili di notte, sono stati circa una cinquantina negli anni 80 del secolo scorso. Queste osservazioni sono state oggetto di innumerevoli testimonianze indipendenti.

Questi fenomeni hanno suscitato l'interesse degli scienziati dell'Università di Oslo che hanno avviato campagne di osservazione, compresa l'osservazione della vallata attraverso la telecamera. Tuttavia, la durata del clima invernale ha frenato un forte utilizzo di materiali scientifici sul terreno e la messa in opera di osservazioni sistematiche ed esaustive. L'Istituto di Radioastronomia di Bologna è venuto successivamente a supporto nella zona dove sono presenti queste osservazioni, mediante l'installazione di un radar a piccola apertura puntato verso il sud della valle. Malgrado una intensificazione delle osservazioni nel corso dei passati anni, non è stata possibile formulare una ipotesi chiara sulla genesi di questi fenomeni luminosi, anche se si potrebbero assimilare a delle bolle al plasma che emetteno oppure no emissioni luminose secondarie. La geomorfologia della valle fa pensare alla presenza di molti importanti giacimenti minerari che possono contribuire alla formazioni di fenomeni luminosi. Infine, queste manifestazioni possono apparire anche nelle altre valli circostanti deserte.

Immagine

Con la ricorrenza di questi eventi (vedi foto sopra), il sito di Hessdalen costituisce quindi un sito di ricerca scientifica privilegiato per la comprensione di questi fenomeni luminosi. Alla richiesta di collaborazione di squadre norvegesi con il GEIPAN, si è promosso un allargamento dei ricercatori scientifici in un consorzio guidato dalla Norvegia, Italia e Francia. Un primo nucleo di scienziati francesi provenienti, provenienti da molti istituti di ricerca, ha proposto una missioni di valutazione di questi fenomeni luminosi durante la stagione invernale 2010-2011.

Immagine

Gli obiettivi di questa prima campagna, istituita con dei mezzi limitati, sono quelli di identificare delle possibili perturbazioni del campo elettromagnetico a bassa frequenza (inferiore ai 40 Hz) associati a questi eventi luminosi, di misurare lo spettro del campo elettrico in una banda di frequenza molto larga (da 1 KHz a 5 MHz), studiare il rumore sismico, registrare le tracce radar di questi fenomeni con il radar italiano e di filmare su supporti automatici i fenomeni luminosi grazie al materiale norvegese. Quattro siti sono attualmente operativi: la stazione centrale norvegese chiamata "Blue Box" (Vedi terza foto articolo) dove si trovano gli equipaggiamenti norvegesi e dove si effettuano le misurazioni del campo elettrico, la stazione radar situata a 4 chilometri a sud, e due stazioni elettromagnetiche localizzate nella valle e alimentate da batterie e pannelli solari. A seguito di questa prima campagna, un lungo processo di elaborazione della prove ed analisi dovrà essere fatto dal consorzio scientifico. I risultati, allora, permetteranno di comprendere meglio l'origine di questi fenomeni luminosi e di considerare le ricerche più dettagliate e sistematiche.

Traduzione a cura del Centro Ufologico Ionico

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/ar ... -hessdalen - http://www.cnes-geipan.fr/geipan/actual ... -dans.html


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MessaggioInviato: 02/12/2010, 09:30 
Massimo Teodorani,l'astrofisico italiano che ha studiato queste luci,parla di un buon 25% di fenomeni resistenti ai protocolli scientifici attuali.

Descrive anche avvistamenti che lui giudica intelligenti e ipotizza con prudenza l'esistenza di energie o plasmi intelligenti.

Noi siamo abituati a vedere la vita connessa al mondo materiale:in fondo il nostro corpo é un insieme di materiali inorganici e organici
immersi in un mare di acqua...

Non siamo portati quindi a valutare la possibilità di altri corpi non materiali,energetici perlappunto,che potrebbero essere altrettanto vivi
e intelligenti ma MARGINALI OPPURE TANGENZIALI rispetto al mondo materiale e materializzato.

In questo gli scienziati hanno una buona responsabilità in quanto il loro metodo esclude la misurazione e la conoscenza di enti viventi di questo tipo.

anche se si occupa di energie, lo fa sempre nel senso metodologico galileiano e quindi in una forma rigorosamente matematica.

Forse la quantistica potrebbe aprire uno spiraglio su questo tipo di energie.

Si dice,in quantistica,che l'esistente materiale é insieme onda e corpuscolo:mentre il "momento"corpuscolare sembra avere una sua realtà effettiva,quello ondulatorio,per essere molto precisi,é considerato la risultante probabilmente reale della sistemazione teorica,matematica,fisica,di ciò che non appare come corpuscolare.


Quindi,il momento d'onda,chiamiamolo cosî,a differenza di quello corpuscolare,é ancora,in parte,un'ipotesi sorretta teoricamente che spiega
una certa fenomenologia in modo congruente con la teoria stessa.

Non so se mi sono spiegato chiaramente.

Allora,continuando gli studi e le ricerche,potrebbero poi emergere dati e evidenze che spiegano meglio questa ondulatorietà.

Io non escludo che questa possa essere la porta per una conoscenza di quello che noi chiamiamo classicamente "spirito",ma non ne sono sicuro,naturalmente.

ciau [^]



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eheheh....la verità prima o poi viene a galla no?!
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Marziano
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MessaggioInviato: 02/12/2010, 10:22 
Ma questa cosa è fantastica.
Perdonatemi ma non la avevo mai sentita, questa notizia.
Comunque è una rarità avere un posto con sicuri avvistamenti, da poter studiare e osservare.
Come al solito NOI OMINIDI non riusciamo a spiegare nemmeno come "lievita il pane", figuriamoci se ci capita un "monolite" del genere.
La cosa buffa è che nemmeno in TV ho mai sentito parlarne. Invece andrebbe approfondita e seguita costantemente.
Rimango sbalordito.[8)]


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Astronave
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MessaggioInviato: 02/12/2010, 14:46 
...fenomeni luminosi anomali F.L.A. sono presenti anche in altre parti del mondo...per esempio vedisi le luci di YAKAMA, MIN MIN, PERM, sull'Ontario (PROJECT ORBWATCH...)

...in Italia, ci sono zone iteressate a fenomeni luminosi simili, che vengono tuttora studiati da gruppi di ricerca...sui Monti Sibillini, Solignano, sul fiume Taro, sull'Adriatico (CROSSPROJECT...), Sassalbo (SASSALBO PROJECT), Dorsale Appeninica, Pietra di Bismantova (CENTRO RICERCHE APPENNINO MODENESE, PROJECTUAP-ITALIA...), il Polesine (45°GRU...)...

...volendo anche CARONIA potrebbe rientrare nella cerchia di studi di questi fenomeni su territorio Italiano...

In tv ne hanno parlato a suo tempo, sia Voyager ma anche in altre trasmissioni a notte fonda, dove astronomia, astrofisica e ricerca di confine si fondono in un contesto veramente unico

Interessante discussione, forse aperta in conseguenza della notizia data ieri sugli studi dei fenomeni luminosi compiuti dall'astrofisico Huges...


CRASH


Ultima modifica di CRASH il 02/12/2010, 15:03, modificato 1 volta in totale.

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Galattico
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MessaggioInviato: 17/03/2012, 23:20 
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=ZKpECnEgjzA[/BBvideo]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=LIxxJg1tu20[/BBvideo]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=9MmB9kOYHEc[/BBvideo]

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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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