Cita:
MaxpoweR ha scritto:
Certe considerazioni le fa sempre chi si occupa di studi di frontiera, non ho mai letto o sentito di un ricercatore accreditato che si occupi in maniera sistematica e scientifica di questi temi in modo da produrre pubblicaizoni che fanno SCIENZA.
Mi sembra blanda anche la giustificazione delle cattedre da preservare, del segreto da mantenere in lobby riservate... Non siamo nel medioevo ed una scoperta del genere darebbe gloria eterna al suo "scopritore", contro i fatti non c'è insabbiamento o infangamento che tenga!
boh -_-
Sfogo delle 5e38 :]
Se posso permettermi un piccolo ot....
Sembra che tu riponga una fiducia sconfinata nella Scienza e nella "visione accademica" della realtà... fiducia che, a mio modo di vedere, rasenta il fanatismo. Non che sia una tua colpa, per carità.... anche perchè, probabilmente, questo non è altro che l'effetto (da te completamente assorbito) dell'autorevolezza e dell'autoreferenzialità sulla quale si basa la formazione scolastica ed universitaria in genere. Soprattutto in ItaGlia. Dimentichi infatti che esiste un "ordine gerarchico" anche lì, fatto di accademici e di eminenze grigie che farebbero CARTE FALSE, pur di preservare l'attuale visione del mondo e/o di mantenere l'attuale stato delle cose. Di conseguenza, pur non trovandoci nel medioevo, come dici tu, saranno sempre e comunque gli "eretici" (che io definisco ANCHE come persone sostanzialmente "prive di pregiudizi") ad essere etichettati come "visionari". Esattamente come saranno, sempre e comunque, gli "eretici" a portare buone nuove bei più disparati settori della ricerca.
Citazione:
[i]La storia del pensiero scientifico occidentale e il lungo cammino della ricerca scientifica sono stati tracciati da grandi “eretici” le cui teorie si sono poi rivelate giuste. Coloro che un tempo furono giudicati folli per le loro tesi, sono coloro che poi hanno cambiato il mondo. Così era ieri e così è ancora oggi. Così è successo per ogni grande innovazione che poi ha trasformato la vita sul nostro pianeta. Un tempo li torturavano, li bruciavano o, nella migliore delle ipotesi, li scomunicavano. Oggi, più semplicemente, non fanno più carriera, perdono il posto e la cattedra o la nomination per il Nobel. Ma anche oggi c’è chi ha il coraggio di andare controcorrente.[/i]
Questo per dire che... chi vuole fare carriera, in Italia, deve necessariamente "allinearsi" al pensiero unico.
Scusate l'ot....
Per tornare al discorso, aggiungo.....
concordo sul fatto che nei secoli sia stato
divinizzato il divino (perdonate il gioco di parole)... ma sostenere, con la scusa del
buon senso, che
"è più probabile che i nostri avi si siano inventati tutto per legittimare qualcosa che non conosceremo mai", oltre che essere fuorviante, è un pensiero che va contro la ricerca della "verità".
Sempre imho....