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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 28/01/2019, 18:09 
Cita:
Il polo nord magnetico si sposta sempre di più. Oltre la scienza c’è un significato spirituale?

https://www.ilprimatonazionale.it/appro ... le-101466/



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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 28/01/2019, 19:15 
bleffort ha scritto:
E possibile poi che le Terre emerse invertiranno il loro spostamento che da milioni di anni si sono spostati verso verso nord ma che poi cominceranno a muoversi verso Sud?. [:296]


E come no, la Terra è giunta sul piano galattico e Nibiru è alle porte, per non parlare del Sole che si sta spegnendo... altro che Terra piatta... molto molto di più.

I miei strumenti però indicano sempre gli stessi valori, dovrò revisionarli, altrimenti rischio l'emarginazione mediatica e potrei anche perdere il mio numero di casa.



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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 06/02/2019, 18:18 
@bleff, si parla del polo positivo e negativo del campo magnetico e NON dei continenti polari nord e sud che NON si scambiano da un giorno all' altro.

L' inversione dei poli magnetici mi sembra ormai imminente e così pure l' era glaciale? L' una causa l' altra? Da approfondire...
Per ora so solo che mi devo rifare il guardaroba per il prossimo inverno... potrebbe durare mooolto a lungo. ^_^

A essere sincero date le scadenze e gli allarmi ovattati sembra che debba succedere tutto e tutto insieme...



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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 25/02/2019, 16:28 
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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 01/03/2019, 05:50 
da quello che ho letto mi sembra che ci sia uno spostamento al di sotto, molto, del mantello terrestre a partire dal nucleo o limitrofe di strati e fluidi di masse che caratterizzano il magnetismo, traslazioni cioè di masse magmatiche... ma questa INVERSIONE, dei poli, risultante sarà solo magnetica o persino fisica [:291] [xx(] ?
cioè gli emisferi si invertiranno? una cosa inaudita... manco un terremoto richter 1000...
da quanto ho capito se ci fosse uno spostamento magmatico enorme potrebbe succedere, allora sarebbero concomitanti eruzioni più che catastrofiche oltre a terremoti di grado 300 con tsunami di qualche chilometro di onde... ma mi sembra che nella storia geologica questo non sia (mai) accaduto...



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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 16/12/2019, 17:19 
Il Polo Nord magnetico si sposta sempre più velocemente. Dagli aerei alle aurore: cosa cambia
La preoccupazione degli scienziati per il fenomeno. All’inizio del Novecento il Polo nord magnetico si trovava nelle isole artiche canadesi, adesso si sta dirigendo velocemente verso la Siberia

Il Polo Nord magnetico si sposta sempre più velocemente. Dagli aerei alle aurore: cosa cambia Un’aurora boreale vista dallo spazio


Cosa sta succedendo al campo magnetico della Terra? Da circa 200 anni, dal tempo delle prime esplorazioni polari artiche, gli scienziati hanno verificato una diminuzione dell’intensità del campo magnetico del nostro pianeta e anche un rapido spostamento del Polo Nord magnetico, che non coincide con il Polo Nord geografico. Il primo rappresenta il punto della superficie terrestre dove le linee di flusso del campo magnetico — che ci protegge dalle pericolose particelle cosmiche — sono perpendicolari al suolo. Il secondo invece è il punto di contatto dell’asse intorno al quale gira la Terra. Per semplificare il campo magnetico, gli scienziati hanno poi costruito un modello con una ipotetica «sbarra di ferro magnetica» che attraversa il centro della Terra, ma in questo caso il punto di intersezione sulla superficie non coincide con gli altri due poli. Questo terzo punto è stato chiamato Polo geomagnetico, che si sposta a sua volta ma molto di meno di quello magnetico.


Gli interrogativi

«Le migrazioni dei poli sono un fenomeno normale», spiega Jacopo Boaga, professore di geofisica all’Università di Padova. «Si tratta di cambiamenti del dipolo magnetico che avvengono con una dinamica non ancora ben compresa, anzi si tratta di un punto interrogativo della fisica moderna anche perché non disponiamo di strumenti per analizzare direttamente ciò che avviene nelle profondità del pianeta». Analizzando le rocce vulcaniche che contengono minerali di ferro, dagli anni Sessanta si è capito che la polarità del campo magnetico si è invertita centinaia di volte nel corso delle ere geologiche. In pratica il polo positivo diventa negativo e dopo un certo periodo di tempo torna positivo. «Queste variazioni non avvengono con ciclicità regolare», prosegue il docente padovano. Tra 200 e 120 milioni di anni fa le inversioni — probabilmente dovute a variazioni delle correnti nel mantello terrestre legate al flusso di calore — si sono verificate circa ogni 10 milioni di anni, ma tra 120 e 80 milioni di anni non avvennero. Negli ultimi 20 milioni di anni si è verificata un’inversione magnetica ogni 200-300 mila anni. L’ultima però si è verificata 770 mila anni fa: siamo quindi vicini a una nuova inversione? E se dovesse avvenire, quali conseguenze potrebbe avere sulla nostra vita? Il fatto che ne sono avvenute molte nel passato, fa pensare che le conseguenze sulle specie viventi non sono gravi.

Un processo lento

Anche perché l’inversione non avviene da un giorno all’altro, ma è un processo lento che può durare anche migliaia di anni. Sebbene l’intensità del campo magnetico è diminuita negli ultimi 200 anni a un tasso che a breve lo ridurrebbe a zero, lasciando temporaneamente il pianeta esposto alle particelle cariche solari, il professor Huapei Wang del Massachusetts Institute of Technology nel novembre 2015 ha pubblicato su Pnas un’analisi secondo la quale non ci sarà un’inversione magnetica nel prossimo futuro in quanto l’attuale intensità del campo magnetico è circa il doppio della media degli ultimi 5 milioni di anni e ci vorrebbero almeno mille anni solo per scendere sotto la media. Allo stesso risultato è arrivato anche Maxwell Brown dell’Università dell’Islanda, che nell’aprile 2018 sempre su Pnas ha escluso un’inversione a breve. Lo scorso agosto Brad Singer dell’Università di Wisconsin Madison ha pubblicato su Science Advances gli studi sull’ultima inversione magnetica di 770 mila anni fa: impiegò 22 mila anni per completarsi. Quella vera e propria durò 4 mila anni, preceduta da un periodo di instabilità e due parziali e temporanee inversioni durate 18 mila anni. Dal 1840 la forza del campo magnetico è cambiata con relativa lentezza: il più grande cambiamento è stato la diminuzione del 10% nell’Atlantico meridionale.

La velocità

Un altro fenomeno è lo spostamento dei poli magnetici. Quello artico si è spostato verso nord di oltre 2.000 chilometri dal 1831. Ora la velocità di spostamento è aumentata: 50-70 chilometri all’anno contro i 10-12 km/anno di un secolo fa. «In realtà non possiamo dire che oggi con questi spostamenti veloci ci troviamo in un periodo anomalo. Magari era anomalo quello precedente, in cui il Polo magnetico si spostava più lentamente», dice Boaga. All’inizio del Novecento il Polo nord magnetico si trovava nelle isole artiche canadesi, adesso si sta dirigendo velocemente verso la Siberia, che potrebbe raggiungere nei prossimi decenni. Anche il Polo sud magnetico si sposta, ma a una velocità inferiore. Nel 2019 il Polo nord magnetico ha attraversato il meridiano di Greenwich e per la seconda volta in un anno è stato aggiornato il World Magnetic Model, che con i dati forniti dai satelliti è alla base dei sistemi di navigazione moderni. Quali possono essere le conseguenze? Sicuramente ci saranno problemi con la navigazione e l’orientamento alle alte latitudini, i sistemi satellitari andranno quindi aggiornati più di frequente. Alle nostre latitudini lo scostamento dell’ago della bussola, che indica il nord magnetico e non quello geografico, è limitato a meno che non servano misurazioni super precise. Ci possono essere problemi per gli aerei, che necessitano di un continuo aggiornamento dei numeri sulle piste di atterraggio che si riferiscono alla direzione rispetto al nord magnetico. Ci saranno modifiche anche per aurore boreali? Questo non è ancora chiaro anche perché sembrano più influenzate dal Polo geomagnetico che da quello magnetico. «Forse nel prossimo futuro si vedranno meglio in Siberia che in Scandinavia o in Canada», conclude il geofisico.



https://www.corriere.it/cronache/19_dic ... 0b20.shtml


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 16/12/2019, 18:26 
2di7 ha scritto:
Uno studio scientifico annuncia la prossima inversione di polarità della Terra.

La scienza si è sostituita alla religione nel profetare catastrofi terroristiche, chissà che non diventi la nuova fede mondiale.

Magari gli apre il pianeta in due, così la poi piantano con le loro favole ammazzaUmani.



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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 06/05/2020, 15:53 
Il Polo Nord magnetico si sta spostando verso la Siberia: due zone influenzano il movimento, “continuerà ma tenderà a rallentare”
"L'alterazione delle regioni magnetiche ha indebolito la placca al di sotto del Canada e aumentato quella che si trova in Siberia, provocando una sorta di 'tiro alla fune' magnetico"




Negli ultimi anni, il Polo Nord magnetico si sta spostando dal Canada alla Siberia e questo movimento potrebbe essere influenzato dalla presenza di due diverse zone magnetiche sul bordo del nucleo esterno della Terra. Sono i risultati riportati in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Geoscience dagli scienziati dell’Universita’ di Leeds, che hanno utilizzato i dati provenienti dai satelliti Swarm dell’Agenzia spaziale europea per studiare lo spostamento del Polo Nord magnetico.

“Il movimento del Polo ha comportato la necessita’ di aggiornamenti frequenti ai sistemi di navigazione, compresi quelli che gestiscono le funzioni di mappatura negli smartphone”, spiega Phil Livermore dell’Universita’ di Leeds.
polo nord magnetico

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“I cambiamenti nel flusso di materiale fuso all’interno del pianeta hanno alterato la forza delle regioni magnetiche”, Il Polo Nord magnetico e’ il punto in cui le linee di campo sono perpendicolari alla superficie ed e’ stato individuato dall’esploratore James Clark Ross negli anni ’30 del XIX secolo, quando sembrava piuttosto stabile. L’alterazione delle regioni magnetiche ha indebolito la placca al di sotto del Canada e aumentato quella che si trova in Siberia, provocando una sorta di ‘tiro alla fune’ magnetico“, prosegue l’esperto.

polo nord magneticoIl team ha utilizzato i dati provenienti dalle osservazioni satellitari e le misurazioni della forma in evoluzione del campo magnetico terrestre degli ultimi due decenni per modellare le migrazioni del Polo Nord magnetico e capire le ragioni di tali cambiamenti. “Secondo i nostri calcoli il movimento continuera’, anche se tendera’ a rallentare. La sua velocita’ massima per adesso si e’ assestata intorno ai 50-60 km all’anno. Non sappiamo ancora se il Polo nord magnetico tornera’ indietro”, aggiunge ancora Livermore. Il National Geophysical Data Center degli Stati Uniti e il British Geological Survey lo scorso anno hanno pubblicato un aggiornamento anticipato sul World Magnetic Model, una rappresentazione del campo magnetico terrestre in tutto il globo, incorporata in tutti i dispositivi di navigazione, compresi gli smartphone moderni, in modo da correggere gli eventuali errori.


http://www.meteoweb.eu/2020/05/polo-nor ... o/1431062/


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 08/07/2020, 01:18 
Il campo magnetico terrestre cambia più in fretta di quanto previsto


Lo ha rilevato uno studio, condotto in collaborazione tra i ricercatori dell'università britannica di Leeds e quelli dell'università della California a San Diego, basato su una serie di sofisticate simulazioni al computer. Ne è emerso che tali cambiamenti potrebbero avvenire anche 10 volte più velocemente di quanto si pensasse

I cambiamenti di direzione del campo magnetico della Terra potrebbero avvenire 10 volte più velocemente di quanto si immaginasse. A sostenerlo sono le simulazioni realizzate al computer dagli esperti dell'università britannica di Leeds, in collaborazione con i colleghi dell'università della California a San Diego, le cui osservazioni sono state inserite in un articolo, pubblicato all’interno della rivista scientifica “Nature Communications”.

Il cuore della Terra


Le valutazioni fatte dai ricercatori, si legge anche sul sito dell’ateneo di Leeds, hanno la particolarità di poter offrire un nuovo sguardo su quello che accade realmente nel motore del pianeta, a 2.800 chilometri di profondità, lì dove si genera il vorticoso flusso di ferro fuso che con le sue correnti elettriche genera il campo magnetico, condizionandone il movimento da centinaia di migliaia di anni. Come spiegano gli esperti, il nostro campo magnetico è generato e mantenuto da un flusso convettivo di metallo fuso che forma il nucleo esterno della Terra. Il movimento del ferro liquido crea, come detto, le correnti elettriche che alimentano il campo, il che aiuta anche a proteggerci dalle radiazioni extraterrestri dannose e a mantenere la nostra atmosfera in posizione. Il campo magnetico, sottolineano ancora i ricercatori, è in continua evoluzione dei satelliti, oggi, riescono a fornire nuovi mezzi per misurare e tracciare i suoi spostamenti, sebbene esistesse molto prima dell'invenzione dei dispositivi di registrazione creati dall'uomo.

Le simulazioni al computer

Per ricostruire l'evoluzione del campo magnetico terrestre, nelle diverse ere geologiche, la comunità scientifica si è spesso servita dell “impronte” che questo lascia impresse nei sedimenti, nelle colate laviche o anche nei manufatti prodotti dall'uomo, ma i risultati così ottenuti sono spesso incerti e oggetto di dibattito. L’approccio ottenuto in questo studio è diverso. Il dottor Chris Davies, professore associato presso la School of Earth and Environment di Leeds e la professoressa Catherine Constable, della Scripps Institution of Oceanography che fa parte dell’università di San Diego, in California, hanno deciso di combinare simulazioni al computer del processo di generazione del campo magnetico con una ricostruzione recentemente prodotta delle variazioni dello stesso negli ultimi 100.000 anni. I risultati emersi hanno sottolineato come i cambiamenti di direzione avrebbero raggiunto velocità anche 10 volte superiori a quanto ci si attendesse. "Dato che questi rapidi cambiamenti rappresentano alcuni dei comportamenti più estremi del nucleo liquido, potrebbero fornire importanti informazioni sul comportamento del cuore interno della Terra”, ha spiegato Davies.
Le cause ipotizzate

Ma da cosa sono causati questi rapidi cambiamenti? Gli esperti ipotizzano che possano essere associati a locali indebolimenti del campo magnetico, dunque giustificati dall'inversione dei poli o dall'allontanamento dei poli magnetici dai poli geografici. Un esempio evidente, segnalato nello studio, è quello del netto cambiamento della direzione del campo magnetico, stimato in circa 2,5 gradi all'anno, verificatosi circa 39.000 anni fa. I ricercatori segnalano che tale spostamento sia legato ad un indebolimento del campo terrestre in corrispondenza della costa occidentale dell'America centrale, seguito all’escursione di Laschamp, una breve inversione del campo magnetico terrestre che si è verificata circa 41.000 anni fa. “Ulteriori studi delle dinamiche in evoluzione in queste simulazioni possono offrire una strategia utile per documentare come si verificano tali rapidi cambiamenti e se si verificano anche durante periodi di polarità magnetica stabile come quello che stiamo vivendo oggi", ha poi concluso Constable.


https://tg24.sky.it/scienze/2020/07/06/ ... ambiamenti


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 27/09/2020, 18:42 
I GLOBICEFALI SPIAGGIATI SONO UN SEGNO DELLO SPOSTAMENTO DEL POLO MAGNETICO E DELLA MAGNETOSFERA IN CALO

Dal 1850 il campo magnetico terrestre si è indebolito. All’inizio del millennio ha poi iniziato a ridursi in modo esponenziale, di oltre il 10% per decennio: questo calo è estremo e preoccupante. Ecco il perché.

Il campo magnetico terrestre ci protegge dalle radiazioni spaziali. Le nostre protezioni naturali che si indeboliscono sono una pessima notizia per tutta la vita sul nostro pianeta e potrebbero persino portare alla prossima estinzione di massa.

“Quando il campo magnetico si indebolisce, i poli si spostano”, afferma David Mauriello di ORP e MRN. Negli ultimi 100 anni, più o meno, entrambi i poli, nord e sud, si sono rapidamente diretti verso l’equatore (come mostra il filmato sotto) e il loro ritmo sta sempre più aumentando, avverte Mauriello. Il Polo Sud è ora al largo del continente antartico e si dirige verso l’Indonesia, mentre il Polo Nord si sta spostando attraverso il circolo polare artico verso la Siberia, anch’esso diretto in Indonesia, dove è probabile che si incontreranno nei prossimi decenni, forse intorno al 2050.

Questo “incontro” porterà a una delle due eventualità: 1) si verificherà un ribaltamento completo (ovvero una “inversione” in cui i poli magnetici si scambiano di posto), o 2) si verificherà uno “snap-back” in cui i poli ritorneranno rapidamente ai loro punti di partenza originali.

Guarda su youtube.com


Tuttavia, non è lo spostamento dei poli a causare il problema principale, anche se è certamente uno dei problemi, continua Mauriello. No, la più grande preoccupazione è la magnetosfera calante che deriva da uno spostamento dei poli.

“Quando il campo magnetico si indebolisce sulla Terra, possono entrare più radiazioni cosmiche”, spiega Mauriello. “Non solo i raggi cosmici, aumenterà l’intero ampio spettro di radiazioni. Avete notato che quest’estate, stare al sole anche solo per pochi minuti è stato infernale?” chiede: “Questo perché siamo nel minimo solare, abbiamo un campo magnetico ridotto e si sentono gli effetti di quella radiazione. E questo, sfortunatamente, aumenterà per il resto della nostra vita, o fino a quando non avrà luogo l’inversione/escursione”.

Guarda su youtube.com


È stato documentato che le inversioni magnetiche e le escursioni, negli ultimi anni, hanno causato alcune delle più grandi estinzioni di massa del pianeta, incluso l’evento dello Younger Dryas che ha eliminato fino al 65% della megafauna mondiale.
I GLOBICEFALI “PERDUTI” DELLA TASMANIA

Immagini strazianti mostrano le conseguenze del peggior arenamento di massa di globicefali in Australia. Ad oggi, si stima che siano morte quasi 400 balene.

Questo potrebbe benissimo essere considerato uno dei più grandi eventi di arenamento di massa della storia, ma certamente non è senza precedenti. Esistono dati per molti altri spiaggiamenti negli ultimi tempi, e indovina un po’- si verificano tutti durante i minimi solari.

Nel 1985 circa 450 globicefali si erano arenati ad Auckland, in Nuova Zelanda. Nel 1996, 320 globicefali si arenarono nella città di Dunsborough, in WA. Inoltre, lo spiaggiamento di questa settimana è anche il primo a coinvolgere più di 50 balene in Tasmania dal 2009. E poi, nel 2017, l’incredibile numero di 600 globicefali vennero portate a riva nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, ne morirono più di 350.

Quindi, questi avvenimenti del 1985, 1996, 2009, 2017 e ora 2020 – queste date non sono casuali: tutti questi anni rientrano nei periodi di minimi solari “quando la massima radiazione cosmica aumenta nel pianeta, e si ha la diminuzione del campo magnetico – avviene una sorta di confusione per gli animali”, sottolinea Mauriello.

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Grafico dei due cicli solari più recenti, più una previsione di consenso per il ciclo 25.


“Questi sono eventi prevedibili basati sulla magnetosfera calante e sul crollo del nostro sole che avvengono simultaneamente”, dice Mauriello. “Questi eventi continueranno forse per un altro anno più o meno e poi quando arriveremo al minimo solare del ciclo 25 possiamo aspettarci che si verifichino nel 2031, 2032, 2033”.

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Spiaggiamento di massa di globicefali sulla costa di Cape Cod nel 1902 (minimo solare del ciclo 13).


Mauriello conclude con questo severo avvertimento: “L’escursione o inversione magnetica continuerà poiché anche il sole entra nei grandi minimi – questi due eventi che accadono contemporaneamente, secondo me, non sono casuali ma in realtà accentueranno la corsa verso la prossima era glaciale.

“Sulla base di tutti i dati proxy, nei prossimi più o meno 1.400 anni, saremo nella massima glaciazione. Molti scienziati si sono chiesti che cosa accade per dare il via a tutto questo. Bene, lo stai osservando”, conclude Diamond:” i poli si stanno muovendo rapidamente, poiché lo scudo terrestre si sta indebolendo e stiamo entrando in un periodo di grandi minimi”.

Cicli su cicli si stanno allineando (400 anni di ciclo Grand Solar Minimum/12.000 cicli di escursione magnetica – per citarne solo due). Sembra che tu ed io stiamo vivendo l’inizio della prossima Catastrofe Cosmica qui sulla Terra.



https://www.attivitasolare.com/i-globic ... a-in-calo/


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 18/12/2020, 18:06 
Il bizzarro comportamento dei poli magnetici della Terra: il Polo Nord corre veloce verso la Siberia
Confermata la corsa del polo magnetico nord verso la Siberia attraverso le osservazioni dei satelliti europei Swarm

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Posizioni dei poli magnetici nord e sud rilevate da campagne di misura a terra nel corso di due secoli (punti blu) e da recenti rilievi della strumentazione a bordo dei satelliti Swarm (punti rossi). La posizione attuale (2019) dei poli è indicata da un punto rosso cerchiato

Con una velocità otto volte maggiore rispetto a quella del polo magnetico sud, il polo magnetico nord si muove verso la Siberia. Una nuova analisi effettuata per la prima volta sui dati prodotti dai satelliti Swarm dell’European Space Agency (ESA) attualmente in orbita, hanno confermato il trend che si era rilevato negli ultimi decenni. Nello studio appena pubblicato “The location of the Earth’s magnetic poles from circum-terrestrial observations“, tre ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) mostrano come dalle misure dirette del campo magnetico registrate dagli strumenti a bordo dei satelliti sia possibile determinare la posizione aggiornata dei poli magnetici e, analizzando i dati degli ultimi anni, anche la loro dinamica.

“I tre satelliti Swarm”, afferma Domenico Di Mauro, ricercatore dell’INGV e autore dello studio, “sin dal loro lancio nel 2013, compiono orbite quasi polari in circa 95 minuti. In 24 ore effettuano 15 giri intorno alla sfera terrestre raccogliendo, così, informazioni sulla morfologia e sulla intensità del campo magnetico con strumenti di altissima precisione e restituendo misure con una risoluzione ed una copertura spazio-temporale mai raggiunte prima. Un’opportunità che noi ricercatori dell’INGV operanti nell’ambito del geomagnetismo non potevamo farci sfuggire: abbiamo così determinato, aggiornandola, la posizione dei poli magnetici come se la misura fosse raccolta a terra. Per far ciò, abbiamo messo a punto procedure ed algoritmi per proiettare i dati raccolti in quota sulla superficie terrestre, un’analisi realizzata per la prima volta nell’era dell’esplorazione del nostro pianeta dallo Spazio”.

“I risultati”, aggiunge Mauro Regi, ricercatore dell’INGV e primo autore dello studio, “in accordo con l’attuale 13esima generazione del modello internazionale di riferimento del campo geomagnetico (IGRF), hanno la prerogativa di restituire un’informazione immediata e diretta da osservazioni sperimentali. Entrambi i poli magnetici si muovono in direzione nord-ovest ma mentre il polo nord si muove alla velocità di circa 37-72 km all’anno (con una lieve diminuzione nell’anno 2016), la velocità del polo sud è di circa 5-9 km all’anno. Dalle nostre analisi, quindi, il polo nord magnetico ha abbandonato i territori settentrionali del Canada e si dirige verso la Siberia, mentre il polo sud magnetico si muove più lentamente verso l’oceano aperto, dal settore antartico che ospita la stazione francese Dumont D’Urville”.

“Importante è sottolineare”, conclude Stefania Lepidi, ricercatrice dell’INGV e co-autrice dello studio, “la profonda differenza tra poli magnetici e poli geografici: questi ultimi sono individuati dall’asse di rotazione terrestre e, dunque, sono fissi. I poli magnetici, invece, corrispondono ai punti in cui il campo magnetico è esattamente verticale e si muovono in maniera imprevedibile. Inoltre, i poli magnetici non sono diametralmente opposti come quelli geografici e non sono neanche vicini ad essi. Oggi il polo sud magnetico dista dal suo omologo geografico circa 2800 km, quello nord circa 350 km”.

Il bizzarro comportamento dei poli magnetici ha stimolato la curiosità di alcuni esploratori negli ultimi due secoli, temerari fino a fronteggiare le difficili condizioni ambientali delle aree polari del nostro pianeta: le preziose misure raccolte nel corso del tempo hanno permesso di seguire le incredibili distanze coperte dai due poli magnetici, come manifestazione della lenta ma continua variazione spazio-temporale del campo magnetico in conseguenza dei complessi meccanismi che lo generano nel nucleo esterno del nostro pianeta.


http://www.meteoweb.eu/2020/12/bizzarro ... a/1523384/


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MessaggioInviato: 08/06/2022, 19:42 
Inversione dei poli magnetici della Terra: nuovo studio fa chiarezza
Negli ultimi 180 anni, l'intensità del campo magnetico terrestre è diminuita di circa il 10%



La comparsa di un’area misteriosa nell’Atlantico meridionale, dove l’intensità del campo geomagnetico sta diminuendo rapidamente, ha portato a ipotizzare che la Terra si stia dirigendo verso un’inversione di polarità magnetica. Tuttavia, un nuovo studio, che mette insieme prove risalenti a 9mila anni fa, suggerisce che i cambiamenti attuali non sono unici e che un’inversione potrebbe non essere dietro l’angolo. Lo studio è stato pubblicato su PNAS.

Il campo magnetico terrestre funge da scudo invisibile contro l’ambiente potenzialmente letale nello Spazio e contro i venti solari che altrimenti spazzerebbero via l’atmosfera. Tuttavia, il campo magnetico non è stabile e ad intervalli irregolari, in media ogni 200mila anni, si verificano inversioni di polarità: ciò significa che i poli magnetici Nord e Sud si scambiano di posto.

Negli ultimi 180 anni, l’intensità del campo magnetico terrestre è diminuita di circa il 10%. Contemporaneamente, un’area con un campo magnetico insolitamente debole è stata rilevata nell’Atlantico meridionale al largo delle coste del Sud America. Quest’area (dove i satelliti hanno più volte fatto registrare malfunzionamenti a causa dell’esposizione a particelle altamente cariche provenienti dal Sole) è chiamata Anomalia del Sud Atlantico. Questi sviluppi hanno portato a ipotizzare che potremmo essere diretti verso un’inversione di polarità. Tuttavia, il nuovo studio suggerisce che questo potrebbe non essere il caso.

“Abbiamo mappato i cambiamenti nel campo magnetico terrestre negli ultimi 9mila anni e anomalie come quella nell’Atlantico meridionale sono probabilmente fenomeni ricorrenti legati alle corrispondenti variazioni dell’intensità del campo magnetico terrestre,” ha affermato Andreas Nilsson, geologo della Lund University.

I risultati si basano su analisi di manufatti archeologici bruciati, campioni vulcanici e carotaggi di sedimenti, che contengono tutti informazioni sul campo magnetico terrestre. Questi includono vasi di terracotta che sono stati riscaldati fino a oltre 580°C, lava vulcanica che si è solidificata e sedimenti che si sono depositati nei laghi o nel mare. Gli oggetti agiscono come capsule del tempo e contengono informazioni sul campo magnetico del passato. Utilizzando strumenti sensibili, i ricercatori sono stati in grado di misurare queste magnetizzazioni e ricreare la direzione e la forza del campo magnetico in luoghi e tempi specifici.

“Abbiamo sviluppato una nuova tecnica di modellazione che collega queste osservazioni indirette di diversi intervalli di tempo e luoghi in un’unica ricostruzione globale del campo magnetico negli ultimi 9mila anni,” ha dichiarato Andreas Nilsson.

Studiando com’è cambiato il campo magnetico, i ricercatori possono saperne di più sui processi nel nucleo terrestre che generano il campo. Il nuovo modello può essere utilizzato anche per datare documenti sia archeologici che geologici, confrontando le variazioni misurate e modellate del campo magnetico. Ciò ha portato alla conclusione riguardo alle ipotesi su un’imminente inversione di polarità: “Sulla base delle somiglianze con le anomalie ricreate, prevediamo che l’Anomalia del Sud Atlantico scomparirà probabilmente entro i prossimi 300 anni e che la Terra non si sta dirigendo verso un’inversione di polarità,” ha concluso Andreas Nilsson.


https://www.meteoweb.eu/2022/06/inversi ... i/1802837/


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 Oggetto del messaggio: Re: L'inversione del campo magnetico è alle porte
MessaggioInviato: 07/11/2023, 22:39 
L’aeroporto di Linate si “riallinea” con il Polo Nord Magnetico
I Poli magnetici della Terra, a differenza da quelli geografici sono in costante movimento e le piste degli aeroporti devono essere rinumerate affinché i dati coincidano con le informazioni che i piloti ricevono dagli strumenti di navigazione

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Il numero che contraddistingue la pista di decollo e atterraggio l’aeroporto di Milano Linate, ovvero il numero che corrisponde al suo orientamento rispetto al Polo Nord magnetico della Terra, verrà aggiornato a partire dal prossimo 30 novembre, lo riporta il "Corriere della Sera".

Questo avviene perché i poli magnetici, al contrario di quelli geografici, sono in costante movimento.

Dire “Nord magnetico” infatti necessita di una distinzione dal “Nord geografico”: il secondo è fisso e si trova all’estremità settentrionale dell’asse terrestre, mentre il primo è quello che si sposta costantemente di 37-72 chilometri l’anno, facendo così variare anche la bussola.

Il Polo Nord magnetico si sta spostando con una certa rapidità, e quindi dati come la numerazione delle piste di decollo e atterraggio, devono regolarmente essere aggiornati, così da poter corrispondere con le informazioni che i piloti leggono sugli strumenti di navigazione.

Uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e pubblicato sul Journal of Geophysical Research spiega che il Polo Nord magnetico si sta spostando ad una velocità circa otto volte maggiore rispetto al Polo Sud magnetico e che il Polo nord magnetico ha abbandonato i territori settentrionali del Canada per dirigersi verso la Siberia, mentre il Polo sud magnetico si muove più lentamente verso l'oceano aperto, dal settore antartico che ospita la stazione francese Dumont D’Urvi.

Studiare le oscillazioni del campo magnetico serve sia per aggiornare i documenti di volo, ma anche perché la magnetosfera, cioè l’estensione del campo magnetico terrestre nello Spazio, protegge dai raggi cosmici e dalle radiazioni che si producono a seguito dei brillamenti, o eruzioni, solari.

Per quello che riguarda l’aeroporto di Linate, quindi, a causa dello spostamento del Nord magnetico, dal 30 novembre gli estremi della pista passeranno dagli attuali 18/36 (il 18 sta a Nord, il 36 a Sud dell’asfalto) a 17/35, stando a quanto confermato da Enav, la società che in Italia dirige il traffico aereo. La novità comporterà l’utilizzo di 100-150 litri di colore bianco per rifare le cifre, e il cambio della segnaletica che dal terminal porta alla striscia d’asfalto principale.


https://www.rainews.it/articoli/2023/11 ... 354b5.html


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