http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplr ... 3&sezione=E' in robita Goce la "Ferrari" dei satelliti
ROMA
È stato lanciato con successo oggi dal cosmodromo di Plesetsk, nel nord della Russia, GOCE (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer), il primo e il più sofisticato satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) destinato allo studio del campo gravitazionale terrestre e della circolazione degli oceani, realizzato e integrato da Thales Alenia Space.
Il lancio del satellite europeo Goce, previsto inizialmente per le 15.21 di ieri dal poligono russo di Plassetsk, è stato rinviato di 24 ore a causa di alcuni problemi tecnici a una delle torri di servizio, rimasta bloccata in posizione a sette secondi dall’accensione dei motori: lo ha annunciato l’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Si tratta del quinto rinvio della missione, che avrebbe dovuto partire nel settembre del 2008, dopo numerosi problemi tecnici al razzo vettore di tipo «Rockot» (che già nel 2005 aveva perso in un incidente il satellite europeo «Cryosat»).
Goce dallo spazio osserverà la Terra e cercherà di mappare i suoi campi gravitazionali che sono uno dei pilastri su cui si regge la comprensione del nostro pianeta e dei suoi meccanismi.
Il satellite Goce (Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer), l’Esploratore della Gravità e della Circolazione stazionaria Oceanica di lunghezza pari a cinque metri, è il primo satellite della serie degli Esploratori della Terra dell’Esa. In qualità di capo commessa, la Thales Alenia Space ha guidato il consorzio a partecipazione totalmente europea di oltre 40 società che hanno contribuito alla costruzione del satellite Goce, un satellite che vede una forte partecipazione italiana.
Goce è dunque il primo di una serie di satelliti di osservazione della Terra dell’Esa chiamati Earth Explorer. Queste missioni di entità ridotta sono sviluppate in risposta diretta ad una serie di aspetti relativi alle scienze della Terra identificati dalla comunità scientifica e contemporaneamente sono una dimostrazione della nuova tecnologia spaziale.
«Goce -assicura l’Agenzia Spaziale Europea- ne è certamente all’altezza. La struttura sottile e altamente tecnologica del satellite incorpora svariati record sia in termini di design che di uso di nuove tecnologie per la mappatura del campo gravitazionale terrestre». In particolare, Goce esegue sei misurazioni contemporanee del campo gravitazionale. Il satellite è stato progettato per orbitare ad appena 250 km sopra la superficie della Terra, fendendo quel che resta dell’atmosfera grazie alla insolita forma aerodinamica.
Con il suo lavoro, Goce sarà d’aiuto alla climatologia, permettendo di migliorare le predizioni delle variazioni del clima a lungo periodo, alla geodesia, fornendo un riferimento globale e unificato per l’altimetria della superficie terreste, e all’oceanografia, migliorando la conoscenza della dinamica globale della circolazione oceanica e del trasferimento di calore ad essa associata. Ma anche nel campo della geologia Goce svolgerà un ruolo importante, fornendo informazioni sulla struttura interna della terra utili ad identificare zone a rischio sismico o vulcanico.
Durante i suoi 20 mesi di osservazione e di studio, Goce, con i suoi strumenti scientifici di bordo ed in particolare con il sofisticato Gradiometro, sarà in grado di misurare il campo gravitazionale terrestre con l’accuratezza pari a un milionesimo dell’accelerazione di gravità al suolo, ma permetterà anche di determinare l’altezza del geoide con una precisione di 2 centimetri e con una risoluzione spaziale di 100 km, aprendo una nuova frontiera per studi sulla configurazione e superficie e sulla struttura interna del pianeta Terra.
Goce, che si presenta in forma ottogonale allungata e stretta, dal peso di 1.100 kg per 5 metri di lunghezza per una sezione di un metro, con la sua forma rigida e allungata sarà in grado di volare, riducendo l’attrito con l’aria. La parte interna del satellite è suddivisa in sette piani interni capaci di contenere le attrezzature e tutto l’equipaggiamento elettronico.
Questo satellite ad orbita bassa è, dunque, la prima missione che utilizza la tecnologia del gradiometro nello spazio, punta di diamante di Goce. «Il principio -spiega l’Esa- comprende la misurazione delle differenze di accelerazione su distanze brevi tra un insieme di masse di prova all’interno del satellite che rispondono a piccole variazioni nella “spinta gravitazionale” della Terra, durante il viaggio lungo il suo percorso orbitale». I dati acquisiti da Goce porteranno dunque alla comprensione di una tra le principali forze della natura della Terra ad un nuovo livello.
«La migliore conoscenza del campo gravitazionale -ricorda l’Esa- è uno dei pilastri su cui si regge la comprensione della Terra e dei suoi meccanismi». «Eseguendo la mappatura del campo gravitazionale con precisione senza precedenti, la missione Goce realizza una vasta serie di affascinanti nuove possibilità per i campi dell’oceanografia, della fisica dei solidi terrestri, della geodesia e delle ricerche marine, migliorando anche -conclude l’Agenzia spaziale europea- la nostra comprensione del cambiamento climatico».