http://www.corriere.it/cronache/14_dice ... 2a95.shtmluna volta tanto
prevalgono le ragioni dei morti
sui crimini dei vivi..
Loris,
il marito smentisce
la ricostruzione di VeronicaContraddetta sul tragitto verso la scuola, le chiavi del garage e le forbicine
Il dubbio che il marito conferma
La prima immagine che fanno vedere a Davide è l’ultima di Loris in vita, quella del piccolo che rientra a casa, alle 8.30 circa. Veronica dice di averlo portato a scuola, il suo avvocato che da quelle immagini le sagome non sono riconoscibili.
Davide è lapidario: «Nell’immagine che mi ponete, che riporta le sagome compatibili alla mia famiglia, riconoscono mia moglie e i miei due figli. La sagoma che ritorna verso l’ingresso dello stabile è compatibile con quella di Loris». Poi gli mostrano le immagini dell’auto che fa una strada diversa da quella che racconta sua moglie. E lui mette a verbale un’ulteriore conferma: «
Riconosco l’auto, su una via non compatibile col percorso solitamente effettuato per accompagnare Loris a scuola». Anche perché «posso affermare con certezza che il tragitto era sempre uguale». La terza immagine che Davide vede è quella della Polo che entra nel garage. E anche in questo caso Davide smonta ogni possibile alibi alla moglie. «La maggior parte delle volte vi parcheggiavo la mia auto perché più nuova, mentre lei lo faceva raramente e solamente quando pioveva o nel caso in cui non trovava parcheggio nei dintorni». E quella mattina, scrive il Gip, c’era un posto disponibile nello spiazzo antistante l’abitazione.
Ma non solo: è sempre Davide a dare una risposta al perché Veronica per entrare nel garage con l’auto passa dal portoncino di casa e poi apre dall’interno. Lei fornisce una spiegazione «per nulla convincente» scrive il Gip, sostenendo di aver perso le chiavi da alcuni mesi. Ma il marito, intercettato mentre parla con i familiari, avanza un’altra ipotesi. «Ora mi sta venendo in mente...perché lei ha un altro mazzo di chiavi dentro la macchina, dove ci sarà quella del garage...quindi lei gli ha dato le chiavi (a Loris, ndr) che erano dentro la macchina...e se ne è salito...infatti lei quando poi doveva entrare nel garage non la poteva aprire la porta perché non aveva le chiavi...». I sospetti esplodono il giorno dopo il fermo, con Davide impegnato in una conversazione con il padre, la madre e la zia. E sembrano diventare certezze. «
Erano tutte cose studiate... tutto premeditato», dice la zia. E lui: «...ti rendi conto che giro ha fatto, è entrata è stata quanto è stata, ha fatto quello che ha fatto, se lo è messo in macchina, ed è scesa, lei dice per andare a buttare la spazzatura...». Davide e la sua famiglia fanno i conti sui tempi che non tornano nel racconto di Veronica. «La riprende la Erg, fino a fare il curvone..impiega 6 minuti in più per arrivare» alla strada successiva, sottolinea il papà di Loris. «Lei - aggiunge sua madre - c’è passata proprio davanti, ha proseguito, dove era Loris». E il padre Andrea: «Eh...certo...ha impiegato di più in quanto aveva Loris dentro la macchina...e non sapeva dove cavolo doveva buttarlo il bambino...». Davide a questo punto, mentre la moglie negli uffici della questura sta ripetendo che lei Loris lo aveva portato a scuola, non sembra avere più dubbi: «6 minuti...certo che aveva Loris dentro la macchina».