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Iron Iko ha scritto:
Carissimi tutti
queste pagine mi rimandano al saluto di benvenuto verso colui che avevo definito il "leone" Veritas, alcune settimane fa quando gli chiesi appunto se condivideva la tesi tranfiana della duplice componente generatrice del Gesù neotestamentario, quella messianica politica (Giovanni il Nazireo) e quella sacerdotal-spiritual-gnostica. Veritas mi rispose con un post interessante, ma fu un po' evasivo sulla domanda specifica. Oggi mi pare che abbia chiarito molto meglio la sua posizione e questo mi tranquillizza, per le stesse ragioni che lui stesso spiega nel post di questa pagina: evitare a tutti i costi di creare "materia" e "antimateria", col risultato di un'implosione annichilatoria che farebbe solo esultare chi invece dovrebbe oggi cominciare a tremare e sudare freddo.
Ciao Iron Iko!
Ti ringrazio per le tue parole di apprezzamento!...... In questi tempi di 'dura' contestazione, esse contribuiscono a riscaldarmi l'animo ed a prepararmi con 'fede indomita' ai nuovi assalti!..
"..la tesi tranfiana della duplice componente generatrice del Gesù neotestamentario, quella messianica politica (Giovanni il Nazireo) e quella sacerdotal-spiritual-gnostica."Giancarlo Tranfo, a differenza di quanto viene espresso qui in Ufoforum, ha il merito (almeno secondo il mio punto di vista) di aver sposato anch'egli la mia tesi riguardo a DUE personaggi (e quindi non uno solo), distinti e diversi, attraverso i quali i padri falsari di 19 secoli fa sintetizzarono lo sconcertante culto catto-cristiano, ottenuto manipolando fatti e personaggi a loro piacimento, dando poi la 'stura' alla più grande falsificazione della storia che uomo ricordi!!....
Tuttavia, le cose non stanno esattamente come il bravo Giancarlo le ha esposte nel suo primo libro, tant'è che egli ha già annunciato da tempo la stesura di una nuova versione.
Per la cronaca, Giovanni (di Gamala) NON fu un 'nazireo' e neppure Gesù di Nazareth lo fu. Giovanni fu un seguace della 'filosofia' ZELOTA, apparentemente fondata dal padre Giuda il Galileo. Tuttavia, quest'ultimo non fece altro che rifarsi alle premesse che già furono di stimolo al suo antenato Mattatia Asmoneo, da cui derivò la casata dei 'Maccabei' (o dei 'martellatori', stante il significato dell'attributo 'maccabeo', cioè 'martello', applicato ad uno dei figli di Mattatia: Giuda detto il Maccabeo).
Gesù di Nazareth fu invece inizialmente un 'NAZARENO', in quanto allevato presso un villaggio (Nazareth) abitato da famiglie 'nazarene': più esattamente da donne nazarene ('notzoroth' o 'natzaroth' in ebraico, da cui, sicuramente, Nazareth), in quanto i maschi vi abitavano solo sporadicamente. Ci sono indizi nella letteratura patristica che confortano ampiamente questa tesi.
Il termine Nazareno NON AVEVA alcuna attinenza con il termine Nazireo, sebbene entrambi derivassero dallo stesso gruppo consonantico (NZR), in quanto quest'ultimo attributo era riferito a quei giudei ortodossi che avevano espresso il voto di 'nazireato' (da cui l'attributo 'nazireo'), consistente in un voto di 'purezza', sia nel mangiare, nel bere e nel vestire. L'aspetto esteriore di questi 'nazirei' era inconfondibile, dal momento che essi lasciavano la loro capigliatura 'intonsa' per tutta la durata del loro voto.
Ben diverso era invece il significato dell'attributo 'nazareno' ('notzri' o 'notzori' in ebraico) dal momento che esso derivava dalla parola 'natzara', la cui accezione più diffusa (attestata nella Bibbia) era custodia, guardiania, conservazione. In pratica , dunque, i 'notzrim' (nazareni) erano i custodi, i guardiani, i conservatori. Ma di cosa erano 'guardiani' o 'custodi' i nazareni?...
A fronte della sconcertante riforma impressa all'ebraismo delle origini dal re Giosia e dal sommo sacercote Helkya, suo stretto collaboratore di 'merende', i nazareni (o più esattamente la comunità che più tardi sarà indicata con tale attributo) decisero di rimanere fedeli all'antico ebraismo, il quale fu alle origini un culto squisitamente politeistico, dominato dalle figure degli 'Elohim', vale a dire dalle figure mitologiche del Dio Yahweh/Amen, da quella del dio Yah/Yahu, il dio LUNA o dio di Abramo e dalla paredra di Yahweh, cioè la dea Asherath: l'Astharte dei fenici/canaanei e la 'Isthart' dei babilonesi. (da non dimenticare che Abramo proveniva dalla Mesopotamia)
E' altamente probabile che la figura del 'dio Luna' (Yah/Yahu) più tardi ispirerà i fondatori della gnosi giudaica (e, successivamente, quella giovannea e quella gesuana, essendo la seconda derivata dalla prima), i quali vedranno in tale figura quella del 'demiurgo', il quale realizza materialmente la volontà del 'Logos' o entità suprema primordiale, che i kabbalisti ebrei identificheranno con il Dio Amen/Yahweh. (gli gnostici antigiudaici, come ad esempio Marcione, i quali SAPEVANO PERFETTAMNETE che Gesù era stato lapidato da i giudei e NON crocifisso dai romani, affermeranno poi che il Demiurgo, o 'il dio inferiore' (cioè, quasi sicuramente, il dio Luna) era un dio malvagio e che quindi era il vero dio dei giudei!)
Sino alla riforma di Giosia, il termine Elohim (dal semitico Eloah, cioè Dio)(*) aveva conservato la sua accezione di nome plurale, in seguito, attraverso le mistificazioni sacerdotali, imposte obbligatoriamente dalle autorità politiche (esattamente come avvenne nell'impero romano per ciò che riguardò il cristianesimo, a partire dalla seconda metà del IV secolo d.c.), il termine plurale Elohim venne trasformato per 'legge' in uno 'strano' singolare (insomma, una sorta di plurale maestatis!).
A causa del profondo plagio che caratterizza ancora oggi la mente della quasi totalità dei fedeli ebraico-israelitici, ed al loro profondo senso della tradizione, tale palese evidenza è del tutto ignorata ed il fedele 'medio' (o 'della strada') rifiuta sdegnato tutto ciò quando gli viene palesato!..
Il termine 'notzrim', più tardi traslitterato nelle lingue occidentali con 'nazareni', preso isolatamente non dava un senso compiuto al suo utilizzo (guardiani, ma di che?..). In realtà il termine inizialmente faceva parte della locuzione ebraica "NOTZRIM HA-BERYTH" ( o 'Notzrim ha-B'ryth'), vale a dire guardiani dell'Alleanza o della Legge.
Dal momento che i nazareni, in assoluto contrasto con i falsari riformatori del tempio di Gerusalemme, affermavano che solo loro(**) custodivano, conservavano ed osservavano la VERA legge (o legge 'mosaica'), che Mosè aveva trasmesso oralmente al suo popolo (da qui l'avversione alla Legge scritta e corrotta dei sacerdoti del tempio), col tempo l'attributo 'noztrim' finì con l'acquisire il signifcato di "QUELLI DELLA VERITA'". (v. vangelo di Filippo)
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Veritas, un combattente tenace come te non dovrebbe lasciarsi scoraggiare nel suo lavoro di ricerca della verità storica dal fatto che "sulla figura di Giovanni di Gamala, [...] NON ESISTE nessuna palese evidenza negli antichi documenti storici!... ", anzi, tu sai bene che maggiore sarà stato il peso di questo personaggio nel dare impulso alle sritture protoevangelice, più pesante sarà stata la censura del clero falsario.
Rispondendo a Leviatan, io ho fatto presente che la figura di Giovanni di Gamala appare 'evanescente' per la fede degli 'arpiolidi' (o almeno di quella parte di loro che trova particolarmente interessante contestare 'ferocemente' le mie tesi) in quanto costoro cercano di far emergere tale figura attraverso 'parentele' e ruoli che, a mio avviso, appaiono assolutamente improbabili!.. Al contrario, io ho cercato di scovare degli indizi 'solidi' della sua presenza nella storia, ad onta dei maniacali tentativi del clero falsario di farne scomparire le tracce, in quanto la sua figura era diventata particolarmente 'ingombrante' dopo la fondazione dello sconcertante culto catto-cristiano!
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Censura che invece potrebbe essere stata più "leggera" nei confronti dell'altro messia perchè incompatibile con la nuova fede del giudaismo riformatore paolino essenzialmente per motivi teologici e religiosi, al contrario dell'incompatibilità di fondo con la figura del combattente di Gamala per evidedenti motivi ideologico-politici.
Ovviamente, da semplice lettore e curioso quale mi considero, nell'assistere alla débacle con Emilio Salsi quando si parla di interpretare personaggi praticamente a-storici come Paolo di Tarso, resto in platea e mi faccio un'idea personale che tengo per me.
Ora, ti chiedo, vista la tua esplicita dichiarazione di accettazione della dualità della figura gesuana, perchè non intraprendi la titanica impresa di "spiegare" il processo unificatorio letterario e dottrinale? E' chiederti troppo?
Se finalmente si decide di accettare come storica la figura di Gesù di Nazareth, senza per questo rigettare quella di Giovanni di Gamala, allora non ha più ragione di esistere la speculazione secondo cui Paolo di Tarso (***) non sarebbe stato un vero carattere storico.
"...E' chiederti troppo? "Al momento sì, purtroppo.... Anche a te chiedo di portare ancora un po' di pazienza. Poi, quando avrò la fortuna di vedere pubblicato il mio libro, tu e gli altri che mi hanno rivolto una simile domanda, potrete sicuramente avere l'opportunità di soddisfare la vostra legittima curiosità!
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Inoltre (e chiudo)
..Credo che nella formulazione di ipotesi o tesi storiche si debba procedere innanzitutto chiarendo, come facciamo noi nella ricerca medica scientifica, materiale, metodo, finalità, risultati, conclusioni.
Parole 'sante'!!..
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Non è detto che le conclusioni debbano essere solo in termini di certezza, ci mancherebbe altro, ma quando sono in termini di probabilità o possibilità bisogna specificarlo, e bisogna anche graduare il livello di probabilità.
Io credo che a tutt'oggi le certezze vertono fondalmente su un insieme omogeneo di fatti (anzi misfatti) che va sotto il nome di FALSIFICAZIONE. Qui credo che il consensus tra Arpiolidi, meno arpiolidi e non arpiolidi (come te) sia altissimo.
Su fatti e interpretazioni "probabili" cimentiamoci pure, ma poniamoci innanzitutto obbiettivi prioritari basati sulle certezze storiche, per poche che esse siano.
Saluti
Iron Iko
Solo il fortunoso ritrovamento di un testo antico, come ad esempio 'Del discorso veritiero' di Celso o 'L'amante della verità' di Hiorocles', oppure Antichità Giudaiche e Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio, potrebbe permettere agli studiosi di riscrivere esattamente tutta la storia, che i santi falsari hanno mistificato o soppresso, relativa alle origini del cristianesimo. In mancanza di ciò, dobbiamo accontentarci di 'briciole' di verità che, tuttavia, grazie all'impiego dei computer, possono permetterci prima di ricostruire un confortevole profilo di massima dell'originario 'mosaico' e poi di affinare i dettagli man mano che affluiscono nuovi dati. (ve ne sono, disseminati nelle vari sorgenti, cistiane ed extracrsitiane, molto di più di quanto si pensi!)
"..Qui credo che il consensus tra Arpiolidi, meno arpiolidi e non arpiolidi (come te) sia altissimo. "Stranamente, però, alcuni 'arpiolidi' sembrano essere interessati più alla 'demolizione' della mia tesi che a far risaltare l'attività ingannatrice e truffaldina del clero delle 'origini'. E' più che evidente, ad ogni persona dotata di buon senso, e facile da intuire che la tesi 'negazionista', se 'imposta' con la forza di un'assurda campagna demonizzante (nei miei confronti) avrebbe come effetto, qualora avesse successo, quello di allontanare i ricercatori dalle indagini sul Gesù storico: esattamente l'obiettivo del clero falsario!..
Saluti
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Nota:
(*) - Non è stata ancora stabilità con certezza l'esatta etimologia del termine. Secondo la conune accezione, questo termine semitico dovrebbe essere considerato quale sinonimo della parola 'Dio'. Dal momento, però, che già il termine semitico "El" è sinonimo di Dio, è legittimo ipotizzare che quell' 'oah' in più dovrà pur significare qualcosa. Sebbene non esistano ancora teorie in merito (che io sappia), non è tuttavia da escludere che il termine Eloah (o 'El-oah') sia stato, nelle antichissime origini, parallelato a quello di Elyahu (o 'El-yahu'), laddove il primo, "El-oah", stava per il "Dio Grande" (o 'quello grande'), vale a dire il Dio Sole, mentre il secondo, "El-yahu", stava per il "Dio piccolo" (o 'quello piccolo'), cioè il dio Luna. Tuttavia, come premesso, si tratta di una mera ipotesi, la quale necessiterebbe del consenso degli esperti del campo.
(**) - In realtà, i nazareni non furono i soli ad operare un tale scelta, in quanto essi vennero preceduti (o immediatamente seguiti) dai samaritani. Per cercare di mistficare la ben più grave testimonianza storica della frode riformatrice, rappresentata dalla realtà samaritana (che, in numero, era di sicuro molto più importante di quella dei nazareni), i falsari del tempio, al fine di ingannare le generazioni successive, lasciarono intendere che il carattere 'marcamente' pagano dei samaritani (in quanto rigidamente aderenti al primitivo ebraismo), era dovuto al fatto che i conquistatori assiri, dopo aver tradotto in cattività in Assiria un certo numero di samaritani, in seguito alla loro vittoria su Israele, trasferirono in Palestina vari 'coloni' assiri. Questi ultimi, secondo le allucinanti menzogne dei sacerdoti del tempio (ed ancora oggi parte integrante della Bibbia ebraica) avrebbero 'corrotto' i samaritani del posto, inducendoli ad abbandonare la religione ebraica e ad abbracciare quella pagana!.. Strano che tutto questo sia accaduto SOLO per la Samaria, visto che anche la Galilea passò sotto il dominio degli assiri! In realtà, il 'paganesimo' della Samaria NON C'ENTRA NULLA con gli assiri, ma dipese semplicemente dal fatto che i samaritani, come i nazareni, rigettarono la riforma giudaica di Giosia e rimasero fedeli all'antico ebraismo: cioè fedeli di un culto essenzialmente politeista. Come i nazareni, i quali costruirono il loro tempio in una valle del monte Carmelo, così anche i samaritani costruirono il loro tempio sul monte Gerazim (o 'Gorazim'), come risposta al clero falsaro del tempio di Gerusalemme. Il tempio samaritano sarà poi distrutto dai Maccabei, i quali obbligarono poi tutti i popoli dei territori vicini, inclusi gli arabi idumei, alla stretta osservanza del giudaismo 'ortodosso' (o ebraismo riformato), compreso l'obbligo della circoncisione: rigettata dai nazareni (e probabilmente anche dai samaritani) come pratica 'eretica', dal momento che Mosè non l'aveva comandata.
(***) - quello vero, non quello dell'attuale fede cristiana, essendo quest'ultimo il risultato della sovrapposizione o 'fusione' sincretica di DUE personaggi distinti: l'erodiano Paolo/saul ed il predicatore-viaggiatore Paolo di Tarso.
Veritas
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