Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 24 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5021
Iscritto il: 05/12/2008, 20:52
Località: Regno di Raziel
 Oggetto del messaggio: San Pietroburgo: multe a gay e lesbiche
MessaggioInviato: 23/11/2011, 18:09 
San Pietroburgo: multe a gay e lesbiche

Una legge per chi lo dichiara in pubblico. Il promotore è Putin.

Cita:
Quasi tornando ai tempi sovietici, quando l'omosessualità era un reato (depenalizzato solo nella Russia post-comunista nel 1993), il 'parlamento' di San Pietroburgo ha approvato in prima lettura una legge che prevede multe per i gay, le lesbiche, i bisessuali o i transgender che professano apertamente il loro orientamento sessuale in presenza di minori, equiparando di fatto manifestazioni come i Gay-pride alla propaganda della pedofilia.
CRITICHE DAGLI ATTIVISTI GAY. Un provvedimento aspramente criticato dagli attivisti gay, che lo hanno definito «medioevale» e una «trovata pre-elettorale» per rafforzare il partito putiniano Russia Unita (promotore dell'iniziativa), preannunciando ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. La legge, che richiede altre due letture dopo l' approvazione (37 voti a favore e una astensione), prevede multe da tremila a cinquemila rubli (da 72 a 120 euro) per i singoli e sino a 50 mila rubli (1200 euro) per le organizzazioni che promuovono pubblicamente tali attività, come hanno riferito alcuni media russi.
PROPOSTA DI INASPRIRE LE SANZIONI. Ma il presidente del 'parlamento' di San Pietroburgo, Vadim Tiulpanov, ha ritenuto che le sanzioni dovrebbero essere inasprite portando le multe sino a 500 mila rubli (12 mila euro). L'iniziativa è analoga a quelle già varate nella regione di Arkhangelsk lo scorso settembre e nella regione di Riazan nel 2006. Gli attivisti gay sono già scesi in strada nell'antica capitale degli zar con singoli picchettaggi (l'unica forma di protesta per cui non è prevista l'autorizzazione delle autorità).
LE RICHIESTE PER IL GAY PRIDE. Da anni tentano di organizzare gay pride a Mosca e a San Pietroburgo ma le loro richieste sono state puntualmente respinte, in un Paese fortemente omofobo. Pur essendo stata abolita nel 1993 come reato, l'omosessualità è rimasta in Russia sino al 1999 nella lista delle malattie mentali. L'ex sindaco di Mosca, Iuri Luzhkov, aveva definito «opera di Satana» le parate gay, regolarmente negate o represse a manganellate.
http://www.lettera43.it/attualita/31630 ... sbiche.htm


Anche se credo che manifestazioni come il gay pride non siano necessarie,o fuori luogo,stendo un velo pietoso su questa ultima trovato di questo signore...


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13936
Iscritto il: 03/12/2008, 20:45
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/11/2011, 22:47 
Cita:
Messaggio di Ronin77

San Pietroburgo: multe a gay e lesbiche

Una legge per chi lo dichiara in pubblico. Il promotore è Putin.

Cita:
Quasi tornando ai tempi sovietici, quando l'omosessualità era un reato (depenalizzato solo nella Russia post-comunista nel 1993),

Si e a quei tempi in Italia gli Omosessuali come erano visti e trattati?.[:D]


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 16:19 
Cita:
Coppia omosessuale umilia il figlio adottivo vestendolo da donna: è polemica

Due donne omosessuali australiane hanno umiliato il figlio adottivo di sei anni travestendolo da ragazza e pubblicando le sue foto su Facebook. Una delle due era in procinto di cambiare sesso per tentare di “trasformare” il suo corpo in quello di un uomo, mentre la sua compagna sta seguendo un trattamento di fertilità.

Questi i dati rilasciati dal tribunale dei minori del New South Wales che ha immediatamente portato via dalla coppia il bambino (chiamato con lo pseudonimo Campbell), rimosso le immagini da Facebook e avviato un’indagine sull’agenzia di affidamento che ha permesso l’assegnazione del minore alle due donne lesbiche.

Sul Dailymail si riporta che l’ex magistrato della Children’s Court, Barbara Holborow, quando ha saputo della vicenda ha dichiarato: «Oh mio Dio, che cosa stiamo facendo?», in un soprassalto di lucidità rispetto alla progressiva “gayzzazione dell’Occidente“. Il ministro per la Famiglia, Pru Goward, ha invece aperto un’indagine approfondita chiedendo se durante le modalità di affidamento si fosse tenuto in considerazione anche il benessere del bambino. Si è così scoperto che la madre naturale del ragazzo aveva più volte tentato di riconquistare la custodia di suo figlio, vedendosi sempre negata la richiesta.

Campbell venne affidato alla coppia lesbica nel 2009 assieme a sua sorella Abby, 12 anni. Tuttavia quest’ultima ha rifiutato i nuovi “genitori” ed è stata spostata in una famiglia normale. La notizia ha fatto il giro del mondo e ha sollevato inevitabilmente numerose polemiche sulla stabilità delle relazioni omosessuali, sull’adozione omosessuale e sul favoreggiamento all’omosessualità che viene spesso compiuto in questi particolari contesti familiari.

Paola Concia, questa volta, non ha rilasciato nessuna dichiarazione.
Fonte:http://www.uccronline.it/2011/09/16/coppia-omosessuale-umilia-il-figlio-adottivo-vestendolo-da-donna-e-polemica/


Cita:
Stuprato dai “genitori” gay
29-03-2013

Un ragazzino è stato abusato sessualmente dal padre adottivo e dal suo partner.
Nell’era del politicamente corretto e dell’omosessualismo imperante, le sue denunce erano stato messe a tacere ed era stato etichettato dagli assistenti sociali come ‘bambino indisciplinato’.
Le sue lamentele sono state ignorate per anni ed era stato rimandato a casa della coppia gay, nonostante le accuse di stupro, anzi, gli assistenti lodavano il “padre” adottivo omosessuale come un ‘genitore molto attento’. E si, era molto attento.

Il caso viene dall’Inghilterra, dove matrimoni e adozioni gay sono permesse, ed è un monito ai paesi ancora non caduti nella trappola dei cosiddetti “diritti gay”. Il rapporto del giudice accusa i servizi sociali di Wakefield, nello Yorkshire, di ‘errore di valutazione, follia e indecenza’.
Il ragazzo, Andy, cui sono stati erroneamente diagnosticati dei disturbi mentali invece di accettare le sue denunce e sono stati anche prescritti farmaci anti-psicotici, crede che sarebbe stato creduto molto prima, se il suo padre adottivo non fosse stato gay.
Fonte:http://voxnews.info/2013/03/29/stuprato-dai-genitori-gay/



_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 16:33 
Cita:
bleffort ha scritto:

Cita:
Messaggio di Ronin77

San Pietroburgo: multe a gay e lesbiche

Una legge per chi lo dichiara in pubblico. Il promotore è Putin.

Cita:
Quasi tornando ai tempi sovietici, quando l'omosessualità era un reato (depenalizzato solo nella Russia post-comunista nel 1993),

Si e a quei tempi in Italia gli Omosessuali come erano visti e trattati?. [:D]


Un'ANOMALIA! [:D]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 16:35 
....+ che san pietroburgo sembra di essere ritornati..... a leningrado [;)]


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 16:40 
“I figli di coppie gay crescono anche meglio di quelli delle famiglie tradizionali”
Lo dicono i risultati preliminari di uno studio condotto dall'università di Melbourne su 500 minori residenti in Australia: le same-sex families sono più unite - suggerisce la ricerca - perché devono affrontare gli attacchi che arrivano dalla società, metabolizzarli e dare loro una spiegazione
di Marco Quarantelli



Vivono con due mamme o due papà, e sono alla pari con i loro coetanei per autostima, comportamento emozionale e tempo speso in compagnia dei genitori. Ma avrebbero una marcia in più rispetto alla media in tema di benessere complessivo e coesione familiare. I bambini figli di coppie omosessuali crescono altrettanto bene, e sotto alcuni aspetti meglio, rispetto a quelli che vivono nelle famiglie tradizionali. Lo dicono i risultati preliminari di uno studio condotto dall’università di Melbourne su 500 minori residenti in Australia: le same-sex families sono più unite – suggerisce la ricerca – perché devono affrontare gli attacchi che arrivano dalla società, metabolizzarli e dare loro una spiegazione.

The Australian Study of Child Health in Same-Sex Families, si legge sul sito dell’ateneo, è “la più ampia ricerca al mondo” sul tema. E’ iniziata nel 2012, si concluderà nel 2014 e coinvolge 500 minori tra i 2 mesi e i 17 anni e 315 genitori (80% donne, 18% uomini e 2% di altro genere) tra gay, lesbiche, bisex e queer che hanno compilato online o via mail un Child Health Questionnaire riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale. Lo scopo è “misurare il benessere fisico, mentale e sociale dei bambini che vivono in questo ambiente”: secondo l’Australian Bureau of Statistics, nel 2011 erano 33mila le coppie omosex che vivevano insieme a 6.120 figli under 25. Tra gli obiettivi c’è anche quello di “studiare il ruolo della discriminazione” sul loro sviluppo. Cinque gli indicatori utilizzati: autostima, emotività, tempo trascorso con i genitori, stato di salute e coesione familiare. “I primi risultati – si legge sull’interim report – suggeriscono che i bambini hanno uno sviluppo normale e ottengono dei punteggi più alti dei coetanei in tema di benessere e coesione familiare per via delle discriminazioni cui sono sottoposti”. E gli scarti sono così marcati che se fossero casuali, spiegano i ricercatori, si verificherebbero in meno di un caso ogni 10 mila.

Secondo lo studio, il modo in cui le same-sex families devono rapportarsi ai fenomeni di omofobia avrebbe un impatto sul modo in cui i loro membri si relazionano tra loro. “Per via della situazione in cui si trovano – spiega Simon Crouch, responsabile del progetto – questi bambini sono più desiderosi di comunicare e affrontare con i loro cari tematiche come il bullismo“. Lo studio indaga inoltre sulla relazione tra il benessere dei piccoli e le discriminazioni cui le loro famiglie possono essere sottoposte a scuola, nelle strutture per l’infanzia, in quelle sanitarie e attraverso i media. “Una discriminazione che può variare dai commenti poco informati alla presa in giro, dal bullismo all’omofobia conclamata, fino al rifiuto”, spiega ancora Crouch. Il modo in cui questi attacchi vengono metabolizzati in seno alla famiglia avrebbe effetti positivi: il confronto su questi temi “favorisce l’apertura mentale e rinforza il carattere dei piccoli”. Un fattore che, è una probabile obiezione, dall’altro lato potrebbe poi diventare un elemento di autoesclusione o parziale isolamento dalla vita sociale.

In Australia le nozze gay non sono consentite (nel 2012 il parlamento ha votato contro e non se ne riparlerà prima delle elezioni di settembre), ma la legge riconosce come coppie di fatto sia le relazioni fra due sessi che dello stesso sesso. Inoltre alle co-madri lesbiche sono riconosciuti gli stessi diritti dei genitori di figli nati da fecondazione in vitro o inseminazione artificiale. Kate Coghlan e Susan Rennie vivono insieme ai loro tre figli: Hannah, 8 anni, Xavier, 6, e Anouk, 5, concepiti con il seme del medesimo donatore. “Noi parliamo di tutto - racconta Kate, 39 anni, al quotidiano australiano The Age - dal modo in cui i bimbi vengono concepiti ai differenti tipi di relazioni che gli esseri umani possono avere. Sono ragazzi molto aperti alla diversità”.

La letteratura scientifica in materia è ampia. Secondo i ricercatori australiani, sono 40 gli studi rilevanti condotti tra il gennaio del 1990 e il marzo 2011. L’ultimo pronunciamento autorevole risale al 21 marzo: quel giorno l’American Academy of Pediatrics, che rappresenta il 99% dei pediatri in attività negli Usa, diede il suo assenso famiglie omogenitoriali. Nel documento Promoting the Well-Being of Children Whose Parents Are Gay or Lesbian, i 60 mila membri dell’accademia si dichiararono a favore sia del “matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso” sul quale è attesa entro giugno la decisione della Corte Suprema, sia della “piena adozione e dei diritti di affidamento per tutti i genitori, indipendentemente dall’orientamento sessuale”.



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 16:43 
Ti aspettavo ...! [:D]

Infatti, i figli delle coppie "gay" (poi che avranno da essere "gioiosi" ...) sono istruiti dai cosiddetti "genitori" di cercare di non parlare della loro condizione ..... Strano, èh? [:246]

(Mia figlia è un'insegnante ...) [;)]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 07/06/2013, 17:10, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 17:07 
Figli di genitori gay: otto coppie si raccontano

Dettagli Pubblicato Giovedì, 24 Gennaio 2013 15:44
Articolo del 16 Gennaio 2013 di Anna Alberti e Debora Attanasio pubblicato sul settimanale Marie Claire

Hanno superato quota 100mila e assomigliano sempre meno a una minoranza: i figli di genitori gay. Sono la rivoluzione (e la rivelazione) dell'happy family all'italiana. Guida intima al loro lessico, ancora tutto da inventare.
http://www.gionata.org/index.php?option ... mid=100511

Viola e Gabriella con Arturo. Viola Valentini, 42 anni, radiologa e Gabriella Giarratano, 34 anni, chirurgo, con Arturo, 2 anni e mezzo.

Documentari: Ne abbiamo visti a dozzine. E abbiamo letto libri e articoli, studiato. Abbiamo conosciuto altre famiglie omogenitoriali, parlato con i bambini. Siamo due medici e abbiamo un approccio scientifico alla realtà. Solo dopo esserci assicurate che un figlio di genitori dello stesso sesso cresce sereno come quello di una coppia etero, ci siamo buttate.

Bandiera: Teniamo in casa quella della Danimarca perché dove siamo andate a fare la fecondazione eterologa. Diremo ad Arturo che lo abbiamo concepito laggiù, con il seme di un donatore, e che stato desiderato a lungo e atteso con gioia. In sala parto eravamo insieme, una delle mamme lo ha tenuto nella pancia, l'altra lo ha preso in braccio appena è uscito.

Pizza: A volte è Arturo a proporre «andiamo a mingiare la pizza fuori?». E allora scatta il rito della cenetta delle 19.30, con il locale tutto per noi. A parte questi episodi, e pur potendo contare sull'aiuto dei nonni, usciamo ancora poco la sera anche perché il nostro lavoro prevede molti turni di notte. Il resto delle serate, però, cerchiamo di trascorrerlo tutti insieme.

Lettone: C'è il momento magico delle coccole e delle chiacchiere fino a quando Arturo si addormenta. Poi, per quel poco tempo prima di crollare anche noi, torniamo a essere in due.

Portiere: Tutte le persone che frequentiamo ci riconoscono come famiglia. I colleghi, le educatrici, la pediatra, i vicini e anche il portiere condominiale. Sanno che Arturo ha due mamme e la cosa non crea problemi. Le famiglie ormai sono di ogni tipo, la nostra è solo uno dei tanti.


Luca e Francesco con Lara. Luca Possenti, 44 anni, libraio, Francescopaolo Di Mille, 44 anni, grafico, con Lara, 21 mesi

Scandalizzati: Gli impiegati della clinica di Toronto non ci volevano proprio credere che sul certificato di nascita di Lara non potevano figurare due padri perché in Italia non sarebbe stato valido. Abbiamo scelto il Canada, invece di paesi più vicini, perché in Europa o in India uno di noi due avrebbe dovuto fingere di essere single. E poi, volevamo che il contributo femminile ci venisse dato da qualcuno che ne fa una missione, non che ci arrivi per disperazione.

Portatrice: Chiamiamo così Becky, la donna che ha portato avanti la gravidanza di Lara, che ormai è anche una buona amica. Durante la gestazione, Becky ha tenuto un diario che ci ha poi consegnato in modo che, per noi, non ci siano punti ciechi nella storia di nostra figlia.

Quasi fratelli: La donatrice dell'ovulo, invece, si chiama Danielle. Sentiamo spesso via Skype sia lei che Becky perché seguono la crescita della bambina, e i loro figli sanno tutto. In casa abbiamo anche un pupazzo a strisce donato a Lara dal figlio di Danielle.

Bastian contrari: Curiosamente, gli amici etero hanno appoggiato tutti la nostra voglia di paternità e quelli omosessuali un po' meno. Addirittura con un paio di loro i rapporti si sono rovinati, forse, irreparabilmente.

Figure femminili: Nostra figlia non aspetterò invano il principe azzurro mentre lava i piatti e spazza il pavimento. Cerchiamo di non vestirla troppo di rosa, che purtroppo è diventato il colore simbolico della schiavitù culturale femminile. Lara crescerà libera e felice. Aperta alle diversità. Ma con il riferimento e il sostegno costante di nonne e zie.


Maria Silvia e Francesca con Antonio, Margherita e i gemelli. Maria Silvia Fiengo, editrice, e Francesca Pardi, scenografa, 46 anni entrambe, con i figli Margherita di 10 anni, i gemelli Giorgio e Raffaele di 6 e Antonio di 3

Carillon: È il primo regalo che la nonna di Franci ci ha fatto quando ha saputo che aspettavamo un figlio. Dall'alto dei suoi borghesissimi ottant'anni aveva subito accettato la cosa: un'apripista per tutta la famiglia.

Stampatello: Per raccontare a Margherita la sua nascita avevamo inventato Piccola storia di una famiglia, che parlava del nostro amore, del desiderio di avere dei figli, del viaggio in Olanda per l’inseminazione. A lei era talmente piaciuta che l’avevamo illustrata e stampata. Poi è successo che amici e maestre
hanno cominciato a chiederci copie del libretto. È così che è nata la nostra piccola casa editrice, Lo stampatello, dedicata ai bimbi arcobaleno.

Fiengopotter: Siamo tutti pazzi per il cinema: la prima passione è stata La gabbianella e il gatto, poi è venuto Harry Potter (ci chiamavamo i "fiengopotter":tra libri, bacchette magiche e pozioni non si viveva più).

Mulino Bianco 2.0: È il nostro incubo: la famiglia omogenitoriale perfetta. Sì, temiamo che i bambini sentano la pressione di dover rappresentare al meglio una minoranza: all'estero lo chiamano minority stress. Per questo facciamo di tutto per coltivare le loro imperfezioni (noi due siamo ottimi esempi).

Valigie: Ci piace parecchio farle e disfarle: siamo andati più volte in Olanda, dove tre dei nostri figli sono stati concepiti, e poi in Belgio, dove è stato concepito Antonio. Loro sentono molto queste radici (ma perché non abbiamo i capelli biondi come gli olandesi?, ci chiedono). Prossima meta la Spagna: ci sposiamo.


Chiara e Rosalia con Anita e Giulia. Chiara Gornati, 40 anni, selezionatrice di personale e Rosaria Iardino, 46 anni, esperta di politiche sociosanitarie con Anita, 2 mesi, e Giulia, 11 anni

Bugie : Le diremo «Sei nata da un atto d'amore», senza specificare i tecnicismi, almeno fino a quando non li chiederà lei. Ma niente storielle. Quando arriverà il momento di spiegare ad Anita perché ha due mamme diremo la verità. Con Giulia, la figlia del precedente rapporto etero di Chiara, è già andata bene.
Con i bambini basta intercettare il momento giusto - in genere quando sono loro a fare una domanda - e modulare il linguaggio adatto all'età.

Chiavi di casa: Noi ci siamo sentite da subito una famiglia, anche perché avevamo Giulia, e le chiavi di casa sono diventate il simbolo del nostro nucleo. Per il futuro burocratico siamo ottimiste. Col centrosinistra stiamo preparando una legge che tuteli le unioni civili, e i loro figli, sul modello tedesco.

Scuola: Quando i compagni di Giulia hanno saputo che aspettava una sorella ci sono state molte felicitazioni, anche dalle loro famiglie. D'altra parte, qualche amichetta le aveva già detto «Beata te che hai addirittura due mamme!». Ormai, quello che vuole la gente non corrisponde più a quello che garantiscono le istituzioni. Ma per fortuna stanno cominciando a capirlo anche le forze politiche più moderate.

Incazzatura: Il momento più mortificante di un evento gioioso: andare all'anagrafe e dover registrare il frutto dell'amore di coppia come figlia di un solo genitore. Ti fa sentire una nullità.


Stefania e Camilla con Francesca. Stefania Uberti, 41 anni, architetto, e Camilla Seibezzi, 46 anni, consigliere comunale, con Francesca di 2 anni

Album: Quello che Francesca sfoglia ridendo a crepapelle comincia con i primi biglietti per Bruxelles - dove ci siamo rivolti per il seme del donatore - continua con le sue ecografie e poi con gli scatti in sala parto, dove Camilla ha tagliato il cordone ombelicale. Nulla della sua lunga gestazione deve risultarle oscuro.

Fischia il vento: È la canzone che le piace di più: la cantiamo a squarciagola in viaggio, ma anche al risveglio, quando ci ritroviamo insieme nel lettone per le prime coccole ancora tiepide di sonno.

Mamy e mamma: Francesca ci chiama "mamy" Stefy e "mamma" Cami. Ma se nel suo cuore occupiamo lo stesso prezioso spazio, non altrettanto succede sui documenti, dove compare solo il cognome della mamma biologica. Un nervoso... Centinaia di studi sono lì a testimoniare che va tutto bene, che i bambini arcobaleno hanno uno sviluppo affettivo ed emotivo del tutto normale, ma la legge italiana è rimasta indietro anni luce rispetto alla società civile. Risultato? I minori non sono tutelati nei loro affetti e diritti. Chissà che queste elezioni non portino buono.

Imbarazzi: Capitano. Per questo preferiamo domande dirette. Per esempio all'asilo un bimbo ha chiesto a Franci: perché non disegni papà? E lei ha risposto tranquilla: «Ma io ho due mamme».

Lessico: Quello omogenitoriale è ancora da inventare: sappiamo che non tutti conoscono questa realtà, anche solo dal nome. Eppure i figli arcobaleno sono ormai oltre 100 mila, in Italia. Sarebbe ora di familiarizzare un po'!


Tommaso e Franco con Lia e Andrea. Tommaso Giartoso, 49 anni, conduttore radiofonico, e Franco Goretti, 47 anni, insegnante, con i figli di 6 e 2 anni

Nancy: È un'infermiera californiana, madre di quattro figli, che ha portato avanti le gravidanze di sostegno di Lia e Andrea (concepiti con ovuli di donatrici fecondati dagli spermatozoi prima dell'uno e poi dell'altro). Ci incontriamo spesso tra l'Italia e gli States, i bambini le mandano i disegni, a Natale.
Un atto di generosità assoluta, il suo. E i rimborsi spese non sono certo un motivo sufficiente per un'esperienza simile. Pensate che ha accettato di fare il nostro secondo figlio a quarant'anni suonati: sapeva che non lo avremmo mai chiesto a nessun'altra. Quindi non parlateci di "utero in affitto".

Compiti a casa: La spartizione avviene in modo naturale: uno è più bravo in cucina, l'altro è il mago della spesa. Con le bambole ci giochiamo tutti: Giulia è come una terza figlia. Ai vestiti invece ci pensano le zie: Lia è molto frou frou, si fida solo di loro. A parlarle di mestruazioni è stata Giada, la babysitter. È capitato per caso: aveva il ciclo e Lia si era incuriosita vedendo gli assorbenti. Il fatto che noi genitori siamo entrambi maschi non esclude le donne nella nostra vita!

Cognome d'uso: Sulla carta d'identità compare quello legale (il cognome di Tom per Lia, quello di Franco per Andrea). Ma all'asilo, su tovaglioli, tute e cartellette, abbiamo scritto il doppio cognome: come una specie di pseudonimo. Così è tutto chiaro: ai bambini e anche a chi sta loro vicino.


Giampietro e Marco con David e Dennis. Giampietro Preziosa, 33 anni, designer, e Marco Puccioni, 50 anni, regista, con i gemelli David e Dennis di 3 anni

Famiglia: Ci siamo resi conto di esserlo davvero appena rientrati a Roma con i piccoli, circa un mese dopo la loro nascita a Sacramento (in California): eravamo partiti in due e di colpo ci siamo ritrovati in quattro. Appena messo il piede in casa, ancora pieni di bagagli, bisognava assolutamente preparare i biberon e cambiare i pannolini: per un lungo attimo io e Marco ci siamo guardati, un po' increduli. Poi siamo stati risucchiati da un vortice che non ci ha più mollato.

Fata pancia e fata uovo: Sono loro ad aver aiutato i semini solitari in cerca di famiglia: una favola che David e Dennis non si stancano di ascoltare, tanto che Marco sta realizzando un piccolo cartone animato. Altra storia amatissima: Pinocchio. La seguono con due occhi così...

Chicchiiiii!!!: È il primo verso fatto da uno dei gemelli. E papà Giampi - per festeggiare - ha disegnato e poi realizzato la gallina lampadina.

Step Child Adoption: Purtroppo abbiamo appena affrontato la morte di un amico, padre come noi. Il suo compagno, oltre al lutto, ha dovuto combattere con la burocrazia per ottenere l'affidamento dei figli (che in Italia per ora non possono avere due genitori dello stesso sesso). Ecco, sogniamo il giorno in cui anche in Italia verrà riconosciuto il diritto di adozione da parte del genitore non biologico (stepchild adoption), così come già succede in Germania e Finlandia.


Elena e Giuliana con Sara, Joshua e Federico. Elena Mantovani, 50 anni, agente di polizia locale, e Giuliana Beppato, 46 anni, psicologa, con i figli Federico di 13 anni e i gemelli Joshua e Sara di 11

Donatori: Ci sarebbe piaciuto che i nostri figli conoscessero il padre: all'inizio abbiamo cercato qualcuno nella cerchia di amici, ma nessuno se la sentiva. Così abbiamo concepito Federico grazie a un donatore anonimo. Per lui che a due anni ha seguito passo passo l'arrivo dei gemelli, la presenza di due madri era un fatto semplice e naturale. Certo, ora comincia a farsi delle domande sul padre.
Noi gli abbiamo spiegato che i donatori sono anonimi, e lui ha risposto «ah, ok», e ha ripreso a giocare. In realtà immaginiamo che questa cosa gli dispiaccia, ed è giusto e sano che sia così. È uno dei limiti con cui dovrà confrontarsi, crescendo. Crediamo che l'amore che circola in casa sia una buona medicina.

Spiazzati: Comunque tutti e tre hanno imparato a reagire in modo piuttosto robusto alle domande sulle due madri: «Mai sentito parlare di famiglie arcobaleno?». Gli interlocutori restano spiazzati.

Cani e gatti: L'arrivo di Luna, la cagnolina, ha sconvolto le nostre abitudini e monopolizzato i nostri giochi, sia in casa che al parco... Solo Garfield, il gattone, resta imperturbabile.

Utah e dintorni: Sono i luoghi dell'indimenticabile viaggio di nozze a cinque, seguito al matrimonio in Massachusetts: dopo New York e San Fransisco, non ci siamo fatti mancare i parchi nazionali. Bella sensazione leggere entrambi i nostri cognomi sui documenti dei figli, almeno in una parte del mondo.



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 17:20 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Ti aspettavo ...! [:D]

Infatti, i figli delle coppie "gay" (poi che avranno da essere "gioiosi" ...) sono istruiti dai cosiddetti "genitori" di cercare di non parlare della loro condizione ..... Strano, èh? [:246]

(Mia figlia è un'insegnante ...) [;)]


Forse perchè c'è della gentaglia che a causa di pregiudizi sciocchi è disposta a prendersela anche con i bambini?
Ho dei vicini di casa, (ottime persone e ottimi amici) che quando le loro figlie erano piccole gli raccomandavano di dire di essere di origine greca...mentre loro sono albanesi.
Io raccomando a mio figlio di non parlare in giro delle sue percezioni di "oltre soglia", se non con gli amici più stretti e fidati.

E' giusto non pretendere che siano i bambini a combattere le battaglie degli adulti.



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 19:46 
Il fatto è che sono consigliati per celare la "loro" verità ... Quindi sanno (i ..."genitori") dello stato, per lo meno anomalo, in cui si trovano .[;)] Ma se vogliamo farlo passare per normale, libera.
"Maschio e femmina li creò ..." Gen.



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 378
Iscritto il: 19/06/2012, 22:43
Località: Roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 20:16 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Infatti, i figli delle coppie "gay" (poi che avranno da essere "gioiosi" ...) sono istruiti dai cosiddetti "genitori" di cercare di non parlare della loro condizione ..... Strano, èh? [:246]

(Mia figlia è un'insegnante ...) [;)]


Tua figlia potrebbe cominciare a leggere in classe qualche libro della casa editrice "Lo Stampatello".
--------------

da http://www.famigliearcobaleno.org/Stampa.asp?id=256


“Perchè tu hai due mamme?” – Intervista alla casa editrice Lo Stampatello.com
di MammaLuana

“… se devi dirlo…dillo in STAMPATELLO!…”

Era il 1888 e il sociologo francese Émile Durkheim scriveva:
“…non esiste un modo di essere e di vivere che sia il migliore per tutti…La famiglia di oggi non è nè più né meno perfetta di quella di una volta: é diversa, perchè le circostanze sono diverse…” Era il 1898 ed oggi nel 2012, a più di cento anni di distanza, questa frase non ha perso nulla del suo significato!

Una ricerca, condotta nel 2005, da Modi-Di e Arcigay, con il patrocinio dell’ Istituto Superiore di Sanità, dichiara che in Italia i minori con un genitore dichiaratamente gay sono più di 100.000.
E’ chiaro, quindi, che le circostanze hanno cambiato il concetto di famiglia.

Allora sorgono delle domande.

Se ci si è accorti che il concetto di genitorialità è cambiato, perchè non considerare famiglia a tutti gli effetti le coppie omosessuali riconoscendole appieno come tali a livello istituzionale?

Quando si dice che il bambino ha bisogno di un padre e di una madre, ci si sta preoccupando del suo bene oppure vengono proiettate su di lui tutta una serie di certezze e convenzioni costruite nel tempo e che si ha paura di distruggere?

Evitando di affrontare argomenti complessi come il riconoscimento di una coppia omosessuale si pensa di proteggere i bambini e far loro del bene mentre non si fa altro che negare loro gli strumenti per affrontare la realtà.

Prendiamo come esempio Margherita, che ha 9 anni.
Va alle elementari.
Alla curiosità dei suoi compagni che le chiedono come mai lei ha due mamme, lei apre la sua cartella, prende in mano un libro e legge la sua storia: ” Piccola storia di una famiglia”.

La storia narra di due donne che si amano e che per coronare il desiderio di avere dei figli, si sono affidate ad una clinica olandese dove dei “signori gentili” hanno donato i loro semini a chi non ne ha.

Uno di quei semini ha incontrato l’ ovino di una delle sue mamme e da li é nata.
Lei, Margherita “…Siamo famiglie diverse. Vogliamo rompere il silenzio su di noi, contro chi dice che non esistiamo. Non siamo né migliori né peggiori di altre, anzi, forse ci facciamo pure piú menate, ma siamo una famiglia!…”


Si raccontano cosí. Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo, le due autrici del libro “ Piccola Storia di una Famiglia” e mamme di Margherita 9 anni, dei due gemellini Giorgio e Raffaele di 4 anni ed infine di Antonio…tutti nati dai famosi semini.
E c’e’ anche il gatto! Non è nato da semini olandesi…ma più famiglia di cosí!
Il libro “Piccola storia di una famiglia” è nato per caso, proprio per aiutare i compagni di scuola di Margherita a vederci più chiaro.

Per le due autrici e’ importante che i bambini possano rispecchiarsi nel mondo attraverso i libri, perchè a loro si deve dire la verità, si devono dire le cose come stanno, in modo semplice.

Come diceva il papà di Francesca, una delle due autrici, quando era piccola lei: “Se vuoi dirlo in modo chiaro…dillo in Stampatello!”

Questa in Italia è una lacuna che deve ancora essere colmata.

C’e’ un vuoto nella letteratura per l’infanzia: non ha libri che raccontino ai piú piccoli una realtà che guarda alla diversità come ad una ricchezza piuttosto che come ad un limite.

E cosi’ ecco che queste due mamme decidono di creare in casa, tra giochi, 4 figli, il gatto e mille difficoltà, la casa editrice “lo Stampatello”. (http://www.lostampatello.com).

Una casa editrice dedicata all’ omogenitorialità e all’ omoaffettività. Non solo per i figli di coppie gay, ma anche per tutti gli altri, per allargare i loro orizzonti, dando un messaggio di apertura mentale e tolleranza.

L’ iniziativa piace molto ad insegnanti e genitori perché al giorno
d’oggi hanno bisogno di una guida per spiegare a figli ed alunni le famiglie diverse da quelle tradizionali.

Se i bambini crescono con l’idea che il mondo sia un posto ricco e vario, mostreranno da adulti apertura mentale e curiosità.

Un altro libro della casa editrice “Lo Stampatello” e’ la storia di “Piccolo Uovo”.

Un piccolo uovo non vuole nascere perché non riesce a immaginarsi come sarà la famiglia che lo aspetta. Una dopo l’altra incontra tante famiglie: mamma e papà coniglio con i loro piccolini, due mamme gatto insieme al loro gattino, un ippopotamo con il suo cucciolo, papà e mamma canguro e due candidi orsetti, due papà pinguino con due piccoli pinguini… Ogni famiglia è diversa dalle altre e “tutte sembrano un bel posto dove crescere” conclude il piccolo uovo soddisfatto, pronto finalmente a schiudersi per andare a conoscere la sua famiglia.

Il libro è illustrato da Altan, il papà della “Pimpa”, e presenta in modo chiaro e adatto alle capacità dei bambini in eta’ prescolare, le molteplici forme che una famiglia può assumere.

Di facile lettura e semplice comprensione il libro ha vinto il premio Andersen 2012 come Miglior Libro 0-6.

Ma Francesca e Maria non si fermano qui.

Nel 2005 hanno co-fondato l’ Associazione Famiglie Arcobaleno (http://www.famigliearcobaleno.org).

L’associazione ha come obiettivo una nuova concezione della parola famiglia e cioè un luogo di benessere e crescita, qualsiasi sia il genere o l’ orientamento sessuale di chi la compone!

Insomma, la solidarietà e il rispetto dei diritti si impara all’asilo!
E come dicono Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo :”Il mondo è bello perché è vario ed esserne consapevoli aumenta le probabilità di felicità”.



_________________
La verità è raramente pura e non è mai semplice.
(Oscar Wilde)
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 4249
Iscritto il: 09/05/2012, 18:57
Località: roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 20:32 
Si Ufologo, li creò maschio e femmina e anche gay o etero: si, LUI li creò..[;)]

Il fatto che i genitori gay nn vogliono che i propri figli rivelino la loro condizione è più che giusto,
non è altro che una protezione nei loro confronti, dal momento che un bambino nn sarebbe in grado di affrontare
l'argomento, in special modo se trattato con scherno..



_________________
La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 20:49 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Il fatto è che sono consigliati per celare la "loro" verità ... Quindi sanno (i ..."genitori") dello stato, per lo meno anomalo, in cui si trovano .[;)] Ma se vogliamo farlo passare per normale, libera.
"Maschio e femmina li creò ..." Gen.


Non lo decido io che è normale, ma è così: è normale.
Uomini amano altri uomini e donne amano altre donne. E' normale.
Ci sono coppie gay con figli.
E' normale.
Questi bambini e questi genitori non sono tutelati dallo Stato come dovrebbero.
Questo è anormale...ed è immorale ed è ingiusto.



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 4249
Iscritto il: 09/05/2012, 18:57
Località: roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 20:52 
Nelle antiche società matriarcali, quando ancora nn si conosceva la funzione dello sperma, e nn esisteva il concetto di proprietà privata ne di famiglia, i piccoli. oltre a ad essere accuditi dalla propria madre, venivano accuditi anche dalle altre donne della tribù, il concetto di padre nn esisteva affatto..Queste società, come dimostrano i ritrovamenti archeologici, erano progredite, ne è testimonianza la cura e la raffinatezza dei reperti..Voglio dire: benchè privi di "gerarchia familiare" e di figura paterna, non penso che questi popoli vivessero delle particolari turbe psicologiche [:o)] ..



_________________
La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 4249
Iscritto il: 09/05/2012, 18:57
Località: roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/06/2013, 20:56 
Un parlamentare di destra francese si è sparato in testa dopo la legalizzazione dei matrimoni gay.. [:0] [8)]
Se trovo link lo posto..



_________________
La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 24 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 15/05/2025, 01:21
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org