Cita:
giallop ha scritto: Mi intrometto in questa discussione per fare una domanda che credo sia di interesse comune e fondamentale per comprendere la Bibbia stessa.
Mauro Biglino afferma che il testo origianale in cui è stata scritta la Bibbia è composto di sole consonanti e le vocali sono state introdotte in un secondo momento dai masoreti. Questo dato comporta l'impossibilità, secondo Biglino, di avere una traduzione che rispecchi l' idea originale. Tuttavia altri studiosi non la pensano allo stesso modo tanto da affermare:
Cita:
Perciò alla domanda iniziale: «Che sicurezza abbiamo oggi di leggere il testo antico,
cioè anteriore al V secolo a.C.?», possiamo dare la seguente risposta:
- quanto alle parole singole, ci sono numerosi dubbi, data la presenza di
molte varianti nella scrittura di esse,
- quanto ai concetti, il testo attuale non è molto diverso dall’originale antico.
http://didaskaleion.murialdo.org/matcor ... s%20AT.pdfA chi dobbioamo credere????
questa domanda è rivolta in particolare a
Barionu che sembra masticare bene questi concetti e cita questo studio in un altro forum.
Grazie
Orzo bimbo .
Nel senso che su questo tema esistono milioni di pagine cartacee e di net pagine.
Hallora , sic l' originale del Tanakh ( la Bibbia ) non è vocalizzato .
Nelle Sinagoghe, anche oggi , i rotoli sono infatti senza niqqudim ( punteggiatura )
per cui , e questo lo dicono gli stessi Rabbi alla data di oggi , noi vediamo solo un ' interpretazione dei testi , in particolare della Torah ( i primi 5 libri )
Ma qui arriva il bello : l' interpretazione .
Guarda solo il capitolo keruvim
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12536Cos' erano veramente ?
Forse dei rudimentali elettrodi ?
E qui si inserisce la lettura di Biglino , che trovo di immenso interesse, e che mi terrà impegnato per anni nella disamina filologica .
Sulla linea delle interpretazioni alternative , imperdibile il Messod ne i
Segreti dell ' Esododove fa delle ipotesi , a livello filologico , veramente notevoli.
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__i_s ... lesodo.phpIl popolo ebraico guidato da Mosè non era composto da schiavi di un’antica tribù in prigionia, bensì da membri di una casta sacerdotale costituitasi con il faraone monoteista Akhenaton, adoratore della divinità solare Aton.
Con la controrivoluzione religiosa che ripristinò il politeismo nell’antico Egitto, i seguaci di Akhenaton furono costretti ad abbandonare la terra d’origine. Da qui il mito dell’Esodo biblico.
Gli autori sono giunti a questa conclusione dopo uno studio ventennale. Rileggendo l’Antico Testamento in aramaico, accompagnati dall’esegesi biblica di Rachi (commentatore dell’XI secolo) e con un paziente lavoro di comparazione, Roger e Messod Sabbah hanno scoperto analogie e similitudini sorprendenti tra geroglifici e alfabeto ebraico, come pure tra Genesi e cosmologia egiziana.
Non solo: nomi come Abramo, Mosè, Aaron, Giosuè o Sara, corrisponderebbero ai titoli reali dei faraoni della XVIII dinastia, mentre “Yehoudae” (da cui deriverebbero Giuda e Giudea) sarebbe una parola in egiziano antico che significa “adoratore del faraone”.
zio ot
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)