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MessaggioInviato: 02/09/2014, 13:36 
ora quelli che si muoiono di fame e costruiscono acquistano mezzi assai scarsi (F-35) siamo noi a quanto vedo\sento\leggo.



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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MessaggioInviato: 02/09/2014, 15:13 
Ucraina, il monito di Gorbaciov:
In pericolo l’incolumità dell’Europa


31 agosto 2014 Servizio russo di Notizie

L’ex presidente dell’Urss chiede la fine del conflitto.
E aggiunge: Si rischia un terribile scontro nel Vecchio Continente

http://it.rbth.com/politica/2014/08/31/ ... 32495.html



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 02/09/2014, 15:56 
Personalmente: finché si parla di guerra non succederà niente; è quando si parla di pace che ...... (come nella II Guerra Mondiale) [8D]



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MessaggioInviato: 02/09/2014, 16:08 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

State facendo lo sbaglio della "Guerra Fredda": si pensava che l'"UNione Sovietica" fosse un apparato temibile, invece ........ si morivano di fame per costruire mezzi da guerra assai scarsi!


Cita:
MaxpoweR ha scritto:

ora quelli che si muoiono di fame e costruiscono acquistano mezzi assai scarsi (F-35) siamo noi a quanto vedo\sento\leggo.


Già...

Nel frattempo in Russia il PIL è cresciuto notevolmente sotto Putin e l'indice di GINI, che misura il tasso di diseguaglianza all'interno di una economia è costantemente sceso seppur restando sopra delle soglie socialmente accettabili.

Il che significa in estrema sintesi che il paese ha prodotto nuova ricchezza e al tempo stesso ha quantomeno cercato, riuscendoci, di ridurre le diseguaglianze che restano molto elevate. Eredità storica antecedente al Putin e figlia degli aiuti occidentali nei decenni della crisi economica russa (Eltsin e quel periodo lì).

Ovviamente con il PIL in crescita Putin ha spazio di manovra per nuove riforme socio-economiche tendenti a ridurre ulteriormente l'indice di GINI come ha fatto negli ultimi anni.

Per esempio, gli analisti del Cremlino consigliano l'introduzione di nuove riforme fiscali progressive e nuove agevolazioni per le fasce più deboli.

[proprio come in Europa vero?!]

Nel Paese è stato possibile attuare programmi sociali di una certa rilevanza come:

1) istituzione del certificato di maternità,che da diritto alla madre di
- un buono di 3000 rubli (2000 nel 2006) durante la gravidanza da spendere nei centri prenatale,
- un buono di 6000 rubli (5000 nel 2006) dopo il parto da spendere nelle case maternità e nei centri perinatali
- un buono di 1000 rubli (dal 2007) da spendere nel primo anno di vita del bambino per le visite pediatriche.

2) Istituzione del capitale materno, un contributo di 250.000 rubli, che dal 1 gennaio 2007 è erogato alle gestanti che aspettano il secondo figlio (o il terzo, qualora non avessero fatto in tempo a usufruirne per il secondo).

3) La disponibilità di una quantità di farmaci a prezzo agevolato, di centri di cura per invalidi.

Una cosa molto importante da sottolineare è che il numero di persone con un reddito al di sotto del minimo di sopravvivenza in Russia è sceso da 18 milioni (2011 ) a 15,8 milioni di persone (2012 ).

Il tasso di povertà (la percentuale di persone con un reddito al di sotto del minimo di sopravvivenza) in Russia è scesa dal 12,7% nel 2011 al 11,2% nel 2012.

La disoccupazione è scesa dal 7,5% al 6,6% ,tra il 2010 e il 2011.

Il Prodotto Interno Lordo pro capite era pari a circa 17.000 dollari nel 2011, quando nel 2010 era di 15.900.

Il debito pubblico è bassissimo pari all’8,3% del PIL.

Vogliamo parlare dell'Europa?!? Meglio di no va...

Quindi, concludendo, se vogliamo ragionare ragioniamo sui dati oggettivi... se vogliamo fare il tifo possiamo anche tirare fuori tranquillamente la bandiera degli Stati Uniti e gridare a squarcia gola The Star-Spangled Banner

Ma fare questo non ci porterà più vicino alla realtà dei fatti e a una lettura critica e ragionata degli stessi.


Forse converrebbe invece rendersi conto che quelli a Berlino Est infarciti di propaganda, OGGI, siamo noi.

Almeno quelli di Berlino Est cercavano di scappare. Noi invece stiamo qui a esaltare un sistema ormai finito e al collasso.

[8]


Ultima modifica di Atlanticus81 il 02/09/2014, 16:12, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/09/2014, 16:11 
... e per colpa di chi?



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MessaggioInviato: 02/09/2014, 16:20 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
Già...

Nel frattempo in Russia il PIL è cresciuto notevolmente sotto Putin e l'indice di GINI, che misura il tasso di diseguaglianza all'interno di una economia è costantemente sceso seppur restando sopra delle soglie socialmente accettabili.

Il che significa in estrema sintesi che il paese ha prodotto nuova ricchezza e al tempo stesso ha quantomeno cercato, riuscendoci, di ridurre le diseguaglianze che restano molto elevate. Eredità storica antecedente al Putin e figlia degli aiuti occidentali nei decenni della crisi economica russa (Eltsin e quel periodo lì).

Ovviamente con il PIL in crescita Putin ha spazio di manovra per nuove riforme socio-economiche tendenti a ridurre ulteriormente l'indice di GINI come ha fatto negli ultimi anni.

Per esempio, gli analisti del Cremlino consigliano l'introduzione di nuove riforme fiscali progressive e nuove agevolazioni per le fasce più deboli.

[proprio come in Europa vero?!]

Nel Paese è stato possibile attuare programmi sociali di una certa rilevanza come:

1) istituzione del certificato di maternità,che da diritto alla madre di
- un buono di 3000 rubli (2000 nel 2006) durante la gravidanza da spendere nei centri prenatale,
- un buono di 6000 rubli (5000 nel 2006) dopo il parto da spendere nelle case maternità e nei centri perinatali
- un buono di 1000 rubli (dal 2007) da spendere nel primo anno di vita del bambino per le visite pediatriche.

2) Istituzione del capitale materno, un contributo di 250.000 rubli, che dal 1 gennaio 2007 è erogato alle gestanti che aspettano il secondo figlio (o il terzo, qualora non avessero fatto in tempo a usufruirne per il secondo).

3) La disponibilità di una quantità di farmaci a prezzo agevolato, di centri di cura per invalidi.

Una cosa molto importante da sottolineare è che il numero di persone con un reddito al di sotto del minimo di sopravvivenza in Russia è sceso da 18 milioni (2011 ) a 15,8 milioni di persone (2012 ).

Il tasso di povertà (la percentuale di persone con un reddito al di sotto del minimo di sopravvivenza) in Russia è scesa dal 12,7% nel 2011 al 11,2% nel 2012.

La disoccupazione è scesa dal 7,5% al 6,6% ,tra il 2010 e il 2011.

Il Prodotto Interno Lordo pro capite era pari a circa 17.000 dollari nel 2011, quando nel 2010 era di 15.900.

Il debito pubblico è bassissimo pari all’8,3% del PIL.

Vogliamo parlare dell'Europa?!? Meglio di no va...

Quindi, concludendo, se vogliamo ragionare ragioniamo sui dati oggettivi... se vogliamo fare il tifo possiamo anche tirare fuori tranquillamente la bandiera degli Stati Uniti e gridare a squarcia gola The Star-Spangled Banner

Ma fare questo non ci porterà più vicino alla realtà dei fatti e a una lettura critica e ragionata degli stessi.


Forse converrebbe invece rendersi conto che quelli a Berlino Est infarciti di propaganda, OGGI, siamo noi.

Almeno quelli di Berlino Est cercavano di scappare. Noi invece stiamo qui a esaltare un sistema ormai finito e al collasso.

[8]

Mi meraviglia molto che cotanti numeri snocciolati per la Russia siano credibili e invece quando vengono snocciolati per altri paesi sono baggianate.
Smettetela di cagarvi sotto/esaltare la Russia;in Russia bisogna andarci e vedere con i propri occhi.
Io a Mosca e San Pietroburgo ci sono stato nel 2013 e a meno che in 1 anno non siano drasticamente cambiate le cose ho visto un paese di una povertà immensa.Sembrava di essere tornati indietro di 25 anni e non ho mai visto una quantità cosi spropositata di gente povera per le strade.


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MessaggioInviato: 02/09/2014, 16:24 
Pe non parlare della ruggine sull'intera Flotta del Mar Nero .....[;)]



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robs79 ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
Già...

Nel frattempo in Russia il PIL è cresciuto notevolmente sotto Putin e l'indice di GINI, che misura il tasso di diseguaglianza all'interno di una economia è costantemente sceso seppur restando sopra delle soglie socialmente accettabili.

Il che significa in estrema sintesi che il paese ha prodotto nuova ricchezza e al tempo stesso ha quantomeno cercato, riuscendoci, di ridurre le diseguaglianze che restano molto elevate. Eredità storica antecedente al Putin e figlia degli aiuti occidentali nei decenni della crisi economica russa (Eltsin e quel periodo lì).

Ovviamente con il PIL in crescita Putin ha spazio di manovra per nuove riforme socio-economiche tendenti a ridurre ulteriormente l'indice di GINI come ha fatto negli ultimi anni.

Per esempio, gli analisti del Cremlino consigliano l'introduzione di nuove riforme fiscali progressive e nuove agevolazioni per le fasce più deboli.

[proprio come in Europa vero?!]

Nel Paese è stato possibile attuare programmi sociali di una certa rilevanza come:

1) istituzione del certificato di maternità,che da diritto alla madre di
- un buono di 3000 rubli (2000 nel 2006) durante la gravidanza da spendere nei centri prenatale,
- un buono di 6000 rubli (5000 nel 2006) dopo il parto da spendere nelle case maternità e nei centri perinatali
- un buono di 1000 rubli (dal 2007) da spendere nel primo anno di vita del bambino per le visite pediatriche.

2) Istituzione del capitale materno, un contributo di 250.000 rubli, che dal 1 gennaio 2007 è erogato alle gestanti che aspettano il secondo figlio (o il terzo, qualora non avessero fatto in tempo a usufruirne per il secondo).

3) La disponibilità di una quantità di farmaci a prezzo agevolato, di centri di cura per invalidi.

Una cosa molto importante da sottolineare è che il numero di persone con un reddito al di sotto del minimo di sopravvivenza in Russia è sceso da 18 milioni (2011 ) a 15,8 milioni di persone (2012 ).

Il tasso di povertà (la percentuale di persone con un reddito al di sotto del minimo di sopravvivenza) in Russia è scesa dal 12,7% nel 2011 al 11,2% nel 2012.

La disoccupazione è scesa dal 7,5% al 6,6% ,tra il 2010 e il 2011.

Il Prodotto Interno Lordo pro capite era pari a circa 17.000 dollari nel 2011, quando nel 2010 era di 15.900.

Il debito pubblico è bassissimo pari all’8,3% del PIL.

Vogliamo parlare dell'Europa?!? Meglio di no va...

Quindi, concludendo, se vogliamo ragionare ragioniamo sui dati oggettivi... se vogliamo fare il tifo possiamo anche tirare fuori tranquillamente la bandiera degli Stati Uniti e gridare a squarcia gola The Star-Spangled Banner

Ma fare questo non ci porterà più vicino alla realtà dei fatti e a una lettura critica e ragionata degli stessi.


Forse converrebbe invece rendersi conto che quelli a Berlino Est infarciti di propaganda, OGGI, siamo noi.

Almeno quelli di Berlino Est cercavano di scappare. Noi invece stiamo qui a esaltare un sistema ormai finito e al collasso.

[8]

Mi meraviglia molto che cotanti numeri snocciolati per la Russia siano credibili e invece quando vengono snocciolati per altri paesi sono baggianate.


Quando mai ho ritenuto baggianate i dati ufficiali macroeconomici presentati dall'OCSE? E a quale paese ti stai riferendo?

Questi sono i dati macroeconomici ufficiali. Confrontali con quelli europei, mettili in pubblico sul forum e poi parliamone.

In Russia ci sei stato con i tuoi occhi? A San Pietroburgo? Bene... ovviamente l'esperienza di ciascuno di noi è soggettiva.

Io potrei portarti l'esperienza di un amico che ci va per lavoro in Russia, nella medesima città, e riporta una sensazione totalmente diversa. E non è certo un putiniano convinto (in quanto omosessuale).

25 anni fa era il 1990 robs... vai a vederti la storia di quegli anni. Era il collasso del sistema sovietico e ci fu un calo del 50% del PIL e della produzione industriale tra il 1990 e il 1995.

Raccontare che S.Pietroburgo oggi sia come allora è un insulto alla verità.

Scusate.. ma sento una quantità industriale di stupidaggini su questo thread.

Enunciate per partito preso senza volontà di ragionare concretamente su fatti oggettivi, reali, statistici, che non vale la pena nemmeno sforzarsi per cercare informazioni e analizzare la situazione.

Tanto c'è chi parla della ruggine nella flotta del Mar Nero...

è talmente arrugginita che Obama è scappato con la coda tra le gambe appena Putin ha messo la zampa su Damasco.

Ma dai...

[V]


Ultima modifica di Atlanticus81 il 02/09/2014, 16:37, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/09/2014, 17:04 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
In Russia ci sei stato con i tuoi occhi? A San Pietroburgo? Bene... ovviamente l'esperienza di ciascuno di noi è soggettiva.

Io potrei portarti l'esperienza di un amico che ci va per lavoro in Russia, nella medesima città, e riporta una sensazione totalmente diversa. E non è certo un putiniano convinto (in quanto omosessuale).

25 anni fa era il 1990 robs... vai a vederti la storia di quegli anni. Era il collasso del sistema sovietico e ci fu un calo del 50% del PIL e della produzione industriale tra il 1990 e il 1995.

Raccontare che S.Pietroburgo oggi sia come allora è un insulto alla verità.

Scusate.. ma sento una quantità industriale di stupidaggini su questo thread.

Enunciate per partito preso senza volontà di ragionare concretamente su fatti oggettivi, reali, statistici, che non vale la pena nemmeno sforzarsi per cercare informazioni e analizzare la situazione.
Ma dai...

[V]

Se non ci vuoi credere mi dispiace ma non è che posso farci molto.
Io sono stato una volta sola nel 2013,mai prima,quindi non so com'era la situazione.
Di certo posso dirti che girando le capitali Europee (Parigi,Madrid,Londra..)e le grosse città (Barcellona,Monaco,Amsterdam,etc.),in Russia ho proprio avuto la sensazione di trovarmi di almeno un ventennio indietro.
A onor di cronaca devo dire che a Maggio anche Berlino in certi punti mi è sembrata una città allo sbando,però è anche vero che quella è sempre stata cosi per il "liberismo" che la contraddistingue.
In ogni caso io non ci lavoro e non ci vivo in Russia;è la sensazione di povertà che mi hanno dato queste 2 città,meno San Pietroburgo,che mi ha lasciato perplesso.
Poi che la situazione sia meglio degli anni 90 sarà sicuramente vero.
Tu ci sei stato?Lascia stare i discorsi "un mio amico mi ha detto che";dimmi se hai visto con i tuoi occhi la situazione.


Ultima modifica di robs79 il 02/09/2014, 17:08, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02/09/2014, 17:07 
A Robs...

Con i propri occhi i comunisti che andavano a Mosca negli anni '70 dicevano tornando che quello era il paradiso dei lavoratori.

Guarda che i propri occhi spesso ingannano, specialmente se coperti da pregiudizi di sorta.

Allora preferisco far parlare i numeri. Per esempio quelli maggiormente citati nelle considerazioni di macro della zona euro di oggi e di quei 25 anni fa che robs ritiene, sulla base di non si sa bene che cosa, essere equiparabili alla Russia di oggi, paragonabili con la zona euro e le principali economie europee.

http://it.tradingeconomics.com/russia/unemployment-rate

http://it.tradingeconomics.com/russia/gdp-growth-annual

http://it.tradingeconomics.com/russia/inflation-cpi

http://it.tradingeconomics.com/russia/g ... ebt-to-gdp

E una chicca.

In russia gli uomini vanno in pensione a 60 anni e le donne a 55

http://it.tradingeconomics.com/russia/r ... nt-age-men
http://it.tradingeconomics.com/russia/r ... -age-women

[;)]

Sulla Russia e su Putin ci possono essere mille e mille critiche da fare su altri aspetti.

Ma fidati che sui risultati a livello socio-economico c'è poco da dire. Specialmente se comparati con l'attuale zona euro.

Poveri?! Certo che ce ne sono... sono stato il primo a evidenziare l'indice di GINI russo quale peggiore tra tutti i paesi dell'europa. Ma altrettanto sta migliorando.

Ripeto... possiamo dire la stessa cosa della zona euro?

E' a questa domanda che ti devi rispondere robs.


Ultima modifica di Atlanticus81 il 02/09/2014, 17:13, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/09/2014, 17:17 
Questo è il trend dell'indice di Gini nelle principali economie della zona euro

Immagine

peggiorato rispetto al 1990 in tutte e tre le realtà.

In russia è peggio in termini assoluti, ma sta migliorando dal 2007 (quando sono stati introdotti standard di calcolo omogenei)...

Il che significa che in Russia si sta meglio di prima. In europa no.

Poi puoi dire tutto quello che vuoi. Ma questo dicono i numeri. E i numeri rispecchiano la realtà generale di un paese (se letti nella maniera corretta e non strumentalizzati come è solita fare la propaganda 'eurista') a differenza di ciò che possono dire i tuoi, i miei, o gli occhi del mio amico.

Punto.

PS: parlando di diseguaglianza economica questo è la mappa del GINI index nel mondo.

Più è alto più diseguaglianza c'è...

Immagine


Ultima modifica di Atlanticus81 il 02/09/2014, 17:26, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/09/2014, 17:20 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Pe non parlare della ruggine sull'intera Flotta del Mar Nero .....[;)]


Ma per favore .Gli anni 90 sono passati da un po Ufologo nè ?.



35 nuove navi consegnate quest'anno . 7 sommergibili nucleari di nuova generazione di cui 2 gia operativi .5 portaaerei di nuova concezione ,la prima disponibile gia dal 2015 .


Persino il tuo giornale preferito sta dalla parte di Putin .

Ecco i dieci motivi che danno ragione allo "zar" Putin

Il Cremlino è stato costretto a reagire all'intesa tra Ucraina e Unione europea: rischiava di perdere corridoi energetici e approdi nel Mar Nero. La minaccia Usa


Uno scacco matto al più abile giocatore di scacchi della scena internazionale. Dietro il tentativo di Stati Uniti ed Unione Europea di scippare a Vladimir Putin il controllo sull'Ucraina si celava quest'azzardo. L'azzardo prende il via lo scorso autunno quando l'Unione Europea cerca di far firmare all'allora presidente ucraino Viktor Yanukovich un accordo di libero scambio.

Dietro quell'accordo si celano intese economiche, politiche e strategiche che puntano, di fatto, a ridimensionare l'influenza internazionale della Russia e spostare verso oriente il raggio d'influenza dell'Alleanza Atlantica. Un tentativo davanti al quale un giocatore di scacchi come Putin non può far a meno di reagire. Per almeno 10 ottimi motivi.

A Il capitolo politico dell'«Accordo di Associazione tra Kiev e Unione Europea» proposto da Bruxelles e firmato il 27 giugno dal presidente ucraino Petro Poroshenko, nascondeva il tentativo di far entrare l'Ucraina nella Nato. A Putin non erano sfuggiti i punti in cui si accennava alla necessità di «approfondire la cooperazione tra le parti nei campi della sicurezza e della difesa» e «promuovere una graduale convergenza in materia di politica estera e sicurezza, con lo scopo di un coinvolgimento sempre più profondo dell'Ucraina nell'area di sicurezza europea». Come dire strappare Kiev a Mosca e regalarla all'Alleanza Atlantica.

B Accogliendo l'Ucraina la Nato avrebbero potuto chiedere a Kiev di partecipare al progetto dello Scudo Spaziale Europeo e di accettare, come ha già fatto la Polonia, lo schieramento sul proprio territorio di sistemi radar e missili statunitensi con una portata di circa 3000 chilometri. Il progetto, presentato come un sistema per neutralizzare attacchi iraniani con missili di lungo raggio, punta, in verità a tenere sotto tiro Mosca e a bloccare eventuali sue mosse a danno di quei paesi dell'Europa orientale, ex membri del Patto di Varsavia, diventati parte integrante del sistema di difesa atlantico.

C Firmando l'accordo di partenariato propostole dall'Unione Europea Kiev avrebbe potuto cancellare i trattati di lungo termine che garantiscono alla Marina Militare russa di affittare e utilizzare Sebastopoli e gli altri porti sul Mar Mero. Senza quei porti la flotta del Mar Nero non avrebbe più potuto accedere al Mediterraneo e al cruciale scalo di Tartus in territorio siriano, una base navale fondamentale per consentire a Mosca di continuare ad esercitare il suo ruolo da grande potenza in Medio Oriente. Per questo ora, dopo essersi annessa la Crimea, Putin potrebbe prendersi anche Odessa.

D L' Ucraina è uno dei principali corridoi energetici, uno snodo cruciale per il passaggio delle tubature che portano in Europa il petrolio e il gas del Caucaso. Il 30% del gas consumato dall'Europa proviene dalla Russia. L'Ucraina stessa non può sopravvivere per ora senza il gas russo. La rottura tra Bruxelles e Mosca potrebbe spingere le nazioni europee a cercare altre rotte di approvvigionamento. Perdendo il controllo sull'Ucraina la Russia rischia dunque di perdere la cruciale partita che ha come obbiettivo il controllo dei mercati dell'energia nei prossimi venti trenta anni.

E In Ucraina hanno sede almeno 50 aziende che producono componenti e parti di ricambio fondamentali per l'industria militare russa. La sospensione delle forniture decretata da Kiev minaccia la produzione degli aerei Antonov, degli elicotteri d'assalto Mi 26 e degli Mi8 ed Mi17. A rischio anche gli aerei antisommergibile Albatross e le componenti fondamentali per la guida dei missili balistici. Senza i 400 motori per elicotteri acquistati ogni anno dalla «Motor Sich» e senza i sistemi geostazionari della «Zorya Mashproekt» Putin rischia di veder compromesso il proprio potenziale militare.

F La crisi dell'industria bellica, causata dal blocco delle forniture ucraine, rischia non solo d'indebolire militarmente la potenza russa, ma anche di causare un'impareggiabile danno economico. La produzione di elicotteri rischia di risultare compromessa per i prossimi 5 anni. Oltre a dover rinunciare alle entrate per oltre un miliardo di euro annui garantite dalle esportazione di armi Putin dovrà spendere quasi un miliardo e mezzo di euro all'anno per adeguare l'apparato industriale e metterlo in grado di sfornare le componenti prodotte fin qui dall'Ucraina.

G La perdita dell'Ucraina rischia di compromettere il più ambizioso progetto geopolitico di Vladimir Putin, ovvero la nascita nel 2015 dell'Unione Economica dell'Eurasia a cui aderiscono Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghisia. Il nuovo colosso, considerato una riproposizione dell'Unione Sovietica, rappresenta già ora un mercato da 171 milioni di consumatori con un prodotto interno lordo da 2 trilioni e mezzo di euro. Ma nei piani di Putin solo l'Ucraina con i suoi 46 milioni di abitanti e la sua produzione agricola e industriale consentirà all'«Eurasia» di contrapporsi a Stati Uniti, Europa e Cina.

H L'Ucraina e la sua capitale furono il fulcro di quel regno conosciuto con il nome di «Russia di Kiev» che nell'XI secolo, all'apice della sua potenza, si estendeva dai Carpazi a sudovest fino alla confluenza tra la Volga e il fiume Oka a nordest, toccando - a nordovest - il mar Baltico e seguendo - al confine sudorientale - il corso del Volga. Per questo per molti nazionalisti russi e per lo stesso Vladimir Putin, Kiev e i suoi territori restano storicamente parte integrante dei territori di Mosca.

I Il riconoscimento dell'indipendenza di Kiev da parte della Russia arriva solo dopo la fine dell'Unione Sovietica nel 1991. Per 900 anni dall'invasione mongola alla fine dell'impero austro ungarico non è mai esistito uno stato chiamato Ucraina. La Repubblica Nazionale dell'Ucraina Occidentale e quella Popolare, sorte nel 1918, vennero in breve assorbite da Polonia e Urss. Nel 2009 lo stesso Putin liquidò l'Ucraina con l'antico termine di «piccola Russia».

J Rinunciando al controllo su un'Ucraina considerata storicamente parte integrante della «grande Russia» Vladimir Putin teme di venir percepito dalla propria opinione pubblica come un nuovo Mikhail Gorbaciov. Il presidente che decretò la fine dell'Unione Sovietica è considerato da gran parte dei russi un inetto, responsabile del collasso della grande crisi economica e politica attraversata dalla Russia negli anni Novanta.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 48406.html


Ultima modifica di Werther il 02/09/2014, 17:42, modificato 1 volta in totale.


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Atlanticus81 ha scritto:

Questo è il trend dell'indice di Gini nelle principali economie della zona euro

Immagine

peggiorato rispetto al 1990 in tutte e tre le realtà.

In russia è peggio in termini assoluti, ma sta migliorando dal 2007 (quando sono stati introdotti standard di calcolo omogenei)...

Il che significa che in Russia si sta meglio di prima. In europa no.

Poi puoi dire tutto quello che vuoi. Ma questo dicono i numeri. E i numeri rispecchiano la realtà generale di un paese (se letti nella maniera corretta e non strumentalizzati come è solita fare la propaganda 'eurista') a differenza di ciò che possono dire i tuoi, i miei, o gli occhi del mio amico.

Punto.

Benissimo allora la Russia ci schiaccerà come vermi dato che hanno dei dati migliori della zona Euro [;)];personalmente rimango scettico anche davanti ai numeri dell' OCSE,ma è un mio problema di anti-Russo e pro-Euro.
Di certo ho capito che in una ipotetica guerra con il nostro paese coinvolto io farei un certo tipo di scelta (difendere il mio paese,l'Italia [8D]) e tu un altro (arruolarti con i Russi [:D])


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robs79 ha scritto:

Di certo ho capito che in una ipotetica guerra con il nostro paese coinvolto io farei un certo tipo di scelta (difendere il mio paese,l'Italia [8D]) e tu un altro (arruolarti con i Russi [:D])



Guarda che in India c'è un posto libero pure per te Robs .L'italia sa garantire la l'icolumità dei propri soldati .Auguri ! .



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Cita:
Werther ha scritto:
Guarda che in India c'è un posto libero pure per te Robs .L'italia sa garantire la l'icolumità dei propri soldati .Auguri ! .

La guerra cambia tutto, potrebbe anche unificare e rafforzare uno stato.


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