jean ha scritto: Da un articolo del "messaggero" un commento interessante che riporto:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... E_NELMONDOLa verità su questo personaggio è (forse) un’altra.
Come ha riportato Giuliano Ferrara (citando Le Monde, autorevole giornale francese), l’attentatore era ANCHE una specie di agente dei servizi segreti francesi.
Faceva l’aiuto-carrozziere, prendeva uno stipendio da fame e un sussidio di povertà dallo Stato, ma poi viaggiva in Pakistan, Afghanistan, India con soldi dei Servizi francesi.
E mentre gli Americani lo avevano inserito (come sospetto terrorista) nella no-fly-list (lista di persone interdette a volare su aerei di linea), questo andava e veniva dall’Oriente. Come poteva montare sugli aerei? Ci montava perché era un agente (infiltrato) dei Francesi. Pensate, è andato pure in Israele… strano no? E come ci è arrivato, con l’aereo privato di Netanyahu? E come mai gli Israeliani hanno fatto entrare nel loro paese uno che era sulla no-fly-list?
Come mai frequentava raramente la moschea? E come mai i suoi amici dicevano che non era interessato alla religione o alla politica? E come mai aveva addirittura presentato domanda per entrare nell’esercito francese e nella Legione straniera?
Perché a casa aveva armi e indossava, al momento della morte, un giubbotto antiproiettile in dotazione alle forze francesi?
Ecco perché, asserragliato dentro casa, aveva detto: “O finisco in prigione e così potrò parlare, oppure guarderò la morte con il sorriso”. Parlare di cosa? Ecco perché nella notte un ufficiale dei servizi francesi si era recato a casa sua, per convincerlo ad arrendersi e tacere...
Adesso di sicuro non parlerà. Più.
Commento inviato il 23-03-2012 alle 09:37 da dario-2009